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Poi Si Lamentano Che I Negozi Fisici Nital Chiudono...
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DEREGISTRATO
Messaggio: #51
QUOTE(mædo @ Apr 11 2013, 01:06 PM) *
io nei fast food, anche un panino da 0.99 cent lo pago con la carta,
non c'è prezzo alla comodità di uscire senza un portafoglio enorme, ma solo con un carta infilata in tasca


E la carta d'identità? e la patente? la licenza di pesca? tieni tutto in diverse tasche? biggrin.gif laugh.gif
scherzo, eh...

Graziano
logan7
Messaggio: #52
QUOTE(Grazmel @ Apr 11 2013, 11:21 AM) *
Da un articolo del 6 gennaio 2013: (ok, Blondet a parte, i dati sono quelli hihi)
"Persino la Bundesbank, ed è tutto dire, ha smentito i miti demonizzanti sull'uso del contante («insicuro, costoso, inquinante, pericoloso») in un recente seminario, riscoprendo l'acqua calda, cioè che «il pagamento in contanti è il più naturale» (e infatti in Germania l'80% degli acquisti avviene in contanti)"


Da nessuna parte ho trovato l'informazione più importante: l'80% è riferito al numero di pagamenti o è riferita all'importo totale dei pagamenti? Ancora: l'80% di tutti gli acquisti o solo di quelli sotto una certa soglia (ad esempio 50,00€)? Che i contanti siano ancora molto utilizzati è indiscutibile, ma bisogna ragionare su dati certi, non su slogan.

Più che l'articolo di Blondet è interessante questo documento della Banca d'Italia.

QUOTE(Grazmel @ Apr 11 2013, 11:21 AM) *
E qua ció che pensano in Deutsche Bundesbank:
http://www.bundesbank.de/Navigation/EN/Cor...true&nn=372


In effetti in Bundesbank hanno opinioni più articolate, come si può leggere qui.
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #53
QUOTE(logan7 @ Apr 11 2013, 01:17 PM) *
Da nessuna parte ho trovato l'informazione più importante: l'80% è riferito al numero di pagamenti o è riferita all'importo totale dei pagamenti? Ancora: l'80% di tutti gli acquisti o solo di quelli sotto una certa soglia (ad esempio 50,00€)? Che i contanti siano ancora molto utilizzati è indiscutibile, ma bisogna ragionare su dati certi, non su slogan.

Più che l'articolo di Blondet è interessante questo documento della Banca d'Italia.
In effetti in Bundesbank hanno opinioni più articolate, come si può leggere qui.


Nel dettaglio non ti so dire al 100%, nella pratica, come ho già detto prima, ho visto coi miei occhi in Austria (ma anche in Germania), quotidianamente per un buon periodo, tantissima gente con portafogli pieni zeppi di banconote da 100, alcuni da scoppiare smile.gif e i più a pagare cash.

Quindi mi viene da pensare che le usino e non poco, le banconote.

Certo, si può sempre obbiettare che loro son loro, e gli italiani sono italiani, i quali hanno bisogno di più divieti per impedire certi comportamenti che loro, mediamente, superano col buon senso e un senso civico mediamente superiore biggrin.gif laugh.gif

Graziano smile.gif

Messaggio modificato da Grazmel il Apr 11 2013, 12:24 PM
logan7
Messaggio: #54
QUOTE(danielg45 @ Apr 11 2013, 10:29 AM) *
In germania il contante circolante è 4 volte meno che non in Italia. E non mi sembra che la Germania abbia i nostri problemi. Ridurre il circolante è sacrosanto.Non vedo il problema se non chi sa di avere accumulato nero per moltissimi anni e non sa come spenderlo.


Esatto. L'Italia usa circa un quinto di tutte le banconote esistenti in €. A dicembre del 2008 eravamo al 18,2%.

Non è solo il nero, il problema. I contanti sono indispensabili per concludere tutte le transazioni illegali, ovviamente.
Freeway
Messaggio: #55
QUOTE("Grazmel")
In merito a ció, ti rimando al mio post #9 con la "curiosa" storiella su Telemarket


si avevo gia' letto ma io ho fatto un discorso diverso, parlavo di privacy. inoltre ce' una innata diffidenza degli
italiani verso la burocrazia e la politica. e' pacifico che i parametri del redditometro sono stati definiti in molti casi assurdi.

basta che io faccia un mutuo che finisco subito nel mirino. in quanto per loro conta solo quello che prendo su base annua.

poi per il discorso del nero non per giustificare chi evade ma in italia abbiamo un sistema di tassazione tra
i piu' elevati del mondo ( ruba di piu' lo stato o chi evade ? ),
e questo per l'incapacita' di chi ci governa di recuperare le tasse da chi veramente
le evade ( epperforza... loro sono i grandi elettori... ) , scegliendo la via piu' semplice di farle
pagare da chi non puo' scappare, come i pensionati e i lavoratori dipendenti.

inoltre denuciare il barista che non ti fa lo scontrino e' come svuotare il mare con il cucchiaino.
questo e' un lavoro che dovrebbe svolgere chi e' gia' PAGATO per farlo, non solo andare a fare il bau bau a
cortina una volta all'anno ...

