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E Se Vedessimo Un Po' Di Foto-pellicola?
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vajra77
Messaggio: #2201
Un po' di coiore ...

come ho descritto in un altro thread, ho passato il week-end a fare i primi sviluppi E-6 in casa, con il kit della Tetenal: sono molto soddisfatto, forse avrei dovuto decidermi prima dry.gif

Qui uno scatto su Fujichrome Velvia 50, Rolleiflex SL66 + Zeiss Planar 80mm f/2.8

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.
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Saluti a tutti !

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Messaggio: #2202
QUOTE(vajra77 @ Feb 3 2013, 10:07 PM) *
Un po' di coiore ...

come ho descritto in un altro thread, ho passato il week-end a fare i primi sviluppi E-6 in casa, con il kit della Tetenal: sono molto soddisfatto, forse avrei dovuto decidermi prima dry.gif

Qui uno scatto su Fujichrome Velvia 50, Rolleiflex SL66 + Zeiss Planar 80mm f/2.8


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Saluti a tutti !


A parte che la foto è meravigliosa con la M! (Ed è bellissima anche nei suoi "difetti": il magenta nelle ombre tutto velviano.. hmmm.gif velvese.. velvico rolleyes.gif )
Ma ancora più affascinante per me è il tuo approccio così squisitamente "casereccio" e invitante all'E6, che ha sfatato il mito della sua difficoltà avvicinando e incuriosendo tutti! E questa, sempre per me, è una cosa fondamentale per la sopravvivenza della Fotografia analogica: abbattere piedistalli e falsi miti! AriGrande Pollice.gif !!!
Giacomo Sardi
Messaggio: #2203
QUOTE(vajra77 @ Feb 3 2013, 10:07 PM) *
Un po' di coiore ...

come ho descritto in un altro thread, ho passato il week-end a fare i primi sviluppi E-6 in casa, con il kit della Tetenal: sono molto soddisfatto, forse avrei dovuto decidermi prima dry.gif

Qui uno scatto su Fujichrome Velvia 50, Rolleiflex SL66 + Zeiss Planar 80mm f/2.8


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Saluti a tutti !


che belli i colori della velvia... un applauso anche per lo sviluppo casalingo...

ieri sono stato a Genova alla mostra di McCurry.. che dire.......innanzitutto è esaltante la differenza tra il periodo a pellicola ektachrome e il periodo D700/d3x .. ragazzi miei non c'è confronto le pellicole si riconoscevano dal fondo della sala.......... facevamo una scommessa con i miei amici e ci si azzeccava sempre......

poi che dire... andatevela a vedere se non l'avete vista...... è illuminata alla perfezione.. stampe spaventose..... semiglossy senza nessun riflesso... sembrano pannelli retroilluminati da quanto sono perfetti.... che colori....... e io da ignorante pensavo che scattasse pure con Leica e invece tutto nikon.... che sfuocati e che dettaglio.... 28 35 50 85 e 28-70....

che emozione quando ritrova la ragazza afgana dagli occhi verdi 17 anni dopo... ricarica la ektachrome in verticale sulla F5 sul cavalletto.... e click

f5+50+velvia 50

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.
data 31 marzo 2012 ora 08 07 45.jpg di Giacomo.Sardi, su Flickr
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Messaggio: #2204
QUOTE(Giacomo Sardi @ Feb 4 2013, 10:52 AM) *
che belli i colori della velvia... un applauso anche per lo sviluppo casalingo...

ieri sono stato a Genova alla mostra di McCurry.. che dire.......innanzitutto è esaltante la differenza tra il periodo a pellicola ektachrome e il periodo D700/d3x .. ragazzi miei non c'è confronto le pellicole si riconoscevano dal fondo della sala.......... facevamo una scommessa con i miei amici e ci si azzeccava sempre......

