Ciao a tutti…

Durante la nostra attività da appassionati di fotografia tutti noi abbiamo “iniziato” con una qualunque fotocamera che ci ha spalancato le porte dell’immaginazione e ci ha fatto venire voglia di continuare…..ognuno comincia ad interessarsi a vari generi, ognuno con le sue esigenze, e quindi con i propri mezzi. Per quanto possibile…..
Non so per voi, ma a me è capitato quel periodo, peraltro nemmeno brevissimo dove leggevo le riviste, e volevo provare di tutto..dalla macro al tele, ritratto, paesaggi, sport, notturni….la classica palestra da fotoamatore..e allora serviva la terna di obiettivi, poi lo zoom per quando avevi fretta…..il flash, poi il 2ndo flash che sembrava diventato indispensabile…..sono arrivato ad usarne 4 tutti con relative servocellule….poi ecco arrivare il fisheye, il 20mm…..e una reflex medioformato usata quasi regalata….esposimetro ed esposimetro per flash!!!!

Filtri polarizzatori, colorati per il Bianconero, Close-up, Cross-screen…..la mia borsa sembrava quella di chissà quale mitico PRO…..

Qualcuno continua così per sempre spaziando su ogni tipo di fotografia, invece a me col tempo è successo il contrario…ho incominciato ad appassionarmi a determinati generi specifici, sempre più nel dettaglio, sempre più di nicchia…

Parte dell’attrezzatura l’ho rivenduta, altra l’ho regalata a chi l’avrebbe usata….fino ad arrivare al punto di cercare in fotografia solo la massima discrezione ed assoluta silenziosità…. certo senza dover desiderare una telemetro da “nobile”…fotografia istintiva, istantanee, registrazione di appunti a cui cerco di dare un impronta, uno stile…alla faccia di tanti anni di regole preconfezionate, le stesse da cui rifuggo oggi…

Oddio, non disdegno certo un ritratto, un paesaggio o qualunque genere fotografico si possa pensare, ma rimane sempre e solo fotografia di contorno, e un rullo resta caricato un mese o due….e la reflex FM2, fidatissima, resta da tempo a casa….la reflex è diventata d’impaccio…

Il mezzo perfetto probabilmente non esiste, dovrei costruirmelo, per assurdo mi piacerebbe esistesse un collegamento diretto cervello-carta, mi piacerebbe fare fotografie senza dover usare una macchina, forse così potrei “calmarmi”, avvicinandomi almeno un po’ ai risultati che cerco…e che non riesco ad ottenere.

Ciao!

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Be' se cerchi qualcosa che non riesci a ottenere sei già a buon punto vuol dire che almeno sai quello che vuoi...

Può sembrare banale ma è già un punto di partenza...

QUOTE (Gabriele Lopez @ Jan 22 2004, 07:57 PM)

.....per assurdo mi piacerebbe esistesse un collegamento diretto cervello-carta, mi piacerebbe fare fotografie senza dover usare una macchina....

Bella, bella idea, un collegamento diretto cervello carta...'na Dio 'e penzàta!!

Io sono più patetico, in genere collego il cuore al cervello.
Eppure è facile, ma gurdando tanti scatti.....
Ma non siamo spocchiosi.

Se vieni da queste parti ti faccio capire che la cosa può nascere spontaneamente, nemmeno te ne accorgi.
Prendiamo il 181, proprio vicino casa mia e ce ne saliamo su al Vomero fino a San Martino, dove si vede tutta la città.....poi lo senti da solo:

Napule è mille culure
Napule è mille paure
Napule è a voce de‘ criature
che saglie chianu chianu
e tu sai ca nun si sulo.

Napule è nu sole amaro
Napule è addore ‘e mare
Napule è ‘na carta sporca
e nisciuno se ne importa
e ognuno aspetta a‘ ciorta.

Napule è ‘na cammenata
inte viche miezo all‘ato
Napule è tutto ‘nu suonno
e ‘a sape tutt o‘ munno
ma nun sanno a verità.

Gabriè, ste fotografie, però te le porti nel cuore, sulla carta non ce le metti.
Mi sò spiegato.

Daccordissimo con Max che ti serve un aggeggio che faccia cervello carta se poi quando guardi la carta no riesci a fare carta cure???

Allora sarebbe meglio cure cervello carta.

Che ne dici

Saluti

E si Gabriele, come gia' hai detto, sembra che tutto serva e che tutto bisogni avere per poter fotografare. Quando "si parte" si comprerebbe di tutto, poi quando vi va' avanti con il tempo e s'impara o meglio sarebbe dire quando si matura (fotograficamente parlando), si capisce sempre piu' qual'è il genere di foto che si sente proprie e con tale ideale viene spontaneo anche il proprio corredo fotografico, quello che ti permette di metterti a piu' agio per poter realizzare le proprie immagini: poi che questo sia composto da un corpo ed un'ottica solo o da corredi "milionari" poco importa.........l'importante è che sia tu il primo ad essere cosciente delle proprie esegenze..........(tu hai gia' capito ..............)..........!!
Ciao Mauro

Io sono ancora nella fase "compro di tutto", vorrei arrivare ad avere un centinaio di ottiche, per poi scegliere (quando avrò capito cosa vorrò fotografare) quelle più utili giorno per giorno, tirando fuori dalla bacheca le due ottiche da portare in giro in citta, il 70-200 e il 300 quando vado al Mugello, il 20 e il fish-eye per cazzeggiare, il 105 micro a primavera quando ci sono i fiori e cosi via.

