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Nel Laboratorio Del Pittore...
altro reportage sui mestieri di oggi
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16ale16
Messaggio: #1
Questo è il secondo reportage rivolto ai mestieri di oggi. L'interesse è sempre rivolto ai gesti, a come si fanno le cose, piuttosto che al cosa si sta facendo. Ci troviamo questa volta nel lavoratorio del pittore...

Colori ad acqua, colori ad olio. Non c’è modo migliore per introdurre un’avventura in due dipinti realizzati da due pittori, coppia sia nella vita che nel lavoro; ognuno dei due con il proprio stile, ognuno dei due col proprio soggetto, ognuno dei due con l’attrezzatura adatta al tipo di colore, ognuno dei due col proprio mestiere.
Il viaggio in questo laboratorio artigianale, dove Andrea e Fabiana Centofanti realizzano le proprie opere permette di apprezzare la loro manualità, il loro controllo della tecnica per raccontare in un dipinto le proprie sensazioni.
Differenti per tipo di colore usato, acrilico lei, ad olio lui, sono differenti anche nel quadro. Fabiana sta infatti realizzando un quadro su Santa Teresina, seguendo un progetto a tema religioso, mentre Andrea sta dando gli ultimi colpi pennello ad un quadro di un filone surreale.
Tutt’intorno opere appese ai muri nelle cornici. Il laboratorio è una fucina dove si produce colore, dove si dà vita a tele o a tavole di compensato. Un semplice disegno man mano prende forma, acquisisce un’anima e la sua forza espressiva.
La tecnologia qui è un computer che ha lo scopo principale di diffondere musica, al più viene usato per mostrare una foto, un riferimento. Le mani non battono tasti sulla tastiera, il mouse non si muove vertiginosamente su un tappetino, piuttosto fanno correre veloci i pennelli o gli fanno accarezzare con precisione i bordi; si aprono tubetti di colore e non siti internet.
La Fabietta, così si firma Fabiana, sta realizzando il suo quadro sul compensato, unendo in una forma tutt’altro che rettangolare e classica, con diversi pezzi di legno. Appoggiata al suo treppiede, con una foto stampata come riferimento della Santa ritratta, inizia a dare i suoi colpi di pennello:

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

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Il volto della Santa man mano assume forma, colore, sostanza. Fabiana ci spiega che per avere un effetto di incarnato, di chiaroscuro e quindi di profondità, con il colore acrilico occorre fare molto lavoro. Il colore è coprente e per avere senso di tridimensionalità servono diverse passate. Il colore acrilico è molto resistente, dura nel tempo tanto che si usa per la pittura murale, ma essendo molto veloce nell’essiccarsi li rende decisamente complicati per la realizzazione di opere d’arte, richiedendo un lungo tempo di lavorazione.
I ferri del mestiere sono i pennelli sempre a portata di mano:

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Il lavoro va avanti sotto attenti occhi:
IPB Immagine

La Fabietta per non farsi ombra il treppiede viene messo fronte alla luce, in modo tale da essere tutto uniformemente illuminato dalle luci al neon del laboratorio:
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Dipingere non è solo stare seduti sullo sgabello, dipingere è cercare le prospettive migliori, mettendosi a tu per tu con il quadro, cercando di vedere, di leggere, di capire:
IPB Immagine

Si scelgono i colori, quelli più adatti, quelli che l’occhio del pittore già sa immaginare come andranno lavorati per rappresentare la sua idea. Lo si fa correre veloce, sempre in completo controllo:
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Il primo approccio al quadro è fatto, il soggetto ha iniziato a prendere forma. Mani sapienti hanno gettato le basi per il dipinto. Si sciacquano i pennelli, si arretra per godersi il lavoro fatto e si inizia già a pensare a domani, a come continuerà:
IPB Immagine

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Il giorno dopo Andrea ci mostra come sta per chiudere il suo quadro surreale. C’è un drago, due figure femminili e manca qualche ritocco per chiuderlo. La sua tecnica è diversa, infatti usa il colore ad olio.
Lo studio è lo stesso, l’approccio al quadro completamente diverso. Andrea non si appoggia al tavolo come Fabiana, porta il colore che gli serve direttamente in mano. Serve il bianco? Nessun problema, il barattolo è a disposizione:

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Anche la tavolozza segue sempre il pittore. È costituita da una tavoletta di legno con due coppette e il posto per i colori da mischiare, tutto a misura di mano:
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IPB Immagine

La mano è ferma, sicura nei movimenti e nel tracciare i contorni dei volti quello che conta è la precisione. Non c’è velocità, ma controllo completo del movimento:
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Anche con Andrea c’è silenzio, l’attenzione è tutta dedicata al colpo che deve dare il pennello, quello che in Photoshop è il brush stroke, qui è invece realtà. Il flusso, la durezza e la dimensione qua vengono scelti dalla mano e gli occhi seguono ogni singolo movimento da vicino:
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La posizione che sceglie Andrea è diversa, il quadro infatti ha la luce della porta alle spalle, ma la soddisfazione del lavoro è sempre grande:
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Ad un tratto la tecnica cambia, il colore ad olio va ora usato per fare delle ali e il loro piumaggio. Non si usa più il pennello ma una spatola, grazie alla quale si riescono ad ottenere dei rilievi e dei chiaroscuri che simulano alla perfezione la texture delle piume di un ala:
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Il tutto è seguito sempre molto da vicino:
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La figura femminile è stata quasi completata, le ali sono state fatte, ma per procedere il colore deve asciugare. Ci si ferma qua e dopo aver lavorato con pennello e spatola, si chiude l’ultimo tubetto...
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Messaggio modificato da Negativodigitale il Sep 3 2012, 12:11 PM
Vincenzo Ianniciello
Banned
Messaggio: #2
...come lavoro non e' male...anz, buono...ma di foto ne sarebbero bastare anche meno...
...la 2-3-4-5 per lei e la 3-4-6-7 per lui... wink.gif
Negativodigitale
Messaggio: #3
Beh, sicuramente c'è da fare ancora più selezione, ad esempio la uno la sette, la quattordici e la sedici sono dei doppioni (come stile/tecnica).
Nell'insieme è un buon-reportage, mansueto, descrittivo, scolastico ... gli manca l'anima, per me. Questa gente fa il suo, lo fa anche bene, per carità, ma fotografo e soggetti sembra che viaggino su mondi paralleli, apparentemente senza contatto. Ok, il contatto non è ritenuto indispensabile, però, per me, così il racconto si appiattisce parecchio parecchio. Di già c'è questo BN grigino ...
smile.gif

Ciao! Paolo

p.s.: gli unici sguardi in camera sono nella sei e nella nove, ma sono ... nei quadri. Non che sia indispensabile, ma anche questo MI dà la sensazione di una serie di foto assai asettiche ...