poi che dire... andatevela a vedere se non l'avete vista...... è illuminata alla perfezione.. stampe spaventose..... semiglossy senza nessun riflesso... sembrano pannelli retroilluminati da quanto sono perfetti.... che colori....... e io da ignorante pensavo che scattasse pure con Leica e invece tutto nikon.... che sfuocati e che dettaglio.... 28 35 50 85 e 28-70....

che emozione quando ritrova la ragazza afgana dagli occhi verdi 17 anni dopo... ricarica la ektachrome in verticale sulla F5 sul cavalletto.... e click

f5+50+velvia 50

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.
data 31 marzo 2012 ora 08 07 45.jpg di Giacomo.Sardi, su Flickr


McCurry non usava Ektachrome.
Forse ne avrà usata qualcuna, ma penso che un buon 90% delle foto le abbia fatte con Kodachrome.
Io ho visto la mostra a Roma e le stampe sono le stesse di quelle a Genova.
Non sono un gran chè.
Ho contattato lo studio italiano che si è occupato delle stampe e mi han detto che han cercato di fare tutto il possibile, ma le stampe vengono da scansione di negativo e le scansioni non erano molto buone.
Si eano proposti di rifare le scansioni, ma non hanno avuto il permesso.
Alcune stampe erano troppo sature e contrastate e per quanto le Kodachrome siano sature, la loro resa non è quella così esagerata che si è visto in mostra.
Altro errore, secondo me, esagerare alcune volte con le dimensioni di stampa.
Ci sono stampe troppo grandi e anche se osservate da una certa distanza si vede lo strappo.
Sono immagini ad effetto, ma ben distanti da stampe fine art.
C'è anche un video promozionale con Steve che segue la stampa...secondo me è solo pubblicità.
Idea che mi sono fatto dopo quello che mi ha detto lo studio.
Immagini non brutte, ma la vera qualità (mi riferisco alla pura qualità di stampa) sta da tutt'altra parte.
Prendete l'immagine dei pescatori su quelle specie di trampoli in mezzo al mare.
In mostra era inguardabile: contrastate e saturate all'esasperazione.
Se si cerca in rete si trova l'immagine ben più fedele alla resa delle dia.
Utente cancellato
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Messaggio: #2205
Le usava, le usava le ektachrome! come no! wink.gif
DIfficile giudicare una mostra dalla qualità delle stampe (a meno che non siano originali sia chiaro, ed anche in quel caso ci sono altre variabili pronte a minarne la loro bellezza: illuminazione, vetri, riflessi ecc.). E poi l'occhio critico ogni tanto è bene bendarlo e guardare con l'altro, sennò ti perdi la vera essenza delle cose. Se sei di roma avrai visto anche quella di Kubrick, immagini da archivio stampate lambda per le stesse ragioni di mancati permessi. La differenza con una stampa analogica c'è.. sottile? neanche troppo.
Ho visto anch'io quella di mccurry al mattatoio di testaccio (ed ho anche avuto il piacere di scambiare due -DUE!- chiacchiere con Lui, perchè gli sono andato incontro con al collo una fm2 e 105/2.5, proprio il corredo con cui ha ritratto l'afghana. Intimidito ho sbiascicato un nais tu mit iu! e non gli ho fatto neanche una foto). Posso dire che è stata una delle mostre meglio allestite che abbia avuto modo di vedere, era avvolgente e ben curata. La qualità delle stampe.. non sarà stata il massimo, c'era addirittura qualche schifezzuola e sbrego è vero (cose che per Genova avranno anche "restaurato") , ma su dai una signora mostra! smile.gif
Max Lucotti
Messaggio: #2206
QUOTE(vajra77 @ Feb 3 2013, 10:07 PM) *
Un po' di coiore ...



Ma bravissimo... molto "velvica" fai venire strane voglie...

QUOTE(Giacomo Sardi @ Feb 4 2013, 10:52 AM) *
ieri sono stato a Genova alla mostra di McCurry.. che dire.......innanzitutto è esaltante la differenza tra il periodo a pellicola ektachrome e il periodo D700/d3x .. ragazzi miei non c'è confronto le pellicole si riconoscevano dal fondo della sala.......... facevamo una scommessa con i miei amici e ci si azzeccava sempre......


