Ancora una volta sulle lunghe strade degli Stati Uniti d’America. On the road attraverso il west, attraverso distese infinite e paesaggi che cambiano in continuazione. Attraverso i grandi parchi e le riserve indiane. E’ una terra che non smette mai di sorprendere, sono strade che non finiscono. Abbiamo iniziato il nostro viaggio da Los Angeles, passando poi per Las Vegas e da qui ai grandi parchi cominciando con la Death Valley. Abbiamo percorso circa 7000 km in 23 giorni. Il periodo è stato a cavallo tra luglio ed agosto.
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“Badwater Basin”
La Death Valley è la prima delle nostre importanti tappe. E’ un luogo che va realmente oltre a quello che avevamo immaginato. Geograficamente la maggior parte di superficie della Death Valley si trova nello stato della California. La particolarità è che tutta la valle è posizionata ad 86m sotto il livello del mare. Il clima è veramente torrido ma mai quanto le afose estati europee, nonostante la temperatura durante la nostra visita fosse di 54° centigradi (alle 9 del mattino). Il bacino delle “acque sporche” è situato nel punto più basso della valle. Qui, dal sottosuolo, sgorga acqua fresca che appena arriva in superficie evapora lasciando solo i propri sali minerali. Ecco perché il fondo della valle è costituito da un’infinita distesa salina. La sensazione di “assenza di vita” è comunque sempre presente ed un minimo inquietante. Un buon punto per soggiornare nelle vicinanze della valle è la modesta cittadina di Beatty, qui troverete qualche motel ed un vero saloon in perfetto stile western, lasciato intatto nel tempo, dove potrete mangiare ottime bistecche seduti accanto allo sceriffo.
Ingrandimento full detail : 262.3 KB
“Vista dall’alto della Death Valley”
Ingrandimento full detail : 504.8 KB
“Devil’s golf course”
E’ una distesa pianeggiante di sali minerali chiamata “Campo da Golf del Diavolo” nel 1934 quando una guida del parco disse: “qui solo il diavolo potrebbe giocare a golf”.
Lasciamo la valle della morte per arrivare nel parco nazionale del Grand Canyon. Certo, ci sono voluti molti anni ma quello che è riuscito fare qui il fiume Colorado è veramente incredibile. Con determinazione è andato dritto, senza cercare il percorso più semplice, scavando le montagne e lasciandoci oggi questo immenso canyon. Anche in questo caso il perché delle origini non è ben chiaro. Nel nostro piccolo continuiamo a chiederci perché sulle nostre alpi i fiumi ed i ghiacciai abbiano formato le valli e non dei canyon! Sicuramente una spiegazione geologica potrebbe aiutarci a capire ma preferiamo rimanere a bocca aperta di fronte a questa meraviglia della natura.
Ingrandimento full detail : 213.9 KB
“Grand Canyon National Park”
Qui per i più coraggiosi è possibile scendere nel canyon a dorso di mulo. L’unico problema è che i muli sono abituati a camminare sul ciglio dei crepacci quindi, almeno per quanto ci riguarda, abbiamo rinunciato! Una più comoda alternativa (anche se meno avventurosa) potrebbe essere quella di partire in elicottero fino al fondo del canyon e qui in canoa navigare il Colorado.
Lasciamo il Grand Canyon per dirigerci verso il Bryce Canyon National Park, nello stato dello Utah. La struttura di questo canyon è molto diversa dal precedente: si tratta infatti di un enorme anfiteatro originatosi dall'erosione del settore orientale dell'altopiano Paunsaugunt. Il Bryce Canyon è celebre per i caratteristici pinnacoli, gli hoodoos, prodotti dall'erosione delle rocce sedimentarie fluviali. Qui con, pochi dollari, abbiamo prenotato un giro a cavallo di due ore (alla mattina) ed è stata un’esperienza indimenticabile, vivamente consigliata per godere in pieno delle meraviglie del parco. Le passeggiate a cavallo sono adatte sia agli esperti che ai principianti. Ovviamente, sella all’americana!
