Non sarebbe il caso che dopo tanti zoom dai prezzi e dalle caratteristiche eccellenti la nikon non rivisitasse il suo 50/1,4 portantolo ad una resa ed ad una definizione a f1,4 (o f2) a livello di un 105 defocus o 200/2 o altre ottiche eccellenti che a tutta apertura hanno una resa quasi equivalente ai diaframmi 8 o 11; e già che c'è perchè non costuire un 50 decentrabile e basculabile come l'85/2,8. Vi assicuro che se andate in un museo o in altri luoghi poco illuminati se ne sente l'esigenza. Spererei che la Nikon dia una rinnovata anche al suo 28PC che certo non brilla ai bordi. Sarei tentato di acquistare il canon 45 Ts-e ed adattarlo su un corpo nikon (peccato che Benatti non lavora più).Silvano







Nikon F6,F4,D-70 con 20/2,8Afd,28/2,8PCSuperanglon,35/2Afd,50/1,8Afd,105/2,8Afd,sigma135-400/5,6
HasselbladFE con 60-120 ed SWC/M,leica M6 con 35/2asph

I tuoi auspici sono quelli di molti utenti, Per alcuni sono d'accordo per altri la vedo difficile...
A partire dal 50 1,4 che ha caratteristiche comuni ad altri 50 ben più blasonati e costosi come Zeiss e Leitz. Credo che proprio la sua enorme apertura massima sia, come per gli altri, un grande handicap nella costruzione di lenti asferiche tali da permettere una migliore definizione proprio all'apertura massima ( ad f/2 è già però ottimo).

I decntrabili li vedo spostati più sulle configurazioni grandangolari che sui normali o medi tele come l'85, che infattti è un micro, quindi rivolto ad una fotografia altamente specialistica.

Concordo invece su una rivisitazione del 28PC che dovrebbe essere un'ottica davvero mirata. C'è da dire però che il tempo ha dimostrato che chi affronta la fotografia di architettura in modo professionale lo fa con ben altre apparecchiature (banchi ottici) e che nella fotografia con piccoli formati l'uso di programmi di fotoritocco oggi aiutano moltissimo il dilettante che vuole raddrizzare al meglio le linee cadenti.

Claudio mi vedi totalmente d'accordo....però io personalmente uso 85 Pc in diversissime occasioni...Il 28 Pc dovrebbe essere rivisitato come il 35 f 1,4
che resta x me una grandissima ottica della Nikon....chissà forse mi ascoltano è
decideranno di farlo a breve.

Certamente Claudio che i banchi ottici sono l'ideale per certi tipi di foto, ma hanno anche loro degli svantaggi : ingombro , costi (lastre ecc..) lentezza d'uso, mentre nel piccolo formato tutto è più semplice.Metti che devi fotografare una scena da teatro ,un concerto e che devi usare per forza di cose la massima apertura con un obiettivo capace di basculare riesci a mettere a fuoco tutta la scena (e qui che l'analogico ha un altro punto a favore rispetto al digitale), da ultimo io dovevo spesso fotografare oggetti piccolissimi da quando è uscito l'85/2,8PC (che uso assieme ad un collega) è stato proprio una panacea e così ho messo un pò in disparte l'Hasselblad Flexbody di cui mi servivo prima dell'uscita del mitico 85 Silvano

Un conto sono i decentrabili, un conto sono i basculabili.

Mentre i primi in digitale sono pressochè inutilizzabili, e in digitale si ottengono risultati nettamente migliori semplicemente usando apposite plug-in di correzione prospettica per ovviare a linee cadenti e distorsioni, i secondi sono utilissimi per still life, ma non li vedrei altrettanto bene per teatro o architettura in versione normale o addirittura grandangolare, perchè lenti e scomodi da usare (bisogna lavorare in stop.down).

In digitale, considerata la possibilità di usare iso alti/altissimi con risultati visibilmente superiori alle pellicole ad alta sensibilità, la via degli alti ISO è la più consigliabile, abbinata magari a una stabilizzazione VR per gli sfondi.