Mi scuso anticipatamente se l'argomento è stato già trattato.
Vorrei dedicarmi alla fotografia glamour che non ho mai praticato, e mi chiedevo se i vostri scatti vengono ritoccati per correggere eventuali imperfezioni sulla pelle della modella, mi riferisco principalmente ai nei.
Siccome sono un vecchio pellicolaro, neoapprodato al digitale e poco incline al ritocco, gradivo sapere se l'effetto porcellana della pelle era ottenuto principalmente con le luci, o anche con l'aiuto del pc, ed eventualmente fino a che punto.

Vi ringrazio per i consigli

Riccardo

"Rovistando" accuratamente all'interno delle varie sezioni ho iniziato a trovare notizie utili a soddisfare i miei precedenti quesiti.
Resto comunque in attesa di Vostri preziosi consigli.
Ciao

Oramai la tecnica della postproduzione per "curare" le imperfezioni della pelle è oramai uno standard che vedi in quasi tutte le foto.
Io sinceramente non la amo, ma se metti qualche immagine senza la postproduzione ti senti dire che la foto non va bene e non valorizzi la modella...
Come se in tutti gli anni in cui ho scattato a pellicola fosse necessario...

Secondo me per essere più onesti, e soprattutto più coerenti con la realtà, è buona norma non abusare di questo tipo di ritocco, in quanto sfalza le carte in tavola e descrive in maniera scorretta quello che è il vero corpo della modella (prima si faceva tutto con le luci, adesso un pò meno).

Però in molte situazioni il PC o meglio il MAC ci viengono in contro, rendendo, in alcuni casi, più personale la foto.


Sergio

Messaggio modificato da William75 il Dec 23 2009, 09:01 PM

ciao, innanzitutto trucco e luci, il computer deve aiutare, non fare tutta la "sbobba", anche se possibile
ciao

Ultimamente sembra d'obbligo eliminare i difetti in post produzione.

Un saluto Massimiliano.

ciao, innanzitutto trucco e luci, il computer deve aiutare,

....yesssssssss....

Sposto nella sezione adatta.

ciao
G.

Beh io non la vedo una cosa tanto grave, la fotografia non per forza deve essere la rappresentazione della realtà (ovviamente dipende da tipo di lavoro), anche il trucco o le luci cercano di far apparire diversamente una persona, quindi "ingannando" la sua vera natura, dunque sia fisicamente che "digitalmente" queste tecniche sono un "inganno" e non è detto che una o l'altra deve essere accusata o favorita, entrabe hanno i propri limiti dunque sta nella abbilità di una persona saperle combinare per ottenere un risultato migliore da tutti punti di vista.

Chi ha esperienza di camera oscura conosce bene il gioco di mani sotto l'ingranditore per dosare la luce dell'immagine che si proietta sulla carta fotografica e gli interventi in fase di sviluppo. Tutti i più grandi fotografi analogici si avvalevano di assistenti operatori di camera oscura. Certo la posa era importante ma era più spesso la loro abilità che riusciva a dare carattere alle immagini.
In fotolito poi la china e il ferricianuro facevano veri miracoli sulle quadricromie.
Posso dire che non esiste immagine finita sulla carta stampata in offset o rotocalco che non abbia conosciuto il cromista. Oggi il cromista non esiste più ed è sostituito dall'operatore di Photoshop.
Credo però che questa sia una figura più facilmente destinata ad integrarsi con quella del fotografo anche se in effetti mi pare che per ottenere risultati di grande qualità siano necessarie una sensibilità e una manualità specifiche.