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ANTONIO1973
Messaggio: #26
QUOTE(marcomc76 @ Jan 15 2013, 11:18 PM) *
uso con gran soddisfazione il 6 pro, adesso mi sento povero per upgrade ma in futuro.......


Io ultimamente sto usando Photoninja di PictureCode, gli autori di Noiseninja. Essendo alla versione 1 ha le sue limitazioni e per chi arriva da lr o capture one lo troverà limitato nelle funzioni, ma garantisco che la qualità dei raw e i risultati che si ottengono in poco tempo, valgono la pena di provarlo.

saluti

Messaggio modificato da ANTONIO1973 il Jan 16 2013, 07:08 PM
marco.cassar
Nikonista
Messaggio: #27
QUOTE(Paolo56 @ Jan 16 2013, 05:10 PM) *
Scusami la mia è solo curiosità.

Se hai queste certezze........
allora perchè questo tipo di richiesta?
forse ti sei dimenticato di aggiungere "risponda solo chi è d'accordo con me!" wink.gif


Non volevo sembrare saccente, ma solo dubbioso...ed a volte i dubbi creano contraddizioni...e vorrei solo che chi si intenda di post-produzione risponda a questa domanda:

sottoesporre una foto di un valore inferiore ad uno stop provoca decadimento della qualita' dell'immagine in termini di nitiedezza, ecc.?

Grazie.
MarcoD5
Messaggio: #28
QUOTE(marcox076 @ Jan 16 2013, 08:04 PM) *
Non volevo sembrare saccente, ma solo dubbioso...ed a volte i dubbi creano contraddizioni...e vorrei solo che chi si intenda di post-produzione risponda a questa domanda:

sottoesporre una foto di un valore inferiore ad uno stop provoca decadimento della qualita' dell'immagine in termini di nitiedezza, ecc.?

Grazie.




In questa foto ho compensato le ombre, perché c'era un diaframma tra luci e ombre, lo scatto è perfetto un piccolo ritocco e via,
Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.Visualizza sul GALLERY : 2.1 MB
maxiclimb
Messaggio: #29
QUOTE(marcox076 @ Jan 16 2013, 08:04 PM) *
sottoesporre una foto di un valore inferiore ad uno stop provoca decadimento della qualita' dell'immagine in termini di nitiedezza, ecc.?


Si, non tanto nella nitidezza ma più che altro nei colori.
ma lo stesso avviene sovraesponendo.
Qualunque intervento sull'esposizione comporta un decadimento qualitativo.
Se poi questo decadimento è percepibile, non è detto.
Anzi, per modifiche così lievi certamente non lo è, su questo non ho dubbi.

Anzi, l'impressione è persino che sottoesponendo via software una foto leggermente sovraesposta in fase di scatto, si abbia un vantaggio sul rumore (specie se si ha in previsione di schiarire molto le ombre, come nell'esempio di Max Lucotti).

Quello che volevo sottolineare con il mio primo intervento, è che gli esposimetri sono strettamente correlati al sensore e tarati in base alle sue caratteristiche (maggior facilità di recupero delle ombre oppure delle luci, e gamma dinamica complessiva, principalmente)
E i software (perlomeno quelli evoluti come Camera Raw) sono studiati per lavorare in un certo modo, e le curve interne del software prevedono di applicarsi a ben determinati valori tonali, tenendo conto della provenienza del file che aprono.
Camera Raw ha al suo interno uno o più profili per ogni fotocamera con cui è compatibile, e questi profili vengono generati con scatti reali correttamente esposti.

In questo modo, la fedeltà dei colori è assicurata.
E pensiamo per esempio a chi (come me, ma molti altri) si è creato un profilo colorimetrico specifico per la propria fotocamera, tramite la tavoletta x-rite e un software di profiling.
Questo profilo è calcolato utilizzando una esposizione standard, corretta. I colori delle varie tessere vengono mappati per ottenere la massima fedeltà, ma se si modifica l'esposizione, la curva di Gamma non opera più sugli stessi valori tonali (viene "traslata") e quindi la fedeltà cromatica non può più essere garantita. Il discorso sarebbe ben più complesso e non sono in grado di spiegarlo più chiaramente, però credo che la sostanza sia comprensibile.

