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[software] Correzione Colore: Dan Margulius
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ges
Staff
Messaggio: #1
Molto spesso si parla del colore e della sua correzione nella fotografia digitale, vorrei segnalare - a quanti ancora non lo conoscessero - il sito italiano di un grande, forse una delle massime autorità viventi in questo campo: Dan Margulis.

Sono rimasto sempre affascinato dalle sue tecniche utilizzate in Photoshop e ho cercato in questi anni di studiare, tramite i suoi libri, molti suoi argomenti ma vi sono tantissime cose che devo ancora imparare.

Il sito italiano di Dan Margulis lo trovate QUI

Ve lo volevo segnalare, tra l’altro, anche perché sono messe a disposizione diverse azioni di Photoshop, belle e pronte da scaricare gratuitamente.

Sono azioni tutte molto utili, in particolare, per i paesaggisti consiglio “Margulis Sky Masks 082009” da utilizzare in presenza di parti di cielo; basta solo avviarla e l’azione fa tutto lei, riconosce automaticamente il cielo rendendolo più saturo attraverso l’utilizzo del canale b del LAB.

Ciao.
 
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Risposte
maxiclimb
NPA
Messaggio: #2
Ges, sono stato negli anni un grandissimo estimatore di Dan Margulis e del metodo Lab.

Studiare a fondo il suo libro "Canyon Conundrum" è stata quasi una esperienza mistica biggrin.gif (anche per la complessità).
Ma la "classic guide to color correction" per molti versi è ancora peggio...

Questa premessa solo per dire che conosco anch'io abbastanza bene la materia.

Ecco, trovo che il Lab sia ormai per molti aspetti... obsoleto.
L'enorme progresso dei Raw converter e di alcuni plugin specifici, ha reso a mio avviso i vantaggi del Lab abbastanza marginali, soprattutto a fronte delle problematiche e dei rischi.
Perché usare il Lab è molto rischioso, per la qualità dei files... è estremamente semplice creare dei fuori gamut irrisolvibili, data l'ampiezza intrinseca di quello spazio.
Per non parlare dei colori "immaginari" che si possono descrivere, ma non rappresentare, perché non esistono! es: L=0 A=50 B=0 è contemporaneamente un verde brillante e un nero assoluto! smile.gif

Ecco... smanettare con il Lab senza sapere MOLTO bene cosa si sta facendo, rischia di produrre danni consistenti, che magari ci ritroviamo in stampa.

Ormai l'ho quasi del tutto abbandonato, salvo casi abbastanza rari.
Può essere molto utile per creare maschere particolari, o per correzioni cromatiche dove altri sistemi non funzionano bene (l'ho usato parecchio per le scansioni di diapositive, spesso sono riuscito a correggere i colori meglio e più in fretta che con qualsiasi altro sistema)

Attenzione, non lo sto affatto demonizzando (il Lab), ma vorrei solo mettere in guardia verso un uso poco accorto (non è naturalmente il tuo caso).

Per contro, il suo studio lo consiglierei a chiunque per quanto è formativo.
Trovo che non offra "ricette precotte", ma insegna un metodo, ti obbliga a ragionare e a capire le cose a fondo. E sono cose non facilissime...
Se aggiungiamo il fatto che non esiste bibliografia in italiano e bisogna necessariamente studiarlo in inglese (come tutti i testi di qualità su photoshop, del resto) di sicuro è una cosa non proprio alla portata di chiunque, perlomeno per l'impegno che richiede.

Ecco quindi il rischio di ritrovarsi ad usare azioni o tecniche apprese alla spicciolata ma senza averle realmente capite.
E qui casca l'asino, perché purtroppo vedo che ultimamente anche il buon Margulis mette a disposizione azioni precotte, che certamente funzionano molto bene (anche come marketing...) ma sono distanti anni luce dalla sua filosofia e da quanto ho apprezzato dei suoi libri negli anni.
Certo, vedere praticamente il funzionamenti di alcune tecniche con un semplice click, è una buona pubblicità per i suoi workshop, ma... va beh, forse la mia è una pippa senza senso.

Anyway, per ripagare chi ha avuto la pazienza di leggersi il mio pistolotto, metto un link anch'io:

http://www.dgrin.com/showthread.php?t=18203

E' un "gruppo di lettura" su un forum americano dove gli utenti hanno affrontato i vari capitoli del celebre libro di Margulis sul Lab.
Risale a qualche anno fa, ma è interessante, una specie di bignami biggrin.gif

Messaggio modificato da maxiclimb il Apr 13 2011, 05:24 PM
ges
Staff
Messaggio: #3
QUOTE(maxiclimb @ Apr 13 2011, 06:19 PM) *
Ges, sono stato negli anni un grandissimo estimatore di Dan Margulis e del metodo Lab.