Ingrandimento full detail : 294 KB
“Bryce Canyon National Park”
All’alba si riparte, prossima tappa la riserva indiana Navajo e più precisamente il Monument Valley Tribal Park.
Questa terra è rimasta di “propietà” Navajo che ne gestiscono ancora oggi il parco. Non si tratta infatti di un parco nazionale e questa differenza è molto evidente una volta entrati nella riserva. Ma andiamo con ordine.
Ingrandimento full detail : 483.9 KB
“Forrest Gump Hill”
Nel celebre e omonimo film, Forrest Gump finì la sua corsa su questa collina. Sullo sfondo l’imponenza della Monument Valley.
 Ingrandimento full detail : 144.4 KB
Ingrandimento full detail : 181.5 KB
“Monument Valley Tribal Park”
Dopo essere stati accolti all’ingresso da due indiani ci dirigiamo subito, in macchina, sulla “scenografic road”. E’ una strada sterrata di circa 14 km, prevalentemente ricoperta di sabbia rossa, che ci ha permesso di vivere la valle dal suo interno. Al ritorno abbiamo notato un ranch di indiani ed anche in questo caso abbiamo optato per un giro a cavallo. La guida indiana ci ha portato dove le macchine non possono arrivare, ha cantato per noi e le montagne restituivano l’echo. Dimentichiamo in fretta la popolarità della valle, dovuta anche ai molti film girati qui, per rimanere senza parole e con la mente completamente avvolta da questa irreale scenografia.
Ingrandimento full detail : 386.3 KB
“Un particolare della Monument Valley”
Si riparte, destinazione Arches National Park. Punto di accesso più vicino la moderna cittadina di Moab.
Una visita veloce agli archi più importanti ed un picnic in una delle tante zone attrezzate. Le formazioni rocciose tanto particolari quanto instabili. La lenta azione erosiva del vento continua ancora oggi e tanti archi stanno crollando. L’ultimo crollo risale infatti solo all’anno scorso.
 Ingrandimento full detail : 350.8 KB
“Arches National Park”
Approfittiamo del bel tempo e della piscina del motel per un po’ di relax. Domani la tappa sarà lunga, destinazione Yellowstone National Park, attraverso il Grand Teton.
Arriviamo in serata, dopo un paio di tempeste estive, nella nostra “cabina del pioniere”. Uno dei lodge presenti nel parco, in questo caso proprio a ridosso dello Yellowstone Lake.
E’ la seconda volta che visitiamo questo parco e non sarà l’ultima. Credo sia assolutamente, in un qualunque giro dei parchi, una meta che non può essere persa. E’ un ecosistema completo, unico. E’ una terra in continuo movimento, un enorme cratere del quale ancora oggi, a distanza di milioni di anni, possiamo osservare le conseguenze dell’esplosione: gayser, pozze sulfuree, canyon, vegetazione, foreste pietrificate, grotte che eruttano fango. Qui tutto ha dell’incredibile. Tre anni fa ci era stato detto da un ranger che il parco cambia ogni anno è indubbiamente ci ha lasciato un po’ scettici ma un mese fa non abbiamo potuto fare altro che constatare che è veramente così. Un esempio: il “vecchio fedele” gayser Old Faithful non ha più (almeno al momento della nostra visita) la stessa potenza e la stessa regolarità. Il Mud Vulcano, una grosso bacino di fango che viene in superficie dal sottosuolo, ha aumentato in modo significante la propria temperatura. Viene da chiedersi cosa succederà nei prossimi anni trascurando, per ovvie ragioni, la teoria più accreditata: se il vulcano dovesse esplodere nuovamente buona parte degli Stati Uniti verrebbe cancellata. Certo, noi non ci saremo e forse non è neanche il caso di pensarci. Oggi è così, sempre che le foto possano rendere giustizia.
