Ero tornato a fotografare questo fiore che avevo visto il giorno prima perché, ai miei occhi ignoranti, sembrava un'Astrantia minor, in realtà era la solita Astrantia major, solo più piccola. Mentre la fotografavo però si arrampicato di nuovo un ragno che se ne era andato mentre io trafficavo per togliere l'erba intorno. Alla fine ho fotografato anche lui, anche con l'aiuto di Acta plantarum (che ha anche una sezione per insetti, ragni ecc.) ho stabilito che è una femmina di Misumena vatia. A un certo punto ho deciso di tirar fuori l'ELPRO per andare a RR 1:1, il tempo di distogliere lo sguardo per prendere in mano l'aggeggio e quella se ne era già andata. Due scatti con due punti di MaF, uno per il ragno e uno per il fiore. Mi sarebbe piaciuta una maggiore separazione tra la parte a fuoco e quella non a fuoco, che ho anche un po' scurito, ma questo è quel che ho. La metto perché ho appena letto in un bel manuale di fotografia macro:

"Here's a short list of fllower shots that have something extra.

. A grasshopper perched on the flower

. A bumblebee under the petals

. Dew or raindrops sprinkled all over the flower

. A Yellow crab spider hiding in the blossom waiting for prey

. Frost on the flower

. The red ball of the rising sun behind the flower

. Complementary colors from other flower in the foreground or the background


All of these examples provide that added boost that can make a truly compelling image."


Ehi! ma la mia ha proprio il ragno granchio appostato, non sarà "truly compelling" ma meglio di nulla...





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Messaggio modificato da brata il Sep 1 2015, 02:50 PM

...la mia ha proprio il ragno granchio appostato, non sarà "truly compelling" ma meglio di nulla...

Mi piace. Buona la luce, corretta la composizione e ottimo lo sfocato (merito anche dell'obiettivo )

Hai fatto bene a fotografare il ragno, concordo sulla sfocato.

Però una ragna anche 1:1 mi sarebbe piaciuta, sarebbe restato comunque molto spazio per il fiore, una ragna ambientata...
P.S. Il libro di cui parlavo era John & Barbara Gerlach, Close up Photography in nature, Focal press 2015. L'ennesimo manuale sul mercato, ma molto ricco di consigli pratici minuti, ad esempio: dove mettere la pinza dei plamp... sulla gamba del treppiede? No, su un paletto di plastica per le recinzioni elettrificate... Io li ho sempre tra i piedi, ne trovo anche abbandonati mezzi rotti dopo la chiusura dell'alpeggio. Vedrò di trovarne uno, ma non ho ancora il plamp e lotto contro il vento solo con una pazienza piuttosto nevrotica.
Comunque la parte per me più istruttiva del libro e' il capitolo sui tre modi di usare il flash (Fill flash, main flash e balanced flash), trattazione molto analitica, chiara e pratica, domani se non piove troppo vado a fare qualche esercizio.

Nel caso di cielo coperto e luce uniforme, come dovrebbe essere domani, secondo Gerlach dovrei usare il modo Main flash. In sostanza si tratterebbe di impostare l'esposizione della macchina sottoesponendo di uno stop, spostando l'istogramma a sinistra e poi usare il flash (in TTL) concentrando la luce sul fiore e compensando positivamente all'incirca di uno stop la luce del flash per riportare l'istogramma a destra, facendo comunque scatti di prova per evitare il clipping delle alte luci, anche di un solo canale colore. In questo modo il fiore dovrebbe avere quel "Pop" di cui altrimenti sarebbe privo nel grigiore uniforme dovuto al cielo coperto. Insomma, quel che io avevo cercato di fare con l'Astrantia e la ragna in PP lo otterrei in sede di scatto. Qui sarei libero anche di fare esperimenti sulla posizione del flash, per una luce laterale, dall'alto o anche da dietro il soggetto.