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Iperfocale
Cos'è?
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LightPainting
Messaggio: #76
Vi segnalo questo link per il calcolo online dell'iperfocale.
Ciao

http://www.photorevolt.com/modulo.hyperfocalchart.html
Francesco Martini
Messaggio: #77
Dal momento che avete rispolverato questa discussione interessante....
Quella dell'iperfocale e' una tecnica che uso spesso, dal momento che amo la profondita' di campo estrema. Non faccio assolutamente nessun calcolo, ma "a occhio"... biggrin.gif Chiudo a f8..o f11...e faccio la messa a fuoco un po' piu' in la' del soggetto piu' vicinno....in modo da "spalmare" la profondita' di campo davanti e dietro al punto di fuoco....Qui, per esempio, la messa a fuoco e' su quelle zolle sotto il cingolo destro dell'escavatore...Funziona sempre!!!!! biggrin.gif
Francesco Martini
Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.
Gianni_Casanova
Messaggio: #78
QUOTE(Francesco Martini @ Sep 5 2006, 11:19 AM) *

...Non faccio assolutamente nessun calcolo, ma "a occhio"... biggrin.gif Chiudo a f8..o f11...e faccio la messa a fuoco un po' piu' in la' del soggetto piu' vicinno....in modo da "spalmare" la profondita' di campo davanti e dietro al punto di fuoco....



Pollice.gif dalla teoria alla pratica....o ancora meglio ...più della mente poté l'uso...e per continuare (come mi diceva mio nonno incisore di zolle)...val più la pratica che la grammatica,
un saluto, gianni
morgan80
Messaggio: #79
ottimo esempio di "praticizzazione" della teoria Martini!

e l'hai fatto con una foto a dir poco splendida...
yarosia
Messaggio: #80
Errata Corrige

Ragazzi perdonatemi!!! nel vecchio file xls che avevo postato, la distanza in metri dell'iperfocale, era calcolata con un CoC di pari a 0.030. Ora ho messo la possibilità di scegliere il CoC (quello standard è 0.0196) le distanze sempre in metri!! Questa versione "dovrebbe" essere corretta. Contattatemi per eventuali errori... scusate ancora comunqueee!!! ph34r.gif
Pietro75
Messaggio: #81
ottimo 3d guru.gif
Pietro75
Messaggio: #82
QUOTE(marvin74 @ Aug 12 2005, 05:12 PM) *

Cari tutti, voglio partecipare anch'io a questo splendido thread inserendo altro materiale tecnico, mettendo quindi ancora carne al fuoco a beneficio di tutti (specie chi è alle prime armi, i "vecchi" sono già rodati al riguardo).

Avete parlato di sistema di calcolo ed io vorrei proporvi quello ufficiale con l'indicazione del Circolo di Confusione nonché il mio metodo di utilizzo del tutto, sul campo.
Prendo come esempio la D70, che possiedo, e che è stata già usata come riferimento a partire dal 3° o 4° post in questo 3d. Per me questo sistema è il più congeniale e semplice basta solo sapere che il Circolo di Confusione per il sensore della D70 è stabilito in 0,0196.
(((Non chiedetemi il come si ottiene ... perché è lungo da spiegare. Da una ricerca su San Google lo troverete, in fondo è lo stesso calcolo che pone il CoC a circa 0,030 sul 24x36 quindi se accettiamo quello senza fasciarci la testa, vada per il 0,0196 sul sensore della D70)))

Veniamo al dunque, formula (presa dal sito di Nadir http://www.nadir.it/tec-crea/circolo-confusione/default.htm) e relativa tabella costruita con un foglio di calcolo e che porto sempre dietro stampata:

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

Bene, a cosa serve sta roba? E perché me lo sono fatto per il 18-70 del kit? E perché anche per il 28mm ed il 50mm che in realtà hanno già la scala iperfocale sopra impressa? E perché alcuni valori sono evidenziati in grigio?

Procediamo con ordine:
La risposta del 28 e del 50 ve la scrivo in un altro post sennò pasticcio tutto.