Concordo... sopratutto sulla gestione delle alte luci in ambienti non controllati, le stampe delle dia non sparavano (ricordo molti ritratti di persone con pelle che sulla fronte riflette luce) come quelle del digitale.
Anche io le indovinavo a prima vista, un giochino divertente wink.gif


QUOTE(Emergent @ Feb 4 2013, 11:28 AM) *
McCurry non usava Ektachrome.
Forse ne avrà usata qualcuna, ma penso che un buon 90% delle foto le abbia fatte con Kodachrome.
Io ho visto la mostra a Roma e le stampe sono le stesse di quelle a Genova.
Non sono un gran chè.




mm, a me avevano detto invece che erano diverse, anche in formati diversi, però personalmente non saprei perchè non ho visto Roma.

La mia impressione sulle stampe di Genova è stata più che buona invece, anche le luci erano posizionate piuttosto bene in quelle più grandi nella prima sala.

Mccurry però sarebbe meglio commentarlo non per come fà le stampe ma per i contenuti che sono notevolissimi....



wink.gif

Ciao

Max
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Messaggio: #2207
QUOTE(Max Lucotti @ Feb 4 2013, 12:26 PM) *
Mccurry però sarebbe meglio commentarlo non per come fà le stampe ma per i contenuti che sono notevolissimi....


Quoto!

Ne approfitto per ringraziarti del passaggio nella pagina precedente. wink.gif
Ciao Max!!! Però devi venirci a trovare più spesso smile.gif
Max Lucotti
Messaggio: #2208
QUOTE(DDS @ Feb 4 2013, 12:33 PM) *
Quoto!

Ne approfitto per ringraziarti del passaggio nella pagina precedente. wink.gif
Ciao Max!!! Però devi venirci a trovare più spesso smile.gif


però vi leggo sempre, qui la passione e l'amore da parte di tutti per la fotografia è ai massimi livelli wink.gif guru.gif
Utente cancellato
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Messaggio: #2209
Non sono di Roma, abito a Faenza, in Romagna.
La mostra mi è piaciuta molto e si, l'allestimento era molto coinvolgente.
A me McCurry piace tantissimo e qui volevo fare solo un appunto sulla stampa.

Utente cancellato
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Messaggio: #2210
QUOTE(Max Lucotti @ Feb 4 2013, 12:26 PM) *
Concordo... sopratutto sulla gestione delle alte luci in ambienti non controllati, le stampe delle dia non sparavano (ricordo molti ritratti di persone con pelle che sulla fronte riflette luce) come quelle del digitale.


Qui non sono molto d'accordo.
E' il digitale che si avvantaggia in queste situazioni.
Un file Raw è molto più recuperabile se si espone per le ombre, così non si chiudono le ombre ed è possibile recuperare le alte luci se sovraesposte o bruciate (entro certi limiti).
Le dia invece in questo peccano, data la ristretta latitudine di posa.
In situazioni difficili bisogna scendere a compromessi e o si chiudono le ombre o si bruciano le luci.

Giacomo Sardi
Messaggio: #2211
devo essere sincero, ho trovato solo 2 foto su centinaia che per me non erano all'altezza ed entrambe erano da digitale del 2010-2012..... una addirittura era palesemente super-tarocched-edition con un tramonto sull'ora blu con degli edifici che erano diventati azzurri-rossi senza sfumature (cioè azzurri e rossi e basta...dinamica del sensore schiantata forse in post da manipolazione raw)e un dettaglio artificiosamente aumentato e drogato da MDC .... ma abbiamo subito considerato quelle "cose" degli sbagli talmente evidenti da non essere conteggiati "per far media" o mensionati...

per il resto a me è piaciuta moltissimo anche per l'illuminazione, per me strepitosa.

