« C'è un'ape che se posa
su un bottone di rosa:
lo succhia e se ne va…
Tutto sommato, la felicità
è una piccola cosa. »
(Trilussa, Felicità)
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E' venuta la notte
E' venuta la notte.
Rientra sotto la tenda.
Còricati sulla paglia e non far più rumore.
Domani sarà un giorno nuovo che riempirai del tuo canto, della tua parola e della tua azione.
Ma oggi è finito, rispetta il silenzio della notte.
Non turbare il sonno di coloro che vogliono dormire.
Pensa a tutti gli esseri viventi che a quest'ora cercano
riposo nel sonno; le bestie, le piante, gli uomini.
Pensa ai bambini che dormono nella loro culla.
Pensa agli anziani coricati nei loro vecchi letti.
Pensa agli uomini laboriosi che stendono le membra
stanche dopo il duro lavoro della giornata.
Pensa ai malati che non possono dormire.
Ai fanciulli che sognano felici sui loro guanciali.
Pensiamo così poco.
E' venuta la notte.
Rientra sotto la tenda.
Còricati sulla paglia e non far rumore.
Pensa ai paesi lontani dove si svegliano quando noi
ci addormentiamo: il loro giorno è la nostra notte.
Pensa agli altri mondi che ruotano con il nostro nello
spazio sconosciuto: tutte le stelle che si accendono,
di cui non sappiamo nulla.
E poi al di là dei mondi, pensa al Dio che ispira gli
uomini e li spinge a vivere meglio.
Pensiamo così poco...
E' venuta la notte.
Rientra sotto la tenda.
Còricati sulla paglia e non far più rumore.
Il libro di Lézard - Lézard
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E' venuta la notte.
Rientra sotto la tenda.
Còricati sulla paglia e non far più rumore.
Domani sarà un giorno nuovo che riempirai del tuo canto, della tua parola e della tua azione.
Ma oggi è finito, rispetta il silenzio della notte.
Non turbare il sonno di coloro che vogliono dormire.
Pensa a tutti gli esseri viventi che a quest'ora cercano
riposo nel sonno; le bestie, le piante, gli uomini.
Pensa ai bambini che dormono nella loro culla.
Pensa agli anziani coricati nei loro vecchi letti.
Pensa agli uomini laboriosi che stendono le membra
stanche dopo il duro lavoro della giornata.
Pensa ai malati che non possono dormire.
Ai fanciulli che sognano felici sui loro guanciali.
Pensiamo così poco.
E' venuta la notte.
Rientra sotto la tenda.
Còricati sulla paglia e non far rumore.
Pensa ai paesi lontani dove si svegliano quando noi
ci addormentiamo: il loro giorno è la nostra notte.
Pensa agli altri mondi che ruotano con il nostro nello
spazio sconosciuto: tutte le stelle che si accendono,
di cui non sappiamo nulla.
E poi al di là dei mondi, pensa al Dio che ispira gli
uomini e li spinge a vivere meglio.
Pensiamo così poco...
E' venuta la notte.
Rientra sotto la tenda.
Còricati sulla paglia e non far più rumore.
Il libro di Lézard - Lézard
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Stupenda, Ale!!!
Bravo!
Ciao
Rosanna
Bravo!
Ciao
Rosanna
E' venuta la notte
E' venuta la notte.
Rientra sotto la tenda.
Còricati sulla paglia e non far più rumore.
Domani sarà un giorno nuovo che riempirai del tuo canto, della tua parola e della tua azione.
Ma oggi è finito, rispetta il silenzio della notte.
Non turbare il sonno di coloro che vogliono dormire.
Pensa a tutti gli esseri viventi che a quest'ora cercano
riposo nel sonno; le bestie, le piante, gli uomini.
Pensa ai bambini che dormono nella loro culla.
Pensa agli anziani coricati nei loro vecchi letti.
Pensa agli uomini laboriosi che stendono le membra
stanche dopo il duro lavoro della giornata.
Pensa ai malati che non possono dormire.
Ai fanciulli che sognano felici sui loro guanciali.
Pensiamo così poco.
E' venuta la notte.
Rientra sotto la tenda.
Còricati sulla paglia e non far rumore.
Pensa ai paesi lontani dove si svegliano quando noi
ci addormentiamo: il loro giorno è la nostra notte.
Pensa agli altri mondi che ruotano con il nostro nello
spazio sconosciuto: tutte le stelle che si accendono,
di cui non sappiamo nulla.
E poi al di là dei mondi, pensa al Dio che ispira gli
uomini e li spinge a vivere meglio.
