come hai scritto nel titolo ancora oggi si sente il dolore, io ci sono stato 2 volte e ti assicuro che la seconda volta è molto più toccante, perchè ti accorgi di alcuni particolari che la prima volta non noti.... è orribile pensare a quello che accadeva in quei 2 campi...
Il campo di Auschwitz è stato utilizzato inizialmente dai tedeschi per deportare ed uccidere i polacchi indesiderati, emarginati ma anche e soprattutto intellettuali e persone guida del paese. Lo scopo era quello di impossessarsi non solo della Polonia, ma quello di schiavizzare la popolazione, servendosi delle braccia, ma eliminando la testa.
La famosa scritta sul cancello di ingresso al campo significa "il lavoro rende liberi", ed era una vera e propria beffa atroce, perchè al loro arrivo presso il campo, una grossa percentuale dei deportati venivano avviati direttamente alle camere a gas, gli altri venivano subito informati che la sopravvivenza media alla quale potevano aspirare era compresa mediamente e statisticamente fra i 3 ed i sei mesi. Nessuno o rarissime casi eccezionali sono sopravvissuti più di sei mesi.
In un secondo tempo la strage si estese agli ebrei, ai testimoni di Geova, agli omosessuali, ecc.
La cosa più raccapricciante (per me) è stata la notizia che, nello stesso momento, anche i russi invadevano parte della Polonia a seguito di una vera e propria spartizione concordata, e anche i russi deportarono ed uccisero in campi di sterminio analoghi a quelli tedeschi le teste pensanti della Polonia.
Ovviamente, alla fine della guerra, trovandosi i russi nella schiera dei vincitori, nessuno è andato sul suo territorio sovrano a verificare cosa facessero, ma le atrocità, appare ormai accertato, non hanno colore politico, ne etnico.
Quello che viene detto non è tutto. E' solo quello che i vincitori (chi comanda al momento) vuole che si sappia.
Quanti campi di sterminio uguali a questo ci sono stati in passato, e quanti stanno bruciando corpi oggi?
Posto qualche altra fotografia, scattate soltanto ove è permesso (perdonate i riflessi dei vetri ma non avevo il pol). Figuratevi cosa c'è di orribile tra i luoghi non fotografabili.....
Messaggio modificato da Zio Bob il Oct 24 2011, 07:09 AM
La famosa scritta sul cancello di ingresso al campo significa "il lavoro rende liberi", ed era una vera e propria beffa atroce, perchè al loro arrivo presso il campo, una grossa percentuale dei deportati venivano avviati direttamente alle camere a gas, gli altri venivano subito informati che la sopravvivenza media alla quale potevano aspirare era compresa mediamente e statisticamente fra i 3 ed i sei mesi. Nessuno o rarissime casi eccezionali sono sopravvissuti più di sei mesi.
In un secondo tempo la strage si estese agli ebrei, ai testimoni di Geova, agli omosessuali, ecc.
La cosa più raccapricciante (per me) è stata la notizia che, nello stesso momento, anche i russi invadevano parte della Polonia a seguito di una vera e propria spartizione concordata, e anche i russi deportarono ed uccisero in campi di sterminio analoghi a quelli tedeschi le teste pensanti della Polonia.
Ovviamente, alla fine della guerra, trovandosi i russi nella schiera dei vincitori, nessuno è andato sul suo territorio sovrano a verificare cosa facessero, ma le atrocità, appare ormai accertato, non hanno colore politico, ne etnico.
Quello che viene detto non è tutto. E' solo quello che i vincitori (chi comanda al momento) vuole che si sappia.
Quanti campi di sterminio uguali a questo ci sono stati in passato, e quanti stanno bruciando corpi oggi?
Posto qualche altra fotografia, scattate soltanto ove è permesso (perdonate i riflessi dei vetri ma non avevo il pol). Figuratevi cosa c'è di orribile tra i luoghi non fotografabili.....
Messaggio modificato da Zio Bob il Oct 24 2011, 07:09 AM
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Qui fucilavano alcuni prigionieri.
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Messaggio modificato da Zio Bob il Oct 24 2011, 07:28 AM
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Qui fucilavano alcuni prigionieri.
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Messaggio modificato da Zio Bob il Oct 24 2011, 07:28 AM
piccolo OT: ma sei lo stesso di archiRADAR??
immagini che lasciano riflettere e non poco!
Drammaticamente belle
Paolo
Paolo
Io priprio no riesco ad andare ad Auscwitz
basta soffermarsi anche solo qualche secondo a riflettere su alcuni scatti, gli occhiali, le stampelle, le scarpe.. per non riuscire neanche lontanamente a capire il dramma umano che circonda questi oggetti appartenuti a persone cui è stata tolta prima la speranza del futuro e poi la vita.
Ornella
Io priprio no riesco ad andare ad Auscwitz
basta soffermarsi anche solo qualche secondo a riflettere su alcuni scatti, gli occhiali, le stampelle, le scarpe.. per non riuscire neanche lontanamente a capire il dramma umano che circonda questi oggetti appartenuti a persone cui è stata tolta prima la speranza del futuro e poi la vita.
Ornella
basta soffermarsi anche solo qualche secondo a riflettere su alcuni scatti, gli occhiali, le stampelle, le scarpe.. per non riuscire neanche lontanamente a capire il dramma umano che circonda questi oggetti appartenuti a persone cui è stata tolta prima la speranza del futuro e poi la vita.
Ornella
quoto, vedendo queste foto sto un pò male.
Comunque bel reportage.
Concordo anche col fatto che, qualsiasi atrocità, qualsiasi dittatura, tu la possa dipingere di qualsiasi colore, ma sempre schifezze rimangono.