Messaggio modificato da Negativodigitale il Sep 4 2012, 10:29 AM
16ale16
Messaggio: #4
grazie dei vostri commenti. Sul discorso della foto che guarda in camera ho ragionato molto sul cosa fare ed è stata una scelta a priori. Spiego...

La mia idea in questo, nel precedente su ago e filo e nel prossimo che mostrerò nell'officina del fabbro, la mia idea è quella di far vedere come lavora la gente anche senza il fotografo che in quel momento li riprende. Ho voluto essere il più trasparente possibile non ho mai interagito con loro per volerli riprendere nell'esecuzione del loro lavoro.
Entrambi avrebbero fatto le stesse cose che ho ripreso io anche se non ci fossi stato a scattare con loro e questo volevo riprendere. Lo sguardo in camera non mi interessa, non ho fini editoriali per cui l'immagine deve essere coinvolgente per il lettore e quindi magari costruita. Io mi sono limitato a fare foto ad un mestiere ed ecco perché non ci sono sguardi in camera.
Asettiche? Distanti? Beh documentali direi, documentali del mestiere. Questa è stata la mia idea estiva e nel lavorarmi il contatto ho proprio premesso che io per loro avrei dovuto essere trasparente (sebbene c'ho na panza in 3D che manco ar cinema biggrin.gif ), loro avrebbero dovuto fare la stessa cosa fatta il giorno prima, con la sola differenza che c'ero io a girare intorno.

Le idee possono essere tante, i percorsi sono lunghi e nel mio corso di studi ho voluto interagire con i soggetti in questo modo. E' stata una linea guida da seguire, sicuramente non facile su cui sto avendo tanti (non solo su queste pagine) dei feedback.

Mi interessa sapere cosa ne pensa il pubblico proprio per capire come vengono lette alcune situazioni. E io nel frattempo "elaboro" smile.gif

Sul discorso della sintesi ti riporto una riflessione ad alta voce sui perché dei miei scatti

sono due reportage sequenziali, uno dopo l'altro. Parto da lei.

La prima l'ho messa per focalizzare l'attenzione sul prodotto acrilico, non a caso con la scritta in bella evidenza. Mi parlavano infatti delle differenti tecniche di lavorazione questo mi sembrava un buon modo per parlare della sua (specularmente c'è la 16 per Andrea)

La 2 è la contrapposizione delle tavolozze, un piatto di carta contro quella di legno di lui con le due coppette

La 3 mi serve per un punto di vista diverso, antitetico rispetto alla prima di Andrea, che mostra il foglio in mano come riferimento

Con la 4 stacco sui ferri del mestiere. Io lo faccio spesso nei miei lavori e avevo fatto una cosa simile anche per quello della sartoria, con la scatola di fili.

La 5 cerca di essere un qualcosa di diverso, sfruttando il quadro messo al muro

La 6 è descrittiva della tecnica che lei usa per dipingere. Si vedrà infatti la diversità con lui, che il quadro lo mette al contrario. Lei non si fa ombra, lui vuole luce alle spalle. Diversi i colori, diversi gli approcci

La 7, forse, riprende il discorso della foto, ma il piano inclinato (nuovi linguaggi del reportage come stile cui mi sono riferito), vuole essere un elementi di dinamismo, per non essere troppo statico

La 8 mi piace perché è una di quelle dove si legge la concentrazione e il pensiero sulla faccia di lei

La 9 ha la tecnica opposta a quella che usa Andrea nei colori ad olio, ovvero il pennello mosso velicemente, cosa che lui non ha mai fatto e che ho cercato di mettere in luce con la foto 15

10 e 11 mi servono di chiusura, una per il gesto del risciacquo dei pennelli e l'altra per la soddisfazione per il lavoro fatto che si va a contrastare con la 17 di Andrea

Venendo alle foto di lui, a parte quelle già richiamate dalle foto di lei come scritto, c'è una coppia di foto con la tavolozza, una solo di dettaglio l'altra rapportata al quadro e forse una delle due, è ridondante

Sull'uso della spatola mi piace la coppia perché in una lui sta di fianco e mostra bene cosa sta facendo, nell'altra ho cercato di catturare la concentrazione


Lo scopo che ho con le foto dei 3 servizi estivi è ben preciso e una sintesi servirà sicuramente, per ora lato web a parte le due delle tavolozze di cui ne terrei una, al taglio delle immagini "ci devo pensare"... boh non so... smile.gif
riccardoal
Messaggio: #5
aspetto di vede il fabbro all opera......mi aspetto movimento....contrasto ( anche in questa serie il grigio e' imperante ) e drammaticita......e sono convinto che cosi sara.....almeno spero
ciao
Ale
Negativodigitale
Messaggio: #6
Beh, Alessandro, se le cose stanno davvero così, è un reportage virtualmente perfetto, cioè esattamente collimante con i tuoi propositi/progetti/intenti.
rolleyes.gif
Paolo

Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #7
La conversione secondo me è piuttosto piatta, con un B&W più ad hoc ne guadagnerebbe wink.gif

L'intento è buono, e la serie pure, anche se non tutte le foto scorrono via....ho letto la tua spiegazione, ma avrei preferito qualche scatto più espressivo degli autori, non avrebbe guastato a mio avviso.
Aspetto anche io il fabbro tongue.gif

Graziano
16ale16
Messaggio: #8
ahò io veramente non capisco ste conversioni piatte... ma non sto a scherzà dico sul serio... ma le guardate da monitor calibrato? Boh non so che pensare...

