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Bagno Di Stop,necessario?
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Messaggio: #1
buongiorno a tutti,sono un pò convalescente e non posso produrre nulla...così studio un pò,e ne approfitto per chiedervi info sul bagno di stop,io per ora ho sviluppato i miei rullini col metodo base,sviluppo,risciacquo,fissaggio,risciacquo e via ad asciugare.. questo bagno di stop,che a quanto ho capito blocca lo sviluppo,cosa comporta a livello pratico? (sono ignorante a bestia lo so!!!)

grazie in anticipo

Michele
ZoSo74
Nikonista
Messaggio: #2
QUOTE(mich76rr @ Dec 9 2011, 11:09 AM) *
buongiorno a tutti,sono un pò convalescente e non posso produrre nulla...così studio un pò,e ne approfitto per chiedervi info sul bagno di stop,io per ora ho sviluppato i miei rullini col metodo base,sviluppo,risciacquo,fissaggio,risciacquo e via ad asciugare.. questo bagno di stop,che a quanto ho capito blocca lo sviluppo,cosa comporta a livello pratico? (sono ignorante a bestia lo so!!!)

grazie in anticipo

Michele


Lo stop è parte del procedimento "base" a mio modo di vedere.
Se ne può fare a meno... ma:
- Non si stoppa immediatamente l'azione del rivelatore.
- Si inquina il Fix.

Una bottiglia di acido acetico costa pochissimo e dura una vita.
Usando lo stop si ha la certezza di sviluppare per il tempo giusto. L'acqua infatti non blocca il rivelatore che per tanto continua ad agire anche durante il lavaggio... e secondariamente, non inquinando il fix con il rivelatore, permette di riutilizzarlo sino a 7-8 volte, quindi con un grande risparmio.
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #3
QUOTE(ZoSo74 @ Dec 9 2011, 03:47 PM) *
Lo stop è parte del procedimento "base" a mio modo di vedere.
Se ne può fare a meno... ma:
- Non si stoppa immediatamente l'azione del rivelatore.
- Si inquina il Fix.

Una bottiglia di acido acetico costa pochissimo e dura una vita.
Usando lo stop si ha la certezza di sviluppare per il tempo giusto. L'acqua infatti non blocca il rivelatore che per tanto continua ad agire anche durante il lavaggio... e secondariamente, non inquinando il fix con il rivelatore, permette di riutilizzarlo sino a 7-8 volte, quindi con un grande risparmio.


chiaro,semplice,e da fare! grazie mille Pollice.gif
cuomonat
Messaggio: #4
QUOTE(mich76rr @ Dec 9 2011, 09:07 PM) *
chiaro,semplice,e da fare! grazie mille Pollice.gif

Concordo in toto ma... sinceramente io non l'ho mai fatto.
Ho sempre riusato il fissaggio fino a quando le pellicole uscivano trasparenti; al primo accenno di opacità prevaravo una nuova soluzione di fissaggio e avanti così, nessun effetto collaterale rilevato.

Ho letto anche che l'arresto tende a rigonfiare l'emulsione favorendo e il distacco e l'incorporazione di impurità impossibili da rimuovere una volta seccata.

1/2 minuto prima dello scadere del tempo di sviluppo vuoto la tank e la riempio d'acqua: la tango così per un minuto abbondante poi svuoto e fisso. La procedura dovrebbe bloccare l'azione del rivelatore sulle alte luci mentre nelle ombre qualcosina ancora dovrebbe affiorare.
Non ho fatto test ma faccio così da sempre e mi pare che anche in scansione il risultato è discreto, anzi devo recuperare bianchi e neri con i livelli. Per lo stesso motivo preferisco usare il rivelatore diluito 1+1 e allungare i tempi di conseguenza in modo da vaere più margine sul risultato. Anche l'agitazione è ridotta al minimo per quanto mi riguarda.
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #5
QUOTE(cuomonat @ Dec 10 2011, 12:52 PM) *
Concordo in toto ma... sinceramente io non l'ho mai fatto.
Ho sempre riusato il fissaggio fino a quando le pellicole uscivano trasparenti; al primo accenno di opacità prevaravo una nuova soluzione di fissaggio e avanti così, nessun effetto collaterale rilevato.

Ho letto anche che l'arresto tende a rigonfiare l'emulsione favorendo e il distacco e l'incorporazione di impurità impossibili da rimuovere una volta seccata.

