Preferisco la denominazione "Still-life" a quella più tradizionale "Natura Morta", proprio perchè uno still-life è il tentativo di far ...rivivere ciò che non e vivo. Gli oggetti che, nella norma, non catturano la nostra attenzione.
Ma Still-life non significa, banalmente, foto di tutto ciò che è inanimato.
Con la Fotografia (ma è una regola generale) noi dobbiamo scrivere (non descrivere) con la luce.
Come un romanziere scrive il suo romanzo (mettendoci del suo) e non descrive asetticamente una situazione.
La luce è tutto ciò che ci serve.
Enfatizzare le caratteristiche degli oggetti a noi comuni, che siano tazze da the, caffettiere, bottiglie, ...etc, è lo scopo finale.
Noi fotografi abbiamo (al pari di un pittore) il privilegio di capire come la luce si comporta, che risultati si ottengono quando la luce colpisce ...le cose.
Questo è ciò che dobbiamo imparare.
I consigli che dò a chi mi chiede informazioni sulla realizzazione di uno still-life sono fondamentalmente due:
Per prima cosa osservare attentamente gli annunci delle campagne pubblicitarie (non sempre, ma qualche volta si trovano foto pregevoli) e cercare di capire con quale tipo di set quella determinata foto è stata realizzata.
Ad esempio: una luce puntiforme produrrà un risultato molto diverso da quello prodotto da un bank. L'esercizio sta nel capire, osservando il risultato, che tipo di luce è stata utilizzata.
Insomma un ragionamento inverso. Si ha un risultato e bisogna capire quale operazione è stata fatta. Per analogia: il risultato è 10 ...Ma 5+5 o 8+2?
Seconda cosa. Osservare (non basta guardare) come la luce si comporta con gli oggetti a noi più comuni: la tastiera che sto utilizzando in questo momento, la nostra fotocamera, una bottiglia, un bicchiere, ...etc.
Facendo molta attenzione alle differenze prodotte sullo stesso oggetto dai diversi angoli di incidenza della luce. Più frontale, più in controluce, ...etc.
Abbiamo a nostra disposizione numerose fonti di luce da sfruttare a questo scopo: Finestre con e senza tende, lampade di vario genere che fanno parte dell'arredamento.
In sostanza bisognerebbe poter arrivare ad una sorta di automatismo che dovrebbe permetterci di allestire un set abbastanza corretto a colpo (quasi) sicuro.
Se si deve fotografare una bottiglia,
occorre partire già con una impostazione corretta evitando ad esempio fonti di luce puntiformi che produrrebbero fastidiosissimi punti bianchi sul vetro.
Non ci sarebbe modo di correggere nulla. Sarebbe una partenza sbagliata.
Spero di essere riuscito ad esprimere ciò che volevo (la scrittura, quella fatta con la penna o con la tastiera non è il mio forte).
Grazie per l'attenzione.
Ma Still-life non significa, banalmente, foto di tutto ciò che è inanimato.
Con la Fotografia (ma è una regola generale) noi dobbiamo scrivere (non descrivere) con la luce.
Come un romanziere scrive il suo romanzo (mettendoci del suo) e non descrive asetticamente una situazione.
La luce è tutto ciò che ci serve.
Enfatizzare le caratteristiche degli oggetti a noi comuni, che siano tazze da the, caffettiere, bottiglie, ...etc, è lo scopo finale.
Noi fotografi abbiamo (al pari di un pittore) il privilegio di capire come la luce si comporta, che risultati si ottengono quando la luce colpisce ...le cose.
Questo è ciò che dobbiamo imparare.
I consigli che dò a chi mi chiede informazioni sulla realizzazione di uno still-life sono fondamentalmente due:
Per prima cosa osservare attentamente gli annunci delle campagne pubblicitarie (non sempre, ma qualche volta si trovano foto pregevoli) e cercare di capire con quale tipo di set quella determinata foto è stata realizzata.
Ad esempio: una luce puntiforme produrrà un risultato molto diverso da quello prodotto da un bank. L'esercizio sta nel capire, osservando il risultato, che tipo di luce è stata utilizzata.
Insomma un ragionamento inverso. Si ha un risultato e bisogna capire quale operazione è stata fatta. Per analogia: il risultato è 10 ...Ma 5+5 o 8+2?