 Ingrandimento full detail : 144.8 KB
“Bisonte tra la nebbia del mattino”
 Ingrandimento full detail : 190.7 KB
“Particolare dello Yellowstone river”
Ingrandimento full detail : 446.4 KB
Ingrandimento full detail : 196.5 KB
“I colori di Yellowstone, dopo la nebbia”

Ingrandimento full detail : 249.6 KB
“Yellowstone Lake, panoramica”
Ingrandimento full detail : 521.1 KB
“Acque colorate dai batteri”
 Ingrandimento full detail : 495.7 KB
“Mammoth Hot Spring”
 Ingrandimento full detail : 502.8 KB
“Mammoth Hot Spring”
Ingrandimento full detail : 664.6 KB
“Un raro orso Grizzly”
Ingrandimento full detail : 590.8 KB
“Cucciolo di orso Grizzly”
E con tanta nostalgia, anche questa volta è ora di ripartire. Qualche giorno a San Francisco prima di ritornare in Italia.
Ingrandimento full detail : 155.5 KB
"Golden Gate, San Francisco Bay"
Ingrandimento full detail : 1.2 MB
San Francisco - “Fuga da Alcatraz”
“Una macchina veloce, l'orizzonte lontano.....e una donna da amare alla fine della strada.”
Jack Kerouac - On The Road
Ingrandimento full detail : 471.5 KB
Spero di essere riuscito a raccontare il viaggio anche se solo con una selezione di foto. Se riesco nei prossimi giorni proverò a mettere qualche altra foto.
E Se qualcuno volesse vedere anche le foto montate insieme con le musiche di viaggio:
USA 2009, Slideshow - West e Grandi Parchi
Ovviamente ogni commento è ben accetto! E se qualcuno avesse bisogno di info sul viaggio, massima disponibilità!
A presto!
ciao, Gianluca
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“Badwater Basin”
La Death Valley è la prima delle nostre importanti tappe. E’ un luogo che va realmente oltre a quello che avevamo immaginato. Geograficamente la maggior parte di superficie della Death Valley si trova nello stato della California. La particolarità è che tutta la valle è posizionata ad 86m sotto il livello del mare. Il clima è veramente torrido ma mai quanto le afose estati europee, nonostante la temperatura durante la nostra visita fosse di 54° centigradi (alle 9 del mattino). Il bacino delle “acque sporche” è situato nel punto più basso della valle. Qui, dal sottosuolo, sgorga acqua fresca che appena arriva in superficie evapora lasciando solo i propri sali minerali. Ecco perché il fondo della valle è costituito da un’infinita distesa salina. La sensazione di “assenza di vita” è comunque sempre presente ed un minimo inquietante. Un buon punto per soggiornare nelle vicinanze della valle è la modesta cittadina di Beatty, qui troverete qualche motel ed un vero saloon in perfetto stile western, lasciato intatto nel tempo, dove potrete mangiare ottime bistecche seduti accanto allo sceriffo.
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“Vista dall’alto della Death Valley”
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“Devil’s golf course”
E’ una distesa pianeggiante di sali minerali chiamata “Campo da Golf del Diavolo” nel 1934 quando una guida del parco disse: “qui solo il diavolo potrebbe giocare a golf”.
Lasciamo la valle della morte per arrivare nel parco nazionale del Grand Canyon. Certo, ci sono voluti molti anni ma quello che è riuscito fare qui il fiume Colorado è veramente incredibile. Con determinazione è andato dritto, senza cercare il percorso più semplice, scavando le montagne e lasciandoci oggi questo immenso canyon. Anche in questo caso il perché delle origini non è ben chiaro. Nel nostro piccolo continuiamo a chiederci perché sulle nostre alpi i fiumi ed i ghiacciai abbiano formato le valli e non dei canyon! Sicuramente una spiegazione geologica potrebbe aiutarci a capire ma preferiamo rimanere a bocca aperta di fronte a questa meraviglia della natura.
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“Grand Canyon National Park”
Qui per i più coraggiosi è possibile scendere nel canyon a dorso di mulo. L’unico problema è che i muli sono abituati a camminare sul ciglio dei crepacci quindi, almeno per quanto ci riguarda, abbiamo rinunciato! Una più comoda alternativa (anche se meno avventurosa) potrebbe essere quella di partire in elicottero fino al fondo del canyon e qui in canoa navigare il Colorado.