1/2 minuto prima dello scadere del tempo di sviluppo vuoto la tank e la riempio d'acqua: la tango così per un minuto abbondante poi svuoto e fisso. La procedura dovrebbe bloccare l'azione del rivelatore sulle alte luci mentre nelle ombre qualcosina ancora dovrebbe affiorare.
Non ho fatto test ma faccio così da sempre e mi pare che anche in scansione il risultato è discreto, anzi devo recuperare bianchi e neri con i livelli. Per lo stesso motivo preferisco usare il rivelatore diluito 1+1 e allungare i tempi di conseguenza in modo da vaere più margine sul risultato. Anche l'agitazione è ridotta al minimo per quanto mi riguarda.


io ho iniziato da poco,anzi pochissimo,sono a 4 o 5 rullini sviluppati,e per ora l'unica cosa che ho capito è che c'è un bel margine d'errore per tutto o quasi,ogni metodo che mi viene consigliato funziona bene... grazie anche a te per la risposta!!
Lucaebbasta
Messaggio: #6
QUOTE(ZoSo74 @ Dec 9 2011, 03:47 PM) *
Lo stop è parte del procedimento "base" a mio modo di vedere.
Se ne può fare a meno... ma:
- Non si stoppa immediatamente l'azione del rivelatore.
- Si inquina il Fix.

Una bottiglia di acido acetico costa pochissimo e dura una vita.
Usando lo stop si ha la certezza di sviluppare per il tempo giusto. L'acqua infatti non blocca il rivelatore che per tanto continua ad agire anche durante il lavaggio... e secondariamente, non inquinando il fix con il rivelatore, permette di riutilizzarlo sino a 7-8 volte, quindi con un grande risparmio.


il bagno di stop è un passaggio che vorrei aggiungere anch'io... a tal proposito, domanda forse cretina... spulciando qua e là in rete ho letto anche di chi prepara lo stop con una soluzione 10% vol di acqua e aceto di vino bianco.
che ne pensano gli esperti? (non per tirchieria, eh... giusto per curiosità...)
bergat@tiscali.it
Messaggio: #7
QUOTE(meccanico.84 @ Dec 10 2011, 03:44 PM) *
il bagno di stop è un passaggio che vorrei aggiungere anch'io... a tal proposito, domanda forse cretina... spulciando qua e là in rete ho letto anche di chi prepara lo stop con una soluzione 10% vol di acqua e aceto di vino bianco.
che ne pensano gli esperti? (non per tirchieria, eh... giusto per curiosità...)


va bene lo stesso. A dir la verità non ho mai utilizzato il bagno d'arresto e sempre dopo lo sviluppo inserivo nella tank, svuotata molto bene, direttamente il fissaggio. In più di quarant'anni di tale procedimento mai nessun problema. Certo se si vuol far durare molto di più il fisaggio, è sempre bene utilizzare un bagno d'arresto a perdere, ma indispensabile non è.
ZoSo74
Nikonista
Messaggio: #8
QUOTE(meccanico.84 @ Dec 10 2011, 03:44 PM) *
il bagno di stop è un passaggio che vorrei aggiungere anch'io... a tal proposito, domanda forse cretina... spulciando qua e là in rete ho letto anche di chi prepara lo stop con una soluzione 10% vol di acqua e aceto di vino bianco.
che ne pensano gli esperti? (non per tirchieria, eh... giusto per curiosità...)


Puoi usare l'aceto di vino... ma essendo nato per altri scopi, contiene una serie di sostanze/impurità che ho letto essere nocive alla peliccole... almeno, sul lungo periodo.

Mezzo litro di acido acetico costa 5,20€
Si usa 1+30... dura un eternità... smile.gif
cuomonat
Messaggio: #9
QUOTE(ZoSo74 @ Dec 10 2011, 08:38 PM) *
Puoi usare l'aceto di vino... ma essendo nato per altri scopi, contiene una serie di sostanze/impurità che ho letto essere nocive alla peliccole... almeno, sul lungo periodo.

Mezzo litro di acido acetico costa 5,20€
Si usa 1+30... dura un eternità... smile.gif

Perdona ma... che c'entra il lungo periodo? Questa notizia dell'aceto che conterrebbe sostanze l'avevo già letta da te ma, perdona nuovamente, tu ci credi? E del succo di limone, senza semini, che ne pensi?
ZoSo74
Nikonista
Messaggio: #10
QUOTE(cuomonat @ Dec 10 2011, 09:41 PM) *
Perdona ma... che c'entra il lungo periodo? Questa notizia dell'aceto che conterrebbe sostanze l'avevo già letta da te ma, perdona nuovamente, tu ci credi? E del succo di limone, senza semini, che ne pensi?