Seconda cosa. Osservare (non basta guardare) come la luce si comporta con gli oggetti a noi più comuni: la tastiera che sto utilizzando in questo momento, la nostra fotocamera, una bottiglia, un bicchiere, ...etc.
Facendo molta attenzione alle differenze prodotte sullo stesso oggetto dai diversi angoli di incidenza della luce. Più frontale, più in controluce, ...etc.
Abbiamo a nostra disposizione numerose fonti di luce da sfruttare a questo scopo: Finestre con e senza tende, lampade di vario genere che fanno parte dell'arredamento.
In sostanza bisognerebbe poter arrivare ad una sorta di automatismo che dovrebbe permetterci di allestire un set abbastanza corretto a colpo (quasi) sicuro.
Se si deve fotografare una bottiglia,
occorre partire già con una impostazione corretta evitando ad esempio fonti di luce puntiformi che produrrebbero fastidiosissimi punti bianchi sul vetro.
Non ci sarebbe modo di correggere nulla. Sarebbe una partenza sbagliata.
Spero di essere riuscito ad esprimere ciò che volevo (la scrittura, quella fatta con la penna o con la tastiera non è il mio forte).
Grazie per l'attenzione.
Ludovico, una sola domanda: come mai sulla bottiglia si vede riflessa qualcosa che sembra una parete? E' esattamente verticale in mezzeria della bottiglia.
So che non e' una parete .... ma non capisco cosa sia e da dove arrivi.
Grazie
marco
PS
i tuoi post sono di una chiarezza senza pari! Grazie!
So che non e' una parete .... ma non capisco cosa sia e da dove arrivi.
Grazie
marco
PS
i tuoi post sono di una chiarezza senza pari! Grazie!
Grazie Ludovico,
i tuoi 3d sono sempre interessantissimi e preziosi
ma che esperienza occorre per capire come è stato eseguito uno still-life?
i tuoi 3d sono sempre interessantissimi e preziosi
ma che esperienza occorre per capire come è stato eseguito uno still-life?
QUOTE(ludofox @ Jun 1 2005, 04:15 PM)
Preferisco la denominazione "Still-life" a quella più tradizionale "Natura Morta", proprio perchè uno still-life è il tentativo di far ...rivivere ciò che non e vivo. Gli oggetti che, nella norma, non catturano la nostra attenzione.
Ma Still-life non significa, banalmente, foto di tutto ciò che è inanimato.
Con la Fotografia (ma è una regola generale) noi dobbiamo scrivere (non descrivere) con la luce.
Come un romanziere scrive il suo romanzo (mettendoci del suo) e non descrive asetticamente una situazione.
La luce è tutto ciò che ci serve.
Enfatizzare le caratteristiche degli oggetti a noi comuni, che siano tazze da the, caffettiere, bottiglie, ...etc, è lo scopo finale.
Noi fotografi abbiamo (al pari di un pittore) il privilegio di capire come la luce si comporta, che risultati si ottengono quando la luce colpisce ...le cose.
Questo è quello che dobbiamo imparare.
I consigli che dò a chi mi chiede informazioni sulla realizzazione di uno still-life sono fondamentalmente due:
Per prima cosa osservare attentamente gli annunci delle campagne pubblicitarie (non sempre, ma qualche volta si trovano foto pregevoli) e cercare di capire con quale tipo di set quella determinata foto è stata realizzata.
Ad esempio: una luce puntiforme produrrà un risultato molto diverso da quello prodotto da un bank. L'esercizio sta nel capire, osservando il risultato, che tipo di luce è stata utilizzata.
Insomma un ragionamento inverso. Si ha un risultato e bisogna capire quale operazione è stata fatta. Per analogia: il risultato è 10 ...Ma 5+5 o 8+2?
Seconda cosa. Osservare (non basta guardare) come la luce si comporta con gli oggetti a noi più comuni: la tastiera che sto utilizzando in questo momento, la nostra fotocamera, una bottiglia, un bicchiere, ...etc.
Facendo molta attenzione alle differenze prodotte sullo stesso oggetto dai diversi angoli di incidenza della luce. Più frontale, più in controluce, ...etc.