F.Giuffra
Messaggio: #56
Chissà a Cipro con cosa pagano adesso? E domani con cosa qui da noi? Forse torneremo al baratto quando i soldi se li sarà pappati tutti la banca... sul baratto non si paga l'iva al 21%? A quanto lo porteranno?
logan7
Messaggio: #57
QUOTE(Grazmel @ Apr 11 2013, 01:23 PM) *
Nel dettaglio non ti so dire al 100%, nella pratica, come ho già detto prima, ho visto coi miei occhi in Austria (ma anche in Germania), quotidianamente per un buon periodo, tantissima gente con portafogli pieni zeppi di banconote da 100, alcuni da scoppiare smile.gif e i più a pagare cash.

Quindi mi viene da pensare che le usino e non poco, le banconote.

Certo, si può sempre obbiettare che loro son loro, e gli italiani sono italiani, i quali hanno bisogno di più divieti per impedire certi comportamenti che loro, mediamente, superano col buon senso e un senso civico mediamente superiore biggrin.gif laugh.gif

Graziano smile.gif


Useranno anche le banconote ma, come puoi leggere a pagina 6 del documento che ho linkato anche nel precedente messaggio, sia in Austria che in Germania il numero di transazioni pro capite con strumenti di pagamento elettronici è molto superiore al dato Italiano (rispettivamente 260 e 200 circa contro 66).

Questo significa che usano strumenti di pagamento elettronici tre o quattro volte più frequentemente di noi.

Messaggio modificato da logan7 il Apr 11 2013, 12:48 PM
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #58
QUOTE(logan7 @ Apr 11 2013, 01:35 PM) *
I contanti sono indispensabili per concludere tutte le transazioni illegali, ovviamente.


Indispensabili?! hmmm.gif
Quindi facendo tutto elettronicamente, vivremo finalmente in un mondo perfetto, e non ci saranno più transazioni illegali? io ho dei grossi dubbi, specialmente riguardo ai pezzi grossi, di cui fanno parte le banche stesse, pezzi grossi che sono gli stessi che fanno le leggi e soprattutto che fanno il grosso dell'illegale...sarò in malafede, ma non crederò mai che questi organi facciano leggi per tagliarsi le mani da soli...e come si dice, fatta una regola, è già pronto il raggiro.
Forse ci saranno meno possibilità di raggiro per i pesci piccoli, i piccoli esercenti...ma quello che non ruberanno loro, si aggiungerà a quello che rubano i grossi di già, a mio avviso...quelli saranno sempre grossi, non ci rimetteranno mai nulla...non riesco a vederla diversamente.

Finchè non si colpiranno loro, non cambieranno mai le cose...ma come si fa a colpire loro, che hanno i governi dalla loro parte? o meglio, loro sono i governi stessi?

Graziano


QUOTE(logan7 @ Apr 11 2013, 01:46 PM) *
Useranno anche le banconote ma, come puoi leggere a pagina 6 del documento che ho linkato anche nel precedente messaggio, sia in Austria che in Germania il numero di transazioni pro capite con strumenti di pagamento elettronici è molto superiore al dato Italiano (rispettivamente 260 e 200 circa contro 66).

Questo significa che usano strumenti di pagamento elettronici tre o quattro volte più frequentemente di noi.


Oppure che mediamente hanno molti più soldi da spendere biggrin.gif messicano.gif

Graziano laugh.gif
frabi
Messaggio: #59
Voi ragionate cosi perchè siete ancora relativamente giovani e aggiornati con la tecnologia, ma da una certa età in poi le cose cambiano e non sembrano più essere cosi semplici e ovvie...
logan7
Messaggio: #60
QUOTE(Grazmel @ Apr 11 2013, 01:52 PM) *
[...]Finchè non si colpiranno loro, non cambieranno mai le cose...ma come si fa a colpire loro, che hanno i governi dalla loro parte? o meglio, loro sono i governi stessi?[...]


Guarda che io mi riferivo molto più semplicemente, e per fare un esempio, all'acquisto di droga. Prova a trovare un pusher con il POS.

QUOTE(Grazmel @ Apr 11 2013, 01:52 PM) *
[...]
Oppure che mediamente hanno molti più soldi da spendere biggrin.gif messicano.gif [...]