@grazmel: scatto più espressivo degli autori? Sarebbe stato fuori tema. Il mio intento, ripeto, è quello di offrire uno spaccato su cosa fanno, indipendentemente dalla mia presenza. Il fotografo c'è ma non si vede e quindi loro perché dovrebbero essere espressivi? Non gli ho chiesto di assumere pose, sono le loro facce al lavoro. Più realistico di questo non avrei saputo che fare.

@negativodigitale: sono riflessioni ad alta voce (forumisticamente parlando ovviamente). Se riesco a mettere in campo il vero progetto, che per motivi scaramantici non dico ancora, un taglio ci sarà di sicuro wink.gif Per ora come dicevo non è una giustificazione del lavoro (non ne ho bisogno), quanto uno scrivere le mie idee

@riccardoal: se vuoi dinamismo posso provare a chiedere ai pittori se gli va la prossima volta di dipingere mentre corrono biggrin.gif Questo è quello che fanno ed effettivamente non si tratta di un lavoro così frenetico. Sulla drammaticità me sa che resti a bocca asciutta, a me i servizi strappa lacrime non piacciono, nel mio stile sono piuttosto realista. Quello che accade è oggetto di foto e come detto, per me il fotografo c'è ma non si vede, quindi non andrò mai ad interferire con la gente per avere un certo scatto. Onestamente poi, a meno di martellate sulle mano (con la "o") non saprei proprio perché ci dovrebbe essere drammaticità in un'officina di un fabbro o in una bottega artigianale di un pittore... Ma più in generale, perché ci deve essere drammaticità in un reportage su un mestiere che non è fatto in condizioni disperate o di guerra o di emergenza?
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #9
QUOTE(16ale16 @ Sep 5 2012, 08:10 AM) *
Ma più in generale, perché ci deve essere drammaticità in un reportage su un mestiere che non è fatto in condizioni disperate o di guerra o di emergenza?


Su questo concordo smile.gif

Ma quando dicevo di catturare alcune foto più espressive, per farlo non bisogna dire per forza di mettersi in posa, ma bisogna riuscire a catturare un'espressione dalle loro facce che racconti almeno una certa passione, e visto che stai raccontando il loro mestiere credo ci starebbe decisamente bene, poichè credo coinvolgerebbe ulteriormente lo spettatore... viste così, tolto forse la 11, sembra abbiano una faccia seria e inespressiva sempre, manco fossero in catena di montaggio laugh.gif ok che ci vuole concentrazione, ma credo che un paio di ritratti stretti, magari con un focus sugli occhi o su una smorfia della bocca avrebbe fatto trapelare di più la passione nel mestiere....IMHO, precisiamo biggrin.gif

Graziano
16ale16
Messaggio: #10
QUOTE(Grazmel @ Sep 5 2012, 11:00 AM) *
Su questo concordo smile.gif

Ma quando dicevo di catturare alcune foto più espressive, per farlo non bisogna dire per forza di mettersi in posa, ma bisogna riuscire a catturare un'espressione dalle loro facce che racconti almeno una certa passione, e visto che stai raccontando il loro mestiere credo ci starebbe decisamente bene, poichè credo coinvolgerebbe ulteriormente lo spettatore... viste così, tolto forse la 11, sembra abbiano una faccia seria e inespressiva sempre, manco fossero in catena di montaggio laugh.gif ok che ci vuole concentrazione, ma credo che un paio di ritratti stretti, magari con un focus sugli occhi o su una smorfia della bocca avrebbe fatto trapelare di più la passione nel mestiere....IMHO, precisiamo

Graziano


ma vedi, se quelle facce hanno fatto, io che ce posso fa? Cioè se non c'è interazione coi soggetti, se non chiedo qualcosa in più, io mi limito solamente a far vedere quello che succede... Mò se questi fanno ste facce... che ce posso fa? biggrin.gif biggrin.gif

Tu che avresti fatto? Se hai suggerimenti li accetto volentieri smile.gif
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #11
QUOTE(16ale16 @ Sep 5 2012, 12:13 PM) *
Tu che avresti fatto? Se hai suggerimenti li accetto volentieri smile.gif


Forse sarei andato ancora più vicino, ma davvero vicino, con un grandangolo....solitamente (ma non sempre) così facendo i soggetti si sentono un pò "messi alla prova" e cercano di dare il meglio, di tirar fuori qualcosa di più da loro smile.gif
Potresti dire che così facendo, interverresti e "altereresti" un pò la realtà, può darsi, ma secondo me è solo un aiuto anche per loro per rappresentarli al meglio smile.gif
Se davvero non hanno avuto espressioni "rilevanti", forse non hanno una grande passione, mi verrebbe da pensare. O magari timidezza.... smile.gif

Ripeto, mancherebbero (secondo me) giusto 2/3 scatti di questo tipo, l'intento tuo l'hai spiegato bene, ovvero mostrare un lavoro nei suoi dettagli e nelle gestualità, senza interferire, e l'hai rappresentato.