Poi magari finirò per desiderare l'essenziale come te, ma per ora la fotografia mi riempie di curiosità in ogni suo aspetto... tenetemi sotto controllo... tra vent' anni magari vi farò fare degli affaroni!!!

Mah....., io ho cominciato da tempo a selezionare il materiale da portare con me e ad uscire di casa con una idea in testa. Questo non vuol dire che non mi comprerei di tutto, sopratutto il superfluo ......
Vedo comunque la macchina fotografica veramente come un taccuido d'appunti che mi serve a fissare tagli e momenti. Con assoluta modestia dato che le mie capacità tecniche non sono eccelse.
Fab.

My Webpage

Gabriele,

sai che sposo in pieno le tue esigenze di minimalismo.
Tranqui, ho trovato la soluzione ai tuoi problemi.
Ce l'hai nella mail
ciauz!

QUOTE (Gabriele Lopez @ Jan 22 2004, 07:57 PM)

per assurdo mi piacerebbe esistesse un collegamento diretto cervello-carta

...io vado ancora oltre il tuo..assurdo...
Prendendo spunto dal film di Wenders "Lisbon Story" mi piacerebbe fotografare quello che non vedo...quello che è dietro di me...girare per la città con una fotocamere dietro la schiena impostata a scattare ogni 20 secondi, oppure ogni minuto...e poi vedere così un mondo nuovo e sconosciuto assolutamente irraggiungibile direttamente attraverso il senso della vista....

Ciao
Marco

mmfr... per quello basterebbe anche girare con uno specchietto retrovisore in mano (pardon, non volevo essere dissacrante )

Circa il discorso di Gabriele, mi ci ritrovo davvero in questa foga di sperimentare di tutto e di acquistare tutti gli accessori possibili e immaginabili come se fossero assolutamente necessari. Credo sia un po' un effetto collaterale dell'entusiasmo che ho per questo mondo a cui mi sono avvicinata da poco.
Purtroppo (o per fortuna?) mancando del tutto i mezzi economici per placare questa brama... ho dovuto smettere di fantasticare e provare ad essere un po' piu' concreta. Insomma, mi sto convincendo che se una foto non viene esattamente come l'immagine che ho in mente, e' perche' sono io che non so sfruttare al meglio gli strumenti (o meglio, lo strumento) che ho e non perche' questo non sia adeguato...

Anche se una D100, corredata da congruo parco ottiche... eh beh...
(tie' a Matteo che crede che nel mio cuore ci sia posto solo per quel rottame della mia 5700... per una D100 un posticino lo troverei anche, via )

QUOTE (marina @ Jan 23 2004, 01:45 PM)

mmfr... per quello basterebbe anche girare con uno specchietto retrovisore in

...e no ...lo specchietto no!!! se vedi quello che riprendi finisce tutto...
...io penso ad un punto di vista irraggiungibile e sconosciuto ...unico in grado di regalarci delle sorprese...delle immagini create da te ma a te non visibili se non dopo averle scaricate su un PC...una sorta di altra faccia della luna...mi sa che il film di Wenders non lo hai visto!!!!

Saluti
Marco

Grazie a tutti...

Come dice Max..collegare il cuore al cervello...è un ottima definizione del fotografare...quasi bressoniana, con quella sua terna di cuore, testa ed occhio allineati..un vero incubo per tutti quelli che l'hanno seguito...

Va da sè che se mi viene voglia di mettere qualcosa su carta, dal cuore ci è già passata, se non ci è addirittura nata magari anni prima....e a forza di cercare..

L'idea della foto fatta a ciò che ti segue non è male, anzi è una nuova idea..alternativa allo scatto dall'altezza della cintura.

Mi piacerebbe, per assurdo, poter fare a meno della macchina fotografica, registrare solo un sacco di schizzi fotografici....è un pò che lo faccio e col tempo, mi rendo conto che sto scrivendo un diario fotografico.
In realtà ho sempre scritto delle cose, in passato, cose che sono rimaste su fogli ingialliti per la maggior parte. Col tempo ho smesso, per mancanza del tempo necessario e della tranquillità per fare certe cose, e senza accorgermene nemmeno ho cominciato a fotografare, per continuare la serie di quei fogli, ma in un attimo, molto più velocemente...

Nel profondo so bene che so fotografare meno bene di tantissime altre persone, e che l'papprendimento tecnico mi interessa quasi quanto una tribuna politica in TV....i libri "come fotografare i........." li ho regalati tutti ad un collega tempo fa...

Quando poi la reflex la vedo come un ostacolo (beninteso, non sempre la uso ancora!!) comincio a riflettere.......

......tornando sempre al punto di partenza....

Ciao a tutti!

Gabriele ! Non arriviamo alla crisi esistenziale ! Un hobby meraviglioso come il far fotografia deve servire a colmare gli spazi lasciati vuoti da lavoro e routine quotidiana, problemi economici o di relazioni, iniziative malriuscite, amori finiti.
Deve rappresentare il piacere di annotare le emozioni di cui sopra nel diario, non il cilicio (visto che parliamo anche di elettronica, non confondiamolo col silicio) , che ci rammenta le cose più brutte del vivere. Sergio

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Tranquillo, nessuna crisi!

Anzi, direi che va benone! Ma la tua foto...?

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La mia foto? Vuoi dire che non si vede, o pensi che sia io? Sergio

Amo parlare di appagamento dei seinsi.
Perchè è di questo che stiamo parlando, no?
Allora sai cosa ti dico? Maledici il giorno in cui ti sentirai appagato.

Così, tanto per autocelebrarmi, vi allego uno scatto di vita "lavorativa" quotidaiana.

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