Passo 1
Prendiamo per ora solo il 18-70 del kit come riferimento. Per tutti quelli che ce l'hanno prendetelo in mano e guardate la finestrella da cui si riesce a vedere la scala della messa a fuoco. Sbaglio o il valore più alto prima dell'infinito è 2 metri?
Bene questo vuol dire che se dovete "scegliere" un valore di fuoco fino a 2 metri potete farlo senza alcun ausilio di misurazione esterna ... giusto??

Passo 2
Avete sicuramente visto in televisione alcuni fotogiornalisti "sfortunati" che devono alzare la fotocamera sopra la testa dei colleghi che stanno davanti per fotografare un personaggio o un evento che altrimenti non sarebbe possibile fotografare (in maniera standard potrebbe solo fotografare la schiena dei suoi colleghi).
Come fa ad essere sicuro che sia tutto a fuoco? Un vecchio segreto dei fotogiornalisti di "assalto" è l'uso della tabellina sopra (naturalmente per l'obiettivo ed il formato che si sono portati dietro - pellicola, sensore DX, etc.).

Passo 3
Ci troviamo nelle stesse condizioni dell'esempio e vogliamo fotografare alzando la fotocamera con il braccio impossibilitati a vedere l'oculare come facciamo?
Semplice: tabellina!
* Il nostro 18-70 sarà su 18mm
* Manual focus e a seconda delle condizioni di luce usate il diaframma da 8 a 16.
* Supponiamo che potete usare f11 ... girate la ghiera del fuoco su 1,5m come evidenziato dalla tabella, alzate la fotocamera sulla testa di quelli che vi stanno davanti e scattate.

(Avete appena applicato la regola dell'iperfocale e siete sicuri che tutto quello che va da 75 cm all'infinito è tutto nitido (o a fuoco ... come preferite.)

Avete quindi anche capito la risposta al perché ci sono dei valori in grigio nella tabella. Quelli sono i valori di Manual focus che posso impostare senza ulteriori ausili, basta scegliere il valore sulla finestrella delle distanze del 18-70 dell'esempio. Purtroppo dopo i 2 metri c'è solo l'infinito e non è possibile avere la certezza di trovarsi a N metri se non con altri ausili (e sono stati spiegati bene nei post precedenti).

Un altro esempio: se uscite per fare street fotografy, in posti dove gli eventi accadono in maniera molto veloce, (una manifestazione di sciopero per esempio, o tafferugli dopo una partita di calcio), quindi non avrete tempo per tutte le variabili fotografiche in gioco, compreso l'autofocus; tenetevi in "manual focus 2m" sul 18mm ad f8, oppure "Manual Focus 2m" sul 24mm ad f14 (oppure un altro valore in grigio della tabella) e potrete scattare "spendendo" il poco tempo che avete per catturare l'azione pensando all'inquadratura e a nient altro (al fuoco ci pensa l'iperfocale da 1 metro in avanti). Con il 18mm o il 24mm in una giornata non troppo scura non c'è nemmeno bisogno di preoccuparsi per l'esposizione, quindi il diaframma lo posso scegliere in funzione dell'Iperfocale

Ultimo esempio in questo caso con foto:
Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

Niente cavalletto, 18mm, massimo diaframma applicabile per avere un tempo accettabile f8. Come faccio ad avere tutto nitido con "solo" f8, dall'asfalto in primo piano all'infinito?
Manual Focus e 2 metri sulla scala con il 18-70 (come da tabella). Tutto a fuoco da 1 metro all'infinito, quindi ho scattato la foto in modo che la parte bassa del fotogramma, l'asfalto, fosse almeno ad 1m da me (facile visto che sono alto quasi 1,90m)

La foto di per se non è un granché visto che "purtroppo" si vede il flare in diversi punti ma mi serviva per far capire il concetto.

Sono stato lunghissimo, spero non me ne vogliate e possiate trovare interessante quanto detto!

saluti
vincenzo



DOPO GIORNI E GIORNI DI LEGGI qua e leggi là forse ho capito da questo post............

