Visualizza sul GALLERY : 1.1 MB

Ciao Paolo l'ho guardata per 5 minuti ma non cavo un ragno dal buco , non riesco a leggerla. Non per colpa tua ma per me che non ci arrivo. L'unica cosa che mi balza i testa è un fiore , tipo una rosa con i pelati chiusi:( ciao.

Un videogioco? Una foto scabrosa? Il Vangelo della Messa? Chissà cosa tiene così fisicamente e intimamente uniti questi ragazzetti. Tanta è la curiosità che la scena ti provoca che ti viene di sollevare la testa per sbirciare. Aggiungici taglio e bianco e nero a regola d'arte, ed ecco la Foto.
Meravigliosa, una delle tue più belle!

P.S. un saluto alla sezione, ci passo ormai raramente.

Messaggio modificato da _FeliX_ il Jun 6 2018, 10:19 PM

Ciao Paolo l'ho guardata per 5 minuti ma non cavo un ragno dal buco , non riesco a leggerla. Non per colpa tua ma per me che non ci arrivo. L'unica cosa che mi balza i testa è un fiore , tipo una rosa con i pelati chiusi:( ciao.

ciao Nicola, fatto salvo un doveroso fondamentale presupposto e cioè che con la mia replica non faccio assoluto riferimento alla mia foto( molto molto semplice ) ma cerco di ampliare un concetto che trapela del tuo lecito e comprensibile commento.......credo che, molto spesso, il fatto che una proposta non trovi corrispondenza in chi la riceve, sia dovuto essenzialmente a una certa "distanza" tra le due parti, distanza che potremmo idealizzare in svariate forme, tra cui secondo me la prima considerevole "sono gli anni", gli anni vissuti e poi quelli trascorsi a dedicarsi al meraviglioso e "misterioso" mondo della Fotografia, gli anni in cui ci si è formati, con la musica, con il cinema, con le litigate, con la strada , con il guardare gli altri, con i milioni di "perchè", tutto il nostro bagaglio vissuto culturale fanno di noi quello che rifletteremo sulle nostre foto ( certamente il concetto va letto nella consapevolezza di vivere e di porsi in un certo modo nell'esercizio della passione Fotografica).......nel genere Street ( dove travano spazio svariati modi di esprimersi), secondo me, questa consapevolezza, più o meno sollecitante, più o meno considerata, latente ma oramai formata , trova la sua massima possibilità di esprimersi.......e dopo anni ma anche giorni o mesi comunque dopo trascorso del tempo a scattare con un "mirino" incollato in mente , sempre tenuto d'occhio per non farsi scappare la "preda", una preda che per tanto tempo spesso risponde a specifiche indicizzazioni, un preda che per tanto tempo ci si è immaginati sulla base di criteri canonici diffusi, che riconosciamo solo se corrisponde a un principio di idea già formata , ...ecco, dopo questo, di tempo, arriva anche il tempo in cui si scatta semplicemente quando ci si accorge di qualcosa di molto molto semplice, che per una certa visione esula da tutto il manierismo intellettuale formativo ideologico concettuale, da tutto il peso della ricerca della Fotona che il più delle volte è frutto di un istante di fortuna che per altro, da quella ricerca di quel tipo di scatto che mentre lo cerchi ti fa sfuggire attimi di vita, attimi semplici ma anche pregni di quel carisma in cui riconoscere un "certo" Valore alto della Fotografia soprattutto nel rapporto che si ha con Essa e col proprio vissuto.......concludo, questo scatto è "semplicemente" l'espressione o un esempio o un frammento di un qualcosa che fa parte di un ampio spazio intimo in cui sono radicate tutte le "emozioni " ricevute, consapevoli o meno...può, senza chissà quale banale timore, definirsi uno scatto "mio", la proposta di una mia suggestione, di una mia idealizzazione, ( attenzione!! non "MIA" IN SENSO possessivo, egocentrico, depositario di di chissà quale stile ma "Mia" in senso universale, come concetto di Autore esteso ad ogni Fotografo che si trova a fare i conti con sopraggiunti criteri di riflessione sul suo operare con lo strumento fotografico).........se quindi "non l'hai capita" non credo sia dovuto ad un qualche limite tuo ma al fatto che ogni tanto quello che si propone è qualcosa di un tantino più personale( la distanza) e anche un tantino alquanto semplice, .....e come spesso accade, l'essenzialità, l'unicità del messaggio , della sua semplicità, è qualcosa che si apprezza "dopo un po' di tempo trascorso" a.../ con.../ in... / .................sono argomenti difficili da esprimere sui tasti, spero che qualcosa sia trapelato..............ciao

Un videogioco? Una foto scabrosa? Il Vangelo della Messa? Chissà cosa tiene così fisicamente e intimamente uniti questi ragazzetti. Tanta è la curiosità che la scena ti provoca che ti viene di sollevare la testa per sbirciare. Aggiungici taglio e bianco e nero a regola d'arte, ed ecco la Foto.
Meravigliosa, una delle tue più belle!