Comunque, ripeto, sono scatti che piacciono a me e nel mio stile, quelli che ti suggerisco tongue.gif

Graziano
riccardoal
Messaggio: #12

@riccardoal: se vuoi dinamismo posso provare a chiedere ai pittori se gli va la prossima volta di dipingere mentre corrono biggrin.gif Questo è quello che fanno ed effettivamente non si tratta di un lavoro così frenetico. Sulla drammaticità me sa che resti a bocca asciutta, a me i servizi strappa lacrime non piacciono, nel mio stile sono piuttosto realista. Quello che accade è oggetto di foto e come detto, per me il fotografo c'è ma non si vede, quindi non andrò mai ad interferire con la gente per avere un certo scatto. Onestamente poi, a meno di martellate sulle mano (con la "o") non saprei proprio perché ci dovrebbe essere drammaticità in un'officina di un fabbro o in una bottega artigianale di un pittore... Ma più in generale, perché ci deve essere drammaticità in un reportage su un mestiere che non è fatto in condizioni disperate o di guerra o di emergenza?
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Alessa non credevo di doverti spiegare cosa intendo fotograficamente per dinamismo e drammaticita......
magari una mano mossa che gira il colore.........una spatola carica di colore che si smanetta sulla tela......e per drammaticita ,ovviamente nell officina del fabbro, una mazza che picchia su un ferro incandescente con forti contrasti che ne accentuano la potenza o la scintilla del catodo per la saldatura che spicca nell illuminazione tenue tipica di certe officine.......per quanto riguarda i monitor......credo che siamo stati in diversi ad alludere al grigiore degli scatti...possibile che abbiamo tutti i monitor starati?
Negativodigitale
Messaggio: #13
La drammaticità è un termine sproporzionato che può dar luogo a fraintendimenti.
Io la chiamerei capacità di attrarre lo spettatore (fruitore) dell'immagine.
A mio avviso questo tipo di Fotografia, quando è fatta con pienezza, ha lo splendido dono di rendere attraenti gesti/personaggi/ambientazioni assolutamente comuni (direi banali). Come si fa? Bene, anzi, male, ci vuole fortuna, capacità, sensibilità e, in generale, la gran parte degli scatti è da buttare via. Ma, alla luce di quanto spieghi sopra, tutto questo è anacronistico, in quanto, come dici tu ti sei "limitato a fare foto ad un mestiere" con tutti i distinguo del caso.

L'altra cosa interessante (proprio a livello accademico) è legata, per me, alla tua riflessione "non ho fini editoriali per cui l'immagine deve essere coinvolgente per il lettore" ...
E qui l'affare s'ingrossa e si complica e va ad intaccare la questione del rapporto tra l'immagine ed un suo ipotetico Pubblico (tra abbondanti virgolette). E allora, se il pubblico di queste immagini è Alessandro medesimo, il quale le ha realizzate secondo una serie di regole che si è posto ... beh, vanno benone. Se il pubblico è il pittore stesso ... vanno benone ugualmente, sono documentali, sincere, senza storture, senza suggestioni che possono essere non gradite.

Se, invece, quello di un Forum può essere considerato un pubblico (secondo me si, alla grande, anche se è un pubblico assai particolare), beh, allora entriamo in un altro scenario. Al netto del consueto mantra secondo il quale le immagini sono pubblicate per chiedere consigli/suggerimenti (una lagna a cui, personalmente, credo sempre meno), la capacità di interessare/attrarre/suggestionare deve poter saltar fuori, in qualche modo, a maggior ragione quando il lavoro non ha come oggetto un evento particolare "da documentare" con taglio "da cronaca" ma ha come oggetto comuni attività lavorative.

E su questo punto, a mio modesto avviso, questo tuo lavoro, come il precedente, ha delle belle lacune.
E questo può valere anche per altri, eventuali, tipi di pubblico. Per me.

smile.gif
Un saluto.
Paolo





16ale16
Messaggio: #14
QUOTE(Grazmel @ Sep 5 2012, 01:32 PM) *
Forse sarei andato ancora più vicino, ma davvero vicino, con un grandangolo....solitamente (ma non sempre) così facendo i soggetti si sentono un pò "messi alla prova" e cercano di dare il meglio, di tirar fuori qualcosa di più da loro smile.gif
Potresti dire che così facendo, interverresti e "altereresti" un pò la realtà, può darsi, ma secondo me è solo un aiuto anche per loro per rappresentarli al meglio smile.gif
Se davvero non hanno avuto espressioni "rilevanti", forse non hanno una grande passione, mi verrebbe da pensare. O magari timidezza.... smile.gif

Ripeto, mancherebbero (secondo me) giusto 2/3 scatti di questo tipo, l'intento tuo l'hai spiegato bene, ovvero mostrare un lavoro nei suoi dettagli e nelle gestualità, senza interferire, e l'hai rappresentato.

Comunque, ripeto, sono scatti che piacciono a me e nel mio stile, quelli che ti suggerisco tongue.gif

Graziano


Le foto sono state tutte scattate col 28-70 o col 20 e da molto vicino. Io entro sempre nella scena e infatti gli scatti sono stati molto selezionati, proprio per togliere quelli che hanno messo più a disagio all'inizio del lavoro.
Questo è quello che hanno fatto, vissuti dal di dentro.
16ale16
Messaggio: #15
QUOTE(riccardoal @ Sep 5 2012, 02:56 PM) *
Alessa non credevo di doverti spiegare cosa intendo fotograficamente per dinamismo e drammaticita......
magari una mano mossa che gira il colore.........una spatola carica di colore che si smanetta sulla tela......e per drammaticita ,ovviamente nell officina del fabbro, una mazza che picchia su un ferro incandescente con forti contrasti che ne accentuano la potenza o la scintilla del catodo per la saldatura che spicca nell illuminazione tenue tipica di certe officine.......per quanto riguarda i monitor......credo che siamo stati in diversi ad alludere al grigiore degli scatti...possibile che abbiamo tutti i monitor starati?


riccà, non credevo di leggere drammaticità in un reportage in una bottega di un pittore. Già parli, senza neanche averlo visto, di quello che devo ancora pubblicare... su quali basi non ne ho idea

Il dinamismo è rapportato alla tecnica. Colori acrilici, c'è una foto di lei che spennella velocemente, altro non ha fatto. Il dinamismo in questo reportage non c'è. E' come chiedere staticità ad un treno in corsa. Questi pitturano da seduti e non spennellano velocemente, salvo quel caso di Fabiana con l'acrilico

Colori ad olio. La spatola si muove lentamente, molto lentamente per dare la forma delle piume. Così è stata ripresa.

Non puoi per forza far convergere un reportage ad una cosa. Sti tizi lavorano così, io che te posso fa se non riprenderli? Come faccio a chiedere ad uno zoppo di correre? Questi stanno seduti e fanno pitture di precisione, riempiono spazi col colore. Non spatolano velocemente, non spennellano velocemente, non usano il rullo, non fanno lo spugnato e non mettono lo zucchero sulle ciambelle fritte.