Pensiamo così poco...
E' venuta la notte.
Rientra sotto la tenda.
Còricati sulla paglia e non far più rumore.
Il libro di Lézard - Lézard
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E' venuta la notte.
Rientra sotto la tenda.
Còricati sulla paglia e non far più rumore.
Domani sarà un giorno nuovo che riempirai del tuo canto, della tua parola e della tua azione.
Ma oggi è finito, rispetta il silenzio della notte.
Non turbare il sonno di coloro che vogliono dormire.
Pensa a tutti gli esseri viventi che a quest'ora cercano
riposo nel sonno; le bestie, le piante, gli uomini.
Pensa ai bambini che dormono nella loro culla.
Pensa agli anziani coricati nei loro vecchi letti.
Pensa agli uomini laboriosi che stendono le membra
stanche dopo il duro lavoro della giornata.
Pensa ai malati che non possono dormire.
Ai fanciulli che sognano felici sui loro guanciali.
Pensiamo così poco.
E' venuta la notte.
Rientra sotto la tenda.
Còricati sulla paglia e non far rumore.
Pensa ai paesi lontani dove si svegliano quando noi
ci addormentiamo: il loro giorno è la nostra notte.
Pensa agli altri mondi che ruotano con il nostro nello
spazio sconosciuto: tutte le stelle che si accendono,
di cui non sappiamo nulla.
E poi al di là dei mondi, pensa al Dio che ispira gli
uomini e li spinge a vivere meglio.
Pensiamo così poco...
E' venuta la notte.
Rientra sotto la tenda.
Còricati sulla paglia e non far più rumore.
Il libro di Lézard - Lézard
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Buonanotte a te Alessandro e grazie!
Mariuccia
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Conosco delle barche
che restano nel porto per paura
che le correnti le trascinino via con troppa violenza.
Conosco delle barche che arrugginiscono in porto
per non aver mai rischiato una vela fuori.
Conosco delle barche che si dimenticano di partire
hanno paura del mare a furia di invecchiare
e le onde non le hanno mai portate altrove,
il loro viaggio è finito ancora prima di iniziare.
Conosco delle barche talmente incatenate
che hanno disimparato come liberarsi.
Conosco delle barche che restano ad ondeggiare
per essere veramente sicure di non capovolgersi.
Conosco delle barche che vanno in gruppo
ad affrontare il vento forte al di là della paura.
Conosco delle barche che si graffiano un po'
sulle rotte dell'oceano ove le porta il loro gioco.
Conosco delle barche
che non hanno mai smesso di uscire una volta ancora,
ogni giorno della loro vita
e che non hanno paura a volte di lanciarsi
fianco a fianco in avanti a rischio di affondare.
Conosco delle barche
che tornano in porto lacerate dappertutto,
ma più coraggiose e più forti.
Conosco delle barche straboccanti di sole
perché hanno condiviso anni meravigliosi.
Conosco delle barche
che tornano sempre quando hanno navigato.
Fino al loro ultimo giorno,
e sono pronte a spiegare le loro ali di giganti
perché hanno un cuore a misura di oceano
Jacques Brel
Molto bella Mauro, grazie. Ale
Il treno dell'ultima notte - Dacia Maraini
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Il treno dell'ultima notte - Dacia Maraini
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Molto bella Mauro, grazie. Ale
Il treno dell'ultima notte - Dacia Maraini
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Il treno dell'ultima notte - Dacia Maraini
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per palati fini... complimenti
andrea
Walter Bonatti - Una Vita Libera
Ciao a tutti
Rosanna
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Un bellissimo pensiero, trasmette molto, è il senso della vita!
Ciao Mauro
Rosanna
Ciao a tutti
Rosanna
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Conosco delle barche
che restano nel porto per paura
che le correnti le trascinino via con troppa violenza.
Conosco delle barche che arrugginiscono in porto
per non aver mai rischiato una vela fuori.
Conosco delle barche che si dimenticano di partire
hanno paura del mare a furia di invecchiare
e le onde non le hanno mai portate altrove,
il loro viaggio è finito ancora prima di iniziare.
Conosco delle barche talmente incatenate
che hanno disimparato come liberarsi.
Conosco delle barche che restano ad ondeggiare
per essere veramente sicure di non capovolgersi.
Conosco delle barche che vanno in gruppo
ad affrontare il vento forte al di là della paura.
Conosco delle barche che si graffiano un po'
sulle rotte dell'oceano ove le porta il loro gioco.