Abbiamo a nostra disposizione numerose fonti di luce da sfruttare a questo scopo: Finestre con e senza tende, lampade di vario genere che fanno parte dell'arredamento.
In sostanza bisognerebbe poter arrivare ad una sorta di automatismo che dovrebbe permetterci di allestire un set abbastanza corretto a colpo (quasi) sicuro.
Se si deve fotografare una bottiglia,
occorre partire già con una impostazione corretta evitando ad esempio fonti di luce puntiformi che produrrebbero fastidiosissimi punti bianchi sul vetro.
Non ci sarebbe modo di correggere nulla. Sarebbe una partenza sbagliata.
Spero di essere riuscito ad esprimere ciò che volevo (la scrittura, quella fatta con la penna o con la tastiera non è il mio forte).
Grazie per l'attenzione.
Ma Still-life non significa, banalmente, foto di tutto ciò che è inanimato.
Con la Fotografia (ma è una regola generale) noi dobbiamo scrivere (non descrivere) con la luce.
Come un romanziere scrive il suo romanzo (mettendoci del suo) e non descrive asetticamente una situazione.
La luce è tutto ciò che ci serve.
Enfatizzare le caratteristiche degli oggetti a noi comuni, che siano tazze da the, caffettiere, bottiglie, ...etc, è lo scopo finale.
Noi fotografi abbiamo (al pari di un pittore) il privilegio di capire come la luce si comporta, che risultati si ottengono quando la luce colpisce ...le cose.
Questo è quello che dobbiamo imparare.
I consigli che dò a chi mi chiede informazioni sulla realizzazione di uno still-life sono fondamentalmente due:
Per prima cosa osservare attentamente gli annunci delle campagne pubblicitarie (non sempre, ma qualche volta si trovano foto pregevoli) e cercare di capire con quale tipo di set quella determinata foto è stata realizzata.
Ad esempio: una luce puntiforme produrrà un risultato molto diverso da quello prodotto da un bank. L'esercizio sta nel capire, osservando il risultato, che tipo di luce è stata utilizzata.
Insomma un ragionamento inverso. Si ha un risultato e bisogna capire quale operazione è stata fatta. Per analogia: il risultato è 10 ...Ma 5+5 o 8+2?
Seconda cosa. Osservare (non basta guardare) come la luce si comporta con gli oggetti a noi più comuni: la tastiera che sto utilizzando in questo momento, la nostra fotocamera, una bottiglia, un bicchiere, ...etc.
Facendo molta attenzione alle differenze prodotte sullo stesso oggetto dai diversi angoli di incidenza della luce. Più frontale, più in controluce, ...etc.
Abbiamo a nostra disposizione numerose fonti di luce da sfruttare a questo scopo: Finestre con e senza tende, lampade di vario genere che fanno parte dell'arredamento.
In sostanza bisognerebbe poter arrivare ad una sorta di automatismo che dovrebbe permetterci di allestire un set abbastanza corretto a colpo (quasi) sicuro.
Se si deve fotografare una bottiglia,
occorre partire già con una impostazione corretta evitando ad esempio fonti di luce puntiformi che produrrebbero fastidiosissimi punti bianchi sul vetro.
Non ci sarebbe modo di correggere nulla. Sarebbe una partenza sbagliata.
Spero di essere riuscito ad esprimere ciò che volevo (la scrittura, quella fatta con la penna o con la tastiera non è il mio forte).
Grazie per l'attenzione.
Concordo in pieno in tutto cio che dici, e aggiungerei anche il concetto di PROSPETTIVA, in quanto è un elemento insieme alla luce che permette di trasmettere il messaggio che vogliamo fornire.
Ogni oggetto a seconda dei cromatismi, della luce e della prospettiva genera un messaggio emozionale che determina, il subliminalismo dello still life.
Attualmente tale tecnica si sta propagando anche in campo cinematografico , enegli spot, ma secondo il mio parere, tutto parte dalla fotografia e non è altro che un insieme di analisi fotografiche.
Saluti
Bergat
QUOTE(oesse @ Jun 1 2005, 05:21 PM)
Ludovico, una sola domanda: come mai sulla bottiglia si vede riflessa qualcosa che sembra una parete? E' esattamente verticale in mezzeria della bottiglia.
So che non e' una parete .... ma non capisco cosa sia e da dove arrivi.