Guarda... il punto è che sviluppare una pellicola è facile e si può fare a tanti livelli. Da quello approssimativo al massimo a quello ultra professionale.
L'aceto da cucina non è puro. L'acido acetico per fotografia lo è.
Poi e possibilissimo che gli effetti delle sostanze presenti nell'aceto da cucina siano praticamenti ininfluenti. Detto questo, Ansel Adams non l'avrebbe usato... ma lo sviluppatore della domenica può farlo benissimo.
E' però da sottolineare che l'acido acetico costa molto molto meno dell'aceto da cucina, quindi non capisco il senso di usare il secondo! rolleyes.gif
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #11
Buonasera, cari amici del Forum!
Il bagno di arresto non è strettamente necessario, in quanto il suo (eventule) utilizzo non modifica sostanzialmente le reazioni chimiche che sono poste alla base del procedimento di sviluppo (rivelazione e fissaggio).
Un lavaggio di 60 secondi in acqua corrente a conclusione del tempo di azione del rivelatore può andar bene, a condizione che subito dopo le pellicole o le carte vengano immerse nel fissaggio.
Il punto è proprio questo: l'azione del rivelatore deve essere arrestata grosso modo entro il tempo massimo previsto, perchè tale azione tende a proseguire anche dopo che la tank è stata vuotata o dopo che la carta è stata tolta dall'apposita bacinella, anche se ovviamente in misura minore rispetto a quando il materiale sensibile era totalmente immerso nel liquido di sviluppo.
Le emulsioni, infatti, tendono a trattenere i liquidi nei quali vengono imbevute e ciò può determinare, in modo più o meno consistente a secondo dei casi, errori di sovrasviluppo.
E' quindi necessario che l'azione del rivelatore venga fatta cessare con una certa precisione, attraverso:
    un bagno di arresto, a base di acido acetico, acido citrico o metabisolfito di potassio, che bloccano l'azione del rivelatore neutralizzandone l'alcalinità; da qui le leggende metropolitane sull'uso dell'aceto o del succo degli agrumi wink.gif, che ovviamente produrrebbero lo stesso effetto delle sostanze chimiche pure ma ... con ben altri tempi e risultati biggrin.gif;

    l'immersione delle pellicole o delle carte nel liquido di fissaggio, magari preceduta da un breve lavaggio allo scopo di non inquinare eccessivamente il fissaggio stesso.
E' un pò come quando si ripete continuamente che il lavaggio finale della pellicola deve essere fatto in acqua il più possibile priva di sali ... niente di più inesatto, dal punto di vista chimico! In realtà un bagno in due minuti in una soluzione di 20 gr./l. di bicarbonato di sodio rimuove molto più iposolfito di un identico trattamento in acqua dolce, anche se è ovvio che, estratta la pellicola o la carta da tale soluzione, serve alla fine comunque un lavaggio di 5 minuti in acqua corrente o, per concludere, in acqua distillata ed imbibente (raccomandatissimo il metodo della siringa spiegato in un altro 3D)
Buona Nikon a tutti voi
Vincenzo

P.S.: qual è la procedura che utilizzo per le pellicole? Rivelatore, arresto, lavaggio intermedio di 30/60 secondi in acqua corrente, fissaggio, lavaggio di 20 minuti in acqua corrente, bagno in acqua distillata ed imbibente per 60 secondi, sospensione delle pellicole con le apposite pinze e lavaggio finale con siringa, pulitissima pelle di daino da passare solo sul dorso per rimuovere l'eccesso di acqua ... ed il negativo è servito!
cuomonat
Messaggio: #12
QUOTE(ZoSo74 @ Dec 10 2011, 10:52 PM) *
Guarda... il punto è che sviluppare una pellicola è facile e si può fare a tanti livelli. Da quello approssimativo al massimo a quello ultra professionale.
L'aceto da cucina non è puro. L'acido acetico per fotografia lo è.
Poi e possibilissimo che gli effetti delle sostanze presenti nell'aceto da cucina siano praticamenti ininfluenti. Detto questo, Ansel Adams non l'avrebbe usato... ma lo sviluppatore della domenica può farlo benissimo.
E' però da sottolineare che l'acido acetico costa molto molto meno dell'aceto da cucina, quindi non capisco il senso di usare il secondo! rolleyes.gif

Personalmente evito di fare l'arresto, questo è il punto per me. Non ne vedo l'utilità e non mi risulta che un film sviluppato con arresto sia migliore di uno sviluppato senza. L'unico vantaggio riportato dai più riguarda la durata del fissaggio e l'arresto immediato dell'azione del rivelatore, per non parlare dello shock che subirebbe la pellicola passata dal rivelatore alcalino al fissaggio acido... bah!
Cambierei idea solo se vedessi una prova significativa a sostegno dell'uso dell'arresto ma nonostante se ne parli e scriva tanto non l'ho ancora trovata da nessuna parte.

