Quoto in toto Annalisa
sulla questione della creatività in questo tipo di foto (che in realtà riguarderebbe TUTTA la fotografia) e, a suffragare questa teoria, riferisco una frase che mi è stata detta dopo che hanno visto le mie foto dicendo loro che non le avevo scattate con l'attrezzatura adatta ed è questa: "si vabbè, con l'attrezzatura adatta son bravi tutti!".
Forse per molti di voi è un fatto acquisito e scontato ma a me ha fatto riflettere: fino a che punto l'ottica FA la foto (di concerti)? Non è forse solo questione di cogliere quell'attimo dove il pathos, le emozioni sono al loro massimo? Se è così perche svenarsi in ottiche extraluminose? Probabilmente con un po di scaltrezza (conoscenze?) si riuscirebbe non dico a stare sul palco ma almeno dentro le transenne e risparmiarsi il 70/200 e co., o no? Credo che fotografare un concerto da sotto o sopra il palco non sia la stessa cosa che da lontano in mezzo alla gente, e mi riferisco al coinvolgimento emotivo. La mia piccola esperienza mi dice che c'è una percezione diversa di quello che stà accadendo sul palco e questa diversa percezione deve guidarci nel momento dello scatto, entrando in sintonia con il gruppo o il singolo artista cogliendone di volta in volta i momenti espressivi di maggior impatto (dal nostro punto di vista).
Non sono contro i vari 70/200 2.8 VR ecc.. intendiamoci, (se potessi li comprerei tutti!) ma solo sostengo che non è tutta questione di ottica ma di visione e creatività.
Non me ne vogliate per questo.
Ps. ne frattempo che scrivevo Nickel ha postato una sua foto a parziale conferma (infilarsi d'appertutto)