Da alcuni giorni sto esaminando le ricerche assegnate agli studenti che devono affrontare l'esame di storia dell'arte. Un allievo, sapendo che m'interesso di fotografia, m'ha proposto di lavorare sul tema. Alla fine abbiamo individuato nel rapporto tra fotografia e pittura un punto di partenza, e ci siamo posti il problema d'individuare quali canoni iconografici creati dalla pittura siano fluiti neol mondo della fotografia, e viceversa.
Per la prima parte però, gl'influssi della pittura sulla fotografia, s'è pensato di complicare le cose: troppo facile prendere uno still Life di frutta e mostrare la canestra di Caravaggio.
Allora siamo approdati al reportage, al fotogiornalismo. È possibile rintracciare influssi pittorici nel reportage? Questo allievo, Jonathan Gobbi, ha accettato la sfida, e ha preparato la relazione. Complessivamente m'è piaciuta, al punto da inserirla nel mio blogghetto didattico. È un discreto punto di partenza sul tema e sono convinto che a qualcuno non dispiacerà dargli un'occhiata...
Ogni tanto cita Tale Gilbert Durand. Non preoccupatevi: l'anno scorso li ho tormentati con un ponderoso testo di questo studioso, che si chiama Le strutture antropologiche dell'immaginario. Ovviamente Jonathan si sentiva in obbligo di citarlo almeno un paio di volte, per suggerirmi d'averlo studiato...
Ma lo ha fatto bene, e ha concluso ancor meglio.
Fotografia e archetipi
Per la prima parte però, gl'influssi della pittura sulla fotografia, s'è pensato di complicare le cose: troppo facile prendere uno still Life di frutta e mostrare la canestra di Caravaggio.
Allora siamo approdati al reportage, al fotogiornalismo. È possibile rintracciare influssi pittorici nel reportage? Questo allievo, Jonathan Gobbi, ha accettato la sfida, e ha preparato la relazione. Complessivamente m'è piaciuta, al punto da inserirla nel mio blogghetto didattico. È un discreto punto di partenza sul tema e sono convinto che a qualcuno non dispiacerà dargli un'occhiata...
Ogni tanto cita Tale Gilbert Durand. Non preoccupatevi: l'anno scorso li ho tormentati con un ponderoso testo di questo studioso, che si chiama Le strutture antropologiche dell'immaginario. Ovviamente Jonathan si sentiva in obbligo di citarlo almeno un paio di volte, per suggerirmi d'averlo studiato...
Ma lo ha fatto bene, e ha concluso ancor meglio.
Fotografia e archetipi