Kenji Nagai, 1957 Imabari
Mika Yamamoto, 1967 Tsuru
Questa volta due fotografi che evidenziano quanto certo reportage possa far paura...tutti e due giapponesi e tutti e due legati da un triste destino....forse anche perché il rapporto degli orientali con il pericolo, la sofferenza e la morte é parecchio diverso dal nostro.
Il reportage a mio modestissimo avviso è un genere delicato da affrontare, complesso, spesso pericolosissimo perché porta allo scoperto gli aspetti più oscuri del nostro mondo e del nostro essere.....personalmente il “Re” dei generi fotografici....perché richiede anche qualità umane non comuni...
Qui allora menziono due reporter di guerra: Mika Yamamoto che morirà in Aleppo, mentre Kenji Nagai in Birmania durante la rivolta Zafferano e la sua morte diventerà paradossalmente la fama di Andrees Latif che prenderà il Pulitzer per l'immagine di Kenji Nagai che già a terra sta scattando quella che sarà la sua ultima foto.
Meritano più di uno sguardo attraverso le loro foto
Mika Yamamoto, 1967 Tsuru
Questa volta due fotografi che evidenziano quanto certo reportage possa far paura...tutti e due giapponesi e tutti e due legati da un triste destino....forse anche perché il rapporto degli orientali con il pericolo, la sofferenza e la morte é parecchio diverso dal nostro.
Il reportage a mio modestissimo avviso è un genere delicato da affrontare, complesso, spesso pericolosissimo perché porta allo scoperto gli aspetti più oscuri del nostro mondo e del nostro essere.....personalmente il “Re” dei generi fotografici....perché richiede anche qualità umane non comuni...
Qui allora menziono due reporter di guerra: Mika Yamamoto che morirà in Aleppo, mentre Kenji Nagai in Birmania durante la rivolta Zafferano e la sua morte diventerà paradossalmente la fama di Andrees Latif che prenderà il Pulitzer per l'immagine di Kenji Nagai che già a terra sta scattando quella che sarà la sua ultima foto.
Meritano più di uno sguardo attraverso le loro foto