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Velvia 50 E Filtro
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giuliofineschi
Messaggio: #1
Salve a tutti!
E' da un po' di tempo che mi sto avventurando nel mondo della fotografia analagica...
Fino ad ora ho scattato con gran soddisfazione con la nuova Ektar 100 della Kodak, ora ho voluto fare un passo "in più" e ho comprato la celeberrima velvia 50.
Avendo sentito storie riguardo l'esposizione con questa pellicola, ho cercato un po' di informazioni su internet, e una delle cose che ho trovato è che con la pellicola di giorno si dovrebbe usare un filtro come l'81a per scaldare un po' i colori (visto che le pellicole sono tarate a 5500k).
Il mio dubbio è: ma la velvia non è gia abbastanza "calda" di suo? non rischio di ottenere un effetto eccessivo?

Dopo aver visto che c'è chi consiglia di mettere le iso a 40, chi a 32, chi a 60, chi di sovraesporre e chi di sottoesporre ho deciso che dal punto di vista "espositivo" farò un po' di prove e deciderò come procedere.

Però ho un altro dubbio: posso farla sviluppare in uno studio normalmente la velvia oppure ha bisogno di procedimenti particolari? (fin'ora ho usato solo pellicole C-41...)

Grazie infinite delle risposte!
bergat@tiscali.it
Messaggio: #2
si la velvia è una pellicola invertibile normale... colori molto saturi... si espone normalmente per 50 iso. Qualcuna la giudica troppa sottoesposta e preferisce usarla a 32 Iso.

Vai tranquillo comunque prova prima a 50 ISO. Attenzione che come tutte le invertibile non accetta forti errori di esposizione. A mio avviso è seconda solo alla kodachrome 2.

Si sviluppa come tutte le altre pellicole invertibili.

Messaggio modificato da bergat@tiscali.it il Oct 27 2011, 10:49 PM
andreasoft
Messaggio: #3
QUOTE(giuliofineschi @ Oct 27 2011, 11:43 PM) *
Il mio dubbio è: ma la velvia non è gia abbastanza "calda" di suo? non rischio di ottenere un effetto eccessivo?


Usa l'81A in ombra chiusa, specialmente con cielo sereno e blu intenso, in montagna. L'eccesso di blu è sempre in agguato in questi casi; tieni conto che la Velvia ESALTA qualsiasi colore, quindi una lieve dominate azzurrina, appena visibile ad occhio nudo, spesso si trasforma in un blu diffuso ed intenso. Cmq non ti ci rompere la testa, con la Velvia è molto più facile sbagliare esposizione che non i colori, ti assicuro.

QUOTE(giuliofineschi @ Oct 27 2011, 11:43 PM) *
Dopo aver visto che c'è chi consiglia di mettere le iso a 40, chi a 32, chi a 60, chi di sovraesporre e chi di sottoesporre ho deciso che dal punto di vista "espositivo" farò un po' di prove e deciderò come procedere.

Però ho un altro dubbio: posso farla sviluppare in uno studio normalmente la velvia oppure ha bisogno di procedimenti particolari? (fin'ora ho usato solo pellicole C-41...)

Grazie infinite delle risposte!


L'esposizione è un fatto SOGGETTIVO, la decide il fotografo, in base a ciò che vuole ottenere.

Ciò posto, OGNI fotocamera espone in maniera differente, e la cosa è esaltata dalla Velvia, che amplifica tali lievi differenze. Con la Velvia la coperta è cortissima, 1/3 di stop è evidente, 2/3 è drammatico, uno stop pieno e la foto è da buttare.

