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em@
Messaggio: #1
Ciao a tutti, sto letteralmente impazzendo. Ho deciso di affiancare alla mia attività di studio fotografico, codice 74.20.19 anche la vendita al pubblico di materiale fotografico, codice 47.78.20

Ora, mi dicono, che per stampare con la stampante a sublimazione, le immagini dei clienti, avrei bisogno anche del codice 74.20.20 poiché diventerei laboratorio.

Voi come vi regolate in merito? Grazie a chi vorrà fornirmi qualche delucidazione.
gambit
Banned
Messaggio: #2
dipende. se per i tuoi cliente prevedi che la stampa sia un servizio accessorio, con un paio di stampe al mese, di file che hai scattato tu, non farei nessuna integrazione.
diverso se un terzo può venire da te con i suoi files e ti chiede delle stampe.
in ogni caso sentirei il comune, sportello commercio, dove hai l'attività.
MacMickey
Messaggio: #3
prestare un servizio (shooting fotografico in sede o in esterno)
rivendere un oggetto (album, fotocamere, carta fotografica bianca)
produrre o trasformare un bene (stampa fotografica da materiale clienti)

sono 3 cose completamente diverse come settore, sei contemporaneamente un artigiano e un commerciante, come ti hanno detto sopra devi chiarire bene con lo sportello attività se intendi svolgere questo in maniera tranquilla e continuativa.
em@
Messaggio: #4
In effetti, sarebbe proprio quello l'intento, offrire la possibilità di stampare presso il mio studio. La domanda era per riuscire a capire come si regola chi ha già un'attività di questo tipo, poiché anche in Comune hanno le idee un po' confuse, da quello che ho capito.
MacMickey
Messaggio: #5
QUOTE(em@ @ Feb 3 2014, 03:35 PM) *
In effetti, sarebbe proprio quello l'intento, offrire la possibilità di stampare presso il mio studio. La domanda era per riuscire a capire come si regola chi ha già un'attività di questo tipo, poiché anche in Comune hanno le idee un po' confuse, da quello che ho capito.


Se in comune non "capiscono" per forza alla camera di commercio della provincia, o più semplicemente dal tuo consulente (è grazie a queste belle situazioni chiare che esistono commercialisti & consulenti del lavoro....)
riccardobucchino.com
Messaggio: #6
Che io sappia chi come me è solo fotografo può anche vendere stampe e altro a patto che non superi una certa soglia percentuale di reddito, per esempio io l'anno scorso ho fatto una fattura per un lavoro come sistemista informatico, ma era una e quindi non avrò alcun problema col fisco.
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #7
io sono artigiano con una percentuale commerciante e sto attento che il fatturato artigiano non superi quello commerciante.....ho un chiosco a stampa subliminale così che il cliente fa tutto da solo e non ho mai sentito parlare di codici.......nello specifico senti un commercialista,io non ci capisco niente di queste storie infatti sto sempre incasinato
em@
Messaggio: #8
QUOTE(DAP @ Feb 3 2014, 07:06 PM) *
io sono artigiano con una percentuale commerciante e sto attento che il fatturato artigiano non superi quello commerciante.....ho un chiosco a stampa subliminale così che il cliente fa tutto da solo e non ho mai sentito parlare di codici.......nello specifico senti un commercialista,io non ci capisco niente di queste storie infatti sto sempre incasinato


DAP ma tu hai il negozio? Anche io dovrei mettere il chiosco a stampa subliminale. I codici servono per la richiesta alla camera di commercio, il codice per noi, come artigiani, è il 74.20.19
Per il commercio, vendita di materiale fotografico, è il 47.78.20
Per stampare le immagini, ma anche per riversamenti video, devi prendere il codice di laboratorio fotografico, ovvero il 74.20.19

È una jungla...
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #9
QUOTE(em@ @ Feb 3 2014, 07:57 PM) *
È una jungla...