Considerato che in Germania circolano meno banconote che da noi, non penso proprio. A meno che tu non faccia riferimento ai dati ufficiali relativi al reddito pro capite, dati evidentemente falsati dall'evasione fiscale. Che in Italia non riguarda affatto i pesci grossi in esclusiva, ma la gran parte dei contribuenti.
dr. nickon
Messaggio: #61
Sono due problemi diversi, sappiamo bene perchè non si può pagare certe cifre in contanti, tuttavia credo che nel 2013 si dovrebbe dare l'opportunità al cliente di poter pagare con metodi diversi, soprattutto se vendo attrezzatura, di qualunuqe tipo, che supera i 1000 euro.
logan7
Messaggio: #62
QUOTE(Dr. Nick @ Apr 11 2013, 02:03 PM) *
Sono due problemi diversi, sappiamo bene perchè non si può pagare certe cifre in contanti, tuttavia credo che nel 2013 si dovrebbe dare l'opportunità al cliente di poter pagare con metodi diversi, soprattutto se vendo attrezzatura, di qualunuqe tipo, che supera i 1000 euro.


I metodi diversi sono tutti i mezzi tracciabili ovvero: strumenti di pagamento elettronici come carte di credito, carte prepagate e bancomat oppure bonifici, assegni bancari o circolari.

Se il negoziante non li accetta, cambiare negozio.
dr. nickon
Messaggio: #63
QUOTE(logan7 @ Apr 11 2013, 02:09 PM) *
carte prepagate e bancomat oppure bonifici, assegni bancari o circolari.

Se il negoziante non li accetta, cambiare negozio.


Era quello che intendevo wink.gif

Nel peggiore dei casi paghi fino a 1000 in contanti e il resto lavori in negozio wink.gif
F.Giuffra
Messaggio: #64
QUOTE(logan7 @ Apr 11 2013, 02:09 PM) *
I metodi diversi sono tutti i mezzi tracciabili ovvero: strumenti di pagamento elettronici come carte di credito, carte prepagate e bancomat oppure bonifici, assegni bancari o circolari.
Se il negoziante non li accetta, cambiare negozio.

Certo, il negozio è giusto che paghi un bel 4% alla banca ogni volta che fa una vendita oppure che si riempia il cassetto di assegni cabrio! In fondo i negozianti sono nemici pubblici e devono chiudere e suicidarsi tutti, eh! Devono diventare tutti dipendenti per le ipercooperative con 800 euro al mese e cercare di vendere fotocamere che non conoscono perché non potranno mai permettersi. La sperequazione sociale deve aumentare ancora sino al ritorno della schiavitù.

E ormai manca più poco... :(
logan7
Messaggio: #65
QUOTE(F.Giuffra @ Apr 11 2013, 03:20 PM) *
Certo, il negozio è giusto che paghi un bel 4% alla banca ogni volta che fa una vendita oppure che si riempia il cassetto di assegni cabrio! In fondo i negozianti sono nemici pubblici e devono chiudere e suicidarsi tutti, eh! Devono diventare tutti dipendenti per le ipercooperative con 800 euro al mese e cercare di vendere fotocamere che non conoscono perché non potranno mai permettersi. La sperequazione sociale deve aumentare ancora sino al ritorno della schiavitù.

E ormai manca più poco... :(


Certo, perché quel 4% di commissioni il negoziante non lo rigira, pari pari, al cliente, agendo sul prezzo di vendita del bene.

Per gli assegni bancari esistono strumenti per tutelarsi.

A me della fine che fanno i commercianti importa poco, le regole sono queste e devono valere per tutti. Non capisco poi perché dovremmo preoccuparci solo della fine che potrebbero fare i commercianti, ignorando tutti gli altri. Quale sarebbe il valore aggiunto che da un negoziante qualsiasi al bene che vende? Pensi che se acquisti una D800 in un iperstore o in negozio ti danno un oggetto diverso?

Se il lavoro che fanno i negozianti è lo stesso che fa un commesso da 800€ al mese quale sarebbe lo scandalo nel retribuirli allo stesso modo?

Davvero, non capisco cosa stai difendendo.
Franco.DeFabritiis
Messaggio: #66
Scusa logan7, ma non capisco l'acredine nei confronti dei commercianti. Io sono un lavoratore dipendente, che tra le altre cose l'ha fatto il commesso per 800 euro al mese, e non è certo una bella cosa farsi un mazzo così per 4 spiccioli e prendersi anche il disprezzo di alcune persone. (ci sono anche molti clienti che per fortuna riconoscevano il valore della mia figura)

Conosco più negozietti che hanno dovuto chiudere a causa della crisi economica e della pressione fiscale in perenne aumento, che catene GDO in fallimento.

Se ti va, prova ad andare da un commercialista, e farti dare un'idea di quanto paga in tasse un commerciante in base a quanto incassa. Aggiungici i costi fissi (affitto/mutuo negozio, utenze, etc.) il costo della merce, e dimmi tu se il piccolo negoziante naviga nell'oro.