Grazie
marco
PS
i tuoi post sono di una chiarezza senza pari! Grazie!
So che non e' una parete .... ma non capisco cosa sia e da dove arrivi.
Grazie
marco
PS
i tuoi post sono di una chiarezza senza pari! Grazie!
Ho scelto questa bottiglia semplicemente perchè è il risultato di un set semplicissimo.
Due fonti di luce. Una a sinistra e una dietro entrambe filtrate da un Heavy Frost.
Naturalmente quella di sinistra illumina la bottiglia e produce il riflesso (credo tu ti riferisca a quello) che parte dall'alto e arriva in basso.
L'altra serve per dare il controluce necessario per far ...vivere il liquido che altrimenti sarebbe stato più simile all'inchiostro Pelikan piuttosto che ad un brandy.
A destra c'è un leggerissimo schiarimento (per etichetta e capsula) con l'utilizzo di un pannello riflettente particolarmente morbido (quasi mat).
Messaggio modificato da ludofox il Jun 1 2005, 05:18 PM
grazie ludovico, arcano svelato!!
marco
marco
QUOTE(la.deda @ Jun 1 2005, 05:22 PM)
Quella che ci si fa ...osservando!
Quando riusciremo ad ossevare (fotograficamente) tutto ciò che ci circonda anche quando siamo in ufficio o stiamo giocando con nostro figlio, quando siamo a passeggio alla domenica o quando siamo imbufaliti dal traffico urbano, ...bhè allora ci saremo riusciti!
QUOTE(bergat@tiscali.it @ Jun 1 2005, 05:28 PM)
Concordo in pieno in tutto cio che dici, e aggiungerei anche il concetto di PROSPETTIVA, in quanto è un elemento insieme alla luce che permette di trasmettere il messaggio che vogliamo fornire.
Ogni oggetto a seconda dei cromatismi, della luce e della prospettiva genera un messaggio emozionale che determina, il subliminalismo dello still life.
Attualmente tale tecnica si sta propagando anche in campo cinematografico , enegli spot, ma secondo il mio parere, tutto parte dalla fotografia e non è altro che un insieme di analisi fotografiche.
Saluti
Bergat
Ogni oggetto a seconda dei cromatismi, della luce e della prospettiva genera un messaggio emozionale che determina, il subliminalismo dello still life.
Attualmente tale tecnica si sta propagando anche in campo cinematografico , enegli spot, ma secondo il mio parere, tutto parte dalla fotografia e non è altro che un insieme di analisi fotografiche.
Saluti
Bergat
Perfetto compendio al ragionamento!
Giusto per non perdere l'abitudine,
questa è la struttura del set.
questa è la struttura del set.
QUOTE(ludofox @ Jun 1 2005, 06:16 PM)
tra foto e schizzi ..... 10 e lode!
.oesse.
Complimenti!
Sbalorditivo! Sto cercando di fare tesoro di questi insegnamenti.
Sbalorditivo! Sto cercando di fare tesoro di questi insegnamenti.
Io ci provo...
Ludovico, per caso hai bisogno di un assistente?
Comunque complimenti per come scrivi, per come scatti e anche per come disegni gli schizzi dei set.
Ciao
Stefano
Ludovico, per caso hai bisogno di un assistente?
Comunque complimenti per come scrivi, per come scatti e anche per come disegni gli schizzi dei set.
Ciao
Stefano
QUOTE(stesmith @ Jun 1 2005, 06:45 PM)
Io ci provo...
Ludovico, per caso hai bisogno di un assistente?
Comunque complimenti per come scrivi, per come scatti e anche per come disegni gli schizzi dei set.
Ciao
Stefano
Ludovico, per caso hai bisogno di un assistente?
Comunque complimenti per come scrivi, per come scatti e anche per come disegni gli schizzi dei set.
Ciao
Stefano
Mi sono già prenotato io!!!
Complimenti per l'ennesima lezione....non vedo l'ora di frequentarne una "live"!!