Ma un dubbio mi rimane..........
conti alla mano, avendo io un D50 (dovrebbe essere uguale alla D 70 x il circolo confuso biggrin.gif 0.0196),non è che con il 18/70 montato,anzichè prendere in cosiderazione i valori del 18 devo prendere quelli del 27(18 x 1.)???????

Grazie a tutti biggrin.gif
Pietro75
Messaggio: #83
.......poi mi son ritrovato a leggere digital camera dove mi trovo una tabella precompilata...........

esempio

focale 50 f11 iperfocale 6.3 metri
f16 4.3 metri
f22 3.1 metri

hmmm.gif hmmm.gif hmmm.gif hmmm.gif hmmm.gif
alcarbo
Messaggio: #84
QUOTE(EmilLask @ Jan 27 2005, 04:21 PM) *

Spero che lo sforzo per essere semplici e chiari non faccia venire voglia anche a chi non ha adeguai strumenti di cimentarsi in complicate operazioni di controllo matematico.
Il consiglio che mi sento di dare a chi ama la fotografia più della fisica ottica è quello di provare.

Ma per provare occorre avere dei punti di partenza e a questo punto è superfluo ripetere quanto ho già scritto.

Fate riferimento a quelle semplici formule, senza pretendere di fare calcoli al volo.
Grandissimi fotografi del passato e del presente utilizzano tabelle già pronte, adatte alla loro attrezzatura e dopo avere chiaro in mente che cosa vogliono ottenere (questo è e rimane l'aspetto principale) consultano le tabelle e lo ottengono, talvolta anche con piccoli ritocchi caso per caso.
L'amico de Forum "mavieni" forse non ha seguito i precedenti interventi o forse non sono riuscito ad essere sufficientemente chiaro.

Allora ci riprovo, spero senza annoiare.
Mettere a fuoco a 20 metri e ottenere un fuoco da quasi 7 metri all'infinito non ci dà alcuna informazione sulla distanza iperfocale.
Nel caso dell'esempio da lui riportato, cioè un 50mm a f8, la distanza iperfocale è di circa 10 metri e mezzo se adotto un circolo di confusione i 30 microns e di 15 metri e mezzo se adotto un circolo di confusione di 20 microns.
Nel primo caso avrò un tutto a fuoco che va da 5 metri all'infinito e nel secondo caso da quasi otto metri all'infinito.
E' chiaro che focheggiando ad una distanza maggiore della distanza iperfocale il fuoco all'infinito sarà assicurato e nel fuoco anteriore avrò un guadagno ancora maggiore.
La distanza iperfocale mi indica il massimo campo di messa a fuoco possibile.
con lo stesso 50mm a f8 e con un circolo di confusione di 30 microns il massimo che potrò avere a fuoco va da 5 metri all'infinito focheggiando a 10 metri.

Tuttavia, ho già scritto che con il sensore di una digitale non full frame il calcolo riportato da "mavieni", e ripreso da un software (forse il Calculator di Bob Atkins? E' un ottimo modello, basta farne un buon uso), va modificato moltiplicando la focale scelta per 1,37 nel caso di un sensore con fattore 1,5, ma per approssimazione va bene anche 1,5. Questo perchè un sensore più piccolo richiede un adattamento della lunghezza focale (non perchè il 50mm diventi un 75mm, sciocchezza già ampiamente chiarita sul Forum, ma perchè varia la porzione di immagine proiettata sul sensore) e un adattamento delle dimensioni del circolo di confusione.



Questa descrizione dell'iperfocale merita un up di 2 anni Pollice.gif grazie.gif
Quella altrettanto valida di Marvin è appena qui sopra

Messaggio modificato da alcarbo il Jul 14 2007, 04:31 AM
gmeroni
Messaggio: #85
Allora ragazzi, mi son letto tuttto il topic però mi rimane un dubbio, in alcuni siti che generato le distanzi iperfocali viene richiesta la "distanza" è intesa la distanza del nostro soggetto ?

Se si uno come fa a farsi una tabella se ogni volta cambia soggetto ed è ad una distanza diversa??....

