FORUM NIKONCLUB

Ciao a tutti,
è qualche mese che seguo con interesse i vari forum sul sito nikonclub ma questo è il mio primo post.

Ho deciso di scrivere perché ho una domanda che mi frulla nella testa, un dubbio amletico: qual è il valore corretto del diaframma da usare in uno scatto?
Mi spiego meglio: supponiamo di effettuare uno panorama in pieno giorno, luce bella piena, nessun problema di tempi o iso. La tipologia di foto porterebbe a selezionare f/8 o giù di lì, e qui già sorge la prima domanda: cosa vi porta a selezionare f/8, f/11 o addirittura f/16? Calcolate ogni volta l'iperfocale? Oppure andate "a naso" grazie all'esperienza?

Altra situazione: ritratto non ambientato con buona luce, anche qui nessun vincolo su tempi o diaframmi, mettiamo che i scelga di staccare molto lo sfondo: cosa vi fa scegliere un f/4 rispetto a un f/2.8? E i terzi di stop (o mezzi stop) in questo caso li considerereste?

Quante domande...perdonatemi ma non ho un alto livello come voi guru del forum! grazie per la pazienza!

Ciao
Mauro

iniziamo a dire che la corretta esposizione non è "scientifica", ma creativa unica accortezza che la tripletta
iso/diaframma/tempo sia correlata tra loro, ricordo che due di questi valori li scegli il fotografo il terzo, l'esposimetro,

la scelta del diaframma è da considerare la più creativa e qui non c'è una regola precisa, se come e quanto isolare il soggetto con poca profondità di campo o avere tutto a fuoco.

i terzi di diaframma (vuoi di tempo o ISO) è una comodità recente dovuta all'elettronica, secondo me, questa precisione è relativa in quanto un terzo di diaframma è facilmente recuperabile in post.

Antonio

di solito il diaframma lo scelgo in base alla profondità di campo (PDC) che voglio in una foto. Diaframmi molto chiusi vengono scartati per problemi di diffrazione che causa perdita di nitidezza, non ho mai approfondito il problema ma i paesaggisti suggeriscono di nn superare f16 (correggetemi se dico qualche fesseria). con i diaframmi molto aperti bisogna stare attenti se scatti a f 1.4 la PDC potrebbe essere molto limitata e rischi di avere sfocature dove nn vorresti. Fai qualche prova.

1) panorama: dipende molto dalla scena. Ovvero, se la messa a fuoco è più o meno ad infinito perché si tratta di riprendere per esempio una montagna in lontananza, allora va benissimo f8 (o volendo anche meno). Se cominciamo a voler riprendere anche un particolare vicino (che so, un sasso, una mucca....) ed il resto nitido fino all'infinito, ecco che la messa a fuoco avrebbe senso in iperfocale, ma in pratica il più delle volte chiudo di più il diaframma ed eseguo una messa a fuoco "ad occhio" prossima all'elemento in primo piano.
Tendenzialmente cerco di non chiudere più di f11 / f13 per non cadere in problemi di diffrazioneed avere il massimo in termini di prestazioni ottiche della lente, ma per certi effetti (sole o punti luce a stella) chiudo anche al massimo.
Ovviamente questo vale in linea di massima in paesaggistica classica, più o meno con l'uso di un grandangolare.

2) Nel ritratto, per staccare lo sfondo, ha molta importanza la distanza relativa tra questo ed il soggetto, ma anche tra il soggetto e la fotocamera. Detto ciò, sappiamo che la profondità di campo aumenta con la distanza di messa a fuoco, quindi tendenzialmente se sono molto vicino al soggetto chiudo di più il diaframma, mentre lo apro mano a mano mi allontano. Tutto questo nell'ottica, come detto, di staccare lo sfondo dal soggetto. Considerando la pratica, col mio AF-D 85: primissimo piano non ambientato = f5,6 (la massima nitidezza di quella lente), ritratto più o meno ambientato = anche f1,4. Ovviamente, l'uso di altri obiettivi con focali diverse presuppongono risultati e parametri un po' diversi. Con un 400mm sfochi lo sfondo anche a f11....

3) Tendenzialmente non li considero. Ovvero, visto che scatto per la maggior parte dei miei scatti a priorità di diaframma, privilegio per abitudine valori pieni. Ma ovviamente non è una regola: se serve si va anche sulle frazioni, visto che anche piccole variazioni in certi casi fanno la differenza sulla profondità di campo, o su situazioni di luce al limite, sui tempi di posa.

Saluti
Roberto

Buon pomeriggio, Mauro!
Come altri utenti hanno già chiarito, la scelta del diaframma (ma anche quella del tempo e della sensibilità del supporto) non è governata da "leggi assolute".
La scelta è spesso di compromesso e, con riferimento ai valori di /f., si opera tenendo conto:
- della resa dell'obiettivo ai diversi diaframmi; per scoprire qual è puoi consultare i test di riviste e siti specializzati, oppure fare personalmente delle prove empiriche (ma in quest'ultimo caso con i limiti conseguenti);
- della PDC che vuoi (o non vuoi) ottenere, tenendo conto della posizione del soggetto, della distanza dello sfondo e di tutti gli altri parametri in gioco nelle parti che compongono la scena.
Di norma, andrebbe usato il valore di /f. che corrisponde alla massima resa della lente.
Per quanto riguarda le frazioni di /f. (1/2, 1/3, ecc.), io le uso senza particolari problemi in quanto, fotografando in analogico ed in modalità manuale, la ghiera apre o chiude il diaframma senza soluzione di continuità.
Buona Nikon a te!
Vincenzo

Grazie mille a tutti per gli ottimi consigli!

Insomma (e un po' me l'aspettavo che fosse così) come sempre nella fotografia la cosa migliore è scattare e provare per farsi esperienza ed interiorizzare per bene i meccanismi.

Grazie ancora e buona luce a tutti!

Mauro

Messaggio modificato da mau.nikon il May 13 2014, 08:35 PM