La miglior mostra che ho visto, se si parla di qualità estrema delle stampe è stata quella di LaChapelle , foto in studio da hasselblad digitale,luce perfetta, 30 assistenti,decine di comparse e modelli, dorsi digitali 60-80 mp stampe da un metro fino a 10 metri di lato... ma ce lo vedete il pupillo di warhol coi piedini nelle fogne di bombay che tiene in mano la sua hassy da 50000 dollari?

Poi guardo una DIA 24x36mm, penso alle stampe che ho visto 100x70 e non posso che considerarla un piccolo miracolo ,sudato tra la polvere, il freddo, il caldo e il fango...



@DDS vero pardon 105 2,5 da aggiungere assolutamente alla lista...
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #2212
QUOTE(Giacomo Sardi @ Feb 4 2013, 02:38 PM) *
devo essere sincero, ho trovato solo 2 foto su centinaia che per me non erano all'altezza ed entrambe erano da digitale del 2010-2012..... una addirittura era palesemente super-tarocched-edition con un tramonto sull'ora blu con degli edifici che erano diventati azzurri-rossi senza sfumature (cioè azzurri e rossi e basta...dinamica del sensore schiantata forse in post da manipolazione raw)e un dettaglio artificiosamente aumentato e drogato da MDC .... ma abbiamo subito considerato quelle "cose" degli sbagli talmente evidenti da non essere conteggiati "per far media" o mensionati...

per il resto a me è piaciuta moltissimo anche per l'illuminazione, per me strepitosa.

La miglior mostra che ho visto, se si parla di qualità estrema delle stampe è stata quella di LaChapelle , foto in studio da hasselblad digitale,luce perfetta, 30 assistenti,decine di comparse e modelli, dorsi digitali 60-80 mp stampe da un metro fino a 10 metri di lato... ma ce lo vedete il pupillo di warhol coi piedini nelle fogne di bombay che tiene in mano la sua hassy da 50000 dollari?

Poi guardo una DIA 24x36mm, penso alle stampe che ho visto 100x70 e non posso che considerarla un piccolo miracolo ,sudato tra la polvere, il freddo, il caldo e il fango...

@DDS vero pardon 105 2,5 da aggiungere assolutamente alla lista...



Non paragonabile una stampa da medio formato digitale con una stampa da dia scansionata, ma la qualità non era da quelli parti (mostra di McCurry).
Forse le hanno ristampate, ma ripeto, quella dei pescatori era inguardabile.
Poi il miracolo non dipenda dal fango polvere o quant'altro.
Ammiro il fotografo, tantissimo, ma io sto facendo solo delle considerazioni sulle stampe.
Io sono abituato a ben altro.
Sia stampe da file di macchina digitale che da scansioni, stampe fine art con un workflow il più curato possibile.
Bellissime le foto, bellissimo il contesto, ma la qualità di stampa era, a Roma, era sotto la media.

Max Lucotti
Messaggio: #2213
QUOTE(Emergent @ Feb 4 2013, 01:05 PM) *
Qui non sono molto d'accordo.
E' il digitale che si avvantaggia in queste situazioni.
Un file Raw è molto più recuperabile se si espone per le ombre, così non si chiudono le ombre ed è possibile recuperare le alte luci se sovraesposte o bruciate (entro certi limiti).
Le dia invece in questo peccano, data la ristretta latitudine di posa.
In situazioni difficili bisogna scendere a compromessi e o si chiudono le ombre o si bruciano le luci.


mmm, scusami ma non è così. Le alte luci nel digitale non si possono recuperare, quando le hai bruciate non c'è più informazione e nulla al mondo lo tirerà fuori e ti uscira fuori una macchia intensa bianchissima (che diventa grigia se esageri con il recupero, peggiorando la cosa). Succede anche nell'analogico ma... e qui stà la differenza, una alta luce bruciata su una emulsione spara di meno, è più contenuto l'affetto e per questo più gradevole.Sopratutto si nota sui visi, sulla pelle e sul pelo animale ripresi con la luce del sole ancora alta.
E' per quello che nel digitale è cosi importante e determinate scattare con una luce che sia il più morbido possibile, con le pellicole lo è sentita meno questa esigenza.
Quello che si diceva con Giacomo è questo, alla mostra di Mccurry a Genova nei ritratti sono esposte mischiate foto a pellicola e digitali e si notano al primo colpo sopratutto per questo effetto sulla pelle, tipico sulla fronte.. aggiungo notevolissimo se la persona ritratta ha la pelle scura.

