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La Luce Distante Diffonde
o non diffonde?
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F.Giuffra
Messaggio: #1
Nle tentativo continuo di avvicinare il mio livello culturale a quello qualitativo della attrezzatura che mamma Nital ci fornisce stavo studiando alcuni libri sulla illuminazione, tra i quali "Ripresa, le luci della fotografia", la biblioteca del fotografo, www.reflex.it:

user posted image.

L'autore sostiene che, nonostante quello che dicono le ditte commerciali, il tipo di illuminazione dipende dalla distanza e dalle dimensioni, ovvero, più una luce è grande e vicina al soggetto e più sarà morbida, diffusa. Addirittura la grandezza di un ombrello, o di un diffusore, dovrebbe essere quanto la grandezza del soggetto da illuminare e quanto la distanza della luce dal soggetto, ombrelli compresi.

Invece io ho sentito un famoso personaggio, di grandissima conoscenza tecnica, affermare proprio il contrario, cioè che una luce, ovviamente se diffusa da qualcosa, come un ombrello, più è lontana e più diffonde e si ammorbidisce.

Vista la grande importanza pratica sopratutto per chi lavora con i flash, mi domandavo se qualcuna delle grandi menti che popolano questi luoghi virtuali sapesse... illuminarmi!

Grazie a tutti.
zalacchia
Messaggio: #2
Ho l'impressione che nessuno sbagli, è solo una cattiva interpretazione.

Il libro dice giusto: più è vicina la fonte luminosa più è diffusa.

Ora va chiarito cosa si intende per fonte luminosa...l'ombrello o il proiettore che illumina l'ombrello?

Come fonte luminosa bisogna considerare l'ombrello o ciò che illumina il soggetto.

Nell'ipotesi che il soggetto venga illuminato da un ombrello, una parete (su cui dirigiamo il flash) o un pannello riflettente, questo dovrà essere il più vicino possibile.
Al contrario il flash che illumina la parete o l'ombrello dovra essere posto alla maggior distanza possibile (compatibilmente con la potenza disponibile). In gioco entra anche il fattore "dimensioni" della sorgente luminosa.

Ammettiamo di dover fare un ritratto e abbiamo a disposizione un ombrello con diametro di 60cm, se lo poniamo a 1 metro di distanza avremo un certo risultato.
Se l'ombrello avesse un diametro molto più grande potremmo ottenere lo stesso risultato posizionandolo più lontano.


Ciao
Stefano Z.

giodic
Messaggio: #3
Confesso di non aver capito molto di quello che è scritto nel libro, e nemmeno della conclusione del post precedente ....
QUOTE
Ammettiamo di dover fare un ritratto e abbiamo a disposizione un ombrello con diametro di 60cm, se lo poniamo a 1 metro di distanza avremo un certo risultato.
Se l'ombrello avesse un diametro molto più grande potremmo ottenere lo stesso risultato posizionandolo più lontano.

Secondo il mio parere, più è grande la sorgente luminosa (rispetto al soggetto) più la luce è diffusa, analogamente, più è distante la sorgente luminosa dal soggetto, più l'illuminazione risulta diffusa.
Tutto questo, in pratica, si traduce nell'allargamento del fascio luminoso che, appunto, si diffonde e illumina più morbidamente il soggetto.
Non a caso quell'accessorio che serve ad aumentare la copertura angolare del flash si chiama diffusore .....