Sicuro che non hai guardato e commentato il reportage con un'idea preconcetta che non è applicabile a sto servizio? Queste persone sono state riprese nella loro attività, tant'è che sono stati citati i nomi. Non è il mestiere del pittore, sono loro. D'altro canto sarebbe impensabile il voler racchiudere in 20 scatti un mestiere per intero. Posso aprire uno spaccato su una realtà e questo ho fatto.

Poi per quello che ti aspettavi non so che farci, prenditela con loro. Come si dice, ambasciator non porta pena. 3 ore con loro e se vuoi ti posto tutte quante le foto (circa 90) che mostrano come non abbiano fatto granchè di diverso.

Se il reportage lo guardi senza aspettarti qualcosa, ma per quello che racconta, puoi vedere tranquillamente alla foto 2 Fabiana sta riempiendo lo spazio sopra la testa del soggetto, quindi che spazzolate può dare?
Nella foto 3 Fabiana sta col pennello nell'occhio del soggetto, che dinamismo ci può essere? Volemo fà l'occhi de super pippo?

Dalla foto 4 puoi vedere che pennelli sta usando. Sono piccoli, per lavori di precisione, non mi sembra il grande pennello della famosa pubblicità. Questo mostra come i ferri del mestiere siano indirizzati verso qualcosa che non c'azzecca niente con quello che ti aspettavi che, ripeto, non è affatto detto che sia quello che fanno ste persone.

Foto 7 mostra Fabiana in ginocchio, quindi ancora un lavoro di fino.

La foto 10, finalmente, quando tutto intorno è stato riempito, mostra della velocità, che non è però Carl Lewis che fa i 100 metri, sono delle spennellate veloci ma corte e questo viene di mosso. Sto ad 1/30, se vado più lento muovo troppo Fabiana e la mano praticamente non la riconosci più perché va in ghost. Questo è il massimo dinamismo che offre la bottega. Sarei stato fesso a non riprenderlo, ma avendolo fatto non capisco dove andarlo a cercare altrove, visto che te lo aspettavi...

La 3 e la 4 di Andrea nuovamente mostrano come si sita facendo un volto, quindi ancora un lavoro di precisione. Mò io dico, se questi fanno sti quadri, che ce posso fa? Li faccio mette a correre per via della ricerca del dinamismo che non c'è? Non sono il 100% dei pittori, sono due pittori che non hanno niente di dinamico. Se ti piace il dinamismo nei pittori, se trovi chi lo fa mentre dipinge, buttati a bomba a fare un reportage... Io questi ho trovato e ti ho raccontato come lavorano.

Arrivare a dire cosa ti aspettavi, invece che provare a capire cosa sto raccontando non è un buon modo per leggere un reportage. Che fai se dal telegiornale ti arriva una notizia che non ti aspettavi te la prendi col giornalista solo perché te l'ha riportata?

16ale16
Messaggio: #16
QUOTE(Negativodigitale @ Sep 5 2012, 04:36 PM) *
La drammaticità è un termine sproporzionato che può dar luogo a fraintendimenti.
Io la chiamerei capacità di attrarre lo spettatore (fruitore) dell'immagine.
A mio avviso questo tipo di Fotografia, quando è fatta con pienezza, ha lo splendido dono di rendere attraenti gesti/personaggi/ambientazioni assolutamente comuni (direi banali). Come si fa? Bene, anzi, male, ci vuole fortuna, capacità, sensibilità e, in generale, la gran parte degli scatti è da buttare via. Ma, alla luce di quanto spieghi sopra, tutto questo è anacronistico, in quanto, come dici tu ti sei "limitato a fare foto ad un mestiere" con tutti i distinguo del caso.

L'altra cosa interessante (proprio a livello accademico) è legata, per me, alla tua riflessione "non ho fini editoriali per cui l'immagine deve essere coinvolgente per il lettore" ...
E qui l'affare s'ingrossa e si complica e va ad intaccare la questione del rapporto tra l'immagine ed un suo ipotetico Pubblico (tra abbondanti virgolette). E allora, se il pubblico di queste immagini è Alessandro medesimo, il quale le ha realizzate secondo una serie di regole che si è posto ... beh, vanno benone. Se il pubblico è il pittore stesso ... vanno benone ugualmente, sono documentali, sincere, senza storture, senza suggestioni che possono essere non gradite.

Se, invece, quello di un Forum può essere considerato un pubblico (secondo me si, alla grande, anche se è un pubblico assai particolare), beh, allora entriamo in un altro scenario. Al netto del consueto mantra secondo il quale le immagini sono pubblicate per chiedere consigli/suggerimenti (una lagna a cui, personalmente, credo sempre meno), la capacità di interessare/attrarre/suggestionare deve poter saltar fuori, in qualche modo, a maggior ragione quando il lavoro non ha come oggetto un evento particolare "da documentare" con taglio "da cronaca" ma ha come oggetto comuni attività lavorative.

E su questo punto, a mio modesto avviso, questo tuo lavoro, come il precedente, ha delle belle lacune.
E questo può valere anche per altri, eventuali, tipi di pubblico. Per me.

smile.gif
Un saluto.
Paolo


Vedi Paolo, il pubblico è un punto molto contestato e molto combattuto. Nelle varie volte che mi sono capitati servizi matrimoniali, ho sempre proposto qualcosa che il pubblico ha stravolto. Pubblico che ne sa qualcosa? Ovviamente nella stra grande maggior parte dei casi no, ma visto che pagano, li accontento, cambiando il tutto secondo il loro gusto.

Ora, davanti ad un forum la parola pubblico è tremenda. Ci sono fattori importanti che intervengono, che sono legati molto spesso, purtroppo, all'autoreferenzialità di chi commenta. Questo vale per chiunque e ho notato che man mano che caratterizzo i miei lavori su basi teoriche apprese nei corsi, c'è sempre meno comprensione da un pubblico esteso. Fa molto più colpo un ennesimo tramonto che non una storia raccontata.

