FORUM NIKONCLUB

Condividi le tue conoscenze, aiuta gli altri e diventa un esperto.

Chiudi
TITOLO*
DOMANDA*
AREA TEMATICA INTERESSATA*
La Carica Dei 101
prove di trasmissione
Rispondi Nuova Discussione
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #1
A volte t'ingegni, lavori, fatichi, affinchè il messaggio, a volte elementare, a volte complesso, trasmesso dall'immagine che stai creando, si avvicini il più possibile a quello che tu,
autore,
vuoi che sia.
Ma, non sempre, queste fatiche, e i relativi risultati, sono utili ad ottenere il risultato cercato.
A volte, questa sorta di traduzione del tuo messaggio che avviene nella testa dell'osservatore, non può più essere controllata da te, e dipende esclusivamente dalla sua mente.

Non importa il giudizio tecnico, non è di questo di cui vorrei parlare,
ma di cosa voi percepite da questo ritratto che ho realizzato 14 anni fa, ritratto nato da motivazioni alquanto semplici ed elementari.

IPB Immagine

sergio

enrico
Messaggio: #2
Ciao Sergio,
provo a farne una lettura:

Il cosa : un bambino nudo seduto ed in posizione rannicchiata e rilassata; un cane in secondo piano, parzialmente coperto dal bambino, che guarda verso l'obiettivo. Uno sfondo indistinto e senza particolari.

Il come : Il formato è quasi quadrato. Il punto di ripresa è a livello del bambino e l'illuminazione è data da una sorgente direzionale ma diffusa proveniente da sinistra e dall'alto. La parte destra è rischiarata da un pannello riflettente o da una parete. L'immagine è morbida, flou (forse è stato applicato un filtro o si è proceduto in PP).
Per lo sfondo, a parte il triangolo chiaro sul lato inferiore dell'immagine, è di una tinta bruna sul lato destro ed inferiore dell'immagine, che passa al chiaro nella zona alta e sinistra. La parte più luminosa è sul volto del cane che si fonde quasi con lo sfondo. I colori sono di una tonalità calda. Il viso del bambino non è riconoscibile e c'è una zona in corrispondenza degli occhi che non riesco a decifrare (per rendere non riconoscibile il bimbo, a causa delle disposizioni di legge legate alla riproduzione di bimbi?).
La tecnica di ripresa è molto curata: ripresa da studio con il controllo completo del soggetto e dell'immagine. In pratica esistono solo due soggetti, il bambino (il soggetto principale) ed il cane (secondario ma legato al primo).

il perché : senza voler fare integrazioni culturali (non sarebbe una lettura), ritengo che sia una tua ricerca formale. Parlare di una foto che sottolinea una amicizia fra due esseri, potrebbe anche esserci, ma potrebbe anche essere azzardato. Per me si tratta di una ricerca formale, di una foto di intento estetico.

Un saluto
ENrico
buzz
Staff
Messaggio: #3
Mi hanno chiesto tante volte di ritrarre un cane in atteggiamneti umani, con il cappottino o altro vestito.
Questa volta invece ho ritratto un uomo in abbigliamento naturale.
il cane sta lì, quasi a prendersi la rivincita.
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #4
Vi ringrazio e rispondo subito, anche per dare ulteriori elementi alla lettura della foto.

Ho scattato questa foto 14 anni fa, neanche pensavo esistesse, almeno per me, l’eventualità del, per allora, fantascientifico digitale.
Ho usato il formato 6x7, quindi un formato quasi quadrato.

Lo schema luce è quello che Enrico ha ipotizzato, uno schema luci abbastanza facile per una situazione dove un soggetto (il cane) poteva muoversi in modo imprevedibile (un cucciolo, e non ancora completamente sotto il controllo della padroncina) ed uscire dal fascio ideale di illuminazione.
Il fondale chiaro a macchie scure (dipinte per l'occasione) l’ho scelto per diversi motivi, sia per armonizzarlo col manto del cane, sia per creare un’atmosfera priva di tensioni, sia per l'età della bimba, un angioletto.

A quei tempi ero ancora affascinato dall'uso dei filtri diffusori, era un Cokin P2 (se ne ricordo bene la sigla) ed il viso è modificato per la pubblicazione con Photoshop per i motivi di riconoscibilità.

Integrazioni culturali... no, infatti, sarei andato fuori tema.

Ricerca formale: c'è sempre nei miei scatti, ed ogni volta il risultato è una mediazione fra ricerca formale e spontaneità, in modo da raggiungere il giusto equilibrio tra realtà, vita, e immagine pulita, equilibrata e squilibrata al punto giusto.

Il soggetto principale era la bambina, era il suo compleanno, ed il soggetto secondario l'amicizia fra i due soggetti. Il cagnolino era infatti il cagnolino della bambina (avuto in regalo per il compleanno), e lo ha voluto con sè anche nel ritratto.
Non ho optato per una immagine dove il cane era tenuto in braccio, come più logicamente sarebbe venuto da fare (e che avevo anche provato a fare), per una questione di irritabilità dell'animale e per evitare una scena melensa e disordinata (mica gli puoi far far assumere le posizioni che vuoi...).