Un paio di storielle "simpatiche", per farsi una risata in tema biggrin.gif

http://www.qelsi.it/2013/per-avviare-la-st...irme-negli-usa/

http://oltreuomo.com/avviare-un-impresa/

Soprattutto la seconda è simpatica biggrin.gif
Graziano laugh.gif

Messaggio modificato da grazmel il Feb 3 2014, 08:43 PM
em@
Messaggio: #10
QUOTE(grazmel @ Feb 3 2014, 08:42 PM) *
Un paio di storielle "simpatiche", per farsi una risata in tema biggrin.gif

http://www.qelsi.it/2013/per-avviare-la-st...irme-negli-usa/

http://oltreuomo.com/avviare-un-impresa/

Soprattutto la seconda è simpatica biggrin.gif
Graziano laugh.gif


ph34r.gif laugh.gif
xshot
Messaggio: #11
QUOTE(em@ @ Feb 2 2014, 08:55 PM) *
Ciao a tutti, sto letteralmente impazzendo. Ho deciso di affiancare alla mia attività di studio fotografico, codice 74.20.19 anche la vendita al pubblico di materiale fotografico, codice 47.78.20

Ora, mi dicono, che per stampare con la stampante a sublimazione, le immagini dei clienti, avrei bisogno anche del codice 74.20.20 poiché diventerei laboratorio.

Voi come vi regolate in merito? Grazie a chi vorrà fornirmi qualche delucidazione.


Io ritengo che la tua attivita' 74.20.19, in quanto riferita a studio fotografico, ti consenta di offrire come servizio accessorio anche la stampa di immagini dei clienti in quanto l'attivita' del fotografo si esplica attraverso una pluralita' di servizi attinenti al medesimo settore di riferimento, ivi compresi ad esempio il ritocco delle immagini nonche' le riprese e i montaggi video, ancorche' finalizzati su supporti magnetici.
Il codice attivita' ATECO ai fini contabili e fiscali va scelto in base all'attivita' prevalente in termini di ricavi e non penso che il servizio di stampa nel tuo caso sia tale. Per contro i laboratori fotografici di sviluppo e stampa offrono principalmente tali servizi e per questo motivo hanno un distinto codice ATECO ma nulla osta che a loro volta possano affiancare a questa attivita' prevalente in via accessoria qualche prestazione fotografica in senso stretto.
Diverso e' il caso della vendita di materiale fotografico che, rientrando nel commercio, deve necessariamente essere distinta dall'attivita' di servizi propria dello studio fotografico e quindi obbligatoriamente identificata da uno specifico codice ATECO.
Ti faccio un esempio: io sono commercialista e mia moglie e' consulente del lavoro, sono due professioni diverse e sono previsti due diversi codici attivita' ATECO ma mia moglie nell'ambito della propria attivita' puo' occuparsi in via complementare anche di tenuta di contabilita' e redazione di dichiarazioni dei redditi (nei suoi studi di settore ci sono delle specifiche richieste). Analogamente io posso occuparmi anche della gestione di paghe e contributi, sempreche' tali prestazioni rimangano accessorie e non prevalenti dal punto di vista dei compensi.
Ciao

Riccardo
em@
Messaggio: #12
QUOTE(xshot @ Feb 3 2014, 09:49 PM) *
Io ritengo che la tua attivita' 74.20.19, in quanto riferita a studio fotografico, ti consenta di offrire come servizio accessorio anche la stampa di immagini dei clienti in quanto l'attivita' del fotografo si esplica attraverso una pluralita' di servizi attinenti al medesimo settore di riferimento, ivi compresi ad esempio il ritocco delle immagini nonche' le riprese e i montaggi video, ancorche' finalizzati su supporti magnetici.
Il codice attivita' ATECO ai fini contabili e fiscali va scelto in base all'attivita' prevalente in termini di ricavi e non penso che il servizio di stampa nel tuo caso sia tale. Per contro i laboratori fotografici di sviluppo e stampa offrono principalmente tali servizi e per questo motivo hanno un distinto codice ATECO ma nulla osta che a loro volta possano affiancare a questa attivita' prevalente in via accessoria qualche prestazione fotografica in senso stretto.
Diverso e' il caso della vendita di materiale fotografico che, rientrando nel commercio, deve necessariamente essere distinta dall'attivita' di servizi propria dello studio fotografico e quindi obbligatoriamente identificata da uno specifico codice ATECO.
Ti faccio un esempio: io sono commercialista e mia moglie e' consulente del lavoro, sono due professioni diverse e sono previsti due diversi codici attivita' ATECO ma mia moglie nell'ambito della propria attivita' puo' occuparsi in via complementare anche di tenuta di contabilita' e redazione di dichiarazioni dei redditi (nei suoi studi di settore ci sono delle specifiche richieste). Analogamente io posso occuparmi anche della gestione di paghe e contributi, sempreche' tali prestazioni rimangano accessorie e non prevalenti dal punto di vista dei compensi.
Ciao

Riccardo



Ti ringrazio, la tua analisi mi sembra molto valida ed esplicativa.

Un saluto,

Emanuele
 
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