Ciao a tutti,
Queste righe vogliono servire come una sorta di mia“presentazione” della Coolpix 8400..
Sebbene secondo me una recensione di qualunque fotocamera andrebbe fatta dopo mesi di intenso uso sul campo ma in digitale questo può significare scriverla quando sono succeduti già altri 3 modelli, quindi….
Io non testo fotocamere secondo gli standard comuni comunque, le mie sono solo impressioni d’uso che riscontro nell’utilizzo quotidiano che svolgo.
Spesso mi chiedo quando il digitale si incomincerà a diversificare nell’offerta per utilizzatori e non solo per numero di pixel e prezzo, come avviene oggi.
Del resto è chiaro come chi compra spesso guardi a questo fattore come al più importante, e basta fare un giro in qualunque negozio di fotografia e tendere un attimino le orecchie per accorgersene.
Attualmente le reflex hanno trovato il loro giusto spazio di collocazione grazie all’appetibilità di mercato che il settore reflex detiene, ma sulle compatte non si è ancora ben definito il percorso, ed in effetti non riesco ad individuare un modello che soddisfi utenti che apprezzino un alta qualità d’immagine in un apparecchio non-reflex abbinata ad una certa filosofia d’uso.
Quello che mi piacerebbe vedere è una digitale compatta con un sensore capace di operare ad alte sensibilità con buoni risultati, un ottica incisa e molto luminosa, un approccio più semplice nelle funzioni (niente filmatini e opzioni inutili ad esempio…)e un ritardo di scatto più ridotto possibile…insomma, una sorta di Ricoh GR-1/ Contax-Yashica serie T/ Nikon serie “Ti”, ma digitale…non esistendo ancora, scelgo quanto di meglio disponibile oggi. J
Personalmente per fotografare utilizzo una Nikon FM con qualche ottica fissa ad alta luminosità, ma non faccio un uso molto frequente del sistema reflex, ad esso preferisco mezzi più piccoli, silenziosi e discreti nel mio genere di fotografia.
La 8400 potrà risultare piacevole se amate fare fotografia di strada, anche se ovviamente ben si adatta ad ogni genere fotografico, restando però ben consci delle caratteristiche implicite della visione NON-REFLEX in senso stretto.
Sarebbe quindi bene evitare qualunque paragone con una reflex, sono mezzi diversi e non andrebbero paragonati, a meno che non ci si voglia limitare a discutere la qualità d’immagine.
L’obiettivo è un 24-85mm (equivalente sul 35mm) con luminosità f 2.6-4.9. Considerando che il 24 è una delle mie focali preferite, mi è sembrata un ottima idea poter mettere nel marsupio una fotocamera che potesse contenere un 24mm f 2.6!
La sensibilità utilizzabile tuttavia varia tra i 50 ed i 400 ASA, e sebbene il sistema di riduzione del rumore abbia fatto passi da gigante è bene non abusare della massima sensibilità quando si desidera il più fine dettaglio.
Il mirino elettronico in realtà restituisce una riproduzione fedele dell’inquadratura, ma non della
messa a fuoco, che va “letta” e interpretata in modo differente da quella osservabile in un mirino reflex. Molti avrebbero preferito un mirino di tipo classico, ma bisogna considerare l’errore di parallasse tipico di questo sistema, ed inoltre la mancanza di informazioni di scatto durante la
visione. Nel mirino elettronico invece vengono riportate tutte le informazioni utili alla ripresa e tutto sommato la visione risulta abbastanza piacevole.
Il monitor è il classico snodabile dal corpo macchina, altro elemento di vantaggio nelle compatte, che permettono di effettuare inquadrature inconsuete o di inquadrare senza essere notati..considerate che come al solito la silenziosità di queste fotocamere è totale, niente specchio né rumori legati all’otturatore…la possibilità di inquadrare osservando direttamente in bianconero oltretutto aggiunge secondo me una possibilità in più rispetto al sistema reflex.
Autofocus e qualità d’immagine hanno fatto passi da gigante rispetto a generazioni di compatte digitali passate, sono pressoché assenti le aberrazioni cromatiche, e la messa a fuoco è rapida e precisa. Esistono svariate opzioni autofocus all’interno del menu, è necessario testarle per scoprire quale meglio si adatta ai vostri generi fotografici.
La resa dei colori è soddisfacente ed il controllo sui parametri di ripresa è ampio. Uso molto la modalità Bianconero, ma usando il colore mi piace esaltare un po’ la saturazione, come faccio quando uso le pellicole a colori del resto.
La migliore abitudine come sempre è quella dello scatto in RAW, sebbene questa modalità rallenti un po’ la fotocamera, e sebbene esista anche una compressione JPG EXTRA che offra una qualità (ed un peso) sorprendente.
La fotocamera non è tascabile come molte micro-macchine dell’ultima generazione, ma è assolutamente a suo agio in un marsupio qualunque o nella tasca della giacca, lasciando spazio anche per altro al suo fianco!
La costruzione è in solido metallo in ogni parte e non ci sono irritanti ritardi di scatto tipici di macchine di questa categoria se ci si ricorda di eseguire PRIMA le operazioni di pre-messa a fuoco mantenendo premuto a metà corsa il pulsante di scatto.
Sicuramente siamo ancora distanti dai gioielli tascabili che qualcuno spera un giorno di vedere realizzati, ma il confine spesso si fa sottile e si abbina a progetti come questo della 8400, davvero piacevoli nell’uso quotidiano e ricchi di gradite sorprese che vengono fuori nella fotografia di ogni giorno.
A presto, ciao a tutti!
