Giornata di sole, risalente orami ad un mese fa.
Si parte per un sopralluogo di lavoro, appuntamento lungo una delle strade che immettono in città per chi proviene dai Castelli, destinazione la periferia romana, tra l’autostrada A1 e l’Università di Tor Vergata.
Arrivo un po’ prima, e inizio a scattare, foto di studio e documentazione, ma c’è anche l’emozione di provare una nuova ottica appena acquistata.

Dalla mia postazione si vedono in lontananza nuovi edifici residenziali e strutture in costruzione, davanti ad essi un grande spazio verde già colorato dalle margherite e dai papaveri. Regolo la macchina in manuale, focale 35 mm, devo realizzare una panoramica, punto in lontananza e scatto, 7 foto ruotando su me stesso.




Poi cambio focale, 16 mm, campo largo, ci sono anch’io, quasi vedo i miei piedi, un passo indietro e…



Anche questa è la nuova periferia romana…

Ciao Maurizio!
Guardando le tue foto mi è venuto in mente il film di Totò e Fabrizi, guardie e ladri, dove veniva ripresa una perifieria di roma, che pensavo fosse andata persa....
L'ottica nuova per caso è il 16-35???
Complimenti per approfittare di ogni occasione per scattare!!
Un abbraccio
antonio

Mauri ciao,
per un attimo ho pensato alla periferia milanese ... periferia della periferia, dove incominciano i campi, gli orti e le ... discariche!!
Non potrei definire queste due foto un reportage ma ... un attestato in bollo si!! La realtà.

Semplicemente una bella testimonianza.

Ciao
Raffa

Ps.: sei un maestro

@Antonio: grazie, in effetti certe cose non cambiano col tempo, almeno non con tempi lenti... (sì, il 16-35)

@Raffaele: troppo buono, grazie. In effetti nelle periferie, quelle più estreme, si trovano spesso situazioni come quella trovata da me, purtroppo il degrado sociale, edilizio, infrastrutturale si porta dietro anche questo...

Grazie

la seconda in particolare mi fa venire voglia di realizzare un piccolo reportage...molto interessante e ben gestita.
mitia

Perbacco Miz, notevoli entrambe, per ragioni diverse ovviamente e decisamente se vogliamo inquietanti. La prima è una splendida panoramica nel modo nel quale l'hai realizzata, grande nitidezza e buona post produzione.
La seconda lascia davvero pensare e si rimane esterefatti, grande realizzazione, hitchcockiana se vogliamo con la presenza del "regista" in campo, per certi versi oltre che lo splendido duo Fabrizi Totò mi richiama alla mente la periferia romana narrata da Pasolini nel 70, con i palazzoni a lambire i canneti.
Ma bravo bravo

Dario