P.S. un saluto alla sezione, ci passo ormai raramente.

grazie FeliX, troppo buono ......lietissimo della "collimazione" !!!

Ciao Dap,
mi piace molto, sono certo che sia un tablet... l'attimo è giusto, ancor di più la composizione.

Ciao
Ric

Ciao Dap,
mi piace molto, sono certo che sia un tablet... l'attimo è giusto, ancor di più la composizione.

Ciao
Ric

ciao Ric, buongiorno......grazie

Mi piacciono queste scene colte, e se le stesse hanno come soggetti dei ragazzi ancor più,
l'avrei vista anche con più respiro, compo più larga, visto che vedo altre sedie e gente di schiena....
naturalmente sempre se era possibile,
lo scatto comunque è piacevole

Mi piacciono queste scene colte, e se le stesse hanno come soggetti dei ragazzi ancor più,
l'avrei vista anche con più respiro, compo più larga, visto che vedo altre sedie e gente di schiena....
naturalmente sempre se era possibile,
lo scatto comunque è piacevole

ciao Maurizio, comprendo bene la tua ipotesi interpretativa....certamente quei 10 secondi intercorsi nella scelta dell'inquadratura hanno visto affacciarsi anche tale alternativa ma immediatamente ho percepito quello che per me era stato di maggior stimolo...........se avessi allargato ancora di più ( non di millimetri o mezzi centimetri) avrei contestualizzato una circostanza , circostanza che si rende riconoscibile come perno della scena mediante vari modi, la circostanza qui chiaramente riconosciuta sono i tre ragazzi chini e volti, focalizzati, attenzionati sullo stesso punto (celato), allargare la scena intorno ad essi avrebbe significato mettere in relazione la suddetta circostanza con le altre figure presenti intorno con diverso atteggiamento posturale....per riassumere, tanto son certo che ci capiamo, avremmo avuto un immagine dove la proposta sarebbe stata, molto facilmente, interpretabile come la presentazione di un tema basato, come dire?!!... sulle "nuove" abitudini dei ragazzi,il modo di relazionarsi , la facilità di "isolarsi" anche in mezzo ad altri...ecc ecc........ecco, questo aspetto di lettura che immediatamente ho sfiorato non mi ha però calamitato, quello che io sono andato a cercare facendo questa scelta è coinvolgere lo spettatore, provare a creare un certo transfert così da suggestionare e infondere quella curiosità di cui sono pervasi i tre ragazzi ritratti.........quindi non interessato a mettere in relazione i ragazzi col resto circostante ma mettere in relazione lo spettatore della foto col senso di curiosità dovuta dal forte assetto posturale delle teste, che nega l'accesso per vedere ciò che con spiccato modo di interessamento stanno vedendo i tre ragazzi.......la "rigidità" compositiva , dovrebbe a mio avviso testimoniare questa volontaria ponderata ambizione interpretativa.............ma certamente questa è semplicemente il mio atteggiamento rispetto ad una scena che sicuramente avrebbe potuto offrire comunque piacevolezza visiva anche con un altro approccio di ripresa, come appunto quello che hai ipotizzato..............grazie del passaggio e grazie di più per la pazienza data alle mie stesure .................................

ho atteso qualche giorno perché in principio avevo anche io lo stesso dubbio di Maurizio sulla validità di una scena così stretta al posto di una ambientata ma, dopo esserci passato più di una volta, dico che la preferisco così...ermetica al massimo...grazie soprattutto alla postura delle teste veramente inviolabili. E' una questione di scelte, anche personali, ma questa la condivido...e cmq un po' d'ambientazione c'è visto che è facile interpretare una situazione di massa

Bel mood Paolo


ciao

ho atteso qualche giorno perché in principio avevo anche io lo stesso dubbio di Maurizio sulla validità di una scena così stretta al posto di una ambientata ma, dopo esserci passato più di una volta, dico che la preferisco così...ermetica al massimo...grazie soprattutto alla postura delle teste veramente inviolabili. E' una questione di scelte, anche personali, ma questa la condivido...e cmq un po' d'ambientazione c'è visto che è facile interpretare una situazione di massa

Bel mood Paolo
ciao

" teste veramente inviolabili." .....