Io ho creato questa tabella...E' giusta??

http://img43.imageshack.us/img43/7989/immagine1tvp.png

Messaggio modificato da gmeroni il Jul 6 2009, 08:24 AM
gmeroni
Messaggio: #86
Ragazzi, nessuno mi chiarisce questo concetto sulla distanza ?
dox2000
Messaggio: #87
QUOTE(EmilLask @ Jan 27 2005, 12:45 AM) *
Ci provo!

Hai ragione tu l'iperfocale non è un concetto così banale come si vorrebbe far credere leggendo alcuni manuali o alcune riviste. Anzi, da un punto di vista strettamente di fisica ottica è molto complesso.
Credo, però, che tu sia interessato come fotografo o fotoamatore.
Allora forse è possibile raggiungere un compromesso semplice e chiaro.

La distanza iperfocale è quella distanza a cui è necessario mettere a fuoco per ottenere una profondità di campo che va dalla metà della distanza iperfocale all'infinito.
Se la distanza iperfocale è 40 cm allora nella foto tutti gli oggetti che si trovano tra 20 cm e l'infinito saranno a fuoco (per adesso è superfluo approfondire che cosa si intende per "a fuoco").

Ti starai domandando: ma come si fa a sapere a quale distanza devo mettere a fuoco per ottenere questo risultato?
Ecco, questo dipende dalla lunghezza dell'obiettivo e dal diaframma impostato.
In parole ancora più semplici: di ogni obiettivo è possibile sapere preventivamente quali sono le diverse distanze iperfocali per ogni valore di diaframma.

Come si ottiene questo valore? Applicando complesse formule, che però possono essere ricondotte ad una semplice formuletta messa a punto da Dani Ferrari: Numero Guida Iperfocale diviso diaframma di lavoro.

Come si ottiene il Numero Guida Iperfocale? Moltiplicando la lunghezza focale dell'obiettivo per se stessa e dividendo il prodotto per 30.
Esempio: ho un 50 millimetri, il Numero Guida Iperfocale sarà uguale a 50 per 50 diviso 30, cioè 83.

Per ottenere la distanza iperfocale dividi il numero 83 per il diaframma che vuoi utilizzare. Ad esempio se utilizzi il diaframma 4 allora basterà calcolare 83 diviso 4 e avrai come risultato poco più di 20.
Se metti a fuoco a 20 metri con un 50 millimetri e diaframma 4 avrai come risultato un tutto a fuoco che va da 10 metri all'infinito. Se al posto di 4 utilizzi un diaframma 8 allora 83 diviso 8 ti darà poco più di dieci e se metti a fuoco, sempre con il tuo 50 ma con diaframma 8, a dieci metri otterrai un tutto a fuoco che va da 5 metri all'infinito.

Se ti appassiona questo tipo di fotografia allora ti converrà realizzarti qualche tabella adeguata alle ottiche che utilizzi e che ti risparmierà la fatica di dovere ogni volta ricalcolarti tutto.

Solo a titolo di esempio la tabellina sarebbe fatta così:
35mm: 2,8 27,3 m / 3,5 21,9m / 4 19,1m / 5,6 13,7m / 8 9,6m / 11 7m / 16 4,8m / 22 3,5m / 32 2,4m.

Allora con il tuo obiettivo 35mm se vuoi che sia tutto a fuoco da poco più di un metro all'infinito ti basterà impostare diaframma 32 e posizionare il fuoco a 2,4m e tutto sarà fatto.
Luce o cavalletto permettendo.

Facci sapere.


Ti devo fare veramente i complimenti per come sei riuscito a spiegare il concetto.
Approfitto dunque anche io per porgerti un paio di domande :

1 ) io ho una D300 quale moltiplicatore devo usare per calcolare il numero guida ?

2) per vedere se avevo capito il concetto ho provato a fare dei calcoli utilizzando 1,5 come fattore moltiplicatore :

ottica 70 mm f3.5 :

...e quindi

..70*1,5 = 105...105*105/30 = 367,5...367,5/3.5 = 105...105/2 = 52,5...

e qui cade l'asino...questo 52,5 cosa mi rappresenta? non penso sia la distanza di messa a fuoco...viceversa dovrei e potre mettere direttamente infinito...giusto?

saluti
a
dox2000
Messaggio: #88
Ti devo fare veramente i complimenti per come sei riuscito a spiegare il concetto.
Approfitto dunque anche io per porgerti un paio di domande :

1 ) io ho una D300 quale moltiplicatore devo usare per calcolare il numero guida ?