Enrico ha dato al tutto una lettura corrispondente a quello che io avevo progettato e realizzato, quasi fosse stato assieme a me in sala posa.
Qualcuno però (un estraneo qualsiasi, non gli interessati che hanno apprezzato molto il ritratto) non l'ha pensata come noi, e me ne ha dato un giudizio che mi ha lasciato esterrefatto e che ha motivato il thead.

Buzz,
una interpretazione simpatica e che, guardando l'espressione del cagnolino, ci potrebbe proprio stare.

sergio
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #5
QUOTE(sergiopivetta @ May 4 2007, 10:19 AM) *


Qualcuno però (un estraneo qualsiasi, non gli interessati che hanno apprezzato molto il ritratto) non l'ha pensata come noi, e me ne ha dato un giudizio che mi ha lasciato esterrefatto e che ha motivato il thead.



nel vederla ho subito pensato all'amicizia ed anche l'usare un soggetto nudo quanto nudo e' il cane mi ha aiutato.
Se pero' ci volessi dire quale chiave di lettura ha dato l'estraneo forse avremmo un ulteriore punto sul quale riflettere.
Sia sulla foto, sia sull'estraneo.
bravo sergio

.oesse.
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #6
QUOTE(.oesse. @ May 4 2007, 10:51 AM) *

nel vederla ho subito pensato all'amicizia ed anche l'usare un soggetto nudo quanto nudo e' il cane mi ha aiutato.
Se pero' ci volessi dire quale chiave di lettura ha dato l'estraneo forse avremmo un ulteriore punto sul quale riflettere.
Sia sulla foto, sia sull'estraneo.
bravo sergio

.oesse.

hai ragione, non voleva essere un gioco a quiz.

Parole testuali:
"...coooosaaaaa??? Qui il messaggio è inequivocabile, la bella e la bestia! E' una foto depravata!..."
e via di questo passo.

L'estraneo? un anziano bacchettone integralista?
NO,
un paio di ragazze, sui 20-25 anni
E, la loro età, ha contribuito alla mia sorpresa.

sergio
enrico
Messaggio: #7
QUOTE(sergiopivetta @ May 4 2007, 11:21 AM) *


Parole testuali:
"...coooosaaaaa??? Qui il messaggio è inequivocabile, la bella e la bestia! E' una foto depravata!..."
e via di questo passo.


Questo è quello che intendo per "integrazioni culturali (o psicologiche)": quandoi l'osservatore non vede ciò che è nella foto, oggettivamente, ma vi vede ciò che è nella sua mente. Questa però non è lettura. Leggere significa cercare di risalire all'idea dell'autore. Purtroppo manca sovente una educazione alla lettura.

Leggo spesso recensioni di immagini, e debbo dirvi che a volte mi fanno sorridere, a volte mi fanno addirittura rabbia. Gente che si definisce "esperto" stila una descrizione ed una significazione assolutamente di fantasia, vedendo nella foto delle cose che sono solo nella sua mente e che molto probabilmente mai l'autore si è sognato di dire. Però la critica è fatta con parole altisonanti, con citazioni dotte, con frasi ad effetto....
In alcuni ambiti poi, tale tipo di critica è sempre positiva ed immagini banali, anche con errori tecnici, vengono comunque esaltate ed assute a rivelatrici di chissà quali verità.

Enrico
buzz
Staff
Messaggio: #8
E' ionevitabile che ogni soggetto dia una interpretazione... soggettiva a ciò che vede.
E questo dipende, come ha detto Enrico, dalle basi e integrazioni culturali con cui si sono formate le persone.
Non a caso il test di Rorschach (per scriverlo sono dovuto andare a cercare si unternet!) rivela molto della personalità, ma più della cultura di un soggetto.
Capisco la sorpresa provata, ma le due ragazze probabilmente sono state condizionate dal cartone animato (non avendo altre basi culturali), che se non sbaglio porta la stessa data o quasi della foto.
Ovviamente questa è solo una azzardata ipotesi, non conoscendo affatto la provenienza dei soggetti giudicanti.
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #9
educazione alla lettura

quindi, in un certo senso, cultura.
E, forse, anche un'altra importante cosa, che una foto, una immagine, è destinata ad una sola persona e non può esserlo per tutte.

sergio
buzz
Staff
Messaggio: #10
Io la vedo così:
Un'opera d'arte, come tale, dovrebbe essere destinata a tutti, ma in questo caso, si tratta di immagini personali, allora vale il concetto.
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #11
QUOTE(buzz @ May 8 2007, 10:47 AM) *

Io la vedo così:
Un'opera d'arte, come tale, dovrebbe essere destinata a tutti, ma in questo caso, si tratta di immagini personali, allora vale il concetto.