Giorgio.
F.Giuffra
Messaggio: #4
Secondo me più l'illuminazione è distante e più è dura e puntiforme, infatti il sole, che è la più grande superficie luminosa del mondo, è la più dura e puntiforme perchè è distante. Quindi la distanza non diffonde , ma "indurisce".
cool.gif
Certo, empiricamente mi pare che mettendo la "museruola" di plastica in dotazione al mio sb800 mi pare più morbido, a parità di distanza, e la superficie del flash non cambia tantissimo...
hmmm.gif
giodic
Messaggio: #5
QUOTE(F.Giuffra @ Apr 26 2005, 07:25 AM)
Secondo me più l'illuminazione è distante e più è dura e puntiforme, infatti il sole, che è la più grande superficie luminosa del mondo, è la più dura e puntiforme perchè è distante. Quindi la distanza non diffonde , ma "indurisce".
*



Se non sbaglio, nel post iniziale stavamo parlando di luce artificiale e relativi accessori diffusori (ombrelli ecc.), che cosa centra il Sole ?

QUOTE
Certo, empiricamente mi pare che mettendo la "museruola" di plastica in dotazione al mio sb800 mi pare più morbido, a parità di distanza, e la superficie del flash non cambia tantissimo...


Proprio così, e non solo empiricamente, altrimenti a che servirebbe la "museruola", se non ad ammorbidire la luce del flash ?
Luca Moi
Messaggio: #6
QUOTE(F.Giuffra @ Apr 26 2005, 08:25 AM)
Secondo me più l'illuminazione è distante e più è dura e puntiforme, infatti il sole, che è la più grande superficie luminosa del mondo, è la più dura e puntiforme perchè è distante. Quindi la distanza non diffonde , ma "indurisce".
cool.gif
Certo, empiricamente mi pare che mettendo la "museruola" di plastica in dotazione al mio sb800 mi pare più morbido, a parità di distanza, e la superficie del flash non cambia tantissimo...
hmmm.gif
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Beh, certo che se metti il diffusore davanti al flash la luce diventa più morbida, ma non certo per una questione di distanze...semplicemente perchè la luce deve passare attraverso una barriera che ne riduce l'intensità
F.Giuffra
Messaggio: #7
La potenza e la morbidezza sono 2 cose completamente indipendenti, se hai un grosso bank hai una forte luce ma diffusa, che farà poche ombre sfumate, se invece hai un piccolo faretto lontano hai una luce dura ma debole, farà una ombra netta.
giannizadra
Messaggio: #8
QUOTE(F.Giuffra @ Apr 25 2005, 12:22 AM)

L'autore sostiene che, nonostante quello che dicono le ditte commerciali, il tipo di illuminazione dipende dalla distanza e dalle dimensioni, ovvero, più una luce è grande e vicina al soggetto e più sarà morbida, diffusa. Addirittura la grandezza di un ombrello, o di un diffusore, dovrebbe essere quanto la grandezza del soggetto da illuminare e quanto la distanza della luce dal soggetto, ombrelli compresi.

Invece io ho sentito un famoso personaggio, di grandissima conoscenza tecnica, affermare proprio il contrario, cioè che una luce, ovviamente se diffusa da qualcosa, come un ombrello, più è lontana e più diffonde e si ammorbidisce.

Grazie a tutti.
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La prima affermazione è sicuramente esatta.
La seconda...credo sia stata male interpretata.
Mi sfugge la rilevanza ai fini pratici della questione: una luce diffusa (fascio più largo possibile: in ultima analisi la calotta da applicare all'SB800 fa proprio questo)
posizionata lontano dal soggetto, resta una luce diffusa che non riesce ad illuminarlo perché non ci arriva... dry.gif
O mi sfugge qualcosa, o hai tentato di posizionare un bank a tre Km : mettilo il più grande e il più vicino possibile, per carità... smile.gif
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #9
Quello che c'è scritto sul libro citato è assolutamente corretto.

I fattori che determinano la morbidezza della luce (sia questa fornita da un flash sia questa sia fornita da una qualsiasi altra fonte d'illuminazione) sono essenzialmente due: La dimensione della fonte della fonte in rapporto alle dimensioni del soggetto e la distanza tra la fonte ed il soggetto stesso.

Nel caso di utilizzo di ombrelli o altri strumenti atti ad ammorbidire la luce questi diventano essi stessi la fonte di luce.

