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Il Museo Grevin
..le cere di Parigi
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denniszee
Messaggio: #1
Qualche scatto eseguito dentro il Museo Grevin a Paris biggrin.gif

..un pò di storia:

Verso la fine del '900, Arthur Meyer (1844-1917) ebbe l'idea di riprodurre tridimensionalmente i personaggi che popolavano le cronache del quotidiano, "Le Goulois". Il noto giornalista intendeva ricreare degli scenari, popolati dai manichini in cera di personaggi famosi contemporanei, in mezzo ai quali il pubblico potesse tranquillamente passeggiare. Per attuare questo progetto si fece aiuitare dall'amico Alfred Grévin, disegnatore umoristico, creatore di costumi di scena per il teatro e scultore. Questi si calò completamente nel "bizzarro" progetto e fu così che il Musée Grevin aprì le porte al pubblico nel giugno del 1882.

Parigi è una città di grande fascino e spesso regala l'emozione di scoprire luoghi, situazioni o personaggi che sembrano non essere stati sfiorati dall'ansia innovatrice che tutto omologa, così cara al nostro tempo. Capita che nelle giornate fredde o di pioggia ci si rifugi nei "passages couverts", gallerie risalenti al XIX secolo che si snodano per chilometri nei vari quartieri della città. Lungo questi passaggi si trova un po' di tutto: lussuose e dorate sale da the, polverosi negozietti di curiosità d'antan, boutiques ricolme di tailleurs Chanel di seconda mano e scarpe di Hermès degli anni cinquanta. Tra le luci, i riflessi delle vetrine e profumi di cipria, cuoio ed incensi di recente importazione si ha davvero l'impressione di sprofondare nel "ventre" della città, in un mondo quasi teatrale fatto d' illusione, esotismo e mistero.



Una di queste gallerie ospita un museo davvero particolare e che ben si adatta al clima tutto ottocentesco di questi passaggi: il Museo Grevin. Molti lo conoscono come il museo delle cere di Parigi, tuttavia esso restituisce qualcosa di più del museo delle cere stile Madame Toussaud: ha infatti conservato un fascino originario, un'atmosfera e una genuinità che il recente rinnovo non é riuscito a cancellare. Grévin, sin dal 1882, é stato un luogo di divertimento, una vera e propria storia del costume e della società che ripercorreva l'attualità ed il passato con leggerezza e curiosità.

Verso la fine del '900, il giornalista Arthur Meyer (1844-1917) ebbe l'idea di riprodurre tridimensionalmente i personaggi che popolavano le cronache del suo quotidiano, "Le Goulois". Egli intendeva ricreare degli scenari, popolati dai manichini in cera di personaggi famosi contemporanei, in mezzo ai quali il pubblico potesse tranquillamente passeggiare. Per attuare questo progetto fece ricorso all'aiuto dell'amico Alfred Grévin, disegnatore umoristico, creatore di costumi di scena per il teatro e scultore. Questi si calò completamente nel "bizzarro" progetto e fu così che il Musée Grevin aprì le porte al pubblico nel giugno del 1882.



La geniale idea ebbe uno strepitoso successo in un'epoca non ancora dominata dall'immagine, quando la fotografia era un procedimento lento e d'élite e la televisione non esisteva. Un secolo più tardi il museo era dotato di una struttura economica stabile per intervento del grande finanziere Gabriel Thomas e la sua Société d'Exploitation de la Tour Effeil et du Théâtre des Champs Elysées. Grazie alla piena autonomia finanziaria fu possibile arricchire il museo gettando un occhio sul passato attraverso i variopinti "tableaux historiques" (famoso quello dedicato alla Rivoluzione Francese inaugurato nel 1889).

Nel 1900 fu acquistato il celebre Palais des Mirages presentato al Trocadéro in occasione dell'Esposizione Universale. Questa magnifica sala esiste ancora ed é la prima che s' incontra entrando nel museo. Si tratta di una struttura orientaleggiante che, attraverso un bellissimo gioco di specchi, riproduce le immagini infinite volte. Oltre a questa sala, sempre nel 1900, fu fatto costruire da Thomas il "Théatre Joli", un teatrino le cui sculture furono realizzate niente meno che da Antoine Bourdelle (1861-1929, scultore francese, fu allievo e collaboratore di Rodin), mentre la decorazione dello sfondo fisso di scena è di Jules Chéret (1839-1932, realizzatore di manifesti e locandine, decoratore e litografo, influenzato dall'opera di Toulouse-Lautrec). Per questa ragione il teatro fu classificato monumento storico nazionale nel 1964. Le gallerie barocche della 'Coupole' e 'Des colonnes' sorprendono per la sontuosità e la ricchezza fantasiosa dei decori, qui è esposta l'originale collezione di personaggi attribuiti a Grévin risalente all'anno 1882 insieme ad altri personaggi che hanno segnato la storia più recente. Possiamo incontrarvi il Général De Gaulle ed il giovane Wolfgang Amadeus Mozart, Marat e Ghandi, Maria-Antonietta, Voltaire, Napoleone Bonaparte, Albert Einstein, Papa Giovanni Paolo II ma anche Marilyn Monroe, Elvis Presley, Charlie Chaplin, Roberto Benigni, e tanti altri illustri personaggi. Gli scenari che fanno da sfondo alle cere spesso rivelano piccoli tesori, per esempio, la vasca che ospita Marat è proprio quella in cui fu assassinato, il giovane Mozart è rappresentato mentre suona un clavicembalo d'epoca fabbricato da Jean Denys, molti vestiti sono stati donati dai personaggi rappresentati. A proposito dei decori e dei bellissimi abiti d'epoca, un anno fa presso la sala d'aste parigina di Sotheby's ne è stata messa all'asta, con grande successo, una parte.

Nel 2001 il museo è stato rinnovato nelle strutture e anche nel contenuto. Nuove statue sono state scelte da un'apposita accademia Grévin, composta da giornalisti ed esperti del costume, moderne scenografie sono state allestite per immortalare i momenti salienti del secolo scorso e innovative guide didattiche accompagnano i giovani visitatori alla scoperta dei misteri della storia.

I più curiosi potranno infilarsi dietro le quinte del museo e scoprire le tecniche di fabbricazione di una statua di cera. Può anche capitare, girovagando per le sale, di incontrare qualche eccentrico visitatore intento ad imitare la fissa immobilità delle statue.


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Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #2
Ciao smile.gif.

Interessante inquadratura quella di Elvis con Marylin dietro ... i bn li trovo un pò scuretti ... e troppo grigi ... alcune sono mosse. Ma direi che nel complesso è un buon reportage smile.gif !
maurizioricceri
Messaggio: #3
Complimenti..un buon lavoro !!
denniszee
Messaggio: #4
[quote name='_Annalisa_' date='Aug 10 2006, 08:51 PM' post='635224']
Ciao smile.gif.

Interessante inquadratura quella di Elvis con Marylin dietro ... i bn li trovo un pò scuretti ... e troppo grigi ... alcune sono mosse. Ma direi che nel complesso è un buon reportage smile.gif !
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Ciao Annalisa smile.gif

..le luci dentro il museo erano allucinanti per fotografare..sentivo l'esposimentro che imprecava biggrin.gif non ho voluto usare il flash per mantenere l'atmosfera che mi si presentava wink.gif
Antonio Treachi
Messaggio: #5
Ci sono stato nel 1998 e allora non era cosa facile fotografare in quel posto.

Benigni non lo ricordavo, forse è stato aggiunto dopo il 2001.

Complimenti Pollice.gif
Mezzumione
Messaggio: #6
Immagini molto suggestive, complimenti.

Massimo
 
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