sono d'accordo con te ma,
siccome non è possibile fare un'immagine per tutti,
l'immagine che creo è fatta, oltre che ovviamente per i diretti interessati, per chi la guarda e la capisce.
(non avrei altrimenti postato un'immagine riservata esclusivamente "ad uso personale")
Ma, precisiamo, è destinata non per chi è disposto a "digerire" le mie "pazzie", che non avrebbero senso e rimarrebbero solo pazzie, ma per chi vuole leggerla.
Cioè, come dice Enrico, per chi vuole e cerca di risalire all'idea dell'autore.

sergio
buzz
Staff
Messaggio: #12
Guardare e studiare le "pazzie" degli altri fa molto bene all'accrescimento culturale per la propria formazione.
Grazie di postarle.
enrico
Messaggio: #13
QUOTE(sergiopivetta @ May 8 2007, 11:21 AM) *

siccome non è possibile fare un'immagine per tutti,
l'immagine che creo è fatta, oltre che ovviamente per i diretti interessati, per chi la guarda e la capisce.
Ma, precisiamo, è destinata non per chi è disposto a "digerire" le mie "pazzie", che non avrebbero senso e rimarrebbero solo pazzie, ma per chi vuole leggerla.
Cioè, come dice Enrico, per chi vuole e cerca di risalire all'idea dell'autore.

sergio


Se crediamo nella fotografia come linguaggio (io ci credo), allora chiunque, purché sia educato a farlo, può leggerla. L'importante è che metta da parte le "integrazioni psicologiche" che nascono in tutti, e si approcci in maniera oggettiva al percorso che porta a risalire all'idea della foto, idea che è ricavabile (tanto più facilmente quanto più l'autore sa "scrivere" attraverso le immagini ed il lettore sa "leggere"), da cosa è stato fotografato e da (passaggio fondamentale) come quel qualcosa è stato ripreso: le scelte tecniche.
Un saluto a te ad all'amico Buzz
Enrico
margior
Messaggio: #14
QUOTE(sergiopivetta @ May 3 2007, 05:48 PM) *

A volte t'ingegni, lavori, fatichi...


Personalmente, e forse anche conoscendo la tua familiarità con la pittura, ma in generale per una tua sempre molto ricercata composizione e una evidente consapevolezza "iconografica", ci vedo riferimenti umanistico rinascimentali...

Ad esempio, il cane della Morte di Procri di Piero di Cosimo...quadro che ha avuto tantissime rielaborazioni "moderne" (famosa quella di Milton Glaser per la Lettera 22 di Olivetti...)

Messaggio modificato da margior il May 8 2007, 02:59 PM
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #15
Ti ringrazio Margior, mi fa piacere un tale paragone ma, questo ritratto, non è nato per agganciarmi a dei riferimenti bensì per richiesta degli interessati.
Per di più, il piccolo dalmata qui ha un atteggiamento fiero e ci guarda quasi con aria di sfida, invece il cane di cui tu porti esempio mi sembra arrendevole e stanco.

Non nascondo però che, specialmente agli inizi della mia attività di fotografo, spesso mi sono documentato sui libri di storia dell'arte per un aiuto in situazioni difficili ed importanti. Non ho mai poi deliberatamente plagiato (per una mia onestà interiore mista all'orgoglio) un determinato quadro ma, a volte, mi sono inconsapevolmente ritrovato fra le mani un equivalente fotografico di un magari famosissimo olio, magari anche in situazioni molto diverse dal contesto del quadro cui il ritratto poi assomigliava.
Penso sia una reazione logica all'allenamento fatto fare al mio cervello e che, chiamato a dare il meglio di se, a volte non trova di meglio da fare che andarsi a reperire i dati mancanti nella memoria che gli avevo formato magari un anno prima.
Mi ricordo il ritratto fatto ad un anziano signore, ...insegnante universitario di Storia dell'Arte.
Durante le riprese faticavo, volevo fare bella figura, ci tenevo, ho impiegato anche molto più tempo del solito nell'inventarmi e nell'impostare il set, la posizione, le luci... insomma, sapevo di avere a che fare con un esperto e che il suo giudizio sarebbe stato estremamente qualificato, quindi senza spazi per improvvisazioni o approssimazioni.
Qualche mese dopo aver consegnato il lavoro, mi casca l'occhio su di un famoso ritratto del Tiziano...
identico!
Di sicuro lo avrà notato, magari anche durante le riprese, anche se se ne stava zitto zitto... rolleyes.gif
In questi casi, qui a Feltre, si dice "...ke figura da ciodi..." biggrin.gif

sergio
margior
Messaggio: #16
QUOTE(sergiopivetta @ May 9 2007, 08:50 AM) *

...questo ritratto, non è nato per agganciarmi a dei riferimenti...
Per di più, il piccolo dalmata qui ha un atteggiamento fiero e ci guarda quasi con aria di sfida...


No, no, non ho mai inteso qui l'idea del calco o della citazione...come è in Glaser ad esempio...o come hai fatto vedere tu stesso altre volte...

Ma la mia voleva essere nulla più che una risposta alla domanda:

"...vorrei parlare...di cosa voi percepite da questo ritratto..."

Diciamo che ho ritenuto opportuno aggiungere alcune considerazioni stilistiche...





 
Discussioni simili Iniziata da Forum Risposte Ultimo messaggio