La notizia è di questi giorni, apparsa un po’ su tutti i media, ad esempio qui.
Conservo ancora un paio di annate degli anni ’70 di quella rivista e, inevitabilmente di primo acchito è calato un velo di tristezza. A quei tempi, per me, come penso per molti, Life era considerata un mito, al pari – con le dovute diversità - di National Geographic. Lo stesso i suoi fotografi. Giramondo spesati in tutto e per tutto per portare a casa un servizio interessante, vita bohémienne, fama eccetera. Una delle tante leggende della mia gioventù...
Poi però ho fatto un giro sul sito, ho scoperto che si possono vedere tutte le copertine, che si può rivivere almeno in parte la storia travagliata di quella testata che, insomma, non è persa del tutto. E la tristezza è un po’ passata.
E’ tutto qui. Solo una piccola riflessione che vi giro.
Conservo ancora un paio di annate degli anni ’70 di quella rivista e, inevitabilmente di primo acchito è calato un velo di tristezza. A quei tempi, per me, come penso per molti, Life era considerata un mito, al pari – con le dovute diversità - di National Geographic. Lo stesso i suoi fotografi. Giramondo spesati in tutto e per tutto per portare a casa un servizio interessante, vita bohémienne, fama eccetera. Una delle tante leggende della mia gioventù...
Poi però ho fatto un giro sul sito, ho scoperto che si possono vedere tutte le copertine, che si può rivivere almeno in parte la storia travagliata di quella testata che, insomma, non è persa del tutto. E la tristezza è un po’ passata.
E’ tutto qui. Solo una piccola riflessione che vi giro.