Il titolo di questo reportage può apparire scontato, lo so, ma chi frequenta questo posto da un po' di anni sa quanto io sia legato al Fiume di Roma e alla sua storia. Ho pubblicato negli anni molti scatti del Tevere, finanche un Life, ma sempre ritratto nel suo tratto urbano, nel centro città.
Ora ho avuto l'occasione, nell'ambito di una ricerca universitaria, di navigare sull'ultimo tratto del fiume, facendo un giro intorno all'Isola Sacra, tratto di terra che separa i due tratti del Tevere prima dell'arrivo al mare. Il primo tratto è quello naturale, detto Fiumara Grande, che lambisce Ostia Antica, il secondo è il cosiddetto Canale di Fiumicino.
Un panorama completamente diverso ai miei occhi, abituato a vivere il fiume costretto tra alti argini di pietra e camminando lungo banchine anch'esse artificiali. Un panorama naturale fatto di verde, argini in terra, animali e tante, tante, imbarcazioni. Un fiume vissuto e non solo guardato o ascoltato, il "mio" fiume che ha dato vita alla città di Roma e lungo le cui sponde è ancora presente la vita vera.
il giro parte a bordo dell'Invincibile, una delle tre imbarcazioni che giornalmente organizzano navigazioni sul fiume
Lungo le sponde destra e sinistra di Fiumara Grande è un susseguirsi di cantieri e piccoli diporti, barche mercantili e private si accalcano a nascondere il panorama dell'Idroscalo sulla riva sinistra e di Isola Sacra sulla riva destra
ma tra di esse è possibile riconoscere alcune strutture antiche, torri di osservazione costruite nel corso della storia, come quella di San Michele disegnata da Michelangelo, ma realizzata dai suoi allievi dopo la morte dell'artista
Al centro di Fiumara Grande è possibile osservare la piccola Isola Boacciana, liberata negli ultimi anni dai porticcioli abusivi e quindi divenuta luogo di nidificazione per molte delle specie animali che frequentano la zona
Alcuni cantieri e diporti sulle rive del fiume nel tempo si sono trasformati o in club esclusivi...
... o in piccole attività di ristoro e d'incontro
Ai cantieri, ai piccoli pontili e alle attività ricettive si alternano ancora alcune strutture che caratterizzano da sempre la foce del Tevere, in particolare i "bilancioni" per la pesca delle spigole e le piccole abitazioni abusive sulla costa dell'idroscalo
Man mano che ci si avvicina alla foce l'aria si fa più frizzantina, la brezza marina consiglia maggior prudenza e porta a proteggersi dal freddo e dal vento
e si arriva finalmente al mare...
A questo punto il battello torna indietro per percorrere un tratto dell'altro ramo del Fiume, il Canale di Fiumicino, e compiere una mezza circumnavigazione dell'Isola Sacra.
Il panorama cambia leggermente, sulle coste si innalzano alberi più alti, a volte veri e propri piccoli boschi fluviali
e lungo il Canale si incontrano testimonianze storiche di grande importanza, come l'Episcopio di Porto, tracce di antichi ponti e una delle chiuse di alimentazione del Porto di Traiano
Purtroppo lunghi tratti del Canale vengono utilizzati anche come Cimitero per vecchie imbarcazioni, che sarebbe troppo costoso dismettere in altro modo
Ma la vita sul Fiume continua, tra mille difficoltà e sempre in lotta con l'inquinamento, la costruzione abusiva, l'erosione naturale e non delle sponde.
Si trovano molte specie di volatili, diversi in funzione del periodo dell'anno, in questi giorni il fiume è popolato principalmente da Cormorani e Germani Reali
E poi c'è l'uomo legato al suo fiume, che lo protegge e lo distrugge, ma che ne vive da sempre le sue sponde...
Scusatemi per la lungaggine e il numero, forse eccessivo, di foto pubblicate
p.s.: cliccate sulle foto se volete vederle di dimensioni maggiori
Ora ho avuto l'occasione, nell'ambito di una ricerca universitaria, di navigare sull'ultimo tratto del fiume, facendo un giro intorno all'Isola Sacra, tratto di terra che separa i due tratti del Tevere prima dell'arrivo al mare. Il primo tratto è quello naturale, detto Fiumara Grande, che lambisce Ostia Antica, il secondo è il cosiddetto Canale di Fiumicino.
Un panorama completamente diverso ai miei occhi, abituato a vivere il fiume costretto tra alti argini di pietra e camminando lungo banchine anch'esse artificiali. Un panorama naturale fatto di verde, argini in terra, animali e tante, tante, imbarcazioni. Un fiume vissuto e non solo guardato o ascoltato, il "mio" fiume che ha dato vita alla città di Roma e lungo le cui sponde è ancora presente la vita vera.
il giro parte a bordo dell'Invincibile, una delle tre imbarcazioni che giornalmente organizzano navigazioni sul fiume
Lungo le sponde destra e sinistra di Fiumara Grande è un susseguirsi di cantieri e piccoli diporti, barche mercantili e private si accalcano a nascondere il panorama dell'Idroscalo sulla riva sinistra e di Isola Sacra sulla riva destra
ma tra di esse è possibile riconoscere alcune strutture antiche, torri di osservazione costruite nel corso della storia, come quella di San Michele disegnata da Michelangelo, ma realizzata dai suoi allievi dopo la morte dell'artista
Al centro di Fiumara Grande è possibile osservare la piccola Isola Boacciana, liberata negli ultimi anni dai porticcioli abusivi e quindi divenuta luogo di nidificazione per molte delle specie animali che frequentano la zona
Alcuni cantieri e diporti sulle rive del fiume nel tempo si sono trasformati o in club esclusivi...