Io non mi eleggo assolutamente a persona in grado di fotoraccontare, assolutamente, tant'è che sto sperimentando, mi metto degli obiettivi, mi chiedo cosa sarebbe meglio fare, come cambiare una cosa o come un'altra. Non esco per strada a scattare e poi quello che viene viene.

Sono cose difficili, sì mi metto nei guai da solo perché fotoraccontare è tosta, ma preferisco mettere su un lavoro che è basato su qualcosa che mi è stata insegnata, piuttosto che andare a c... fortuna. Poi magari non ci riesco, ma non mollo certamente.

Lacune nel lavoro? Hai voglia se ce ne sono e troppe ce ne saranno, il problema è capire se chi le trova è veramente in grado di leggere il lavoro e sia chiaro sto riprendendo le tue parole ma NON mi sto riferendo a te o a qualcuno che ha già risposto in precedenza. E' un discorso di ampio respiro, che vale ovunque.

Questo servizio è documentale, sì assolutamente documentale, quello che però ho scritto a riccardoal lo ribadisco. Leggere un servizio con delle aspettative, sebbene lecito, non è una grande idea... A meno che non si sappia con certezza cosa fa quel pittore (se di pittore si parla), sarebbe preferibile approcciare al lavoro cercando di capire cosa si è raccontato o provato a...
Queste persone nella loro quotidianità si comportano così, li ho ripresi. Niente di accattivante? Dipende solo dal fotografo secondo te? Sei cioè veramente così sicuro (te come chiunque altro sia chiaro, parlo sempre a largo spettro) che sia solo il fotografo ad essersi perso qualcosa in 3 ore e più che è stato in bottega col pittore? Dai non ci credo

Riprendo poi un tuo commento che avevi fatto ad un reportage mio, orrendo, su Orvieto. L'ho postato lo stesso, dicevi che comunque avevo fatto bene a metterlo, nonostante le difficoltà del contesto. Bene, continuo ad essere d'accordo con questa tua frase, tant'è che continuo a postare questi lavori che, credimi, sotto hanno una progettazione ed una elaborazione. Spesso poi il contesto non ti permette di fare di più, non sono foto al palio di siena dove succede sto mondo e quell'altro, sono piccole realtà artigianali, che sono raccontate in questi scatti.

Manca dinamismo? Come avevo spiegato prima, quando c'è stato l'ho preso... Se viene fuori un servizio da una manifestazione pubblica che è statico allora il commento ci sta, ma chiedere dinamismo dove ci sono persone sedute che fanno lavori di precisione, beh non saprei che farci...

E' un mondaccio, veramente tosto e ci sono tanti che non hanno proprio idea di cosa sia un reportage, mettendo una foto dietro l'altra, magari mettendone 56, mischiando b/n e colore e tanto altro. In un forum anche peggio, dove spesse volte ci sono ALTRI fattori che non quelli fotografici che spingono a fare certe osservazioni.

Io ho iniziato un percorso di studi, uno stile personale e mi creo nuove sfide e stai tranquillo che non mi fermo e mi dispiace onestamente di vedere che quasi nessuno prova a sfidarsi con qualcosa di tosto. Ci vuole molto poco ad uscire in centro a Roma o Milano e scattare alla ricerca di qualcosa. Altra cosa è uscire perché si vuole fare qualcosa di specifico. A me hanno insegnato a ragionare nel secondo modo, mi hanno bastonato alla grande e troppo ancora verrò bastonato, ma ripeto, non mi fermo. Meglio secondo a Roma che primo in Gallia disse Cesare, quindi meglio postare servizi che danno luogo a questo scambio di opinioni, piuttosto che la fotina politically correct, diplomatica, che riceve come commento "suprema ed eccezionale gestione delle cromie. Una sbidiguta antani eccezionale".

Parliamo di fatti, con Grazmel prima si è parlato di come sono state scattate le foto, di tecnica. Questa è una discussione fotografica. Viva Dio che esistono spezzoni del genere smile.gif

E il tutto in grande serenità, in primis perché ripeto, ho un percorso e me lo sparo tutto e poi perché mò me tocca annà in ospedale che sta a nasce mì fio... Eh sì, tra sta notte e domani arriva Leonardo. Quindi nun fate casotto, mettete tutto a posto, spegnete er gas, staccate la luce e lasciate un goccetto de latte ar micio smile.gif

Non ho assolutamente idea di quando potrò rileggere e commentare smile.gif

Spero nessuno se la sia presa comunque perché non è mia intenzione attaccare nessuno. Si parla tra persone che reputo adulte e qualora abbia scritto parole che hanno urtato la sensibilità di qualcuno, me ne scuso (... ma manco tanto sotto sotto biggrin.gif )

ciao gente!




















ah non aspettatevi il reportage in sala parto eh... c'ha fregato anticipando di 15 giorni e non ho fatto in tempo a fare la salmonella, quindi sulla porta della sala parto c'è il cartello del divieto di sosta con la mia faccia :(
shenker
Banned
Messaggio: #17
Ho come la sensazione che nel tuo rispondere a commenti e critiche ci sia quasi un tentativo di difesa che sta per diventare strenua.

Estrapolo dalla tua lunghissima sequela di parole, a difesa del tuo lavoro, quanto segue:

"Queste persone sono state riprese nella loro attività, tant'è che sono stati citati i nomi. Non è il mestiere del pittore, sono loro. D'altro canto sarebbe impensabile il voler racchiudere in 20 scatti un mestiere per intero. Posso aprire uno spaccato su una realtà e questo ho fatto."

