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Il Mio Primo Cortometraggio
corto realizzato con nikon D7000
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spettigue
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Messaggio: #26
QUOTE(Simbacat @ Dec 12 2012, 02:41 PM) *
Insomma....
Dai commenti che ho letto pensavo fosse un capolavoro...Perchè illudere una persona di aver fatto un buon lavoro con commenti solo positivi? Un'opinione negativa insegna molto di più, rispetto a un "Quanto sei bravo".
Il tuo corto ha tantissime carenze e problemi tecnici. Lavoro nel cinema (sia "italiano", sia straniero) come aiuto regista, montatore, edizione e anche fotografia in un paio di corti.
Cominciamo:
Recitazione: pessima. Non credibile. Inaccettabile. Il 90% dei corti italiani si autodistrugge a causa di un recitazione non credibile.
Dialoghi: mediocri. Vuoi emulare Tarantino con dialoghi frizzanti e caratterizzazioni vicine al cinema americano. Ma noi non siamo americani.... e infatti si vede. Il personaggio "sveglio" è semplicemente sbagliato in partenza, nonostante l'attore si impegni al massimo.
Audio: pessimo, davvero pessimo. Sembra quasi il microfono integrato della reflex. Cosa ci voleva a trovare un microfono esterno? Ci sono tanti fonici che non aspettano altro di essere chiamati (gratis... tutto fa curriculum..)
Fotografia: è evidente che non c'è un direttore della fotografia, che è una figura fondamentale nel cinema, quasi (quasi) a livello del regista. Il direttore della fotografia (DOP) è quello che fa le inquadrature, praticamente è quello che "costruisce" l'immagine del film. Ci si può improvvisare registi, ma per fare il Dop bisogna studiare.
Non si può fare a meno di un DOP!!
E infatti nel corto ci sono controcampi sbagliati, scavalcamenti vari, inquadrature casuali che non considerano la continuità, campi bassi/alti senza senso, inquadrature semplicemente brutte, cosi come del resto lo è la luce, chiaramente buttata li per illuminare la scena.
Montaggio: anche qui si sente la forte mancanza di un montatore vero (non un professionista, basta trovare un montatore che abbia studiato qualcosina, e ce ne sono in giro...): il montaggio non è "sentito", ci sono tempi troppo sballati, e non permette allo spettatore di immedesimarsi nei personaggi (causa anche recitazione, audio, ecc..), inoltre non segue un giusto ritmo e molti tagli sono appunto fuori ritmo. Il risultato finale sembra più una bozza balzellante da cui poi limare e limare e limare, anzichè un prodotto finito.
Secondo me, per quanto riguarda il montaggio, hai cantato vittoria troppo presto. E' una cosa che capita spesso nel cinema, cioè farsi prendere dall'ansia e dall'entusiasmo e dichiarare un prematuro finalcut. Quanto tempo ci hai messo a montarlo? Per montare un corto ci vogliono settimane, se non mesi. Bisogna guardarlo, riguardarlo, riguardarlo, riguardarlo, riguardarlo e snellire sempre di più.. E sopratutto non bisogna mai avere fretta. Se si ha la piccola sensazione che c'è qualcosa che non va, significa che quella sensazione sarà Enorme nel pubblico, come una trave e quindi deve essere sistemata, altrimenti si taglia!
Musiche: lo stridio continuo è efficace all'inizio, perchè fa entrare lo spettatore in una sorta di stato di coscienza alterato, ma poi diventa inutile, se non fastidioso. Era meglio cambiare registro dopo un paio di minuti.
Regia: beh, la regia non è altro che l'insieme di tutti i reparti (scenografia, montaggio, fotografia, attori...). In questo caso direi che è allo stesso livello di tutto il resto, cioè mediocre, quasi inesistente, molto improvvisata. La caratterizzazione dei personaggi è banale, molto immatura, cosi come lo sviluppo della storia. La sensazione è quella tipica dei cortometraggi italiani in cui sembra quasi che il regista stia dicendo al pubblico: "Beh, almeno ci ho provato"...
Il buon cinema deve essere sicuro e spavaldo, non timoroso. Ad esempio, guarda in modo analitico un film americano qualsiasi e noterai che è pieno di errori di raccordi di montaggio e di luci. Perchè? Perchè gli americani se ne fregano della "grammatica". Loro vogliono solo che il montato sia fluido e deciso. Tanto gli spettatori non si accorgono di tutte le castronerie che ci sono. E' la magia del cinema... ma ci deve essere sicurezza e carattere!

In conclusione.
Il tuo corto non è un granchè, anzi, senza mezzi termini direi che è proprio fatto male. Il problema è che non "è cinema", non è un prodotto cinematografico, ma un'accozzaglia di scene senza un bersaglio preciso.
Il cinema, oltre ad essere Molto più difficile di quanto possa sembrare, si basa sulla Semplicità e sulla Chiarezza: ogni scena deve avere un suo scopo e un motivo ben preciso per esistere, altrimenti si taglia, perchè fa perdere ritmo. Ogni volta che una scena termina, lo spettatore deve aver ricevuto qualcosa in più dalla storia, altrimenti crei solo un circolo di confusione e disinteresse.
Il fatto che sia stato selezionato a un festival non significa che hai fatto un buon lavoro, ma significa soltanto che il livello dei cortometraggi italiani è in generale talmente basso che il tuo spicca. Si perchè anche se è fatto male, bisogna dire che la storia è carina e questo, per un aspirante regista, è un gran punto di partenza.
Inoltre c'è anche un altro fatto molto importante, cioè la tua età: se stai sotto i 20 anni, direi che hai cominciato in modo positivo, anche se ovviamente sei molto lontano dall'accettabilità, ma appunto sei giovane. Se invece sei più grande, diciamo dai 25-30 in su, allora dovresti cominciare a rivalutare il tuo modo di auto criticarti e pretendere molto di più da te stesso e dai tuoi collaboratori.
Il mio consiglio è il seguente: se farai un altro corto elimina gli amici, che sono il peggior virus del cinema amatoriale e trova una troupe vera, cioè trova un direttore della fotografia che Vuole fare il DOP e che ha studiato per farlo. Trova un montatore vero, un operatore capace, un fonico, un aiuto regista che sappia cosa vuol dire fare "l'aiuto regista" (che non è un consigliere, ma un tecnico che fa altre cose), una segretaria di edizione (è importantissima!!!) trova un organizzatore che risolva i vari problemi di produzione e soprattutto spendi più soldi. Il cinema si fa con i soldi. Se non ce li hai, aspetti.

Grazie per critiche e per i consigli che, come ho detto già in precedenza, sono ben accetti. Dal prossimo sicuramente faremo meglio.
 
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