... o in piccole attività di ristoro e d'incontro
Ai cantieri, ai piccoli pontili e alle attività ricettive si alternano ancora alcune strutture che caratterizzano da sempre la foce del Tevere, in particolare i "bilancioni" per la pesca delle spigole e le piccole abitazioni abusive sulla costa dell'idroscalo
Man mano che ci si avvicina alla foce l'aria si fa più frizzantina, la brezza marina consiglia maggior prudenza e porta a proteggersi dal freddo e dal vento
e si arriva finalmente al mare...
A questo punto il battello torna indietro per percorrere un tratto dell'altro ramo del Fiume, il Canale di Fiumicino, e compiere una mezza circumnavigazione dell'Isola Sacra.
Il panorama cambia leggermente, sulle coste si innalzano alberi più alti, a volte veri e propri piccoli boschi fluviali
e lungo il Canale si incontrano testimonianze storiche di grande importanza, come l'Episcopio di Porto, tracce di antichi ponti e una delle chiuse di alimentazione del Porto di Traiano
Purtroppo lunghi tratti del Canale vengono utilizzati anche come Cimitero per vecchie imbarcazioni, che sarebbe troppo costoso dismettere in altro modo
Ma la vita sul Fiume continua, tra mille difficoltà e sempre in lotta con l'inquinamento, la costruzione abusiva, l'erosione naturale e non delle sponde.
Si trovano molte specie di volatili, diversi in funzione del periodo dell'anno, in questi giorni il fiume è popolato principalmente da Cormorani e Germani Reali
E poi c'è l'uomo legato al suo fiume, che lo protegge e lo distrugge, ma che ne vive da sempre le sue sponde...
Scusatemi per la lungaggine e il numero, forse eccessivo, di foto pubblicate
p.s.: cliccate sulle foto se volete vederle di dimensioni maggiori
Anche se un pò lungo si "legge" bene. Bello.
Ciao
Ciao
Ciao Miz,
è sempre un bel fotografare, il tuo, consapevole.
Letto e gustato tutto, ne esce quello che tu stesso dicevi nella intro, cioè il tuo legame col fiume.
Complimenti, Paolo
è sempre un bel fotografare, il tuo, consapevole.
Letto e gustato tutto, ne esce quello che tu stesso dicevi nella intro, cioè il tuo legame col fiume.
Complimenti, Paolo
Ciao Maurizio,
è gran bel reportage...
anche se lungo, l'ho letto tutto d'un fiato, gustandomi le foto fino all'ultima...
Complimenti, Giovanni...
è gran bel reportage...
anche se lungo, l'ho letto tutto d'un fiato, gustandomi le foto fino all'ultima...
Complimenti, Giovanni...
bello questo racconto Maurizio!
scorre bene accompagnato da una descrizione che fa trasparire il tuo affetto per il luogo.
in certe inquadrature mi ricorda il mio Po!
complimenti!
Bianca
un buon reportage, ottimamente documentato.
ciao
ciao
Nonostante negli ultimi due secoli, prima i Piemontesi, poi i nuovi lanzichenecchi, abbiano tentato di separare anche fisicamente il Fiume dagli abitanti di Roma, c'è qualcosa in alcuni di noi che non si è voluta e non si vuole arrendere. Cerca, come può, di riappropriarsi di quello che sente suo da sempre.
Il tuo è un esempio di questo attaccamento, dimostrato non solo dalla tua storia fotografica ma anche dalla passione con cui racconti aneddoti e particolarità per coloro i quali hanno avuto e hanno, la fortuna di incontrarti di persona.
Ti faccio i miei complimeti Miz per le foto, per la passione, per l'amore e per riportarmi di tanto in tanto qui.
Il tuo è un esempio di questo attaccamento, dimostrato non solo dalla tua storia fotografica ma anche dalla passione con cui racconti aneddoti e particolarità per coloro i quali hanno avuto e hanno, la fortuna di incontrarti di persona.
Ti faccio i miei complimeti Miz per le foto, per la passione, per l'amore e per riportarmi di tanto in tanto qui.
Grazie a tutti per i commenti, troppo buoni forse, le foto non sono il massimo e questo forse è anche dovuto alla frenesia e alle emozioni che ho provato scorrendo sul mio fiume.
Sono contento di una cosa, molti di voi hanno percepito il legame che ho col fiume di Roma, era forse questo il mio scopo principale.
Sono contento di una cosa, molti di voi hanno percepito il legame che ho col fiume di Roma, era forse questo il mio scopo principale.
...una lunga e documentata serie fotografica che ho trovato molto interessante e dal chi traspare il rapporto privilegiato e "intimo" che hai con questi luoghi e il "tuo" fiume...complimenti...;-))...