Domenica la sezione cultura di Repubblica si apriva con grandi bianconero che Salgado sta dedicando alla natura. Una natura primigenia, priva d'orme umane. Lavorerà a questo progetto per diverso tempo. Il giornale ha pensato di proporre una selezione d'immagini in rete. La trovate qui. Poiché il tema è la natura, e non semplicemente la sua bellezza, ma anche il suo progressivo svanimento, vi propongo di accompagnare la visione di queste immagini con la lettura di questo articolo sul riscaldamento del pianeta, e questo, sulla riduzione della calotta polare, ambedue tratti dal Corriere della sera. Il secondo articolo mostra immagini riprese dal satellite che mostrano chiaramente quanto si sia ridotta la calotta in trent'anni.
QUOTE(_Nico_ @ Oct 18 2005, 10:01 AM)
Domenica la sezione cultura di Repubblica si apriva con grandi bianconero che Salgado sta dedicando alla natura. Una natura primigenia, priva d'orme umane. Lavorerà a questo progetto per diverso tempo. Il giornale ha pensato di proporre una selezione d'immagini in rete. La trovate qui. Poiché il tema è la natura, e non semplicemente la sua bellezza, ma anche il suo progressivo svanimento, vi propongo di accompagnare la visione di queste immagini con la lettura di questo articolo sul riscaldamento del pianeta, e questo, sulla riduzione della calotta polare, ambedue tratti dal Corriere della sera. Il secondo articolo mostra immagini riprese dal satellite che mostrano chiaramente quanto si sia ridotta la calotta in trent'anni.
Riusciamo a distruggere tutto, anche senza metterci piede !!
un esempio di come riunire la fotografia in natura e tematiche "scottanti" con la classe e lo stile di Salgado. Vederlo cimentarsi ai suoi livelli su soggetti più affini al mio modo di vedere la fotografia è veramente interessantissimo.
e qui mi fermo, non voglio travalicare l'argomento fotografico col rischio di sfociare in discussioni che qui sul forum non avrebbero giusta dimora.
Come nel passato ha già fatto, Salgado, probabilment,e sta "edificando" una nuova pietra miliare nella fotografia.
e qui mi fermo, non voglio travalicare l'argomento fotografico col rischio di sfociare in discussioni che qui sul forum non avrebbero giusta dimora.
Come nel passato ha già fatto, Salgado, probabilment,e sta "edificando" una nuova pietra miliare nella fotografia.
da qui... non lo leggo. ma se si parla di inquinamento, posso anche pensare che siano i cinesi a bloccare l'acesso al sito.
Qui rai international non si vede perche' anni fa mando in onda un progamma che la Cina considero' offensivo. dal giorno dopo la frequenza fu oscurata.
Me lo guardero' a casa
.oesse.
Qui rai international non si vede perche' anni fa mando in onda un progamma che la Cina considero' offensivo. dal giorno dopo la frequenza fu oscurata.
Me lo guardero' a casa
.oesse.
Grazie Nico
e GRANDE SALGADO!!!!
e GRANDE SALGADO!!!!
Grazie Nico per la segnalazione... Purtroppo non mi dici niente di nuovo, partecipo da tempo al Forum Internazionale sull'Ambiente del Mensa (M-Environment SIG), e, oltre alle notizie, ho purtroppo anche il polso della stupidità umana al riguardo.
E, come Fedro, "Qui mi fermo".
Le immagini di Salgado, e le didascalie che le accompagnano, mi sono suonate un po' come una "testimonianza per i posteri". Quel ragazzo (Salgado) è bravo, si farà. Ha colto delle "espressioni", soprattutto nelle testuggini, straordinariamente "intense" (in almeno una ho avuto netta la sensazione di guardare dentro ad un pozzo di millenni), e ha una grande padronanza del "linguaggio" fotografico e delle "associazioni". Uno da cui c'è moltissimo da imparare, e che fa riflettere molto, non solo su "ciò di cui fotografa", ma sul "modo in cui fotografa", e sulla fotografia in generale...
E, come Fedro, "Qui mi fermo".
Le immagini di Salgado, e le didascalie che le accompagnano, mi sono suonate un po' come una "testimonianza per i posteri". Quel ragazzo (Salgado) è bravo, si farà. Ha colto delle "espressioni", soprattutto nelle testuggini, straordinariamente "intense" (in almeno una ho avuto netta la sensazione di guardare dentro ad un pozzo di millenni), e ha una grande padronanza del "linguaggio" fotografico e delle "associazioni". Uno da cui c'è moltissimo da imparare, e che fa riflettere molto, non solo su "ciò di cui fotografa", ma sul "modo in cui fotografa", e sulla fotografia in generale...