Conosco delle barche
che non hanno mai smesso di uscire una volta ancora,
ogni giorno della loro vita
e che non hanno paura a volte di lanciarsi
fianco a fianco in avanti a rischio di affondare.
Conosco delle barche
che tornano in porto lacerate dappertutto,
ma più coraggiose e più forti.
Conosco delle barche straboccanti di sole
perché hanno condiviso anni meravigliosi.
Conosco delle barche
che tornano sempre quando hanno navigato.
Fino al loro ultimo giorno,
e sono pronte a spiegare le loro ali di giganti
perché hanno un cuore a misura di oceano
Jacques Brel
Conosco delle barche
che restano nel porto per paura
che le correnti le trascinino via con troppa violenza.
Conosco delle barche che arrugginiscono in porto
per non aver mai rischiato una vela fuori.
Conosco delle barche che si dimenticano di partire
hanno paura del mare a furia di invecchiare
e le onde non le hanno mai portate altrove,
il loro viaggio è finito ancora prima di iniziare.
Conosco delle barche talmente incatenate
che hanno disimparato come liberarsi.
Conosco delle barche che restano ad ondeggiare
per essere veramente sicure di non capovolgersi.
Conosco delle barche che vanno in gruppo
ad affrontare il vento forte al di là della paura.
Conosco delle barche che si graffiano un po'
sulle rotte dell'oceano ove le porta il loro gioco.
Conosco delle barche
che non hanno mai smesso di uscire una volta ancora,
ogni giorno della loro vita
e che non hanno paura a volte di lanciarsi
fianco a fianco in avanti a rischio di affondare.
Conosco delle barche
che tornano in porto lacerate dappertutto,
ma più coraggiose e più forti.
Conosco delle barche straboccanti di sole
perché hanno condiviso anni meravigliosi.
Conosco delle barche
che tornano sempre quando hanno navigato.
Fino al loro ultimo giorno,
e sono pronte a spiegare le loro ali di giganti
perché hanno un cuore a misura di oceano
Jacques Brel
Un bellissimo pensiero, trasmette molto, è il senso della vita!
Ciao Mauro
Rosanna
Aspettando Godot - Samuel Beckett
ATTO PRIMO.
Strada di campagna, con albero.
E' sera.
Estragone, seduto per terra, ...
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ATTO PRIMO.
Strada di campagna, con albero.
E' sera.
Estragone, seduto per terra, ...
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Poteva accadere.
Doveva accadere.
È accaduto prima. Dopo.
Più vicino. Più lontano.
E’accaduto non a te.
Ti sei salvato perché eri il primo.
Ti sei salvato perché eri l’ultimo.
Perché da solo. Perché la gente.
Perché a sinistra. Perché a destra.
Perché la pioggia. Perché un’ombra.
Perché splendeva il sole.
Per fortuna là c’era un bosco.
Per fortuna non c’erano alberi.
Per fortuna una rotaia, un gancio, una trave, un freno,
un telaio, una curva, un millimetro, un secondo.
Per fortuna sull’acqua galleggiava un rasoio.
In seguito a, poiché, eppure, malgrado.
Che sarebbe accaduto se una mano, una gamba,
a un passo, a un pelo
da una coincidenza.
Dunque ci sei? Dritto dall’animo ancora socchiuso?
La rete aveva solo un buco, e tu proprio da lì? Non c’è fine al mio stupore, al mio tacerlo.
Ascolta
come mi batte forte il tuo cuore.
Wislawa Szymborska
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Doveva accadere.
È accaduto prima. Dopo.
Più vicino. Più lontano.
E’accaduto non a te.
Ti sei salvato perché eri il primo.
Ti sei salvato perché eri l’ultimo.
Perché da solo. Perché la gente.
Perché a sinistra. Perché a destra.
Perché la pioggia. Perché un’ombra.
Perché splendeva il sole.
Per fortuna là c’era un bosco.
Per fortuna non c’erano alberi.
Per fortuna una rotaia, un gancio, una trave, un freno,
un telaio, una curva, un millimetro, un secondo.
Per fortuna sull’acqua galleggiava un rasoio.
In seguito a, poiché, eppure, malgrado.
Che sarebbe accaduto se una mano, una gamba,
a un passo, a un pelo
da una coincidenza.
Dunque ci sei? Dritto dall’animo ancora socchiuso?
La rete aveva solo un buco, e tu proprio da lì? Non c’è fine al mio stupore, al mio tacerlo.
Ascolta
come mi batte forte il tuo cuore.
Wislawa Szymborska
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Poteva accadere.