Pagare le tasse bisogna pagarle tutti, ma bisogna anche pagarle in misura equa. E sinceramente andare a fare le pulci a lavoratori dipendenti, piccoli negozi, partite IVA, non risolve nessun problema.

Mentre noi ci scanniamo, prendendocela con chi è alla fine sulla nostra stessa barca, le grandi imprese, le banche, ci f*****o alla grande, con l'aiuto di governi collusi e compiacenti.

E poi scusa, ma lo sai quanto c'è di margine su, per esempio, un Iphone? Te lo dico io, quando lavoravo da eu*****s il margine reale era di circa il 20-25% (a seconda dei periodi, rivalutazioni, etc.). Questo il margine per una grande catena, che ne comprava migliaia ed aveva un enorme potere contrattuale. Pensa al negoziante che ne prende 10 al massimo?

Quindi se gli ricaricano un ulteriore 4% sulla vendita con Carta, perde di sicuro altro margine.

Messaggio modificato da Franco.DeFabritiis il Apr 11 2013, 03:27 PM
logan7
Messaggio: #67
QUOTE(Franco.DeFabritiis @ Apr 11 2013, 04:26 PM) *
Scusa logan7, ma non capisco l'acredine nei confronti dei commercianti. Io sono un lavoratore dipendente, che tra le altre cose l'ha fatto il commesso per 800 euro al mese, e non è certo una bella cosa farsi un mazzo così per 4 spiccioli e prendersi anche il disprezzo di alcune persone. (ci sono anche molti clienti che per fortuna riconoscevano il valore della mia figura)

Acredine? E per quale motivo? Non mi sembra che i commercianti se la passino così male come dite. I commessi, si.

QUOTE(Franco.DeFabritiis @ Apr 11 2013, 04:26 PM) *
Conosco più negozietti che hanno dovuto chiudere a causa della crisi economica e della pressione fiscale in perenne aumento, che catene GDO in fallimento.

Io di negozietti che hanno chiuso ne conosco parecchi, nessuno a causa della crisi. O meglio: parecchi hanno usato la crisi come scusa. Ma il loro tenore di vita non è cambiato di una virgola. La GDO è in crisi, se vuoi ti giro un po' di dati.

QUOTE(Franco.DeFabritiis @ Apr 11 2013, 04:26 PM) *
Se ti va, prova ad andare da un commercialista, e farti dare un'idea di quanto paga in tasse un commerciante in base a quanto incassa. Aggiungici i costi fissi (affitto/mutuo negozio, utenze, etc.) il costo della merce, e dimmi tu se il piccolo negoziante naviga nell'oro.

Vivo con una commercialista. So quanto paga un commerciante in base a quanto dichiara di incassare. I costi fissi ci sono per tutti, qualsiasi impresa li deve sostenere. E vengono tutti scaricati sui clienti, come è giusto che sia. Il resto si chiama rischio d'impresa, se non si è in grado di gestirlo meglio cambiare mestiere.

QUOTE(Franco.DeFabritiis @ Apr 11 2013, 04:26 PM) *
Pagare le tasse bisogna pagarle tutti, ma bisogna anche pagarle in misura equa. E sinceramente andare a fare le pulci a lavoratori dipendenti, piccoli negozi, partite IVA, non risolve nessun problema.

Andare a fare le pulci ai lavoratori dipendenti è una perdita di tempo, sono gli unici che pagano regolarmente le tasse sul reddito. Gli altri, piccoli o grandi che siano, devono pagarle come dovrebbero fare tutti.

QUOTE(Franco.DeFabritiis @ Apr 11 2013, 04:26 PM) *
Mentre noi ci scanniamo, prendendocela con chi è alla fine sulla nostra stessa barca, le grandi imprese, le banche, ci f*****o alla grande, con l'aiuto di governi collusi e compiacenti.

No, chi evade NON è sulla mia stessa barca, non scherziamo.

E basta anche con la scusa per cui, dato che c'è qualcuno che sarebbe più cattivo, certi comportamenti sono da tollerare.

QUOTE(Franco.DeFabritiis @ Apr 11 2013, 04:26 PM) *
E poi scusa, ma lo sai quanto c'è di margine su, per esempio, un Iphone? Te lo dico io, quando lavoravo da eu*****s il margine reale era di circa il 20-25% (a seconda dei periodi, rivalutazioni, etc.). Questo il margine per una grande catena, che ne comprava migliaia ed aveva un enorme potere contrattuale. Pensa al negoziante che ne prende 10 al massimo?

Ripeto, è normale che sia così. Fa parte delle regole del gioco. Quale sarebbe lo scandalo?

QUOTE(Franco.DeFabritiis @ Apr 11 2013, 04:26 PM) *
Quindi se gli ricaricano un ulteriore 4% sulla vendita con Carta, perde di sicuro altro margine.