grazie nico
aggiungo che è fresca la notizia della siccità che ha colpito, provocandone l'andata in secca di alcuni tratti, l'area del rio delle amazzoni
è inutile segnalare la pericolosità di tale fenomeno
gennaro
ps
dal 28 all'8 novembre sarò a derawan nella regione del kalimantan, borneo indonesiano, per vedere uno dei paradisi della natura la barriera corallina dell'isole di derawan, maratua e sangalaki, se continua così almeno i miei figli potranno vedere le immagini che il padre ha visto (qualcuna la posterò sicuramente)
Messaggio modificato da gciavarella il Oct 18 2005, 11:52 AM
aggiungo che è fresca la notizia della siccità che ha colpito, provocandone l'andata in secca di alcuni tratti, l'area del rio delle amazzoni
è inutile segnalare la pericolosità di tale fenomeno
gennaro
ps
dal 28 all'8 novembre sarò a derawan nella regione del kalimantan, borneo indonesiano, per vedere uno dei paradisi della natura la barriera corallina dell'isole di derawan, maratua e sangalaki, se continua così almeno i miei figli potranno vedere le immagini che il padre ha visto (qualcuna la posterò sicuramente)
Messaggio modificato da gciavarella il Oct 18 2005, 11:52 AM
Guardare le immagini di salgado, oltre che essere un piacere, è anche fonte di insegnamento.
Grazie Nico
Grazie Nico
Il tema (nobile) lo conosciamo, in modo più o meno angoscioso.
Però riscontro ancora una volta come Salgado proprio non mi impressioni (pur essendo tecnicamente bravissimo).
Più che una pietra miliare lo considero un gran megafono di temi ribattuti più volte, anche stavolta senza aggiungere granchè.
Boh, probabilmente semplicemente è un genere che non mi appassiona, la foto sociale/tematica...
Ciao!
Però riscontro ancora una volta come Salgado proprio non mi impressioni (pur essendo tecnicamente bravissimo).
Più che una pietra miliare lo considero un gran megafono di temi ribattuti più volte, anche stavolta senza aggiungere granchè.
Boh, probabilmente semplicemente è un genere che non mi appassiona, la foto sociale/tematica...
Ciao!
Non sono molto daccordo sulla "pietra miliare" .... non in questo caso.
Sono immagini indubbiamente molto curate ..... tecnicamente ineccepibili, ma poco emozionanti .... per me.
Troppo sottile la sua tecnica illustrativa, perché io la possa capire ....?
Oppure è un "lavoro in progressione" ..... e deve affilare le armi ....?
Sono immagini indubbiamente molto curate ..... tecnicamente ineccepibili, ma poco emozionanti .... per me.
Troppo sottile la sua tecnica illustrativa, perché io la possa capire ....?
Oppure è un "lavoro in progressione" ..... e deve affilare le armi ....?
Non saprei, in tutta onestà, se l'obiettivo di Salgado sia di colpire, emozionare... Ho l'impressione che dai grandi reportage di denuncia di trent'anni fa sia progressivamente passato al reportage di testimonianza. Riporto qualche stralcio di quanto scrive a proposito di questo progetto che svilupperà nei prossimi anni:
Dunque sta cercando di risalire il corso del tempo, di trovare tracce dell'origine... In questo contesto intende anche forestare 600 ettari di foresta amazzonica con specie originarie della foresta atlantica.
Vorei sottolineare che Repubblica mostra una costante e crescente attenzione per la fotografia, naturalmente di reportage, che più volte c'è stata d'ausilio nelle discussioni sul fotogiornalismo.
QUOTE
... Solo nelle zone incontaminate la biodiversità è ancora florida. Solo in questo mondo primigenio possiamo ancora capire le origini della nostra specie. È lì che intendo cercare i volti incontaminati della natura e dell'umanità: mostrare la natura senza uomini e donne, e come l'umanità e la natura siano per lungo tempo riuscite in quello che oggi viene definito equilibrio ambientale.
[...]
Ho chiamato questo progetto Genesi perché il mio obiettivo è tornare alle origini del pianeta: all'aria, all'acqua e al fuoco da cui è scaturita la vita, alle specie animali che hanno resistito all'addomesticamento, alle remote tribù dagli stili di vita "primitivi" e ancora incontaminati, agli esempi esistenti di forme primigenie di insediamenti e organizzazione umani.
[...]
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Ho chiamato questo progetto Genesi perché il mio obiettivo è tornare alle origini del pianeta: all'aria, all'acqua e al fuoco da cui è scaturita la vita, alle specie animali che hanno resistito all'addomesticamento, alle remote tribù dagli stili di vita "primitivi" e ancora incontaminati, agli esempi esistenti di forme primigenie di insediamenti e organizzazione umani.
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Dunque sta cercando di risalire il corso del tempo, di trovare tracce dell'origine... In questo contesto intende anche forestare 600 ettari di foresta amazzonica con specie originarie della foresta atlantica.