Lasciamo il Grand Canyon per dirigerci verso il Bryce Canyon National Park, nello stato dello Utah. La struttura di questo canyon è molto diversa dal precedente: si tratta infatti di un enorme anfiteatro originatosi dall'erosione del settore orientale dell'altopiano Paunsaugunt. Il Bryce Canyon è celebre per i caratteristici pinnacoli, gli hoodoos, prodotti dall'erosione delle rocce sedimentarie fluviali. Qui con, pochi dollari, abbiamo prenotato un giro a cavallo di due ore (alla mattina) ed è stata un’esperienza indimenticabile, vivamente consigliata per godere in pieno delle meraviglie del parco. Le passeggiate a cavallo sono adatte sia agli esperti che ai principianti. Ovviamente, sella all’americana!
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“Bryce Canyon National Park”
All’alba si riparte, prossima tappa la riserva indiana Navajo e più precisamente il Monument Valley Tribal Park.
Questa terra è rimasta di “propietà” Navajo che ne gestiscono ancora oggi il parco. Non si tratta infatti di un parco nazionale e questa differenza è molto evidente una volta entrati nella riserva. Ma andiamo con ordine.
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“Forrest Gump Hill”
Nel celebre e omonimo film, Forrest Gump finì la sua corsa su questa collina. Sullo sfondo l’imponenza della Monument Valley.
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“Monument Valley Tribal Park”
Dopo essere stati accolti all’ingresso da due indiani ci dirigiamo subito, in macchina, sulla “scenografic road”. E’ una strada sterrata di circa 14 km, prevalentemente ricoperta di sabbia rossa, che ci ha permesso di vivere la valle dal suo interno. Al ritorno abbiamo notato un ranch di indiani ed anche in questo caso abbiamo optato per un giro a cavallo. La guida indiana ci ha portato dove le macchine non possono arrivare, ha cantato per noi e le montagne restituivano l’echo. Dimentichiamo in fretta la popolarità della valle, dovuta anche ai molti film girati qui, per rimanere senza parole e con la mente completamente avvolta da questa irreale scenografia.
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“Un particolare della Monument Valley”
Si riparte, destinazione Arches National Park. Punto di accesso più vicino la moderna cittadina di Moab.
Una visita veloce agli archi più importanti ed un picnic in una delle tante zone attrezzate. Le formazioni rocciose tanto particolari quanto instabili. La lenta azione erosiva del vento continua ancora oggi e tanti archi stanno crollando. L’ultimo crollo risale infatti solo all’anno scorso.
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“Arches National Park”
Approfittiamo del bel tempo e della piscina del motel per un po’ di relax. Domani la tappa sarà lunga, destinazione Yellowstone National Park, attraverso il Grand Teton.
Arriviamo in serata, dopo un paio di tempeste estive, nella nostra “cabina del pioniere”. Uno dei lodge presenti nel parco, in questo caso proprio a ridosso dello Yellowstone Lake.
E’ la seconda volta che visitiamo questo parco e non sarà l’ultima. Credo sia assolutamente, in un qualunque giro dei parchi, una meta che non può essere persa. E’ un ecosistema completo, unico. E’ una terra in continuo movimento, un enorme cratere del quale ancora oggi, a distanza di milioni di anni, possiamo osservare le conseguenze dell’esplosione: gayser, pozze sulfuree, canyon, vegetazione, foreste pietrificate, grotte che eruttano fango. Qui tutto ha dell’incredibile. Tre anni fa ci era stato detto da un ranger che il parco cambia ogni anno è indubbiamente ci ha lasciato un po’ scettici ma un mese fa non abbiamo potuto fare altro che constatare che è veramente così. Un esempio: il “vecchio fedele” gayser Old Faithful non ha più (almeno al momento della nostra visita) la stessa potenza e la stessa regolarità. Il Mud Vulcano, una grosso bacino di fango che viene in superficie dal sottosuolo, ha aumentato in modo significante la propria temperatura. Viene da chiedersi cosa succederà nei prossimi anni trascurando, per ovvie ragioni, la teoria più accreditata: se il vulcano dovesse esplodere nuovamente buona parte degli Stati Uniti verrebbe cancellata. Certo, noi non ci saremo e forse non è neanche il caso di pensarci. Oggi è così, sempre che le foto possano rendere giustizia.