E se non accetta la carta perde di sicuro una certa quantità di fatturato. Sta a lui decidere se è meglio spendere un 4% per aumentare il volume di vendita o non spenderlo e accettare che chi vuole pagare con la carta di credito si rivolga da un'altra parte.
Enrico_Luzi
Messaggio: #68
vai in banca prelevi dal conto la somma che ti serve e vai a prendere quello che vuoi.
in banca ti chiedono il motivo del prelievo "devo festeggiare". certo che poi si potrebbe essere soggetti a controlo fiscale ma finoa prova contraria con i soldi che guadagno e che metto da parte ci faccio quello che C.... mi pare!
ho acquistato 2 lenti per oltre 2000€ ed il negoziante mi ha fatto diversi scontrini fino alla somma dovuta.
in nital non hanno fatto storie per la registrazione quando ho spedito 2 scontrini
Franco.DeFabritiis
Messaggio: #69
QUOTE(logan7 @ Apr 11 2013, 04:46 PM) *
Acredine? E per quale motivo? Non mi sembra che i commercianti se la passino così male come dite. I commessi, si.
Io di negozietti che hanno chiuso ne conosco parecchi, nessuno a causa della crisi. O meglio: parecchi hanno usato la crisi come scusa. Ma il loro tenore di vita non è cambiato di una virgola. La GDO è in crisi, se vuoi ti giro un po' di dati.
Vivo con una commercialista. So quanto paga un commerciante in base a quanto dichiara di incassare. I costi fissi ci sono per tutti, qualsiasi impresa li deve sostenere. E vengono tutti scaricati sui clienti, come è giusto che sia. Il resto si chiama rischio d'impresa, se non si è in grado di gestirlo meglio cambiare mestiere.
Andare a fare le pulci ai lavoratori dipendenti è una perdita di tempo, sono gli unici che pagano regolarmente le tasse sul reddito. Gli altri, piccoli o grandi che siano, devono pagarle come dovrebbero fare tutti.
No, chi evade NON è sulla mia stessa barca, non scherziamo.

E basta anche con la scusa per cui, dato che c'è qualcuno che sarebbe più cattivo, certi comportamenti sono da tollerare.
Ripeto, è normale che sia così. Fa parte delle regole del gioco. Quale sarebbe lo scandalo?
E se non accetta la carta perde di sicuro una certa quantità di fatturato. Sta a lui decidere se è meglio spendere un 4% per aumentare il volume di vendita o non spenderlo e accettare che chi vuole pagare con la carta di credito si rivolga da un'altra parte.


1- Ho lavorato nella GDO per 6 anni, e fino allo scorso anno ci lavoravo ancora. Quindi i "dati" li conosco molto bene, e la crisi della GDO è praticamente 0 rispetto ai piccoli negozianti. ( nella catena per cui lavoravo, a Luglio del 2012 la perdita netta sullo scorso anno era del 2%, considerando anche che nel 2011 con lo switch off avevamo totalizzato un +16% rispetto al 2010, direi che non se la passano male. Parlo di medie per l'intero gruppo, ci sono singoli negozi che hanno fatto molto meglio)

2- Mai pensato di difendere gli evasori, ma siamo proprio sicuri che i piccoli negozianti siano tutti evasori? Francamente io sono un rompi xxx che si fa fare lo scontrino da tutti, meccanico, dentista, idraulico, persino dal chiosco della piadina! E quindi da questo lato molto dipende anche da noi.

3- Io sono andato di persona da un commercialista a farmi fare due conti per capire se mi conveniva aprire un negozio, e dopo aver fatto i conti ne ho convenuto che guadagnavo di più a fare il dipendente e sopratutto rischiavo molto di meno.

4- Le pulci ai dipendenti le fanno, perché lo scorso anno mia madre ha subito un accertamento, che non ha portato a nulla visto che lei è una pensionata, che prima faceva l'insegnante, quindi dipendente del ministero della pubblica istruzione, e che non ha mai evaso un centesimo in vita sua. Comunque ha dovuto perdere un sacco di tempo per soddisfare tutte le richieste assurde dell'agenzia delle entrate.

5- Il negozio presso il quale lavoravo è stato chiuso, secondo loro per crisi del mercato (abbiamo avuto così accesso agli ammortizzatori sociali, anche quelli in deroga), per contro l'azienda ne ha aperti altri 2 uno nella zona di Bologna, e uno nelle Marche. Per quello nelle Marche so per certo che hanno ricevuto un contributo dalla regione Marche piuttosto consistente (tieni presente che questi finanziamenti pubblici sono proporzionali ai costi di simili operazioni, costi di svariati milioni di euro). Tra la chiusura del nostro pv e l'apertura di quello nelle Marche sono trascorsi 20gg, non credo sufficienti a riprendersi dalla crisi.

6- Spero tu non faccia il commesso/venditore come lavoro, perché se chiudono i piccoli negozi, prima o poi chiuderanno anche le grandi catene, visto che oramai molti pensano che il futuro sia solo lo shopping on-line. Quindi dovrai riciclarti.