Vorei sottolineare che Repubblica mostra una costante e crescente attenzione per la fotografia, naturalmente di reportage, che più volte c'è stata d'ausilio nelle discussioni sul fotogiornalismo.
INCREDIBILE!
Impressionante davvero come, dopo aver mostrato al mondo con il suo stile unico e inarrivabile le disgrazie che affliggono l'umanità, oggi si cimenti nella fotografia naturalistica, dando da subito l'impronta del suo infinito manico.
Se avessi visto di sfuggita quelle immagini in qualsiasi posto, le avrei subito riconosciute come sue, e questo deve far riflettere su quanto i bravi fotografi sappiano caratterizzare i loro scatti.
Affascinato dal suo lavoro da anni, non posso che attendere con ansia la fine di questo nuovo progetto.
Grazie Nico per la preziosa segnalazione, un altro grande tema affrontato dal più grande di tutti i fotografi!
Impressionante davvero come, dopo aver mostrato al mondo con il suo stile unico e inarrivabile le disgrazie che affliggono l'umanità, oggi si cimenti nella fotografia naturalistica, dando da subito l'impronta del suo infinito manico.
Se avessi visto di sfuggita quelle immagini in qualsiasi posto, le avrei subito riconosciute come sue, e questo deve far riflettere su quanto i bravi fotografi sappiano caratterizzare i loro scatti.
Affascinato dal suo lavoro da anni, non posso che attendere con ansia la fine di questo nuovo progetto.
Grazie Nico per la preziosa segnalazione, un altro grande tema affrontato dal più grande di tutti i fotografi!
QUOTE(Fedro @ Oct 18 2005, 02:04 PM)
...probabilmente sono io particolarmente sensibile a certi "linguaggi" narrativi.
Giustissimo .... ha colpito la tua sensibilità ...... Matteo lo osanna .... io sono perplesso.
Non è il Salgado che conosco ...... e solo una o due foto di questa serie, non sono andate subito nel dimenticatoio.
Bada bene .... non posso permettermi di criticare .....ma solamente sottolineare la diversa presa che ha un'immagine in ognuno di noi.
Ripeto che, forse approcciando ad un nuovo modo di illustrare ...... si è soffermato sul lato formale di una serie di immagini che non riesco ad attribuire alla sua solita incisività.
Potrei scrivere un'ora sul perchè Salgado sia in assoluto il mio fotografo preferito, quello da cui più mi sento di aver imparato, quello che più mi piace guardare.
Una sola parola userò invece:
PERFEZIONE
perfezione in ogni suo scatto, nel modo in cui compone, sceglie ottiche e diaframmi, sceglie i punti di messa a fuoco, l'esposizione. Perfezione nella stampa (BN così non li fa nessun altro!), perfezione nella costruzione di un progetto.
Nulla è mai fuori posto nei suoi lavori, nulla è sottovalutato o non considerato.
E' tecnica allo stato puro, e per questo so perchè ad Antonio non piace ( ), troppo perfetto, troppo costruito. A me piace invece proprio l'estremo suo ordine, il metodo.
Nel mio piccolo, quando scatto, sebbene non sia neanche lontanamente in grado di cimentarmi nel suo genere, cerco sempre di valutare tutto, di costruire lo scatto senza tralasciare niente. Quest è l'insegnamento più profondo che da lui ho tratto.
Ed ecco perchè quando consiglio un libro, consiglio un suo libro, uno a caso, tanto sono tutti perfetti e bellissimi, anche se non si arriverà mai a scattare come lui, si impara più da dieci suoi scatti che da 100 trattati sulla fotografia.
Una sola parola userò invece:
PERFEZIONE
perfezione in ogni suo scatto, nel modo in cui compone, sceglie ottiche e diaframmi, sceglie i punti di messa a fuoco, l'esposizione. Perfezione nella stampa (BN così non li fa nessun altro!), perfezione nella costruzione di un progetto.
Nulla è mai fuori posto nei suoi lavori, nulla è sottovalutato o non considerato.
E' tecnica allo stato puro, e per questo so perchè ad Antonio non piace ( ), troppo perfetto, troppo costruito. A me piace invece proprio l'estremo suo ordine, il metodo.
Nel mio piccolo, quando scatto, sebbene non sia neanche lontanamente in grado di cimentarmi nel suo genere, cerco sempre di valutare tutto, di costruire lo scatto senza tralasciare niente. Quest è l'insegnamento più profondo che da lui ho tratto.
Ed ecco perchè quando consiglio un libro, consiglio un suo libro, uno a caso, tanto sono tutti perfetti e bellissimi, anche se non si arriverà mai a scattare come lui, si impara più da dieci suoi scatti che da 100 trattati sulla fotografia.