Estrapolare l'anima da un oggetto/soggetto descrivendola con uno scatto,mescere luci e colori,creare un set dove gli oggetti che lo compongono siano tutti in armonia fra di loro,non è cosa facile...Ludovico Fossà riesce a fare tutto questo con estrema naturalezza..e i suoi scatti parlano da soli..Descrivono una persona preparata,e attenta ai minimi particolari,si.. i minimi particolari distinguono uno Still eseguito a regola d'arte da eseguito con leggerezza e senza un giusto spirito di osservazione...E se saprete leggere attentamente affondo agli scatti di Ludovico,noterete che oltre all'esperienza,dietro vi è una persona che non conosce la parola presunzione ed arroganza...Una persona sempre disponibilissima,e sincera...Sarà sicuramente un grande piacere conoscerlo...lo dico per voi che ne avrete l'occasione di farlo nel Prossimo Meeting...
Dimenticavo....Grazie Ludofox...Discussione da mettere in evidenza.
Dimenticavo....Grazie Ludofox...Discussione da mettere in evidenza.
sicuramente non ti ricorderai ma ci siamo visti a milano in fiera.
Comunquespero di riuscire ad essere presente a qualche prossimo incontro di comunità
Comunquespero di riuscire ad essere presente a qualche prossimo incontro di comunità
ops!!!! non era per voi questo post
Grande Ludofox! I tuoi interventi, fatti con accuratezza e tanta passione, si leggono sempre con piacere ed interesse. Complimeti e Grazie per queste belle lezioni di still-life.
un saluto
Bruno
un saluto
Bruno
come nel poker.....
"I watch , distinguish and reserve myself"
"I watch , distinguish and reserve myself"
Ludovico siamo stanchi di teoria e schizzi...vogliamo vederti operare dal vivo!!
Complimenti, ciao Massimo
Complimenti, ciao Massimo
QUOTE(ludofox @ Jun 1 2005, 04:40 PM)
QUOTE(la.deda @ Jun 1 2005, 05:22 PM)
Quella che ci si fa ...osservando!
Quando riusciremo ad ossevare (fotograficamente) tutto ciò che ci circonda anche quando siamo in ufficio o stiamo giocando con nostro figlio, quando siamo a passeggio alla domenica o quando siamo imbufaliti dal traffico urbano, ...bhè allora ci saremo riusciti!
concetto chiarissimo...... e molto condiviso da tutti
bellissimo lo scatto e gli schizzi del set .....
Grazie
...
Hai mai pensato di scrivere un libro?
Si un bel libro ke racconti tutti i tuoi set ...
I tuoi scatti insomma ... tutto cio' ke hai voluto o dovuto esprimere ...
pensaci e facci sapere!!
Io sarei il primo a comprarlo!! senza nemmeno pensarci ... leggendo il solo nick name sulla copertina!!
Ancora complimenti!!!
Hai mai pensato di scrivere un libro?
Si un bel libro ke racconti tutti i tuoi set ...
I tuoi scatti insomma ... tutto cio' ke hai voluto o dovuto esprimere ...
pensaci e facci sapere!!
Io sarei il primo a comprarlo!! senza nemmeno pensarci ... leggendo il solo nick name sulla copertina!!
Ancora complimenti!!!
QUOTE(ludofox @ Jun 1 2005, 04:15 PM)
Preferisco la denominazione "Still-life" a quella più tradizionale "Natura Morta", proprio perchè uno still-life è il tentativo di far ...rivivere ciò che non e vivo. Gli oggetti che, nella norma, non catturano la nostra attenzione.
Ma Still-life non significa, banalmente, foto di tutto ciò che è inanimato.
Con la Fotografia (ma è una regola generale) noi dobbiamo scrivere (non descrivere) con la luce.
Come un romanziere scrive il suo romanzo (mettendoci del suo) e non descrive asetticamente una situazione.
La luce è tutto ciò che ci serve.
Enfatizzare le caratteristiche degli oggetti a noi comuni, che siano tazze da the, caffettiere, bottiglie, ...etc, è lo scopo finale.
Noi fotografi abbiamo (al pari di un pittore) il privilegio di capire come la luce si comporta, che risultati si ottengono quando la luce colpisce ...le cose.
Questo è ciò che dobbiamo imparare.
I consigli che dò a chi mi chiede informazioni sulla realizzazione di uno still-life sono fondamentalmente due:
Per prima cosa osservare attentamente gli annunci delle campagne pubblicitarie (non sempre, ma qualche volta si trovano foto pregevoli) e cercare di capire con quale tipo di set quella determinata foto è stata realizzata.