2) per vedere se avevo capito il concetto ho provato a fare dei calcoli utilizzando 1,5 come fattore moltiplicatore :

ottica 70 mm f3.5 :

...e quindi

..70*1,5 = 105...105*105/30 = 367,5...367,5/3.5 = 105...105/2 = 52,5...

e qui cade l'asino...questo 52,5 cosa mi rappresenta? non penso sia la distanza di messa a fuoco...viceversa dovrei e potre mettere direttamente infinito...giusto?

saluti

pippinital
Messaggio: #89
QUOTE(dox2000 @ Jul 14 2009, 12:19 PM) *
Ti devo fare veramente i complimenti per come sei riuscito a spiegare il concetto.
Approfitto dunque anche io per porgerti un paio di domande :

1 ) io ho una D300 quale moltiplicatore devo usare per calcolare il numero guida ?

2) per vedere se avevo capito il concetto ho provato a fare dei calcoli utilizzando 1,5 come fattore moltiplicatore :

ottica 70 mm f3.5 :

...e quindi

..70*1,5 = 105...105*105/30 = 367,5...367,5/3.5 = 105...105/2 = 52,5...

e qui cade l'asino...questo 52,5 cosa mi rappresenta? non penso sia la distanza di messa a fuoco...viceversa dovrei e potre mettere direttamente infinito...giusto?

saluti

scusate se mi intrometto.
premetto che mi piace moltissimo fare foto col grandangolare e col tutto a fuoco;
premetto che ho affrontato il problema dell'iperfocale già una trentina di anni fa:
vorrei permettermi di darvi un piccolo suggerimento:
se vi soffermate a guardare un'ottica qualsiasi (non le dx) non vi sorge spontanea la domanda seguente: cosa ci fanno tutte quelle lineette e quei numeretti incisi sul barilotto?
la risposta potrebbe lasciarvi di stucco!
le case costruttrici di ottiche si sono poste il problema dell'iperfocale e l'hanno semplificato riportando in ogni ottica tutti quei calcoli e tutte quelle tabelline di cui si è parlato in questo blog:
basta far muovere una piccola ghiera (di cui magari ci siamo chiesti a cosa potesse servire) con riportati dei numeri (in metri) da 0,.. qualcosa ad infinito e mettere l'infinito in direzione del diaframma scelto e leggere sull'altro lato della serie di numeri quale distanza corrisponde allo stesso diaframma. questa misura è la minima distanza in cui il soggetto è a fuoco.
semplice no?
per esempio ho davanti un 28 mm se decido di usare una chiusura di diaframma metti 22, posiziono la piccola ghiera con infinito sul 22 e dall'altro lato mi ritrovo, in corrispondenza di 22, 0,6; cioè mi ritrovo una profondità di campo che va da 60 cm all'infinito.
salve a tutti
F.Giuffra
Messaggio: #90
La ghiera con i numeri non c'è più nelle ottiche recenti, e comunque han talmente pochi numeri che la loro utilità è minima.

Come trovo il circolo di confusione della D90 e della D3x, che avendo più pix permettono un ingrandimento maggiore della D70 e della D3?

grazie.gif
cuomonat
Messaggio: #91
QUOTE(F.Giuffra @ Jul 14 2009, 01:03 PM) *
La ghiera con i numeri non c'è più nelle ottiche recenti, e comunque han talmente pochi numeri che la loro utilità è minima.

Come trovo il circolo di confusione della D90 e della D3x, che avendo più pix permettono un ingrandimento maggiore della D70 e della D3?

grazie.gif

Come puoi vedere qua il circolo di confusione è lo stesso per categoria di sensore e non di pixel:

http://www.dofmaster.com/digital_coc.html
F.Giuffra
Messaggio: #92
QUOTE(cuomonat @ Jul 14 2009, 02:54 PM) *
Come puoi vedere qua il circolo di confusione è lo stesso per categoria di sensore e non di pixel:

http://www.dofmaster.com/digital_coc.html


Il circolo di confusione dipende dall'ingrandimento di visione o di stampa, maggiormente ingrandisco una foto e più ingrandisco il circolo di confusione.