Studiare a fondo il suo libro "Canyon Conundrum" è stata quasi una esperienza mistica biggrin.gif (anche per la complessità).
Ma la "classic guide to color correction" per molti versi è ancora peggio...

Questa premessa solo per dire che conosco anch'io abbastanza bene la materia.

Ecco, trovo che il Lab sia ormai per molti aspetti... obsoleto.
L'enorme progresso dei Raw converter e di alcuni plugin specifici, ha reso a mio avviso i vantaggi del Lab abbastanza marginali, soprattutto a fronte delle problematiche e dei rischi.
Perché usare il Lab è molto rischioso, per la qualità dei files... è estremamente semplice creare dei fuori gamut irrisolvibili, data l'ampiezza intrinseca di quello spazio.
Per non parlare dei colori "immaginari" che si possono descrivere, ma non rappresentare, perché non esistono! es: L=0 A=50 B=0 è contemporaneamente un verde brillante e un nero assoluto! smile.gif

Ecco... smanettare con il Lab senza sapere MOLTO bene cosa si sta facendo, rischia di produrre danni consistenti, che magari ci ritroviamo in stampa.

Ormai l'ho quasi del tutto abbandonato, salvo casi abbastanza rari.
Può essere molto utile per creare maschere particolari, o per correzioni cromatiche dove altri sistemi non funzionano bene (l'ho usato parecchio per le scansioni di diapositive, spesso sono riuscito a correggere i colori meglio e più in fretta che con qualsiasi altro sistema)

Attenzione, non lo sto affatto demonizzando (il Lab), ma vorrei solo mettere in guardia verso un uso poco accorto (non è naturalmente il tuo caso).

Per contro, il suo studio lo consiglierei a chiunque per quanto è formativo.
Trovo che non offra "ricette precotte", ma insegna un metodo, ti obbliga a ragionare e a capire le cose a fondo. E sono cose non facilissime...
Se aggiungiamo il fatto che non esiste bibliografia in italiano e bisogna necessariamente studiarlo in inglese (come tutti i testi di qualità su photoshop, del resto) di sicuro è una cosa non proprio alla portata di chiunque, perlomeno per l'impegno che richiede.

Ecco quindi il rischio di ritrovarsi ad usare azioni o tecniche apprese alla spicciolata ma senza averle realmente capite.
E qui casca l'asino, perché purtroppo vedo che ultimamente anche il buon Margulis mette a disposizione azioni precotte, che certamente funzionano molto bene (anche come marketing...) ma sono distanti anni luce dalla sua filosofia e da quanto ho apprezzato dei suoi libri negli anni.
Certo, vedere praticamente il funzionamenti di alcune tecniche con un semplice click, è una buona pubblicità per i suoi workshop, ma... va beh, forse la mia è una pippa senza senso.

Anyway, per ripagare chi ha avuto la pazienza di leggersi il mio pistolotto, metto un link anch'io:

http://www.dgrin.com/showthread.php?t=18203

E' un "gruppo di lettura" su un forum americano dove gli utenti hanno affrontato i vari capitoli del celebre libro di Margulis sul Lab.
Risale a qualche anno fa, ma è interessante, una specie di bignami biggrin.gif


Quando diversi anni fa (mi pare nel 2007) in un forum mi consigliarono di comprare "Photoshop LAB Color: The Canyon Conundrum and Other Adventures in the Most Powerful Colorspace" confesso che pensai “che me ne faccio di un libro che parla solo sul colore se io voglio imparare ad usare Photoshop?

Ma devo dire che mi ricredetti subito.

Adesso lo vedo lì nella mia folta bibblioteca di libri su Photoshop, pieno di appunti scritti a matita (non volevo rovinare il libro, ma non li cancellerò mai) e devo dire che leggendolo e sperimentando mi si aprì un mondo.

Certo ora il LAB è passato in secondo piano, intanto sono nati altri software, altre tecniche che fanno gestire il colore anche ai meno esperti, ma la tecnica rimane sempre valida.

Lo stesso Scott Kelby nel suo ultimo libri, pubblicato solo 5 mesi fa “Photoshop CS5 per la fotografia digitale” a pag. 282 riprende alcune tecniche per ravvivare i colori in Colore Lab.

Certo, sono d’accordo con te quando dici che gestire il colore con il Lab senza sapere esattamente quello cosa si sta facendo si rischia di produrre danni più che benefici.

Io stesso uso ormai poco queste tecniche ma qui intendevo segnalarlo in quanto, uno dei più grandi conoscitori della correzione del colore che ha fatto e fa ancora scuola e poi visto che si trovavano delle azioni (gratis) mi è sembrato utile suggerirle a chi è forse meno avvezzo ma con questi espedienti si può aiutare e perché no forse fare venire la voglia di approfondire e sperimentare.





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ges   [software] Correzione Colore: Dan Margulius   Apr 13 2011, 03:49 PM
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