Doveva accadere.
È accaduto prima. Dopo.
Più vicino. Più lontano.
E’accaduto non a te.
Ti sei salvato perché eri il primo.
Ti sei salvato perché eri l’ultimo.
Perché da solo. Perché la gente.
Perché a sinistra. Perché a destra.
Perché la pioggia. Perché un’ombra.
Perché splendeva il sole.
Per fortuna là c’era un bosco.
Per fortuna non c’erano alberi.
Per fortuna una rotaia, un gancio, una trave, un freno,
un telaio, una curva, un millimetro, un secondo.
Per fortuna sull’acqua galleggiava un rasoio.
In seguito a, poiché, eppure, malgrado.
Che sarebbe accaduto se una mano, una gamba,
a un passo, a un pelo
da una coincidenza.
Dunque ci sei? Dritto dall’animo ancora socchiuso?
La rete aveva solo un buco, e tu proprio da lì? Non c’è fine al mio stupore, al mio tacerlo.
Ascolta
come mi batte forte il tuo cuore.
Wislawa Szymborska
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Doveva accadere.
È accaduto prima. Dopo.
Più vicino. Più lontano.
E’accaduto non a te.
Ti sei salvato perché eri il primo.
Ti sei salvato perché eri l’ultimo.
Perché da solo. Perché la gente.
Perché a sinistra. Perché a destra.
Perché la pioggia. Perché un’ombra.
Perché splendeva il sole.
Per fortuna là c’era un bosco.
Per fortuna non c’erano alberi.
Per fortuna una rotaia, un gancio, una trave, un freno,
un telaio, una curva, un millimetro, un secondo.
Per fortuna sull’acqua galleggiava un rasoio.
In seguito a, poiché, eppure, malgrado.
Che sarebbe accaduto se una mano, una gamba,
a un passo, a un pelo
da una coincidenza.
Dunque ci sei? Dritto dall’animo ancora socchiuso?
La rete aveva solo un buco, e tu proprio da lì? Non c’è fine al mio stupore, al mio tacerlo.
Ascolta
come mi batte forte il tuo cuore.
Wislawa Szymborska
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Non avevo ancora letto nulla di Lei, anche se la conoscevo, ancora grazie Mauro, Ale
Nazim Hikmet
L'assenza
L'assenza dondola nell'aria
come un batacchio di ferro
martella il mio viso martella
ne sono stordito
corro via l'assenza m'insegue
non posso sfuggirle
le gambe si piegano cado
l'assenza non è tempo né strada
l'assenza è un ponte fra noi
anche quando
di fronte l'uno all'altra
i nostri ginocchi si toccano.
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Ciao
Messaggio modificato da preziusin il Jan 17 2013, 09:08 PM
L'assenza
L'assenza dondola nell'aria
come un batacchio di ferro
martella il mio viso martella
ne sono stordito
corro via l'assenza m'insegue
non posso sfuggirle
le gambe si piegano cado
l'assenza non è tempo né strada
l'assenza è un ponte fra noi
anche quando
di fronte l'uno all'altra
i nostri ginocchi si toccano.
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Ciao
Messaggio modificato da preziusin il Jan 17 2013, 09:08 PM
Non voglio diventare immortale grazie alla mia opera. Voglio riuscirci senza morire .
Woody Allen ...Saperla lunga.
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Woody Allen ...Saperla lunga.
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Complimenti ragazzi.. il livello ormai è da 10 e lode...
ciao
andrea
ciao
andrea
Ciao a tutti voi e provo ad essere all'altezza...
Il piroscafo olandese - Valeria Viganò
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Ciao a tutti
da profonda "amante" di quell'ambiente severo e maestoso che è l'alta montagna, non posso che condividere con voi questo titolo, da me molto apprezzato.
Il Silenzio del Vento - Jon Krakauer
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Un caro saluto
Rosanna
da profonda "amante" di quell'ambiente severo e maestoso che è l'alta montagna, non posso che condividere con voi questo titolo, da me molto apprezzato.
Il Silenzio del Vento - Jon Krakauer
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Un caro saluto
Rosanna
Aria sottile - Jon Krakauer
Cara Rosanna sembra che abbiamo gli stessi gusti letterari e lo stesso Amore per le montagne, ma questo lo sapevamo già, un caro saluto Ale
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Cara Rosanna sembra che abbiamo gli stessi gusti letterari e lo stesso Amore per le montagne, ma questo lo sapevamo già, un caro saluto Ale
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vabbè!è stato bello,un saluto a tutti e a tutti buon divertimento...