QUOTE(matteoganora @ Oct 18 2005, 03:01 PM)
troppo perfetto, troppo costruito
In 4 parole l'hai beccato in pieno.
Anche più che costruito, affettato, direi. Sai già dove vuole andare a parare dal primo momento. Insomma, non si può non essere d'accordo con salgado, in tutto quello che fa, e proprio questo e' un suo limite, per me. Non è controverso. E' lineare, prevedibile...
ps: e mica se le stampa lui, ovviamente
Peccato Salgado non faccia parte del forum, avrei un po' di domande da fargli!
QUOTE(Antonio C. @ Oct 18 2005, 02:07 PM)
In 4 parole l'hai beccato in pieno.
Anche più che costruito, affettato, direi. Sai già dove vuole andare a parare dal primo momento. Insomma, non si può non essere d'accordo con salgado, in tutto quello che fa, e proprio questo e' un suo limite, per me. Non è controverso. E' lineare, prevedibile...
ps: e mica se le stampa lui, ovviamente
Anche più che costruito, affettato, direi. Sai già dove vuole andare a parare dal primo momento. Insomma, non si può non essere d'accordo con salgado, in tutto quello che fa, e proprio questo e' un suo limite, per me. Non è controverso. E' lineare, prevedibile...
ps: e mica se le stampa lui, ovviamente
Lo so... tu lo vedi come limite, io come pregio.
Prevedibile non tanto, subito identificabile questo si.
Sulle stampe... ok che non le stampa lui... ma credo che a differenza di altri grandi fotografi, un occhio al risultato finale, un input su cosa vuole ottenere allo stampatore lo dia.
Grazie Nico per questa segnalazione.
Il tema che affronta è di grande impegno e spero che lo svolga alla sua maniera anche se devo sinceramente dire che per ora non credo ci stia riuscendo (a trattare il tema intendo). Siccome non ritengo nessuno infallibile ed intoccabile le sue foto non "stringono" nulla. Belle per carità, ma non certo ineguagliabili come in altre occasioni. Credo che in questa parte della sua ricerca:
Uscirà il Salgado che conosco.
Questa sua affermazione invece mi lascia molto perplesso spero si consulti con i botanici perchè quello che pensa è profondamente sbagliato oltre che pericoloso:
Le stampe credo e spero siano meglio dei file, in alcuni di questi ci sono evidenti cvose che non vanno (foto9) per esempio.
Il tema che affronta è di grande impegno e spero che lo svolga alla sua maniera anche se devo sinceramente dire che per ora non credo ci stia riuscendo (a trattare il tema intendo). Siccome non ritengo nessuno infallibile ed intoccabile le sue foto non "stringono" nulla. Belle per carità, ma non certo ineguagliabili come in altre occasioni. Credo che in questa parte della sua ricerca:
QUOTE
...alle remote tribù dagli stili di vita "primitivi" e ancora incontaminati, agli esempi esistenti di forme primigenie di insediamenti e organizzazione umani.
Uscirà il Salgado che conosco.
Questa sua affermazione invece mi lascia molto perplesso spero si consulti con i botanici perchè quello che pensa è profondamente sbagliato oltre che pericoloso:
QUOTE
In questo contesto intende anche forestare 600 ettari di foresta amazzonica con specie originarie della foresta atlantica.
Le stampe credo e spero siano meglio dei file, in alcuni di questi ci sono evidenti cvose che non vanno (foto9) per esempio.
QUOTE(matteoganora @ Oct 18 2005, 03:17 PM)
Lo so... tu lo vedi come limite, io come pregio.
Prevedibile non tanto, subito identificabile questo si.
Sulle stampe... ok che non le stampa lui... ma credo che a differenza di altri grandi fotografi, un occhio al risultato finale, un input su cosa vuole ottenere allo stampatore lo dia.
Prevedibile non tanto, subito identificabile questo si.
Sulle stampe... ok che non le stampa lui... ma credo che a differenza di altri grandi fotografi, un occhio al risultato finale, un input su cosa vuole ottenere allo stampatore lo dia.
Magari può interessare sapere che sull'ultimo numero di Chasseur d'Images c'e' un articolo (intervista) interessante su Jean-Yves Bregand che stampa le foto di Salgado e di altri grandi nomi della fotografia.
Ciao
Nino
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Chasseur d'Images 283
Portfolio Pro : Jean-Yves Bregand
Illustre tireur et cofondateur du labo Imaginoir, il magnifie les images des plus célèbres photographes, Jeanloup Sieff et Sebastiao Salgado par exemple. Défenseur de la photo argentique, Jean-Yves Brégand s’exprime aussi en noir et blanc avec son Rolleiflex : ses plus belles images, ses recettes, ses interrogations…
Messaggio modificato da onderadio il Apr 28 2006, 04:10 PM