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“Bisonte tra la nebbia del mattino”
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“Particolare dello Yellowstone river”
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“I colori di Yellowstone, dopo la nebbia”

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“Yellowstone Lake, panoramica”
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“Acque colorate dai batteri”
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“Mammoth Hot Spring”
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“Mammoth Hot Spring”
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“Un raro orso Grizzly”
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“Cucciolo di orso Grizzly”
E con tanta nostalgia, anche questa volta è ora di ripartire. Qualche giorno a San Francisco prima di ritornare in Italia.
Ingrandimento full detail : 155.5 KB
"Golden Gate, San Francisco Bay"
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San Francisco - “Fuga da Alcatraz”
“Una macchina veloce, l'orizzonte lontano.....e una donna da amare alla fine della strada.”
Jack Kerouac - On The Road
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Spero di essere riuscito a raccontare il viaggio anche se solo con una selezione di foto. Se riesco nei prossimi giorni proverò a mettere qualche altra foto.
E Se qualcuno volesse vedere anche le foto montate insieme con le musiche di viaggio:
USA 2009, Slideshow - West e Grandi Parchi
Ovviamente ogni commento è ben accetto! E se qualcuno avesse bisogno di info sul viaggio, massima disponibilità!
A presto!
ciao, Gianluca
Che luoghi meravigliosi ! ! !
Grazie per aver condiviso con noi i ricordi del tuo viaggio
Grazie per aver condiviso con noi i ricordi del tuo viaggio
Grazie Giacomo! E' un piacere!
Ovviamente, oltre agli aspetti legati al viaggio, sono mooooolto interessato alle opinioni ed alle critiche fotografiche! :-)
Attendo vostri commenti!!
Grazie e buona estate per chi è ancora in vacanza... e anche per chi è rientrato!
Gianluca
Ovviamente, oltre agli aspetti legati al viaggio, sono mooooolto interessato alle opinioni ed alle critiche fotografiche! :-)
Attendo vostri commenti!!
Grazie e buona estate per chi è ancora in vacanza... e anche per chi è rientrato!
Gianluca
Quando avevo circa 6 anni (adesso ne ho 37) sono stato con la mia famiglia per circa 5 anni negli stati uniti (girando questo paese in lungo e largo), quando mi trovai d'avanti al gran canyon rimasi colpito da tanta bellezza e rimasi stupito dai colori di quel posto magico, allora da buon bambino iniziai a fare tantissime domande a mio padre del perchè e per come si formò quel posto (lo stesso feci quando andammo al yellowstone a vidi per la prima volta nella mia vita i gayser) mio padre mi disse che studiando la geologia avrei capito tutto questo.....indovina un pò ...sono geologo.....
PS
che attrezzatura hai utilizzato..
PS
che attrezzatura hai utilizzato..
bellissime foto
ti invidio soprattutto per le foto degli orsi a yellowstone che purtroppo durante i miei giorni trascorsi nel parco si sono visti poco
ti invidio soprattutto per le foto degli orsi a yellowstone che purtroppo durante i miei giorni trascorsi nel parco si sono visti poco
Tankredi, grande! Spiegaci tu come ha fatto il Colorado a scavare il Grand Canyon!!!
Cmq, l'attrezzatura usata è stata abbastanza semplice: Nikon D300, Nikon 16-85 e 70-300. Come filtro solo il polarizzatore.
Davide, già.. con gli orsi siamo stati fortunati, C'è da dire che abbiamo dedicato una giornata intera andando su e giù per la "zona orsi" sperando di incrociarne qualcuno e così è stato. Più del previsto perchè con il primo abbiamo avuto proprio avuto fortuna: era in una zona abbastanza accessibile a piedi ed il ranger non era ancora arrivato (poi quando arriva, giustamente, fa allontanare tutti) quindi sono riuscito ad andare molto vicino. A ripensarci forse non lo farei ma sul momento non ho pensato troppo e sono partito! Il secondo era molto carino perchè nel campo di fiori gialli! Un'immagine molto bucolica! :-)
Mi ripeto... ovviamente ogni suggerimento, consiglio o critica fotografica è molto utile e ben accetta!!!
ciao, Gianluca
Cmq, l'attrezzatura usata è stata abbastanza semplice: Nikon D300, Nikon 16-85 e 70-300. Come filtro solo il polarizzatore.