Io al momento mi sono dovuto riciclare come commerciale per una piccola impresa che fornisce sistemi informatici e di telecomunicazioni per le PMI e la pubblica amministrazione. Pago le tasse, e pensa un po', quando ho svolto collaborazioni con studi fotografici, ho sempre sottoscritto un contratto ci collaborazione occasionale, del tutto regolare, e ho dichiarato fino all'ultimo centesimo.

Sono curioso di vedere fra qualche anno, a fronte dei soldi spesi per il redditometro e per Serpico, quanto sarà stato sottratto all'evasione. Sono mere operazioni di facciata, i mezzi per combattere gli evasori ci sono sempre stati. E' solo che non gli interessa che vengano utilizzati. Altrimenti perché far rientrare i capitali dall'estero, quindi soldi totalmente elusi al fisco, e fargli pagare solo il 5%? Lì si parla di miliardi di euro, però nessuno si indigna.
logan7
Messaggio: #70
QUOTE(Franco.DeFabritiis @ Apr 11 2013, 05:31 PM) *
1- Ho lavorato nella GDO per 6 anni, e fino allo scorso anno ci lavoravo ancora. Quindi i "dati" li conosco molto bene, e la crisi della GDO è praticamente 0 rispetto ai piccoli negozianti. ( nella catena per cui lavoravo, a Luglio del 2012 la perdita netta sullo scorso anno era del 2%, considerando anche che nel 2011 con lo switch off avevamo totalizzato un +16% rispetto al 2010, direi che non se la passano male. Parlo di medie per l'intero gruppo, ci sono singoli negozi che hanno fatto molto meglio)

2- Mai pensato di difendere gli evasori, ma siamo proprio sicuri che i piccoli negozianti siano tutti evasori? Francamente io sono un rompi xxx che si fa fare lo scontrino da tutti, meccanico, dentista, idraulico, persino dal chiosco della piadina! E quindi da questo lato molto dipende anche da noi.

3- Io sono andato di persona da un commercialista a farmi fare due conti per capire se mi conveniva aprire un negozio, e dopo aver fatto i conti ne ho convenuto che guadagnavo di più a fare il dipendente e sopratutto rischiavo molto di meno.

4- Le pulci ai dipendenti le fanno, perché lo scorso anno mia madre ha subito un accertamento, che non ha portato a nulla visto che lei è una pensionata, che prima faceva l'insegnante, quindi dipendente del ministero della pubblica istruzione, e che non ha mai evaso un centesimo in vita sua. Comunque ha dovuto perdere un sacco di tempo per soddisfare tutte le richieste assurde dell'agenzia delle entrate.

5- Il negozio presso il quale lavoravo è stato chiuso, secondo loro per crisi del mercato (abbiamo avuto così accesso agli ammortizzatori sociali, anche quelli in deroga), per contro l'azienda ne ha aperti altri 2 uno nella zona di Bologna, e uno nelle Marche. Per quello nelle Marche so per certo che hanno ricevuto un contributo dalla regione Marche piuttosto consistente (tieni presente che questi finanziamenti pubblici sono proporzionali ai costi di simili operazioni, costi di svariati milioni di euro). Tra la chiusura del nostro pv e l'apertura di quello nelle Marche sono trascorsi 20gg, non credo sufficienti a riprendersi dalla crisi.

6- Spero tu non faccia il commesso/venditore come lavoro, perché se chiudono i piccoli negozi, prima o poi chiuderanno anche le grandi catene, visto che oramai molti pensano che il futuro sia solo lo shopping on-line. Quindi dovrai riciclarti.

Io al momento mi sono dovuto riciclare come commerciale per una piccola impresa che fornisce sistemi informatici e di telecomunicazioni per le PMI e la pubblica amministrazione. Pago le tasse, e pensa un po', quando ho svolto collaborazioni con studi fotografici, ho sempre sottoscritto un contratto ci collaborazione occasionale, del tutto regolare, e ho dichiarato fino all'ultimo centesimo.

Sono curioso di vedere fra qualche anno, a fronte dei soldi spesi per il redditometro e per Serpico, quanto sarà stato sottratto all'evasione. Sono mere operazioni di facciata, i mezzi per combattere gli evasori ci sono sempre stati. E' solo che non gli interessa che vengano utilizzati. Altrimenti perché far rientrare i capitali dall'estero, quindi soldi totalmente elusi al fisco, e fargli pagare solo il 5%? Lì si parla di miliardi di euro, però nessuno si indigna.


Crisi GDO, per quanto riguarda i dati sul reddito dei commercianti, i numeri parlano da soli. Non ho mai scritto che TUTTI i commercianti sono evasori, ho scritto che non GIUSTIFICO NESSUN evasore, a qualsiasi categoria appartenga. Mentre mi sembra che troppo spesso si giustifichi chi evade perché la pressione fiscale sarebbe troppo alta: la pressione fiscale è alta per tutti, proprio come conseguenza dell'evasione.