Ora, questo decadimento della fedeltà cromatica può essere considerato importante, oppure assolutamente trascurabile, a seconda del tipo di foto e anche dei gusti e della sensibilità personale.
In un ritratto "classico", quindi uno scatto dove l'incarnato deve apparire naturale e fedele, la precisione è molto importante. Oltretutto sono tonalità delicate e che conosciamo molto bene nella nostra esperienza visiva quotidiana, per cui notiamo più facilmente se c'è qualcosa di anomalo.

Un paesaggio è molto diverso, per varie ragioni: intanto la gamma di colori possibili presenti in scena è molto più ampia e diversificata, poi le condizioni di luce sono estremamente mutevoli, e infine (ma forse più importante di tutto), ormai ci stiamo sempre più abituando a una fotografia di paesaggio molto enfatica.
Certe foto sono totalmente irrealistiche, (saturazioni, colori etc...) ma a forza di vederle l'occhio si abitua.
In questo contesto, (in cui viene anche fortemente incrementato sia il contrasto localizzato, che appiattita la gamma dinamica con filtri digradanti e/o esposizioni multiple, oltre che con un pesante schiarimento delle ombre), la precisione cromatica è un problema che semplicemente non si pone. smile.gif

Un paesaggio cromaticamente fedele, corrisponde ad una foto "smorta", perlomeno per i canoni attuali (ma anche in passato, altrimenti non sarebbero esistite pellicole come la Velvia).

Tornando alla domanda iniziale quindi, la risposta è che per variazioni inferiori allo stop, una sottoesposizione via software non comporta evidenti problemi di nessun genere (a condizione che non si sia bruciato neanche un canale in zone importanti della foto).
Ma più si interviene sui cursori, più la fedeltà cromatica decade, sempre.
Questo bisogna perlomeno saperlo, poi ci si regola di conseguenza.
MarcoD5
Messaggio: #30
QUOTE
E pensiamo per esempio a chi (come me, ma molti altri) si è creato un profilo colorimetrico specifico per la propria fotocamera, tramite la tavoletta x-rite e un software di profiling.
.


Non ho mai capito come si crea un profilo colorimetrico per la propria fotocamera
Maxi se hai 10 minuti un mini tutorial di come si realizza, ovviamente escludendo luci da studio etcc.... Diciamo una cosa casalinga

Pizza e birra e garantita promesso guru.gif Pollice.gif
marco.cassar
Nikonista
Messaggio: #31
QUOTE(maxiclimb @ Jan 17 2013, 10:33 AM) *
Si, non tanto nella nitidezza ma più che altro nei colori.
ma lo stesso avviene sovraesponendo.
Qualunque intervento sull'esposizione comporta un decadimento qualitativo.
Se poi questo decadimento è percepibile, non è detto.
Anzi, per modifiche così lievi certamente non lo è, su questo non ho dubbi.

Anzi, l'impressione è persino che sottoesponendo via software una foto leggermente sovraesposta in fase di scatto, si abbia un vantaggio sul rumore (specie se si ha in previsione di schiarire molto le ombre, come nell'esempio di Max Lucotti).

Quello che volevo sottolineare con il mio primo intervento, è che gli esposimetri sono strettamente correlati al sensore e tarati in base alle sue caratteristiche (maggior facilità di recupero delle ombre oppure delle luci, e gamma dinamica complessiva, principalmente)
E i software (perlomeno quelli evoluti come Camera Raw) sono studiati per lavorare in un certo modo, e le curve interne del software prevedono di applicarsi a ben determinati valori tonali, tenendo conto della provenienza del file che aprono.
Camera Raw ha al suo interno uno o più profili per ogni fotocamera con cui è compatibile, e questi profili vengono generati con scatti reali correttamente esposti.