Queste righe vogliono servire come una sorta di mia“presentazione” della Coolpix 8400..
Sebbene secondo me una recensione di qualunque fotocamera andrebbe fatta dopo mesi di intenso uso sul campo ma in digitale questo può significare scriverla quando sono succeduti già altri 3 modelli, quindi….
Io non testo fotocamere secondo gli standard comuni comunque, le mie sono solo impressioni d’uso che riscontro nell’utilizzo quotidiano che svolgo.
Spesso mi chiedo quando il digitale si incomincerà a diversificare nell’offerta per utilizzatori e non solo per numero di pixel e prezzo, come avviene oggi.
Del resto è chiaro come chi compra spesso guardi a questo fattore come al più importante, e basta fare un giro in qualunque negozio di fotografia e tendere un attimino le orecchie per accorgersene.
Attualmente le reflex hanno trovato il loro giusto spazio di collocazione grazie all’appetibilità di mercato che il settore reflex detiene, ma sulle compatte non si è ancora ben definito il percorso, ed in effetti non riesco ad individuare un modello che soddisfi utenti che apprezzino un alta qualità d’immagine in un apparecchio non-reflex abbinata ad una certa filosofia d’uso.
Quello che mi piacerebbe vedere è una digitale compatta con un sensore capace di operare ad alte sensibilità con buoni risultati, un ottica incisa e molto luminosa, un approccio più semplice nelle funzioni (niente filmatini e opzioni inutili ad esempio…)e un ritardo di scatto più ridotto possibile…insomma, una sorta di Ricoh GR-1/ Contax-Yashica serie T/ Nikon serie “Ti”, ma digitale…non esistendo ancora, scelgo quanto di meglio disponibile oggi. J
Personalmente per fotografare utilizzo una Nikon FM con qualche ottica fissa ad alta luminosità, ma non faccio un uso molto frequente del sistema reflex, ad esso preferisco mezzi più piccoli, silenziosi e discreti nel mio genere di fotografia.
La 8400 potrà risultare piacevole se amate fare fotografia di strada, anche se ovviamente ben si adatta ad ogni genere fotografico, restando però ben consci delle caratteristiche implicite della visione NON-REFLEX in senso stretto.
Sarebbe quindi bene evitare qualunque paragone con una reflex, sono mezzi diversi e non andrebbero paragonati, a meno che non ci si voglia limitare a discutere la qualità d’immagine.
L’obiettivo è un 24-85mm (equivalente sul 35mm) con luminosità f 2.6-4.9. Considerando che il 24 è una delle mie focali preferite, mi è sembrata un ottima idea poter mettere nel marsupio una fotocamera che potesse contenere un 24mm f 2.6!
La sensibilità utilizzabile tuttavia varia tra i 50 ed i 400 ASA, e sebbene il sistema di riduzione del rumore abbia fatto passi da gigante è bene non abusare della massima sensibilità quando si desidera il più fine dettaglio.
Il mirino elettronico in realtà restituisce una riproduzione fedele dell’inquadratura, ma non della
messa a fuoco, che va “letta” e interpretata in modo differente da quella osservabile in un mirino reflex. Molti avrebbero preferito un mirino di tipo classico, ma bisogna considerare l’errore di parallasse tipico di questo sistema, ed inoltre la mancanza di informazioni di scatto durante la
visione. Nel mirino elettronico invece vengono riportate tutte le informazioni utili alla ripresa e tutto sommato la visione risulta abbastanza piacevole.
Il monitor è il classico snodabile dal corpo macchina, altro elemento di vantaggio nelle compatte, che permettono di effettuare inquadrature inconsuete o di inquadrare senza essere notati..considerate che come al solito la silenziosità di queste fotocamere è totale, niente specchio né rumori legati all’otturatore…la possibilità di inquadrare osservando direttamente in bianconero oltretutto aggiunge secondo me una possibilità in più rispetto al sistema reflex.
Autofocus e qualità d’immagine hanno fatto passi da gigante rispetto a generazioni di compatte digitali passate, sono pressoché assenti le aberrazioni cromatiche, e la messa a fuoco è rapida e precisa. Esistono svariate opzioni autofocus all’interno del menu, è necessario testarle per scoprire quale meglio si adatta ai vostri generi fotografici.
La resa dei colori è soddisfacente ed il controllo sui parametri di ripresa è ampio. Uso molto la modalità Bianconero, ma usando il colore mi piace esaltare un po’ la saturazione, come faccio quando uso le pellicole a colori del resto.
La migliore abitudine come sempre è quella dello scatto in RAW, sebbene questa modalità rallenti un po’ la fotocamera, e sebbene esista anche una compressione JPG EXTRA che offra una qualità (ed un peso) sorprendente.
La fotocamera non è tascabile come molte micro-macchine dell’ultima generazione, ma è assolutamente a suo agio in un marsupio qualunque o nella tasca della giacca, lasciando spazio anche per altro al suo fianco!
La costruzione è in solido metallo in ogni parte e non ci sono irritanti ritardi di scatto tipici di macchine di questa categoria se ci si ricorda di eseguire PRIMA le operazioni di pre-messa a fuoco mantenendo premuto a metà corsa il pulsante di scatto.
Sicuramente siamo ancora distanti dai gioielli tascabili che qualcuno spera un giorno di vedere realizzati, ma il confine spesso si fa sottile e si abbina a progetti come questo della 8400, davvero piacevoli nell’uso quotidiano e ricchi di gradite sorprese che vengono fuori nella fotografia di ogni giorno.
A presto, ciao a tutti!
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