3: appunto. Aprire un'attività è un rischio, o si accetta di correrlo o si rinuncia.
4: se è scattato un accertamento un motivo ci deve essere.
5: come dicevo: non tutte le chiusure sono figlie della crisi.
6: non sono un commesso, ma tutti dobbiamo pensare che prima o poi ci dovremo riciclare. Il lavoro che faceva mio padre, ad esempio, non esiste più: la tecnologia lo ha reso inutile. Cosa avremmo dovuto fare? Incatenarci davanti alla fabbrica in cui lavorava per protestare contro il progresso?

Pensa: anche io dichiaro tutto e non pago mai NIENTE in nero. Per questo non sopporto MAI la superficialità con cui si giustifica chi evade, a qualsiasi titolo lo faccia.
dariocirimbelli
Nikonista
Messaggio: #71
QUOTE(F.Giuffra @ Apr 11 2013, 03:20 PM) *
Certo, il negozio è giusto che paghi un bel 4% alla banca ogni volta che fa una vendita oppure che si riempia il cassetto di assegni cabrio! In fondo i negozianti sono nemici pubblici e devono chiudere e suicidarsi tutti, eh! Devono diventare tutti dipendenti per le ipercooperative con 800 euro al mese e cercare di vendere fotocamere che non conoscono perché non potranno mai permettersi. La sperequazione sociale deve aumentare ancora sino al ritorno della schiavitù.

E ormai manca più poco... :(


Concordo con te. Ho letto molte cose pericolose, in questi post, e di una ignoranza che ancora non scompare.

Dario
F.Giuffra
Messaggio: #72
QUOTE(logan7 @ Apr 11 2013, 04:46 PM) *
Andare a fare le pulci ai lavoratori dipendenti è una perdita di tempo, sono gli unici che pagano regolarmente le tasse sul reddito. Gli altri, piccoli o grandi che siano, devono pagarle come dovrebbero fare tutti.
No, chi evade NON è sulla mia stessa barca, non scherziamo.

Eh no! Non ti permetto di insultare così gli autonomi! Chi fa un secondo lavoro in nero danneggia chi ha aperto una regolare partita iva con la concorrenza sleale potendo fare prezzi inferiori (fotografi, tra i quali)! E non hai mai visto un dipendente chiedere all'idraulico di non fare fattura e IVA? Mai!?! Si onesto con te stesso! Chi prende uno stipendio da fame e chi deve chiudere il negozio sono in barche diverse? Vero, almeno uno non finisce con dei debiti e ha la disoccupazione, non ha il cruccio di dover lasciare a casa dei dipendenti e il senso di colpa che uccide.
QUOTE(logan7 @ Apr 11 2013, 06:02 PM) *
la pressione fiscale è alta per tutti, proprio come conseguenza dell'evasione.

Forse che non sia pure il contrario? Forse che se la pressione fiscale per mantenere gli sprechi non fosse così ingiustamente elevata nessuno evaderebbe? Forse che il miglior metodo per eliminare l'elusione-evasione nelle popolazione non sia proprio eliminare gli sprechi per ridurre le aliquote? Mai venuto in mente? I tuoi politici sono stati molto attenti che una simile eresia non potesse balenare nella tua mente, molto bravi solo in quello, perché presto quando la pressione fiscale sarà il 101% del guadagno tutti faranno un lavoro in nero per pagare le tasse. O la rivoluzione...
Franco.DeFabritiis
Messaggio: #73
QUOTE(logan7 @ Apr 11 2013, 06:02 PM) *
Crisi GDO, per quanto riguarda i dati sul reddito dei commercianti, i numeri parlano da soli. Non ho mai scritto che TUTTI i commercianti sono evasori, ho scritto che non GIUSTIFICO NESSUN evasore, a qualsiasi categoria appartenga. Mentre mi sembra che troppo spesso si giustifichi chi evade perché la pressione fiscale sarebbe troppo alta: la pressione fiscale è alta per tutti, proprio come conseguenza dell'evasione.

3: appunto. Aprire un'attività è un rischio, o si accetta di correrlo o si rinuncia.
4: se è scattato un accertamento un motivo ci deve essere.
5: come dicevo: non tutte le chiusure sono figlie della crisi.
6: non sono un commesso, ma tutti dobbiamo pensare che prima o poi ci dovremo riciclare. Il lavoro che faceva mio padre, ad esempio, non esiste più: la tecnologia lo ha reso inutile. Cosa avremmo dovuto fare? Incatenarci davanti alla fabbrica in cui lavorava per protestare contro il progresso?