Ad esempio: una luce puntiforme produrrà un risultato molto diverso da quello prodotto da un bank. L'esercizio sta nel capire, osservando il risultato, che tipo di luce è stata utilizzata.
Insomma un ragionamento inverso. Si ha un risultato e bisogna capire quale operazione è stata fatta. Per analogia: il risultato è 10 ...Ma 5+5 o 8+2?
Seconda cosa. Osservare (non basta guardare) come la luce si comporta con gli oggetti a noi più comuni: la tastiera che sto utilizzando in questo momento, la nostra fotocamera, una bottiglia, un bicchiere, ...etc.
Facendo molta attenzione alle differenze prodotte sullo stesso oggetto dai diversi angoli di incidenza della luce. Più frontale, più in controluce, ...etc.
Abbiamo a nostra disposizione numerose fonti di luce da sfruttare a questo scopo: Finestre con e senza tende, lampade di vario genere che fanno parte dell'arredamento.
In sostanza bisognerebbe poter arrivare ad una sorta di automatismo che dovrebbe permetterci di allestire un set abbastanza corretto a colpo (quasi) sicuro.
Se si deve fotografare una bottiglia,
occorre partire già con una impostazione corretta evitando ad esempio fonti di luce puntiformi che produrrebbero fastidiosissimi punti bianchi sul vetro.
Non ci sarebbe modo di correggere nulla. Sarebbe una partenza sbagliata.
Spero di essere riuscito ad esprimere ciò che volevo (la scrittura, quella fatta con la penna o con la tastiera non è il mio forte).
Grazie per l'attenzione.
Ma Still-life non significa, banalmente, foto di tutto ciò che è inanimato.
Con la Fotografia (ma è una regola generale) noi dobbiamo scrivere (non descrivere) con la luce.
Come un romanziere scrive il suo romanzo (mettendoci del suo) e non descrive asetticamente una situazione.
La luce è tutto ciò che ci serve.
Enfatizzare le caratteristiche degli oggetti a noi comuni, che siano tazze da the, caffettiere, bottiglie, ...etc, è lo scopo finale.
Noi fotografi abbiamo (al pari di un pittore) il privilegio di capire come la luce si comporta, che risultati si ottengono quando la luce colpisce ...le cose.
Questo è ciò che dobbiamo imparare.
I consigli che dò a chi mi chiede informazioni sulla realizzazione di uno still-life sono fondamentalmente due:
Per prima cosa osservare attentamente gli annunci delle campagne pubblicitarie (non sempre, ma qualche volta si trovano foto pregevoli) e cercare di capire con quale tipo di set quella determinata foto è stata realizzata.
Ad esempio: una luce puntiforme produrrà un risultato molto diverso da quello prodotto da un bank. L'esercizio sta nel capire, osservando il risultato, che tipo di luce è stata utilizzata.
Insomma un ragionamento inverso. Si ha un risultato e bisogna capire quale operazione è stata fatta. Per analogia: il risultato è 10 ...Ma 5+5 o 8+2?
Seconda cosa. Osservare (non basta guardare) come la luce si comporta con gli oggetti a noi più comuni: la tastiera che sto utilizzando in questo momento, la nostra fotocamera, una bottiglia, un bicchiere, ...etc.
Facendo molta attenzione alle differenze prodotte sullo stesso oggetto dai diversi angoli di incidenza della luce. Più frontale, più in controluce, ...etc.
Abbiamo a nostra disposizione numerose fonti di luce da sfruttare a questo scopo: Finestre con e senza tende, lampade di vario genere che fanno parte dell'arredamento.
In sostanza bisognerebbe poter arrivare ad una sorta di automatismo che dovrebbe permetterci di allestire un set abbastanza corretto a colpo (quasi) sicuro.
Se si deve fotografare una bottiglia,
occorre partire già con una impostazione corretta evitando ad esempio fonti di luce puntiformi che produrrebbero fastidiosissimi punti bianchi sul vetro.
Non ci sarebbe modo di correggere nulla. Sarebbe una partenza sbagliata.
Spero di essere riuscito ad esprimere ciò che volevo (la scrittura, quella fatta con la penna o con la tastiera non è il mio forte).
Grazie per l'attenzione.
Ludovico