Buonasera a tutti.
Preciso che non sono proprio un novellino, non lo faccio per presunzione ma per chiarire che alcuni concetti mi sono piuttosto chiari.
Qualche giorno fa ho deciso di scattare alcune foto notturne del tipo "starry night". Ho montato la mia attrezzatura - usando in particolare il nuovo AF-S Nikkor 20mm f/1,8G ED, scelto la posa a mio avviso più corretta, disattivato la messa a fuoco automatica e messo a fuoco ALL'INFINITO, cioè ruotando la ghiera di messa a fuoco fino A FINE CORSA. Esito controllato al rientro: tutte le foto pesantemente sfuocate (il soggetto di primo piano, un gruppo di montagne, era a circa 250 metri da me, e le stelle... alla distanza a cui devono essere).
Il mattino dopo con la luce ho provato a focheggiare e ho visto che in manuale e a fondo corsa effettivamente il soggetto all'infinito risultava assai sfocato, anzi, qualunque soggetto risultava sfocato!. Usando l'autofocus ho notato che la messa a fuoco all'infinito si posizionava sul punto di mezzeria esatto del simbolo dell'infinito. Mi sono detto: "che rottura di xxx, però ... basta saperlo" e la sera stessa ho rifatto le foto con l'accortezza di mettere a fuoco in quel modo e tutto è andato per il meglio.
Oggi mi ha colto un terribile sospetto: ho provato a fare la stessa cosa con l'AF-S Nikkor 24-120 f/4G ED e in questo caso la messa a fuoco automatica all'infinito posizione la ghiera in modo che il segnalino di messa a fuoco lambisca il bordo interno (quello verso l'indicatore dei 3m, per intenderci) del simbolo dell'infinito. E' evidente che se ogni obiettivo ha un "suo infinito" che non corrisponde con il fine corsa ogni volta che è necessario focheggiare senza possibilità di controllare l'effettiva messa a fuoco diventa un problema, così come lo diventa lavorare con l'iperfocale lontana.
Domande: vi torna il racconto qui sopra? sono i miei obiettivi a essere "starati" oppure è così per tutti? che fare?
Grazie delle risposte
Mauro
Messaggio modificato da mauroni il Jan 4 2015, 06:00 PM
Preciso che non sono proprio un novellino, non lo faccio per presunzione ma per chiarire che alcuni concetti mi sono piuttosto chiari.
Qualche giorno fa ho deciso di scattare alcune foto notturne del tipo "starry night". Ho montato la mia attrezzatura - usando in particolare il nuovo AF-S Nikkor 20mm f/1,8G ED, scelto la posa a mio avviso più corretta, disattivato la messa a fuoco automatica e messo a fuoco ALL'INFINITO, cioè ruotando la ghiera di messa a fuoco fino A FINE CORSA. Esito controllato al rientro: tutte le foto pesantemente sfuocate (il soggetto di primo piano, un gruppo di montagne, era a circa 250 metri da me, e le stelle... alla distanza a cui devono essere).
Il mattino dopo con la luce ho provato a focheggiare e ho visto che in manuale e a fondo corsa effettivamente il soggetto all'infinito risultava assai sfocato, anzi, qualunque soggetto risultava sfocato!. Usando l'autofocus ho notato che la messa a fuoco all'infinito si posizionava sul punto di mezzeria esatto del simbolo dell'infinito. Mi sono detto: "che rottura di xxx, però ... basta saperlo" e la sera stessa ho rifatto le foto con l'accortezza di mettere a fuoco in quel modo e tutto è andato per il meglio.
Oggi mi ha colto un terribile sospetto: ho provato a fare la stessa cosa con l'AF-S Nikkor 24-120 f/4G ED e in questo caso la messa a fuoco automatica all'infinito posizione la ghiera in modo che il segnalino di messa a fuoco lambisca il bordo interno (quello verso l'indicatore dei 3m, per intenderci) del simbolo dell'infinito. E' evidente che se ogni obiettivo ha un "suo infinito" che non corrisponde con il fine corsa ogni volta che è necessario focheggiare senza possibilità di controllare l'effettiva messa a fuoco diventa un problema, così come lo diventa lavorare con l'iperfocale lontana.
Domande: vi torna il racconto qui sopra? sono i miei obiettivi a essere "starati" oppure è così per tutti? che fare?
Grazie delle risposte
Mauro
Messaggio modificato da mauroni il Jan 4 2015, 06:00 PM