Pensa: anche io dichiaro tutto e non pago mai NIENTE in nero. Per questo non sopporto MAI la superficialità con cui si giustifica chi evade, a qualsiasi titolo lo faccia.


Ripeto, mai giustificato chi evade. Dico solo che sparare a zero sui commercianti come se fossero degli sceicchi è poco corretto. Poi sui dati riportati su business on line non mi sembra che dimostrino cose diverse da quello che ho detto io. Il 3,3% di perdita di fatturato dicono loro, nel caso della catena per cui ho lavorato il 2% circa (non ricordo il dato esatto)

E non mi sembra neanche che dalle dichiarazioni dei redditi riportate nel tuo articolo i negozianti navighino nell'oro (mi sembra chiaro che non si stava parlando di notai e farmacisti nel thread).

Il rischio d'impresa dovrebbe essere un rischio nel senso che "se hai le capacità, ce la fai", non "se hai chi ti permette di pararti il sedere, se hai fondi di dubbia provenienza, e se sai come non pagare un centesimo di tasse, ce la fai", perché oggi è quello i rischio vero nell'aprire un'impresa. Sono i commercianti onesti che chiudono, non certo i disonesti, quelli andranno sempre avanti con facilità

Mi sono riciclato lavorativamente in ogni modo possibile. Pensa che nel 2001 mi sono iscritto alla facoltà di Scienze e Tecnologie Informatiche, ma oggi sono un impiegato commerciale, e prima ancora ero assistant manager in un negozio di elettronica, e prima ancora tecnico informatico per una catena GDO, e prima ancora aiuto pasticcere...

Poi su come vengono decisi gli accertamenti... a mia madre l'accertamento è scattato per un errore nei dati dell'agenzia delle entrate, non certo per un suo errore. E ovviamente è toccato a lei perdere tempo a raccogliere documenti e mandare raccomandate e fare telefonate, inutilmente. Cosa potrebbe mai evadere un'insegnante di scuola superiore? Non sarà forse il caso di concentrare le risorse dell'agenzia delle entrate verso coloro che oggettivamente possono evadere con più facilità e cifre consistenti? Non dovrebbero forse pensare a tutti quegli individui sconosciuti al fisco che rappresentano un'enorme fetta dell'evasione italiana?

Comunque, io termino qui. Siamo andati anche troppo OT.
monsieur hulot
Messaggio: #74
E tanto per sentirci meglio..... Pensate che tra poco l'IVA passa al 22%...
logan7
Messaggio: #75
QUOTE(F.Giuffra @ Apr 11 2013, 07:31 PM) *
Eh no! Non ti permetto di insultare così gli autonomi! Chi fa un secondo lavoro in nero danneggia chi ha aperto una regolare partita iva con la concorrenza sleale potendo fare prezzi inferiori (fotografi, tra i quali)! E non hai mai visto un dipendente chiedere all'idraulico di non fare fattura e IVA? Mai!?! Si onesto con te stesso! Chi prende uno stipendio da fame e chi deve chiudere il negozio sono in barche diverse? Vero, almeno uno non finisce con dei debiti e ha la disoccupazione, non ha il cruccio di dover lasciare a casa dei dipendenti e il senso di colpa che uccide.

Forse che non sia pure il contrario? Forse che se la pressione fiscale per mantenere gli sprechi non fosse così ingiustamente elevata nessuno evaderebbe? Forse che il miglior metodo per eliminare l'elusione-evasione nelle popolazione non sia proprio eliminare gli sprechi per ridurre le aliquote? Mai venuto in mente? I tuoi politici sono stati molto attenti che una simile eresia non potesse balenare nella tua mente, molto bravi solo in quello, perché presto quando la pressione fiscale sarà il 101% del guadagno tutti faranno un lavoro in nero per pagare le tasse. O la rivoluzione...


Io non insulto nessuno, non farlo neppure tu per favore.

Leggi bene quello che ho scritto: non GIUSTIFICO nessun EVASORE. Mi parli di chi lavora in nero: è gente che evade, la condanno alla pari degli altri. Mi parli di chi chiede di pagare in nero: è gente che evade (per giunta pensando di fare un affare che in realtà non fa), la condanno alla pari degli altri. Rileggi quello che ho scritto: se uno non è in grado di tenere aperta un'attività commerciale, la chiude e si mette a fare altro. Ripeto: fare il commerciante NON è un diritto.

Secondo: NO, se la pressione fiscale fosse minore la gente evaderebbe comunque. Non si evade per necessità, si evade per cupidigia, si evade perché le tasse vengono interpretate come un balzello inutile, vessatorio, si evade per acquistare una casa più grande, una macchina più potente, per fare un viaggio che altrimenti non ci si potrebbe permettere. E' un problema culturale, non economico.

Rileggi i dati sull'IRPEF e spiegami come è possibile che il reddito medio dei commercianti di scarpe possa essere di 7.000,00€ l'anno.
 
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