Naturalmente se parliamo di latitudine di posa sono d'accordo con te che le dia ne abbiano pochissima e che bisogna a quel punto scegliere se vuoi salvare le luci o le ombre, il digitale tutt'oggi ha maggior gamma dinamica rispetto alla pellicola anche se i primi bit all'estremo a sn dell'istogramma nelle ombre sono irrilevanti tanto hanno poche informazioni wink.gif
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Messaggio: #2214
QUOTE(Max Lucotti @ Feb 4 2013, 03:19 PM) *
mmm, scusami ma non è così. Le alte luci nel digitale non si possono recuperare, quando le hai bruciate non c'è più informazione e nulla al mondo lo tirerà fuori e ti uscira fuori una macchia intensa bianchissima (che diventa grigia se esageri con il recupero, peggiorando la cosa). Succede anche nell'analogico ma... e qui stà la differenza, una alta luce bruciata su una emulsione spara di meno, è più contenuto l'affetto e per questo più gradevole.Sopratutto si nota sui visi, sulla pelle e sul pelo animale ripresi con la luce del sole ancora alta.
E' per quello che nel digitale è cosi importante e determinate scattare con una luce che sia il più morbido possibile, con le pellicole lo è sentita meno questa esigenza.
Quello che si diceva con Giacomo è questo, alla mostra di Mccurry a Genova nei ritratti sono esposte mischiate foto a pellicola e digitali e si notano al primo colpo sopratutto per questo effetto sulla pelle, tipico sulla fronte.. aggiungo notevolissimo se la persona ritratta ha la pelle scura.

Naturalmente se parliamo di latitudine di posa sono d'accordo con te che le dia ne abbiano pochissima e che bisogna a quel punto scegliere se vuoi salvare le luci o le ombre, il digitale tutt'oggi ha maggior gamma dinamica rispetto alla pellicola anche se i primi bit all'estremo a sn dell'istogramma nelle ombre sono irrilevanti tanto hanno poche informazioni wink.gif


Non è come dici te.
Il raw non funziona così.
I dettagli sono più recuperabili nelle luci che non nelle ombre, dove viene fuori il rumore.
Quando ci sono delle alte luci bruciate non significa che non c'è dettaglio.
Ovvio bisogna vedere quanto bruciate, ma entro certi limiti le informazioni ci sono tutte.
Ti consiglio una lettura: The real world camera raw with photoshop CS5.
Luce bruciata non significa assenza di dettaglio o impossibilità a recuperarlo.
E' una questione fisica del file.
Basta informarsi un pò e capire come lavora un raw converter con il file raw.
Le situazioni difficili sono meglio gestibili col digitale e resta il fatto che in una dia, ma forse è una cosa mia personale, è più apprezzabile un'ombra chiusa, mentre le luci sparate sono poco gradevoli.
Cmq per quanto riguarda il raw iformati meglio e vedrai che è così!
Non so quale sia la tua esperienza con camera raw, ma lo strumente recupero serve proprio a questo, ed è uno dei punti di forza di camera raw, ma basta provare!
Leggi qualche testo in merito.