Non credo infine che A.A. abbia lasciato contributi significativi per come faceva l'arresto e gli sviluppatori della domenica possono stare tranquilli al riguardo. L'ideatore del sistema zonale esponeva per le ombre e sviluppava per le luci quindi sovaesponeva e sottosviluppava ma non rulli da 36 pose bensì lastre singole per poter avere il controllo assoluto del processo per ogni singola foto, tenendo bene in mente le condizioni di luminosità e contrasto della scena, adeguando tempi e diluizioni all'abbisogna in modo creativo. D'altra parte non vi era altro modo per regolare il punto di nero e di bianco insieme alle maschere sotto l'ingranditore. Non c'erano carte a contrasto variabile e PS era ben lungi da venire.
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #13
QUOTE(mich76rr @ Dec 10 2011, 01:46 PM) *
io ho iniziato da poco,anzi pochissimo,sono a 4 o 5 rullini sviluppati,e per ora l'unica cosa che ho capito è che c'è un bel margine d'errore per tutto o quasi,ogni metodo che mi viene consigliato funziona bene... grazie anche a te per la risposta!!

Buongiorno e buona domenica, Michele!
Sono veramente lieto che tu voglia proseguire lungo la via dell'analogico e l'esperienza che nel tempo farai, se unita alla vera passione, ti permetterà certamente di mettere a punto una TUA procedura ed un TUO metodo di lavoro, che, vedrai, sarà per le tue esigenze di certo la soluzione migliore.
Per quanto riguarda il resto, vorrei dirti, e dire anche agli altri amici che sono intervenuti nel forum, che - come loro stessi mi insegnano - in fotografia analogica non vi è nulla di necessario, ma nemmeno nulla di superfluo.
Il vero punto ... focale biggrin.gif ... secondo me è il seguente: quanta della pellicola che ancora oggi sviluppiamo è destinata ad essere stampata da ingranditore su carta, magari in formato superiore al 20x30, come eravamo abituati a fare oltre 15 anni fa?
Perchè le differenze tra un negativo ben trattato ed uno trattato meno bene (sotto tutti i punti di vista, ovviamente!) proprio oltre quel confine diventano intollerabili.
In definitiva, ognuno di noi è libero di scegliere il procedimento che ritiene migliore ... io personalmente, essendo nato ancor prima come ... lavorante di CO messicano.gif che non come fotoamatore, la domanda che mi pongo è: quale procedimento usano i laboratori professionistici dell'analogico in B&W?
Perchè ... se ad un certo momento dell'evoluzione della carta e della pellicola ... qualcuno avrà pensato ad utilizzare soluzioni blandamente acide per arrestare l'azione del rivelatore ... un motivo ci sarà? O no?
Libero Sviluppo in libero Stato tongue.gif !
Buona Nikon a voi
Vincenzo

P.S.: molti laboratori professionali di sviluppo e stampa analogica Fine Art lo usano ... il bagno di arresto, ovviamente biggrin.gif!
@ cuomonat: nessuno shock nel passaggio, se la temperatura è quella giusta!
ZoSo74
Nikonista
Messaggio: #14
QUOTE(cuomonat @ Dec 11 2011, 10:13 AM) *
Non credo infine che A.A. abbia lasciato contributi significativi per come faceva l'arresto e gli sviluppatori della domenica possono stare tranquilli al riguardo.


Pagina 192 de "Il Negativo" di A.A.
Capitolo: "Bagno d'arresto".
Inizia così... "Dopo lo sviluppo il negativo viene trasferito in un bagno d'arresto che ha diverse funzioni: (1) ...neutralizza l'azione del rivelatore alcalino... (2) ...previene la neutralizzazione del bagno di fissaggio... (3) contribuisce a prevenire la formazione di macchie e il deposito di scorie sul negativo."
Dopodichè prosegue spiegando l'importanza di preparare il bagno di stop con la giusta percentuale di acido acetico. Non è neanche messa in discussione la possibilità di non farlo.

Oltre che da A.A. il bagno d'arresto è consigliato da praticamente tutti i produttori di pellicole sui loro siti e in tutti i manuali di C.O.