Davide, già.. con gli orsi siamo stati fortunati, C'è da dire che abbiamo dedicato una giornata intera andando su e giù per la "zona orsi" sperando di incrociarne qualcuno e così è stato. Più del previsto perchè con il primo abbiamo avuto proprio avuto fortuna: era in una zona abbastanza accessibile a piedi ed il ranger non era ancora arrivato (poi quando arriva, giustamente, fa allontanare tutti) quindi sono riuscito ad andare molto vicino. A ripensarci forse non lo farei ma sul momento non ho pensato troppo e sono partito! Il secondo era molto carino perchè nel campo di fiori gialli! Un'immagine molto bucolica! :-)
Mi ripeto... ovviamente ogni suggerimento, consiglio o critica fotografica è molto utile e ben accetta!!!
ciao, Gianluca
una serie ottima! complimenti.
Nico
Nico
Bella serie, davvero un buon lavoro!!
Saluti Nicola
Saluti Nicola
Grazie ragazzi per essere passati ed aver commentato! Spero abbiate voglia di lasciare anche qualche suggerimento fotografico sulle foto!
Ma siate cattivi!!
Ma siate cattivi!!
Gran bella serie e gran bei posti ...
Se tutto va` per il verso giusto ci vado anch`io l`anno prossimo. Fino ad allora mi godo i tuoi scatti .
Ciao
Se tutto va` per il verso giusto ci vado anch`io l`anno prossimo. Fino ad allora mi godo i tuoi scatti .
Ciao
Grazie ragazzi per essere passati ed aver commentato! Spero abbiate voglia di lasciare anche qualche suggerimento fotografico sulle foto!
Ma siate cattivi!!
Ma siate cattivi!!
Non sono certo il + quotato per criticare e cmq commentare le foto che vedo...posso solo dirti che mi sembra ci siano un po' troppo orizzinti in discesa per i miei gusti
Le pano a cui hai dato il titolo nella cornice sono davvero bellissime anche se l'orizzonte delle prime 2 mi da fastidio così inclinato.
Bellissima quella "mammoth ecc." con il contrasto del nero degli alberi con il bianco del suolo.....qualche passo indietro, se era possibile, per includere tutto l'albero in primo piano avrebbe giovato imho.
Fuga da Alcatraz è bellissima, per l'idea soprattutto, oltre che cmq per il momento colto.
La mia preferita......forse l'ultima, compo perfetta e colori al top.
Le peggiori......forse le 2 nella nebbia, troppo piatte e poco espressive.
Ora cmq lascia che ti ringrazi per averle condivise con noi......bravo
Ciao
______
Andrea
Bellissimi scatti e bellissimi posti che dovranno essere una delle mie prossime mete!
Complimenti!
Wil
Complimenti!
Wil
Ciao Andrea, grazie per i commenti. Concordo sulla nebbia, forse la foto non rende la sensazione vissuta. Mammoth è un posto fantastico ed in effetti quella foto (insieme all'ultima) piacciono molto anche a me. Nell'ultima la luce era perfetta.
L'orizzonte storto... hai ragione. Quest'anno ho fatto un disastro. Ne ho dovute raddrizzare tantissime, non so perchè ero così "storto". Metterò a posto anche le panoramiche, da proprio fastidio.
Per Alcatraz... solo due botte di fortuna: la prima il gabbiano che passa proprio lì. La seconda che la D300 (in M) era settata su un tempo di esposizione rapido e ho potuto scattare appena visto il gabbiano! Cmq grazie, sono contento che l'idea sia originale.