Esistono piccolissimi Bank che sono in grado di fornire una ottima illuminazione morbidissima per piccoli still life ad esempio orologi. Se utilizziamo la stessa fonte di luce per fare un ritratto ponendo il bank in questione ad una distanza poniamo di 2 metri, ipotizzando di avere sufficiente potenza, otteniamo un ritratto con una luce molto più dura.
Questo avviene perché a quella distanza e con quel soggetto la dimensione del Bank risulta in rapporto molto più piccola.

Non bisogna confondere la durezza/morbidezza della luce con l'uniformità dell'illuminazione dato che sono due cose molto diverse.

Se dovendo fotografare 2 persone poste ad un metro una dall'altra posizioniamo il flash ad un metro dalla prima avremo che la seconda riceverà molta meno luce (legge del quadrato inverso) rispetto alla prima. se con gli stessi due soggetti posizioniamo il flash a 10 metri dal primo la differenza d'illuminazione tra i due sarà decisamente inferiore. Questo non toglie che il tipo di illuminazione sarà molto duro con ombre fonde e molto marcate.

L'esempio del sole citato da Fabrizio è assolutamente centrato! Non mi stancherò mai di ripetere che le caratteristiche "geometriche" della luce fornita da un lampeggiatore sono assolutamente uguali a quelle fornite da una qualsiasi fonte di luce che abbia un riflettore simile.
Il sole è esattamente la fonte di luce puntiforme per eccellenza se è vista dalla terra ma, ipotizzando di potersi avvicinare moltissimo, la sua luce diventerebbe simile a quella di un gigantesco bank.

L’illuminazione del sole, in una giornata tersa, è molto dura (anche se le ombre sono compensate dall’atmosfera) ma allo stesso tempo molto uniforme, tutte e due queste caratteristiche sono dovute alla grandissima distanza che c’è tra la terra ed il sole. Nelle foto fatte sulla luna in assenza di atmosfera queste proprietà sono ancora più evidenti.

Ciao

Lorenzo

www.lorenzocevavalla.it
F.Giuffra
Messaggio: #10
Ma allora la calotta di plastica bianca da mettere sugli sb800 serve perchè allarga un poco la superficie della luce. Ma allontanando il flash la sua luce non diffonde ammorbidendosi sempre più come dice un mio amico, ma indurisce.

O no? hmmm.gif
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #11
QUOTE(F.Giuffra @ Apr 29 2005, 01:02 AM)
Ma allora la calotta di plastica bianca da mettere sugli sb800 serve perchè allarga un poco la superficie della luce. Ma allontanando il flash la sua luce non diffonde ammorbidendosi sempre più come dice un mio amico, ma indurisce.

O no?  hmmm.gif
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Non esiste un comportamento univoco, molto dipende dall'ambiente nel quale fotografi.

La calotta di plastica contribuisce a rendere meno direzionale la luce, quindi se sei un ambiente con pareti e soffitto bianchi il soggetto sarà colpito oltre che dalla luce diretta anche da quella riflessa, per questa ragione le ombre risulteranno meno marcate.

è quindi evidente che se lavori in un ambiente di quel tipo, posto che la potenza sia sufficiente, se il flash è più lontano, le pareti ed il soffitto diventeranno essi stessi fonte di luce in proporzione maggiore rispetto alla parabola del lampeggiatore e dunque l'effetto di ammorbidimento sarà maggiore.

Se usi il flash in esterni, in assenza di pareti che possano riflettere parte della luce, otterrai delle immagini molto più dure anche montando la calottina dato che in queste condizioni l'unica fonte di luce risulterà essere la parabola del lampeggiatore.



ciao

lorenzo

F.Giuffra
Messaggio: #12
Grazie, ora è tutto chiaro.

Come é chiaro che questo forum è frequentato da persone con una cultura fotografica di altissimo livello laugh.gif
 
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