La D3x ha un maggior numero di pix della D3 e quindi la possibilità di ingrandire maggiormente, è l'unico vantaggio che ha a fronte di molti e pesanti svantaggi, ma la ha! Non può avere la stessa grandezza del circolo di confusione della D3, e così pure la D90 e la D70. A meno che non ci limiti a visionare le foto sul display della fotocamera o a stamparle in formato cartolina con la D3x.
maxiclimb
Messaggio: #93
Domanda per Fabrizio:

agli arcaici tempi della pellicola, se nella mia gloriosa F100 passavo da una Ilford HP5 a una Fuji Velvia, cambiava anche il circolo di confusione?
Per chi non le conosce, la prima è una negativa BN 400iso con grana a pallettoni, la seconda una diapositiva colore con grana finissima.
smile.gif


F.Giuffra
Messaggio: #94
Il circolo cambia se tu stampi o visualizzi la foto a dimensioni maggiori. Se stampi a dimensioni maggiori a quelle che permetterebbe il dettaglio che c'è nella tua foto in pratica si "sfuoca" tutto, non appaiono altri dettagli. Se la grana a pallettoni copre il tuo circolo di confusione sei a posto, la foto farà pena ma chiudendo di più il diaframma non avresti migliorato nulla, quindi hai raggiunto il tuo diaframma ideale per quella pellicola o sensore che sia.

Una vittoria di Pirro.
cuomonat
Messaggio: #95
QUOTE(F.Giuffra @ Jul 14 2009, 04:45 PM) *
Il circolo di confusione dipende dall'ingrandimento di visione o di stampa, maggiormente ingrandisco una foto e più ingrandisco il circolo di confusione.

...

Il CdC non dipende affatto dall'ingrandimento né dalla risoluzione ma esclusivamente dal formato del sensore.



maxiclimb
Messaggio: #96
Il circolo di confusione non è un valore matematico che si calcola, ma un valore arbitrario che si sceglie!
Convenzionalmente, si assume un valore più o meno standard che dipende dalla capacità dell'occhio umano di distinguere i particolari.
E' spiegato molto bene e con semplicità anche su Wikipedia

Dimensioni di grana e pixel non c'entrano nulla.
Il concetto si basa solo sul fatto che ad una determinata distanza di osservazione, si riescono a distinguere particolari di una data dimensione, e quindi i vari formati di pellicola dovranno subire ingrandimenti più o meno spinti per ottenere le stesse dimensioni finali.
Più è grande il formato, meno ingrandimenti dovrà subire, maggiore può essere il circolo di confusione.

Tutto il discorso fila se lo scopo è ottenere stampe di uguale formato, e se guardo queste stampe dalla distanza corretta.

Se voglio stampe più grandi conservando nitidezza, sarà necessario adottare circoli di confusione più piccoli.
Dico "adottare" perchè il CdC è un valore del tutto arbitrario, tant'è vero che i vari produttori di ottiche talvolta usano valori diversi nei loro calcoli.
Per esempio, tornando in tema, la PDC apparente dipende (nei calcoli) anche dal CdC adottato.
Ma i calcoli ci dicono soltanto quello che in teoria dovremmo vedere, riferendoci alla PdC.
Poi l'occhio vede quello che gli pare!

Questa discussione si riallaccia perfettamente a quella, un po' turbolenta, sulla D3x che cambierebbe le regole...
http://www.nikonclub.it/forum/index.php?sh...nsore+della+d3x

I ragionamenti e le opinioni sono le stesse: dipende dall'uso che si fa degli strumenti.
La regola del mosso, il CdC, la PdC sono tutti concetti che hanno sempre funzionato e funzionano ancora, se si usa la fotografia come si è sempre fatto.