Messaggio modificato da Emergent il Feb 4 2013, 03:28 PM
Max Lucotti
Messaggio: #2215
QUOTE(Emergent @ Feb 4 2013, 03:26 PM) *
Non è come dici te.
Il raw non funziona così.
I dettagli sono più recuperabili nelle luci che non nelle ombre, dove viene fuori il rumore.
Quando ci sono delle alte luci bruciate non significa che non c'è dettaglio.
Ovvio bisogna vedere quanto bruciate, ma entro certi limiti le informazioni ci sono tutte.
Ti consiglio una lettura: The real world camera raw with photoshop CS5.
Luce bruciata non significa assenza di dettaglio o impossibilità a recuperarlo.
E' una questione fisica del file.
Basta informarsi un pò e capire come lavora un raw converter con il file raw.
Le situazioni difficili sono meglio gestibili col digitale e resta il fatto che in una dia, ma forse è una cosa mia personale, è più apprezzabile un'ombra chiusa, mentre le luci sparate sono poco gradevoli.
Cmq per quanto riguarda il raw iformati meglio e vedrai che è così!
Non so quale sia la tua esperienza con camera raw, ma lo strumente recupero serve proprio a questo, ed è uno dei punti di forza di camera raw, ma basta provare!
Leggi qualche testo in merito.


Se vuoi rimani pure nelle tue convinzioni, io rimango nelle mie, non c'è problema. wink.gif

Però non dirmi di leggere dei testi, perchè così mi dai dell'ignorate e credo di non esserlo, qualche decina di anni di fotografia mi danno questa convinzione. Questa discussione è stata sempre un esempio di educazione e non contribuirò certo io a guastarla, percio per me finisce immediatamente qui. smile.gif



vajra77
Messaggio: #2216
Ancora qualche scatto a chilometro zero ;-)

Appennino laziale, Parco Regionale dei Monti Simbruini: sempre Rolleiflex SL66 e Fujichrome Velvia 50

Zeiss Planar 80/2.8

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.
Visualizza sul GALLERY : 353.3 KB

Zeiss Sonnar 250/5.6

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.
Visualizza sul GALLERY : 757.3 KB
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #2217
QUOTE(Max Lucotti @ Feb 4 2013, 03:42 PM) *
Se vuoi rimani pure nelle tue convinzioni, io rimango nelle mie, non c'è problema. wink.gif

Però non dirmi di leggere dei testi, perchè così mi dai dell'ignorate e credo di non esserlo, qualche decina di anni di fotografia mi danno questa convinzione. Questa discussione è stata sempre un esempio di educazione e non contribuirò certo io a guastarla, percio per me finisce immediatamente qui. smile.gif


Non capisco perchè ti scaldi così.
Ti ho detto di leggere un certo testo perchè mi hai dato l'impressione di non conoscerlo.
Non so se usi Camera Raw.
Ti riporto un passo del testo Camera Raw with Adobe Photoshop CS5.

"This deceptivily named slaider can have a major impact on the extreme highlights of you image. Unlike most raw converters, Camera Raw offers highlights recovery. Most raw converters treat as whilte all pixels where one channel has clipped highlights, since they lack complete color information. But Camera Raw can recover a surprising amount of highlight detail from even a single channel. It does, however, mantain pure white (that is, clipped in all channel) pixels as white, unlike most converters that turn clipped pixels gray. It also darkens the rest of the image using special algorithms to mantain the nonwhite pixels' color..."

E qui non significa rimanere nelle proprie convinzioni e 10 anni di fotografia non significano per forza conoscere tutto o avere delle certezze in tasca.
Dico certe cose perchè mi informo, leggo e mi confronto con esperti del settore, tecnici che lavorano tutti i giorni con la fotografia. Non per forza fotografi, ma tecnici che nel mondo digitale lavorano da quando il digitale esiste.

Parli di discussione educata che viene guastata, ma così, freddando una discussione sul nascere dicendo "rimani pure nelle tue convinzioni, io rimango nelle mie", non mi sembra che si possa portare un reale contributo ad una discussione.
Dici di rimanere nella tua convinzione, ma io ti ho portato delle fonti.
Te hai qualcosa a sostegno delle tue idee, oltre all'esperienza?
Ovvio che è importante, ma anche io ne ho.
Non tuti i raw converter sono uguali, perchè usano algoritmi diversi.
Io uso camera raw e uno dei suoi punti forti è proprio il recupero delle alte luci.
Forse usi altri software che non sono particolarmente abili in questo.
Ti sarai offeso nel pensare che ti abbia voluto definire ignorante, ma se non conosci camera raw e testi a questo legato non trovo nulla di male nel farsi consigliare.