Wil, assolutamente sono posti da vedere. Credimi, le foto non rendono giustizia!! Come dicevo prima... se avete bisogno di info chiedete senza problemi!
Buona notte a tutti e ancora grazie!
Ovviamente altri suggerimenti e critiche sono sempre ben accetti!
Gianluca
L'orizzonte storto... hai ragione. Quest'anno ho fatto un disastro. Ne ho dovute raddrizzare tantissime, non so perchè ero così "storto". Metterò a posto anche le panoramiche, da proprio fastidio.
Per Alcatraz... solo due botte di fortuna: la prima il gabbiano che passa proprio lì. La seconda che la D300 (in M) era settata su un tempo di esposizione rapido e ho potuto scattare appena visto il gabbiano! Cmq grazie, sono contento che l'idea sia originale.
Wil, assolutamente sono posti da vedere. Credimi, le foto non rendono giustizia!! Come dicevo prima... se avete bisogno di info chiedete senza problemi!
Buona notte a tutti e ancora grazie!
Ovviamente altri suggerimenti e critiche sono sempre ben accetti!
Gianluca
Ho visto il tuo slideshow ed è molto bello,ho sempre una grande nostalgia di questi posti che sei riuscito a rendere fotograficamente molto bene(una gran fortuna x gli orsi dello Yellowstone!).
complimenti veramente per il viaggio e per le foto... sarà anche l'uso del polarizzatore ma certi colori qui col pola ce li sognamo... sembra di entrare in un film western...
ancora bravo!!! davvero!
p.s. curiosità che pola usi? ho anch'io il 16-85 e voglio anch'io il 70-300!!!
ancora bravo!!! davvero!
p.s. curiosità che pola usi? ho anch'io il 16-85 e voglio anch'io il 70-300!!!
bellissime foto...
anch'io tra le 2 ultime settimane di settembre 2007 ho fatto lo stesso giro più o meno... ed è li che mi son detto mai più un viaggio del genere senza una buona reflex!
e comprai la d80...
davvero posti spettacolari... credo che il bryce canyon sia il posto più bello e magico che abbia mai visto... anche yellowstone è un qualcosa di incredibile, vedere i bufali, i gayser, il canyon giallo... indimenticabile! e ti invidio gli orsi che non son riuscito a vedere...
anch'io tra le 2 ultime settimane di settembre 2007 ho fatto lo stesso giro più o meno... ed è li che mi son detto mai più un viaggio del genere senza una buona reflex!
e comprai la d80...
davvero posti spettacolari... credo che il bryce canyon sia il posto più bello e magico che abbia mai visto... anche yellowstone è un qualcosa di incredibile, vedere i bufali, i gayser, il canyon giallo... indimenticabile! e ti invidio gli orsi che non son riuscito a vedere...
posti favolosi e serie panoramica molto affascinanti ..complimenti
Bel Reportage!
E' sempre un piacere rivedere questi posti; dal canto mio dovrei controllare se le diapostive di 10 anni fa sono ancora buone... potrebbe essere pure una scusa per ritornarci
ciao
E' sempre un piacere rivedere questi posti; dal canto mio dovrei controllare se le diapostive di 10 anni fa sono ancora buone... potrebbe essere pure una scusa per ritornarci
ciao
Ciao e grazie a tutti per i complimenti!!
Si, sono posti davvero fantastici e surreali!! Il Bryce è magnifico... un posto molto diverso da Yellowstone e quindi bisogna assolutamente vederli entrambi!!
Per gli orsi... ci abbiamo dedicato una giornata intera ma siamo stati ripagati!! Ovviamente un gran botta di... fortuna!
Come sempre... ogni commento/critica/suggerimento/domanda...
Buon WE!
Si, sono posti davvero fantastici e surreali!! Il Bryce è magnifico... un posto molto diverso da Yellowstone e quindi bisogna assolutamente vederli entrambi!!
Per gli orsi... ci abbiamo dedicato una giornata intera ma siamo stati ripagati!! Ovviamente un gran botta di... fortuna!
Come sempre... ogni commento/critica/suggerimento/domanda...
Buon WE!
Ottimi scatti e bellissimo posti!!!