In questo modo, la fedeltà dei colori è assicurata.
E pensiamo per esempio a chi (come me, ma molti altri) si è creato un profilo colorimetrico specifico per la propria fotocamera, tramite la tavoletta x-rite e un software di profiling.
Questo profilo è calcolato utilizzando una esposizione standard, corretta. I colori delle varie tessere vengono mappati per ottenere la massima fedeltà, ma se si modifica l'esposizione, la curva di Gamma non opera più sugli stessi valori tonali (viene "traslata") e quindi la fedeltà cromatica non può più essere garantita. Il discorso sarebbe ben più complesso e non sono in grado di spiegarlo più chiaramente, però credo che la sostanza sia comprensibile.

Ora, questo decadimento della fedeltà cromatica può essere considerato importante, oppure assolutamente trascurabile, a seconda del tipo di foto e anche dei gusti e della sensibilità personale.
In un ritratto "classico", quindi uno scatto dove l'incarnato deve apparire naturale e fedele, la precisione è molto importante. Oltretutto sono tonalità delicate e che conosciamo molto bene nella nostra esperienza visiva quotidiana, per cui notiamo più facilmente se c'è qualcosa di anomalo.

Un paesaggio è molto diverso, per varie ragioni: intanto la gamma di colori possibili presenti in scena è molto più ampia e diversificata, poi le condizioni di luce sono estremamente mutevoli, e infine (ma forse più importante di tutto), ormai ci stiamo sempre più abituando a una fotografia di paesaggio molto enfatica.
Certe foto sono totalmente irrealistiche, (saturazioni, colori etc...) ma a forza di vederle l'occhio si abitua.
In questo contesto, (in cui viene anche fortemente incrementato sia il contrasto localizzato, che appiattita la gamma dinamica con filtri digradanti e/o esposizioni multiple, oltre che con un pesante schiarimento delle ombre), la precisione cromatica è un problema che semplicemente non si pone. smile.gif

Un paesaggio cromaticamente fedele, corrisponde ad una foto "smorta", perlomeno per i canoni attuali (ma anche in passato, altrimenti non sarebbero esistite pellicole come la Velvia).

Tornando alla domanda iniziale quindi, la risposta è che per variazioni inferiori allo stop, una sottoesposizione via software non comporta evidenti problemi di nessun genere (a condizione che non si sia bruciato neanche un canale in zone importanti della foto).
Ma più si interviene sui cursori, più la fedeltà cromatica decade, sempre.
Questo bisogna perlomeno saperlo, poi ci si regola di conseguenza.


Grazie Max, molto esaustivo e competente.
marco.cassar
Nikonista
Messaggio: #32
QUOTE(maxiclimb @ Jan 17 2013, 10:33 AM) *
Anzi, l'impressione è persino che sottoesponendo via software una foto leggermente sovraesposta in fase di scatto, si abbia un vantaggio sul rumore (specie se si ha in previsione di schiarire molto le ombre, come nell'esempio di Max Lucotti).


Quindi se sottoespongo di una valore prossimo ad uno stop in post-produzione e poi apro le zone in ombra (per recuperare la luminosita' persa con questa operazione e riportarla quindi allo scatto originale solo nelle zone in ombra), avro' un decadimento della qualita' ed una resa cromatica non fedelmente rispondente, ma probabilmente questa operazione non e' detto sia percepibile....corretto tutto cio' in termini generali? Grazie.
_FeliX_
Messaggio: #33
QUOTE(marcomc76 @ Jan 17 2013, 11:15 AM) *
Non ho mai capito come si crea un profilo colorimetrico per la propria fotocamera
Maxi se hai 10 minuti un mini tutorial di come si realizza, ovviamente escludendo luci da studio etcc.... Diciamo una cosa casalinga

Pizza e birra e garantita promesso guru.gif Pollice.gif



E mi aggiungo io con dolce e caffè!
Alessandro Castagnini
Staff
Messaggio: #34
Beh...ragazzi...esistono le discussioni in evidenza, ma, a quanto pare, nessuno le guarda... smile.gif wink.gif :(

A partire da questa, si arriva a questo link. smile.gif

Ciao,
Alessandro.
Alessandro Castagnini
Staff
Messaggio: #35
Qui una risposta sul colorchecker che si può utilizzare per la profilazione.