Ti ringrazio Paolo per la tua spiegazione ho capito cosa mi vuoi dire. In effetti a volte la semplicità nelle cose nn riesco a vederla cerco sempre la perfezione ,l'ordine, diciamo anche la complessità delle cose quando tu in un semplice scattò hai colto qualcosa di lontano ma che è forte anche oggi. Capisco che lo Street è molto difficile ma guardo sempre e più lentieri gli scavi in questa sezione ciao .

Ti ringrazio Paolo per la tua spiegazione ho capito cosa mi vuoi dire. In effetti a volte la semplicità nelle cose nn riesco a vederla cerco sempre la perfezione ,l'ordine, diciamo anche la complessità delle cose quando tu in un semplice scattò hai colto qualcosa di lontano ma che è forte anche oggi. Capisco che lo Street è molto difficile ma guardo sempre e più lentieri gli scavi in questa sezione ciao .

ci tengo a dire, tieni sempre presente che le mie sono semplicemente delle riflessioni, pensieri maturati, le mie "spiegazioni" semplicemente sono "convinzioni" di approccio alla lettura dell'immagine fotografica che riguardano un certo lungo tempo trascorso soprattutto a guardare e meditare le opere di tanti, tra maestri e foto amatori evoluti..........ultima cosa, attenzione ai termini " perfezione, semplicità, complessità, ordine"....sono concetti liquidi, facilmente evanescenti a seconda delle circostanze, non vincolartici.......tieni soprattutto d'occhio la consapevolezza di quanto e come il tuo animo sente la vita intorno............e qui non ci vuole fretta però !!! buon divertimento intanto !!

ciao Maurizio, comprendo bene la tua ipotesi interpretativa....certamente quei 10 secondi intercorsi nella scelta dell'inquadratura hanno visto affacciarsi anche tale alternativa ma immediatamente ho percepito quello che per me era stato di maggior stimolo...........se avessi allargato ancora di più ( non di millimetri o mezzi centimetri) avrei contestualizzato una circostanza , circostanza che si rende riconoscibile come perno della scena mediante vari modi, la circostanza qui chiaramente riconosciuta sono i tre ragazzi chini e volti, focalizzati, attenzionati sullo stesso punto (celato), allargare la scena intorno ad essi avrebbe significato mettere in relazione la suddetta circostanza con le altre figure presenti intorno con diverso atteggiamento posturale....per riassumere, tanto son certo che ci capiamo, avremmo avuto un immagine dove la proposta sarebbe stata, molto facilmente, interpretabile come la presentazione di un tema basato, come dire?!!... sulle "nuove" abitudini dei ragazzi,il modo di relazionarsi , la facilità di "isolarsi" anche in mezzo ad altri...ecc ecc........ecco, questo aspetto di lettura che immediatamente ho sfiorato non mi ha però calamitato, quello che io sono andato a cercare facendo questa scelta è coinvolgere lo spettatore, provare a creare un certo transfert così da suggestionare e infondere quella curiosità di cui sono pervasi i tre ragazzi ritratti.........quindi non interessato a mettere in relazione i ragazzi col resto circostante ma mettere in relazione lo spettatore della foto col senso di curiosità dovuta dal forte assetto posturale delle teste, che nega l'accesso per vedere ciò che con spiccato modo di interessamento stanno vedendo i tre ragazzi.......la "rigidità" compositiva , dovrebbe a mio avviso testimoniare questa volontaria ponderata ambizione interpretativa.............ma certamente questa è semplicemente il mio atteggiamento rispetto ad una scena che sicuramente avrebbe potuto offrire comunque piacevolezza visiva anche con un altro approccio di ripresa, come appunto quello che hai ipotizzato..............grazie del passaggio e grazie di più per la pazienza data alle mie stesure .................................

Paolo in un certo senso concordo... in altri a volte allargando trovi qualcosa di ancora più interessante, certo il contesto come ho già detto lo deve permettere
ma intendo come scena, perchè se la stessa viene a mancare vale in pieno quello da te detto