Se si cambia il modo di fruizione, anche alcuni punti che fino ad ora erano fermi, possono venire messi in discussione.
Non per questo le regole non sono valide, semplicemente si gioca un'altra partita.
cuomonat
Messaggio: #97
QUOTE(F.Giuffra @ Jul 14 2009, 09:04 PM) *
Il circolo cambia se tu stampi o visualizzi la foto a dimensioni maggiori. Se stampi a dimensioni maggiori a quelle che permetterebbe il dettaglio che c'è nella tua foto in pratica si "sfuoca" tutto, non appaiono altri dettagli. Se la grana a pallettoni copre il tuo circolo di confusione sei a posto, la foto farà pena ma chiudendo di più il diaframma non avresti migliorato nulla, quindi hai raggiunto il tuo diaframma ideale per quella pellicola o sensore che sia.

Una vittoria di Pirro.

Insisti?

Il valore che cambia in base alla risoluzione non è il CdC ma il circolo di dettaglio minimo (CDm).

"Dal rapporto tra il CDm reale calcolato e il CdC ammesso per il formato si ricava la distanza di visione minima della stampa (DVm), in funzione della diagonale della stampa.".

Se vuoi ti mostro un link dove puoi leggere queste cose.
cuomonat
Messaggio: #98
In sintesi nel caso della D3x che ha risoluzione doppia rispetto alla D3 il CDm risulta di valore 1/2 rispetto al CdC ammesso per il sensore: Il risultato è che si può osservare la stampa a distanza circa la metà: se per la D3 la distanza minima di osservazione è 50cm per la D3x sarà 25cm. Tutto qui.
F.Giuffra
Messaggio: #99
QUOTE(cuomonat @ Jul 15 2009, 01:04 PM) *
Insisti?

Il valore che cambia in base alla risoluzione non è il CdC ma il circolo di dettaglio minimo (CDm).
In sintesi nel caso della D3x che ha risoluzione doppia rispetto alla D3 il CDm risulta di valore 1/2 rispetto al CdC ammesso per il sensore: Il risultato è che si può osservare la stampa a distanza circa la metà: se per la D3 la distanza minima di osservazione è 50cm per la D3x sarà 25cm. Tutto qui.

Insisto, scusami ma non posso dirti "non è vero ma ci credo" come Galileo davanti alla sacra inquisizione.

Il tuo ragionamento è semplice, lineare, elementare, ma sbagliato.
Ti ricordi alle elementari che spiegavano che le superfici aumentano al quadrato? Significa che se tua hai una immagine di 100x100 pix (=10.000 punti) un oggetto, o un circolo, al massimo sarà alto (e largo) 100 pixel. Per averne uno alto il doppio dovrai avere una foto di 200x200 (40.000 punti), il quadruplo della risoluzione, non il doppio.

La D3x ha il doppio della risoluzione della D3, e la D90 il doppio della D70, ce ne vogliono il quadruplo per ottenere un circolo di dettaglio duplicato.

È elementare, mio caro Watson, elementare! rolleyes.gif
cuomonat
Messaggio: #100
QUOTE(F.Giuffra @ Jul 15 2009, 05:15 PM) *
Insisto, scusami ma non posso dirti "non è vero ma ci credo" come Galileo davanti alla sacra inquisizione.

Il tuo ragionamento è semplice, lineare, elementare, ma sbagliato.
Ti ricordi alle elementari che spiegavano che le superfici aumentano al quadrato? Significa che se tua hai una immagine di 100x100 pix (=10.000 punti) un oggetto, o un circolo, al massimo sarà alto (e largo) 100 pixel. Per averne uno alto il doppio dovrai avere una foto di 200x200 (40.000 punti), il quadruplo della risoluzione, non il doppio.

La D3x ha il doppio della risoluzione della D3, e la D90 il doppio della D70, ce ne vogliono il quadruplo per ottenere un circolo di dettaglio duplicato.

È elementare, mio caro Watson, elementare! rolleyes.gif

Sai dalle elementari n'è passata di acqua sotto i ponti.

Allego un link a beneficio dell'autore della discussione, se vorrà leggerlo.

Tu no, non ne hai bisogno.

http://www.photoactivity.com/Pagine/Artico...sStitch.asp#05b
 
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