Poi ripeto... lo puoi non fare.
La differenza tra chi segue procedimenti "standard" e chi fa i lavori "alla carlona" nella maggior parte dei casi si vedrà tra 15 anni, quando i negativi dei primi saranno ancora perfetti e quelli dei secondi inizieranno a perdere colpi. Tutto qua.
Non te la prendere! wink.gif
Non voglio fare il professorino... ma è meglio parlare dopo essersi documentati, no?
Ciao.
cuomonat
Messaggio: #15
QUOTE(ZoSo74 @ Dec 11 2011, 11:18 AM) *
Pagina 192 de "Il Negativo" di A.A.
Capitolo: "Bagno d'arresto".
Inizia così... "Dopo lo sviluppo il negativo viene trasferito in un bagno d'arresto che ha diverse funzioni: (1) ...neutralizza l'azione del rivelatore alcalino... (2) ...previene la neutralizzazione del bagno di fissaggio... (3) contribuisce a prevenire la formazione di macchie e il deposito di scorie sul negativo."Dopodichè prosegue spiegando l'importanza di preparare il bagno di stop con la giusta percentuale di acido acetico. Non è neanche messa in discussione la possibilità di non farlo.

Oltre che da A.A. il bagno d'arresto è consigliato da praticamente tutti i produttori di pellicole sui loro siti e in tutti i manuali di C.O.

Poi ripeto... lo puoi non fare.
La differenza tra chi segue procedimenti "standard" e chi fa i lavori "alla carlona" nella maggior parte dei casi si vedrà tra 15 anni, quando i negativi dei primi saranno ancora perfetti e quelli dei secondi inizieranno a perdere colpi. Tutto qua.
Non te la prendere! wink.gif
Non voglio fare il professorino... ma è meglio parlare dopo essersi documentati, no?
Ciao.

Non me la prendo e sorvolo anche sui lavori "alla carlona", so benissimo che contravvengo alle regole canoniche del "piccolo sviluppatore" quando sostengo che l'arresto è pleonastico (non solo no serve, è deleterio).

Spezzoni di negativi miei che datatno almeno trent'anni ne ho centinaia conservati (dal '75 in poi) pertanto posso ritenermi ragionevolmente tranquillo per altri trenta.

L'affermazione che evidenzio dal testo di AA (che io non ho letto) per me è un nonsense. Un film fissato e lavato in modo corretto è indistinguibile da un altro che ha subito l'arresto purché fissato e lavato con gli stessi crismi. Tuttavia è coerente con il principio che un arresto ad alta concentrazione di acido acetico fa più danni di un arresto non fatto per nulla.

Mi pare questione di lana caprina, tuttavia il confronto spero torni a chi anela farsi un'opinione corretta e non basata su dogmi.

Messaggio modificato da cuomonat il Dec 11 2011, 01:06 PM
Lucaebbasta
Messaggio: #16
QUOTE(ZoSo74 @ Dec 10 2011, 08:38 PM) *
Puoi usare l'aceto di vino... ma essendo nato per altri scopi, contiene una serie di sostanze/impurità che ho letto essere nocive alla peliccole... almeno, sul lungo periodo.

Mezzo litro di acido acetico costa 5,20€
Si usa 1+30... dura un eternità... smile.gif



si si, sono d'accordo sulla spesa. La questione non era economica ma di pura praticità... non ho altro motivo che lo sviluppo per tenere l'acido acetico in casa, mentre l'aceto di vino lo trovi sempre in cucina...

comunque, una bottiglietta in più non da poi così fastidio!
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #17
è veramente interessante vedere come ognuno spieghi le sue teorie,ed ognuna,almeno per un "apprendista" come me pare sensata,vi ringrazio tutti per il vostro scambio di opinioni.
Mi piace immaginare queste discussioni come un bar d'altri tempi,in cui gli esperti si ritrovavano per confrontarsi e scambiarsi idee ed esperienze laugh.gif

@Vincenzo: tranquillo non abbandono,anzi! in settimana mi arriva una bellissima (almeno spero) Fm 2 che andrà a far compagnia al carroarmato F5 laugh.gif
lorenzobix
Messaggio: #18
personalmento ho sempre effettuato il bagno di arresto più o meno come suggerisce cuomonat, un mezzzo minuto prima della fine dello sviluppo svuoto la tank e metto l'acqua a temperature e filtrata (se non è filtrata la vedo dura che possa aiutare a togliere le macchie, casomai contribuisce a lasciare calcare sul film) ma a differenza sua io agito di continuo per circa un minuto, per "sciaquare" meglio possibile la pellicola, dopodichè fissaggio q.b.
sono relativamente un neofita, nel senso cjhe sviluppo da soli 4 anni ma per adesso gli unici rullini macchiati sono quelli dai quali il lavaggio non ha portato via bene il fissaggio, nessun problema dal bagno di stop
 
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