Ciao,
Alessandro.
maxiclimb
Messaggio: #36
QUOTE(marcomc76 @ Jan 17 2013, 11:15 AM) *
Non ho mai capito come si crea un profilo colorimetrico per la propria fotocamera
Maxi se hai 10 minuti un mini tutorial di come si realizza, ovviamente escludendo luci da studio etcc.... Diciamo una cosa casalinga

Pizza e birra e garantita promesso guru.gif Pollice.gif


Oltre al link già postato da Xaci con il tutorial di Manovi, anni fa avevo aperto una discussione in merito, presente in tech reference:
http://www.nikonclub.it/forum/Calibrazione...te-t154886.html
Ci sono varie soluzioni, in particolare (oltre all'indispensabile tavoletta x-rite) si possono usare due software diversi: il passport di x-rite e l'Adobe Profile Editor
Entrambi sono gratuiti.
Nella discussione che ho linkato si parla delle differenze e delle caratteristiche (io li ho provati a fondo entrambi e ho ottenuto risultati migliori con quello di Adobe, che però richiede scatti in condizioni ben precise)
Comunque tutto è spiegato chiaramente in questo tutorial, già citato prima.
Se poi avete delle domande specifiche su quell'argomento, continuate in questa discussione così non disperdiamo le informazioni.


QUOTE(marcox076 @ Jan 17 2013, 11:34 AM) *
Quindi se sottoespongo di una valore prossimo ad uno stop in post-produzione e poi apro le zone in ombra (per recuperare la luminosita' persa con questa operazione e riportarla quindi allo scatto originale solo nelle zone in ombra), avro' un decadimento della qualita' ed una resa cromatica non fedelmente rispondente, ma probabilmente questa operazione non e' detto sia percepibile....corretto tutto cio' in termini generali? Grazie.

Si, è corretto.
Dipende tutto dalle esigenze pratiche. In quel modo si ha meno rumore nelle zone d'ombra che si schiariscono, e per certi scatti il rumore è certamente un problema più importante della minore fedeltà cromatica.
Il rumore lo notano tutti, mentre per i colori si è molto più tolleranti, visivamente.



Messaggio modificato da maxiclimb il Jan 17 2013, 12:48 PM
Max Lucotti
Messaggio: #37
QUOTE(maxiclimb @ Jan 17 2013, 10:33 AM) *
Si, non tanto nella nitidezza ma più che altro nei colori.
.....

Questo bisogna perlomeno saperlo, poi ci si regola di conseguenza.


Quanto ben scritto da Maxi corrisponde anche alla mia esperienza, vorrei solo aggiungere una considerazione sul quanto... perchè il quanto dipende dal file prodotto dalla macchina e dal sw di sviluppo, e per alcuni aspetti anche dalle aspettative e dal tipo di output (monitor e suo ingrandimento, stampa e dimensione). Quindi si può fare anche di più di quanto scritto... ma anche di meno. wink.gif

Ps.. Per uno scatto ricco di informazioni e particolari, nel paesaggio e se la scena è ferma, consiglio la tecnica di miscelare ( NON un HDR) almeno tre scatti, ma arrivare a 5 è perfetto. Diminuisce il rumore, si ha una grande gamma dinamica sia per le ombre che per le luci e i colori vengono riprodotti più fedelmente. wink.gif

Ciao

Max
maxiclimb
Messaggio: #38
Riguardo all'uso del Profile Editor di Adobe, segnalo anche l'articolo di Mauro Boscarol
http://www.boscarol.com/blog/?p=5012

e il PDF redatto direttamente da Adobe
http://wwwimages.adobe.com/www.adobe.com/c...cumentation.pdf
 
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