Se hai qualche cosa di utile da dire per questa discussione sarò contento di confrontarmi con te.

Messaggio modificato da Emergent il Feb 4 2013, 09:58 PM
Giacomo Sardi
Messaggio: #2218
QUOTE(Emergent @ Feb 4 2013, 09:57 PM) *
Non capisco perchè ti scaldi così.
Ti ho detto di leggere un certo testo perchè mi hai dato l'impressione di non conoscerlo.
Non so se usi Camera Raw.
Ti riporto un passo del testo Camera Raw with Adobe Photoshop CS5.

"This deceptivily named slaider can have a major impact on the extreme highlights of you image. Unlike most raw converters, Camera Raw offers highlights recovery. Most raw converters treat as whilte all pixels where one channel has clipped highlights, since they lack complete color information. But Camera Raw can recover a surprising amount of highlight detail from even a single channel. It does, however, mantain pure white (that is, clipped in all channel) pixels as white, unlike most converters that turn clipped pixels gray. It also darkens the rest of the image using special algorithms to mantain the nonwhite pixels' color..."

E qui non significa rimanere nelle proprie convinzioni e 10 anni di fotografia non significano per forza conoscere tutto o avere delle certezze in tasca.
Dico certe cose perchè mi informo, leggo e mi confronto con esperti del settore, tecnici che lavorano tutti i giorni con la fotografia. Non per forza fotografi, ma tecnici che nel mondo digitale lavorano da quando il digitale esiste.

Parli di discussione educata che viene guastata, ma così, freddando una discussione sul nascere dicendo "rimani pure nelle tue convinzioni, io rimango nelle mie", non mi sembra che si possa portare un reale contributo ad una discussione.
Dici di rimanere nella tua convinzione, ma io ti ho portato delle fonti.
Te hai qualcosa a sostegno delle tue idee, oltre all'esperienza?
Ovvio che è importante, ma anche io ne ho.
Non tuti i raw converter sono uguali, perchè usano algoritmi diversi.
Io uso camera raw e uno dei suoi punti forti è proprio il recupero delle alte luci.
Forse usi altri software che non sono particolarmente abili in questo.
Ti sarai offeso nel pensare che ti abbia voluto definire ignorante, ma se non conosci camera raw e testi a questo legato non trovo nulla di male nel farsi consigliare.

Se hai qualche cosa di utile da dire per questa discussione sarò contento di confrontarmi con te.


emergent secondo me ti sei fatto un'idea molto sbagliata di max.... per me oltre ad essere un eccellente fotografo è anche espertissimo di camera raw , e di post produzione in genere... non so ma leggendo il tuo intervento penso che tu faccia passare per complesse delle nozioni davvero banali che in questi ultimi 8 anni sono state sviscerate , studiate a fondo da chi come max partecipa attivamente a questo forum da tanti e tanti anni... ho quasi sorriso, davvero, quando parli dell'esistenza dello slider per il recupero delle alte luci in camera raw....oppure quando chiedi se max conosce camera raw... probabilmente la recente partecipazione al forum nital non ti permette di conoscere bene i tanti utenti del forum, ma proprio per questo converrebbe muoversi con un po' più di cautela con affermazioni come quelle sopra.
Detto questo invito anche a farsi un giro nelle gallerie dei paesaggi di Max, un vero capolavoro , anche come "rifinitura" in post produzione.

detto ciò state sereni e mettete un po' di fotopellicola sennò arriva scimmiaz (che se non lo sai è un gorilla di 2 metri con i peli sulla schiena, da qui il nickname...)e vi cazzia ......e ha pure ragione!!!! messicano.gif
maxbunny
Messaggio: #2219
messicano.gif
QUOTE(Max Lucotti @ Feb 4 2013, 03:42 PM) *
Se vuoi rimani pure nelle tue convinzioni, io rimango nelle mie, non c'è problema. wink.gif

