Lo scorso sabato 30 Giugno, ho avuto il piacere di tenere il primo degli incontri in oggetto (rif. Nikon Educational).
Descrivo il piccolo esercizio che abbiamo potuto effettuare.
Una semplice foto di una caffettiera con finitura nera semi-mat.
Una superficie non facilissima.
E' difficile illuminarla in modo tradizionale perché la sua finitura, assorbe la luce.
Occorre far specchiare alcuni pannelli riflettenti.
Il set iniziale è un diffusore (HeavyFrost) posto a sinistra e un pannello riflettente a destra che illumina la faccia più esterna e il manico.
Da notare che l'illuminazione non è uniforme, che tenderebbe ad appiattire, ma crea una sfumatura.
Ma non basta.
Occorre rendere più descrittiva l'immagine.
Quindi, si è realizzato uno scatto per schiarire leggermente la parte centrale della caldaia e per disegnare la curvatura della stessa, utilizzando un altro paio di pannelli riflettenti.
Ma ora ci si accorge che avendo schiarito il profilo della caldaia, manca un'analoga luce sulla ...cintura (non so se si chiama così).
Sempre con la stessa tecnica, si è proceduto inoltre ad illuminare la faccia con l'omino e la parete del beccuccio.
Si è potuto agevolmente agire su entrambe le parti poiché i piani sono più o meno orientati allo stesso modo.
Sempre facendo attenzione a creare sfumature di luce, ci siamo concentrati sulla faccia più a sinistra. Quella vicino al beccuccio.
Infine, abbiamo posizionato un pannello riflettente dedicato esclusivamente al coperchio.
Ed ecco il risultato finale dopo una mezzoretta su Photoshop.
Il dubbio che può assalire è: ...Perché non fare tutto in una unica ripresa?...
Ritengo che siano fondamentalmente due i motivi:
Primo:
In alcuni casi, i pannelli argentati sono talmente vicini alla parte da illuminare che coprono parte dell'intero soggetto.
Secondo:
Perché non utilizzare la tecnologia disponibile? ...E' necessario solo sapere bene cosa fare e come operare.
-----
Questa è la sequenza...
Messaggio modificato da nisant il Jul 11 2007, 10:23 PM
Descrivo il piccolo esercizio che abbiamo potuto effettuare.
Una semplice foto di una caffettiera con finitura nera semi-mat.
Una superficie non facilissima.
E' difficile illuminarla in modo tradizionale perché la sua finitura, assorbe la luce.
Occorre far specchiare alcuni pannelli riflettenti.
Il set iniziale è un diffusore (HeavyFrost) posto a sinistra e un pannello riflettente a destra che illumina la faccia più esterna e il manico.
Da notare che l'illuminazione non è uniforme, che tenderebbe ad appiattire, ma crea una sfumatura.
Ma non basta.
Occorre rendere più descrittiva l'immagine.
Quindi, si è realizzato uno scatto per schiarire leggermente la parte centrale della caldaia e per disegnare la curvatura della stessa, utilizzando un altro paio di pannelli riflettenti.
Ma ora ci si accorge che avendo schiarito il profilo della caldaia, manca un'analoga luce sulla ...cintura (non so se si chiama così).
Sempre con la stessa tecnica, si è proceduto inoltre ad illuminare la faccia con l'omino e la parete del beccuccio.
Si è potuto agevolmente agire su entrambe le parti poiché i piani sono più o meno orientati allo stesso modo.
Sempre facendo attenzione a creare sfumature di luce, ci siamo concentrati sulla faccia più a sinistra. Quella vicino al beccuccio.
Infine, abbiamo posizionato un pannello riflettente dedicato esclusivamente al coperchio.
Ed ecco il risultato finale dopo una mezzoretta su Photoshop.
Il dubbio che può assalire è: ...Perché non fare tutto in una unica ripresa?...
Ritengo che siano fondamentalmente due i motivi:
Primo:
In alcuni casi, i pannelli argentati sono talmente vicini alla parte da illuminare che coprono parte dell'intero soggetto.
Secondo:
Perché non utilizzare la tecnologia disponibile? ...E' necessario solo sapere bene cosa fare e come operare.
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Questa è la sequenza...
Messaggio modificato da nisant il Jul 11 2007, 10:23 PM