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Il Densitometro
Utile strumento per la C/O
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Utente cancellato
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Messaggio: #1
Visto il sempre maggior numero di persone che operano e si dilettano in C/O o che comunque cominciano a sviluppare da se i primi rulli di b/n voglio con questo intervento dare una piccola delucidazione su un particolare strumento da camera oscura che puo’ contribuire non poco in termini di risultato d’esposizione in una stampa fine-art e non e che è relativamente poco conosciuto anche se effettivamente si potrebbe definire adatto ad una tecnica (o meglio ad una conoscenza) un po’ avanzata della stampa in c/o: il Densitometro.
Cosa sara’ mai questo particolare strumento………..beh in parole povere non è altro che un’esposimetro: serve a misurare la densita’ di un negativo dando cosi’ la giusta esposizione senza dover perdere tempo per tentativi (peraltro molto utili per imparare) in provinature e strisciate multiple.
Semplicemente di posiziona il Densitometro sul piano di proiezione, si accende l’ingranditore (luce neutra, cioè senza nessun filtro) e si posiziona la cellula esposimetrica sulla zona piu’ chiara ma che comunque contenga delle informazioni riferite al negativo. A questo punto basta ruotare la ghiera del diaframma dell’obiettivo dell’ingranditore per trovare il giusto posizionamento d’apertura che viene indicato sullo strumento stesso. Trovare poi il tempo per l’esposizione sara’ un gioco da ragazzi poiché l’apertura esatta del diaframma per quel dato negativo sara’ gia’ stata individuata.
In questo modo si razionalizza al massimo il lavoro con dei risultati davvero notevoli e precisi.
Alcuni Densitometri hanno pure la possibilita’ di valutare il giusto livello di gradazione in modo tale da dare un’indirizzo notevole sulla gradazione della carta da utilizzare, sara’ poi a discrezione di ognuno di noi valutare se tenere o modificare tale dato di riferimento.
E’ un po’, in termini di paragone, come fotografare utilizzando l’esposimetro da una parte e dall’altra usare la regola del 16: in entrambi i casi si ottengono i risultati, pero’……………….
Ciao Mauro.

Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #2
Utili come sempre i tuoi suggerimanti Mauro, devo dire solo che uso un densitometro della Philips da parecchi anni e che se penso al risparmio di carta che mi ha consentito penso di essermelo ripagato almeno cento volte.Ciao.
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #3
"suggerimEnti" ovviamente. laugh.gif
Manus
Iscritto
Messaggio: #4
QUOTE (mauro.yzf@libero.it @ Apr 26 2004, 09:20 PM)
Alcuni Densitometri hanno pure la possibilita’ di valutare il giusto livello di gradazione in modo tale da dare un’indirizzo notevole sulla gradazione della carta da utilizzare, sara’ poi a discrezione di ognuno di noi valutare se tenere o modificare tale dato di riferimento.

In teoria Mauro....in pratica la determinazione del contrasto non è poi così automatica come ci vogliono far credere,ci sono molti parametri in gioco e la macchina non è in grado di determinarli tutti con precisione. wink.gif
Grazie a Dio l'intervento manuale determinato dalla cultura,capacità ed esperienza personale sono sempre fondamentali in C.O.
Per il resto daccordo con voi, analizzatori e Co. sono una comodità in C.O. e permettono d'individuare il tempo di esp base su cui poter iniziare a "lavorare"al fine di cercare di fare una stampa "Fine" biggrin.gif
Bye.
botbot
Messaggio: #5
sono daccordo con manus,
un esposimetro da stampa può fornire qualche indicazione iniziale su esposizione e contrato ma non sostituisce in nessun modo la sensibilità, l'occhio e l'esperienza dello stampatore. Francamente lo trovo inutile.