Bene, più che corretto, anzi no!
Chi ti dice che in 20 scatti non puoi racchiudere un mestiere?
Può bastarne anche uno!
Mi sembra che commenti un po' troppo, esattamente come troppe sono le immagini che proponi: tanto fumo e niente arrosto.
Ma chiedi anche cosa ne può pensare il pubblico.
Beh!, onestamente, proposto in questo modo, da "pubblico", non trovo assolutamente nulla di interessante e coinvolgente, pur essendo abbastanza vicino all'ambiente della pittura.
Sono fermamente dell'idea che un reportage debba parlare da solo e non vivere grazie ai commenti (meglio dire giustificazioni!) dell'autore, peraltro privi di sostanza se non un fastidioso rumore di unghie (cfr. "aggrapparsi sugli specchi").
No, per me non va, se fosse pubblicato su una rivista girerei pagina con un grande sbadiglio ripensando ai soldi spesi inutilmente per averla acquistata.
Non me ne volere e abbi pietà nel replicare, niente di chilometrico, neh?

Edit: beh! dai, comunque tanti auguri per il nuovo frugoletto! smile.gif

Messaggio modificato da shenker il Sep 5 2012, 05:29 PM
Negativodigitale
Messaggio: #18
QUOTE(16ale16 @ Sep 5 2012, 05:59 PM) *
...
Niente di accattivante? Dipende solo dal fotografo secondo te? Sei cioè veramente così sicuro (te come chiunque altro sia chiaro, parlo sempre a largo spettro) che sia solo il fotografo ad essersi perso qualcosa in 3 ore e più che è stato in bottega col pittore? Dai non ci credo
...


Si, secondo me si ( ohmy.gif ), ma è una mia personalissima impressione che vale per quel che vale, cioè zero.
Ma se le cose stessero davvero come dici tu, cento fotografi diversi nello stesso luogo farebbero le stesse esatte foto.
E invece purtroppo (o per fortuna) non è così.

Sul fatto di pubblicare o non pubblicare, ovvio che, sempre per quel che può valere, ti risponda che è sempre meglio provarci.
smile.gif
Ciao! Paolo

p.s.: auguri per il pvpo! cool.gif

Messaggio modificato da Negativodigitale il Sep 5 2012, 05:35 PM
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #19
QUOTE(shenker @ Sep 5 2012, 06:26 PM) *
Sono fermamente dell'idea che un reportage debba parlare da solo e non vivere grazie ai commenti


Beh, per fare un banale esempio, a me sembra che le grandi foto del National Geographic siano sempre correlate da ottimi e lunghi articoli smile.gif

Se una foto parla da sola, e le grandi foto spesso lo fanno, è un più, ma personalmente non vedo che male c'è se si aggiunge anche qualche dettaglio scritto....IMHO wink.gif

Graziano

QUOTE(Negativodigitale @ Sep 5 2012, 06:33 PM) *
Ma se le cose stessero davvero come dici tu, cento fotografi diversi nello stesso luogo farebbero le stesse esatte foto.
E invece purtroppo (o per fortuna) non è così.

Sul fatto di pubblicare o non pubblicare, ovvio che, sempre per quel che può valere, ti risponda che è sempre meglio provarci.
smile.gif
Ciao! Paolo


Condivido, anche secondo me è parso strano che i due pittori fossero stati così inespressivi per 3 ore....evidentemente Ale ti è sfuggita qualche espressione wink.gif
Vedrai che adesso col fabbro le cercherai queste espressioni hihi tongue.gif

Graziano
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #20
PS: augurissimi anche da parte mia! smile.gif
shenker
Banned
Messaggio: #21
QUOTE(Grazmel @ Sep 5 2012, 06:38 PM) *
Beh, per fare un banale esempio, a me sembra che le grandi foto del National Geographic siano sempre correlate da ottimi e lunghi articoli smile.gif

Se una foto parla da sola, e le grandi foto spesso lo fanno, è un più, ma personalmente non vedo che male c'è se si aggiunge anche qualche dettaglio scritto....IMHO wink.gif

Graziano
Condivido, anche secondo me è parso strano che i due pittori fossero stati così inespressivi per 3 ore....evidentemente Ale ti è sfuggita qualche espressione wink.gif
Vedrai che adesso col fabbro le cercherai queste espressioni hihi tongue.gif

Graziano


Graziano, i testi e le immagni sono complementari l'una all'altra in quelle riviste e infatti usi il termine articoli.
Qui non ci sono articoli, ci sono solo alcuni commenti che degenerano in giustificazioni.
Saluti,
Shenker
riccardoal
Messaggio: #22
ho letto velocemente vista l ora ma credo di aver capito che hai avuto un erede e ti faccio immensi auguri per questo.......vedi Alessa ho la fortuna di non dover piu dipendere da nessuno ormai ( salvo mia moglie ) per cui negli ultimi tre anni mi sono liberato da quelli che sono i vincoli clientelari e mi sento veramente libero di esprimere cio che sento......in questo post ,che ammetto e' pieno di buona volonta da parte tua,ai vari commenti legati alla staticita degli scatti hai sempre risposto che purtroppo la situazione era quella e non potevi certamente tu far si che cambiasse visto che volevi riprendere i soggetti nel loro mondo.......ora ti chiedo se non sarebbe stato il caso ,visto il risultato da te stesso ammesso, di rinunciare al progetto come ,per esempio ,hai fatto con Calcata.....citta vuota e inutile?mi dirai " vedi che avevo ragione ed eri in una posizione preconcettuale e prima ancora di vedere il post? "
forse si....forse no......ma la risposta non dipende mai da me Alessa........se la tua regola e' fare cio in cui credo e me ne frego degli altri devi accettare che altri possano seguirla.....io ti stimo perche segui una via e credi in cio che fai ma ti chiedo,e non per me credimi ,di fermarti un attimo a riflettere......forse un po di modestia ti farebbe solo che bene come a noi tutti......
ti stimo Alessa e cresci bene sta creatura che rende beata la tua vita
ciao
Riccardo
16ale16
Messaggio: #23
mentre siamo ancora in attesa... ripasso di qua biggrin.gif

QUOTE(Negativodigitale @ Sep 5 2012, 06:33 PM) *
Ma se le cose stessero davvero come dici tu, cento fotografi diversi nello stesso luogo farebbero le stesse esatte foto.
E invece purtroppo (o per fortuna) non è così.


