Il 16 gennaio di ogni anno, a Fara Filiorum Petri, si celebra la ricorrenza delle Farchie.
In breve, si narra che, in questo paese ai piedi della Maiella
nel 1799 doveva essere attraversato e, quindi, conqiustato dall'esercito francese, che da Bucchianico proseguiva verso Guardiagrele.
Ma nella loro avanzata, in località Selva, i soldati francesi si trovarono di fronte Sant'Antonio Abate, che nei panni di un generale, intimò loro di non oltrepassare il bosco che circondava il paese.
Al loro diniego il Santo Protettore trasformò gli alberi in soldati, cannoni e fiamme costringendo le truppe nemiche alla ritirata.
Da quel giorno in poi, davanti la chiesa di Sant'Antonio Abate, il popolo di Fara accende dei grandi falò, appunto Le Farchie.
Ho cercato, con questo breve reportage, di mostrare i volti e gli eventi che sono riuscito a cogliere il 16 gennaio di quest'anno.
D'apprima con l'immancabile banda del paese.
Poi con la fierezza con la quale ogni contrada mostrava le proprie Farchie.
I volti delle persone impegnate nell'organizzazione.
Lo sforzo per issare le Farchie (in tutto 18 di circa un metro di diametro e dieci di altezza).
Ed infine l'accensione delle Farchie, una per volta, col tifo da stadio della contrada relativa e gli sfottò delle altre contrade se qualcosa non andava come doveva.
Insomma, per finire, un paio di cose.
La prima è che spero di aver imbroccato la giusta sezione, nel caso non fosse così, non ci sono problemi a riposizionare il tutto .
La seconda è una ripomessa fatta a me stesso affinchè il prossimo anno possa tornare a Fara e arrivare sul posto molto prima (rinunciando allo splendido pranzo offerto da chi ci ha ospitato quest'anno) per poter essere più al centro della manifestazione, visto che le foto postate son state fatte quasi tutte col 55-200mm e dallo stesso punto di ripresa (ma era assolutamente impossibile muoversi di un solo metro per la folla).
Grazie e, come al solito graditissimi C&C.
Parrocchia S.S.Salvatore.
Scorcio del paese.
In breve, si narra che, in questo paese ai piedi della Maiella
Scatto dal paese con il non eccellente 55-200mm del kid D90.
nel 1799 doveva essere attraversato e, quindi, conqiustato dall'esercito francese, che da Bucchianico proseguiva verso Guardiagrele.
Ma nella loro avanzata, in località Selva, i soldati francesi si trovarono di fronte Sant'Antonio Abate, che nei panni di un generale, intimò loro di non oltrepassare il bosco che circondava il paese.
Al loro diniego il Santo Protettore trasformò gli alberi in soldati, cannoni e fiamme costringendo le truppe nemiche alla ritirata.
Da quel giorno in poi, davanti la chiesa di Sant'Antonio Abate, il popolo di Fara accende dei grandi falò, appunto Le Farchie.
Chiesa di S. Antonio Abate.
Ho cercato, con questo breve reportage, di mostrare i volti e gli eventi che sono riuscito a cogliere il 16 gennaio di quest'anno.
D'apprima con l'immancabile banda del paese.
Poi con la fierezza con la quale ogni contrada mostrava le proprie Farchie.
I volti delle persone impegnate nell'organizzazione.
Lo sforzo per issare le Farchie (in tutto 18 di circa un metro di diametro e dieci di altezza).
Ed infine l'accensione delle Farchie, una per volta, col tifo da stadio della contrada relativa e gli sfottò delle altre contrade se qualcosa non andava come doveva.
Insomma, per finire, un paio di cose.
La prima è che spero di aver imbroccato la giusta sezione, nel caso non fosse così, non ci sono problemi a riposizionare il tutto .
La seconda è una ripomessa fatta a me stesso affinchè il prossimo anno possa tornare a Fara e arrivare sul posto molto prima (rinunciando allo splendido pranzo offerto da chi ci ha ospitato quest'anno) per poter essere più al centro della manifestazione, visto che le foto postate son state fatte quasi tutte col 55-200mm e dallo stesso punto di ripresa (ma era assolutamente impossibile muoversi di un solo metro per la folla).
Grazie e, come al solito graditissimi C&C.
Ciao,
ho notato ...e mi hanno fatto notare che "sarebbe" bene seguire una linea per i reportage..o colori...o bn...
la cosa che più mi piace in questo lavoro sono i ritratti...veramente belli e ben eseguiti..per me..
non mi piace l'uso un pò esasperato di color efex in qualche scatto...la prima per esempio...
comunque credo che complessivamente sia un bel lavoro che mi ha fatto conoscere una storia che non conoscevo....grazie.
un saluto
sauro
ho notato ...e mi hanno fatto notare che "sarebbe" bene seguire una linea per i reportage..o colori...o bn...
la cosa che più mi piace in questo lavoro sono i ritratti...veramente belli e ben eseguiti..per me..
non mi piace l'uso un pò esasperato di color efex in qualche scatto...la prima per esempio...
comunque credo che complessivamente sia un bel lavoro che mi ha fatto conoscere una storia che non conoscevo....grazie.
un saluto
sauro
Ciao,
la storia è raccontata con ordine e questo serve a farci entrare nell'evento.
Anche il resto è buonissimo soprattutto negli scatti finali.
La sezione è quella giusta, certo che si.
Per quanto riguarda la promessa che ti sei fatto ... hai ragionissima.
Per gustarsi e fotografare certi eventi bisogna conoscerne bene le dinamiche e ... arrivare sul posto ... prima possibile.
Ciao! Paolo
la storia è raccontata con ordine e questo serve a farci entrare nell'evento.
Anche il resto è buonissimo soprattutto negli scatti finali.
La sezione è quella giusta, certo che si.
Per quanto riguarda la promessa che ti sei fatto ... hai ragionissima.
Per gustarsi e fotografare certi eventi bisogna conoscerne bene le dinamiche e ... arrivare sul posto ... prima possibile.
Ciao! Paolo