Il densitometro vero e proprio invece è uno strumento che legge, per trasparenza, la densità di piccole porzioni di negativo. Questo strumento può essere molto utile per chi voglia approfondire i temi legati all'esposizione e al trattamento dei negativi bn e applicare, con metodo e dati certi, il sistema zonale di A.Adams.

ciao!
Paolo73Fina
Validating
Messaggio: #6
huh.gif unsure.gif

Ciao Mauro, scusa la mia grande ignoranza in materia. Spero al + presto di riuscire ad attrezzarmi x stampare, per ora sto raccogliendo idee e suggerimenti per il futuro, ma…..
Il mio dubbio è il seguente:
al corso di foto abbiamo fatto un po’ di camera oscura B&N. Il prof dopo aver stabilito l’ingrandimento e la messa a fuoco con il focometro impostava di default il diaframma (di solito f8) dell’obiettivo (ingranditore) e poi cercava il corretto tempo di esposizione con delle strisce di carta che progressivamente andava a scoprire. Dallo sviluppo di questo strisce visualizzava il risultato migliore….

Ora tu mi parli del densimetro per calcolare il corretto diaframma ed un grosso ? si è materializzato sulla mia testa vuota… e poi trovato il corretto diaframma in combinazione con il densimetro come vai a calcolare il valore di esposizione?

Sono sicura che la spiegazione a tutto questo richiederebbe pagine e pagine ma mi aiuteresti molto anche con una breve spiegazione.
Per approfondire questi concetti mi consiglieresti dei libri? Anche per lo sviluppo dei rullini?
O visto i testi di Adams ma ho paura che siano troppo tecnici e magari un po’ obsoleti ????

Come sempre grazie per la disponibilità

Paolo
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #7
QUOTE (finap@inwind.it @ Apr 27 2004, 10:50 AM)
huh.gif unsure.gif

Ciao Mauro, scusa la mia grande ignoranza in materia. Spero al + presto di riuscire ad attrezzarmi x stampare, per ora sto raccogliendo idee e suggerimenti per il futuro, ma…..
Il mio dubbio è il seguente:
al corso di foto abbiamo fatto un po’ di camera oscura B&N. Il prof dopo aver stabilito l’ingrandimento e la messa a fuoco con il focometro impostava di default il diaframma (di solito f8) dell’obiettivo (ingranditore) e poi cercava il corretto tempo di esposizione con delle strisce di carta che progressivamente andava a scoprire. Dallo sviluppo di questo strisce visualizzava il risultato migliore….

Ora tu mi parli del densimetro per calcolare il corretto diaframma ed un grosso ? si è materializzato sulla mia testa vuota… e poi trovato il corretto diaframma in combinazione con il densimetro come vai a calcolare il valore di esposizione?

Sono sicura che la spiegazione a tutto questo richiederebbe pagine e pagine ma mi aiuteresti molto anche con una breve spiegazione.
Per approfondire questi concetti mi consiglieresti dei libri? Anche per lo sviluppo dei rullini?
O visto i testi di Adams ma ho paura che siano troppo tecnici e magari un po’ obsoleti ????

Come sempre grazie per la disponibilità

Paolo

Due libri su tutti: "Il negativo" e "La stampa" di A.Adams. Obsoleti non credo proprio, la tecnica è e rimane quella del grande maestro.....poi le varianti sono del tutto personali basate su esperienza acquisita e creativita'. Solitamente un tempo viene dato dal strumento.......ma onestamente non mi sono mai fidato e mi affido all'esperienza: in base all'apertura f. so' gia' che tempo impostare e vedo direttamente in bacinella il giusto livello di esposizione raggiunto dalla carta; ormai ragiono cosi', è l'eperienza e un po' di sensibilita' a dettare le regole.

Per quanto detto da Manus, botbot e Claudio concordo in pieno, per fortuna a dire l'ultima parola è e sara' sempre il nostro cervello, occhio e cuore, condito da esperienza e creativita'; questa è comunque una cosa che si applica non solo in C/O ma anche alla macchina fotografica......: non dimentichiamo mai che è la macchina che deve fare quello che NOI vogliamo NON la macchina voler fara fare quello che vuole lei !
Ciao Mauro.
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #8
Ciao a tutti..

Paragoniamo il densitometro ad un esposimetro...possiamo fidarci ciecamente dell'esposimetro? non sempre....

Nel bianconero specialmente, dove la manualità recita ancora una parte fondamentale del processo....occhio e cuore, come dicevate, fanno molto!! wink.gif

Ciao!
 
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