Beh no Paolo, intendo un'altra cosa. Le foto sono diverse e ci mancherebbe, ognuno la vede a modo suo, ma se il fatto dinamico non accade, se la professione che riprendo non ha questi elementi, come avrebbe potuto rappresentarli anche qualcun'altro?

Solo a questo mi stavo riferendo. Ovvio che c'è chi coglie una cosa o chi un'altra, ma in questo reportage il dinamismo non c'è perché, come detto non c'è stato nella scena ripresa wink.gif
16ale16
Messaggio: #24
QUOTE(shenker @ Sep 5 2012, 06:26 PM) *
Ho come la sensazione che nel tuo rispondere a commenti e critiche ci sia quasi un tentativo di difesa che sta per diventare strenua.

macché giustificazioni, mica mi devo giustificare... io ho il viziaccio di non sapermi tenere le cose dentro e quindi scrivo quello che penso. Poi se non piace, ma liberissimi, per carità. Visto però che siamo in un contesto in cui leggono diverse persone, se ad un commento rispondo con la mia idea e col mio pensiero, mi sembra dialogo smile.gif

Guarda, so bene che dallo scritto possano essere fraintesi i toni, vai a capire quando si legge un post, se è stata una giornataccia o altro, ma non ho assolutamente bisogno di giustificarmi.

QUOTE(shenker @ Sep 5 2012, 06:26 PM) *
Estrapolo dalla tua lunghissima sequela di parole, a difesa del tuo lavoro, quanto segue:

"Queste persone sono state riprese nella loro attività, tant'è che sono stati citati i nomi. Non è il mestiere del pittore, sono loro. D'altro canto sarebbe impensabile il voler racchiudere in 20 scatti un mestiere per intero. Posso aprire uno spaccato su una realtà e questo ho fatto."

Bene, più che corretto, anzi no!
Chi ti dice che in 20 scatti non puoi racchiudere un mestiere?
Può bastarne anche uno!
Mi sembra che commenti un po' troppo, esattamente come troppe sono le immagini che proponi: tanto fumo e niente arrosto.

Beh non mi sembra di aver scritto fumo... se rileggi, le parole sono basate su cosa è stato il servizio e sul perché è stato immaginato in questo modo. Non mi pare di scrivere fuffa...

Sui discorso dei 20 scatti. Un pittore ad olio ed un pittore acrilico lavorano in modo completamente diverso, come fai in uno scatto a riassumere in mestiere? Inoltre, fermo restando che sia possibile (cosa che non nego assolutamente) nel contesto di scatto evidentemente non era possibile...
Le grandi foto è vero che uno se le cerca, ma o fai come Bresson che giri sempre con la macchina dietro, oppure hai anche la fortuna di stare al posto giusto al momento giusto. Altrimenti faremmo tutti solo capolavori wink.gif


QUOTE(shenker @ Sep 5 2012, 06:26 PM) *
Ma chiedi anche cosa ne può pensare il pubblico.
Beh!, onestamente, proposto in questo modo, da "pubblico", non trovo assolutamente nulla di interessante e coinvolgente, pur essendo abbastanza vicino all'ambiente della pittura.

e scrivilo, che problema c'è... è impensabile produrre un lavoro che abbia il 100% di consensi no? wink.gif

QUOTE(shenker @ Sep 5 2012, 06:26 PM) *
Sono fermamente dell'idea che un reportage debba parlare da solo e non vivere grazie ai commenti (meglio dire giustificazioni!) dell'autore, peraltro privi di sostanza se non un fastidioso rumore di unghie (cfr. "aggrapparsi sugli specchi").
No, per me non va, se fosse pubblicato su una rivista girerei pagina con un grande sbadiglio ripensando ai soldi spesi inutilmente per averla acquistata.
Non me ne volere e abbi pietà nel replicare, niente di chilometrico, neh?

Volertene? E perché? Il giudizio del pubblico, come già scritto non è sempre positivo, anzi. Posso ovviamente riportati di pareri opposti, ma questo è proprio il senso del pubblico cui chiedo pareri.

Stai tranquillo che prima che mi offendo ce ne vuole e quello che mi fa più piacere è affrontare topic in cui chi legge si possa fare un'idea wink.gif
16ale16
Messaggio: #25
QUOTE(riccardoal @ Sep 5 2012, 11:15 PM) *
...ora ti chiedo se non sarebbe stato il caso ,visto il risultato da te stesso ammesso, di rinunciare al progetto come ,per esempio ,hai fatto con Calcata.....citta vuota e inutile?

Mai, per come sono fatto io mai. Anche il reportage di Orvieto non era granché causa sole, ma mica mi tiro indietro. Troppo facile fare il figaccione con servizi perfetti. Che ce vuole, troppo facile. Preferisco 1000 volte scrivere tutte ste parole spiegando i miei perché e leggendo le reazioni, piuttosto che sentirmi dire "bravo" e basta.
Non mi viene proprio il tenere qualcosa nel cassetto, specie se è stato costruito con un'idea wink.gif

QUOTE(riccardoal @ Sep 5 2012, 11:15 PM) *
...forse un po di modestia ti farebbe solo che bene come a noi tutti......

A me dispiace che traspaia superbia, perché personalmente sorrido sempre quando scrivo sti commenti. Non sono mai acceso o carico o altro. E' quello che penso, lo scrivo senza il minimo problema. E lo scrivo perché preferisco mille volte affrontare qualcosa di più difficile piuttosto che andare ad azzeccare a Xulo un paio di foto, postarle e farmi fare una doccia di complimenti.
So benissimo che mi sto complicando la vita e continuerò a farlo senza mai smettere. Troppo facile beccare l'ennesimo tramonto o la scena singola. Poi chi dice che ci riesco, ma se non provo... Non sono certo il tipo che tiene chiusa la D700 nell'armadio, specie quando provo a strutturare un lavoro, a seguire un'idea... wink.gif

QUOTE(riccardoal @ Sep 5 2012, 11:15 PM) *
ti stimo Alessa e cresci bene sta creatura che rende beata la tua vita

eh, quanno ariva... qua ancora GNIente...
 
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