Fai così:

1 - prendi un rullo di Velvia
2 - scegli ed inquadra a pieno fotogramma un soggetto di tono medio (delle foglie, corteccia d'albero, o un prato verde andranno benissimo) in un giorno di sole verso le 11 di mattina. Imposta l'esposimetro come normalmente lo usi, cioè prevalenza centrale, matrix o spot.
3 - fai il primo scatto a 50 ISO, in manuale, azzerando l'esposimetro.
4 - fai gli scatti successivi a passi di 1/3 di stop, sopra e sotto lo scatto base.
5 - per ogni scatto, inserisci nell'inquadratura un post-it con scritta la correzione di quello scatto (ad es. +2/3).
6 - sviluppa il rullo normalmente, e valuta le dia sul piano luminoso.
7 - decidi qual'è il fotogramma che PER TE meglio rappresenta quel soggetto di tono medio.
8 - leggi la correzione impostata. Ad es. sarà -1/3
9 - OGNI volta che inserisci un rullo di Velvia su QUELLA fotocamera, imposta 64 ISO (corrispondente al -1/3 trovato in base alla procedura) per ottenere il tono medio. QUELLO sarà il tuo punto di partenza, gli ISO di base.
10 - La procedura è da ripetere cambiando fotocamera.

Con la Nikon F100 i miei ISO base basati sul tono medio, con la Sensia sono 125 ISO, con la Velvia 64, esponendo in Matrix.Ovviamente lo sviluppo lo devi fare sempre normalmente, anche se hai esposto per un ISO base diverso da 50 ISO.

Spero di esserti stato utile.

Ciao smile.gif
Andrea.

Messaggio modificato da andreasoft il Oct 28 2011, 08:24 AM
giuliofineschi
Messaggio: #4
Ottimo grazie!! Se posso chiedere un altro consiglio... ci sono dei filtri colorati che ti senti di consigliare?

e... Una F-80 che varia solo a 1/2 stop può dare problemi?
vajra77
Messaggio: #5
QUOTE(giuliofineschi @ Oct 30 2011, 06:10 PM) *
e... Una F-80 che varia solo a 1/2 stop può dare problemi?


nessun problema ... ho una F80 e una Mamiya i cui obbiettivi possono variare l'esposizione solo a passi da 1/2:

IPB Immagine
Orchis pauciflora di Francesco Ferreri, su Flickr

IPB Immagine
* di Francesco Ferreri, su Flickr
giuliofineschi
Messaggio: #6
wow, complimenti e grazie!
Essendo certamente non esperto di foto in analogico ed avendo fatto la poca esperienza che ho sui negativi... il passaggio alle dia (ed in particolare una difficile come la velvia) non lo voglio prendere sottogamba!!!
Grazie dell'aiuto!
andreasoft
Messaggio: #7
QUOTE(giuliofineschi @ Oct 30 2011, 07:10 PM) *
Ottimo grazie!! Se posso chiedere un altro consiglio... ci sono dei filtri colorati che ti senti di consigliare?

e... Una F-80 che varia solo a 1/2 stop può dare problemi?


Si, puoi avere problemi, se scatti in automatismo.

In automatico, 1/2 stop di granularità con la Velvia (e specie se hai poca esperienza con questo materiale sensibile) può essere fatale; in automatismo è senz'altro consigliabile avere una granularità di diaframma di 1/3 di stop, in modo da poter controllare l'automatismo con piena efficacia.

Se hai una reflex meccanica o una tipo la F80 con 1/2 stop di granularità, la cosa migliore è scattare in manuale, e possibilmente con un obiettivo con ghiera dei diaframmi; in questo modo puoi scattare a QUALSIASI frazione di diaframma, anche meno di 1/3. Scegli un tempo base, e poi lavora di fino con il diaframma muovendo la ghiera, anche di pochissimo, tieni conto che puoi scattare anche fra un click e l'altro della ghiera.

Filtri colorati: tutti quelli che vuoi, io ho soltanto due digradanti ND Cokin, ma puoi prenderne anche uno tabacco.

Ciao
Andrea.
giuliofineschi
Messaggio: #8
Ok! Ho letto un po' in giro comunque, se imposto le ISO ad es di 1/3 di stop sotto e poi scatto in priorità di diaframma la macchina usa comunque un tempo di scatto di 1/3 sotto, ma nell'lcd viene mostrato sempre il tempo variato a 1/2 stop...

Farò un po' di prove! Grazie ancora!
 
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