Però non dirmi di leggere dei testi, perchè così mi dai dell'ignorate e credo di non esserlo, qualche decina di anni di fotografia mi danno questa convinzione. Questa discussione è stata sempre un esempio di educazione e non contribuirò certo io a guastarla, percio per me finisce immediatamente qui. smile.gif



QUOTE(Giacomo Sardi @ Feb 4 2013, 10:42 PM) *
emergent secondo me ti sei fatto un'idea molto sbagliata di max.... per me oltre ad essere un eccellente fotografo è anche espertissimo di camera raw , e di post produzione in genere... non so ma leggendo il tuo intervento penso che tu faccia passare per complesse delle nozioni davvero banali che in questi ultimi 8 anni sono state sviscerate , studiate a fondo da chi come max partecipa attivamente a questo forum da tanti e tanti anni... ho quasi sorriso, davvero, quando parli dell'esistenza dello slider per il recupero delle alte luci in camera raw....oppure quando chiedi se max conosce camera raw... probabilmente la recente partecipazione al forum nital non ti permette di conoscere bene i tanti utenti del forum, ma proprio per questo converrebbe muoversi con un po' più di cautela con affermazioni come quelle sopra.
Detto questo invito anche a farsi un giro nelle gallerie dei paesaggi di Max, un vero capolavoro , anche come "rifinitura" in post produzione.

detto ciò state sereni e mettete un po' di fotopellicola sennò arriva scimmiaz (che se non lo sai è un gorilla di 2 metri con i peli sulla schiena, da qui il nickname...)e vi cazzia ......e ha pure ragione!!!! messicano.gif



Ciao ragazzi, come si dice in questi casi? "arrivano i nostri" messicano.gif

Emergent ha ragione, ma non perchè lo dice lui e lo confermo io, lo dicono libri e libri di fotografia. Prendiamo qualche esempio, partiamo da un esempio semplice qui, passiamo dal libro che ha suggerito lui ( potrebbe gia bastare ) e di cui ne ha inserito uno stralcio ( scritto da due grandi che sono tra gli sviluppatori di ACR ), magari diamo un'occhiata qui, non omettendo di leggere quello che si scrivono su "Il concetto di latitudine di esposizione", in uno dei siti storici di fotografia qui e qui. Per ritornare ai libri, sperando di non tediarvi, vi riporto una pagina di un libro di uno che di fotografia ci dovrebbe capire:

Una delle chiavi per riuscire nela fotografia di paesaggio è la corretta esposizione della pellicola. Per troppi fotografi, però, esposizione corretta tende a significare lo scattare con i valori di esposizione scelti dalla fotocamera. Il mio consiglio, anzi una raccomandazione di tutto cuore, è che se volete migliorare le vostre fotografie di peasaggio il punto di partenza è l'approfondita comprensione delle tecniche espositive. Dopotutto, se le fotografie che scattate sono per voi importanti, e se volete farvi la fama di buon fotografo, dovete essere padroni dell'esposizione. Ciò non significa però regolare in ogni occasione la fotocamera manualmente; ottime immagini si possono scattare anche impostando l'apparecchio sull'esposizione automatica o programmata. Una volta che siete consapevoli delle scelte operate dalla fotocamera le potete valutare per vedere se fanno al caso vostro e decidere se trascurarle o meno. Siete voi a dover controllare quello che fa la fotocamera e non viceversa.
Permettetemi di definire alcune espressioni su cui, di solito, si fraintende. Primo: esporre correttamente significa ritirare dal laboratorio le fotografie esposte così come voi volevate che lo fossero. Ossia, se era vostra intenzione che il cielo apparisse azzurro chiaro ed esso nell'immagine è con certezza azzurro chiaro, allora la fotografia è stata esposta correttamente ed avete ottenuto quello che volevate.
ma se quella tonalità è più chiara di quanto volevate fosse, allora avete fatto uno sbaglio; in questo caso avete sovraesposto la pellicola.
[...]
Il problema opposto si presenta quando la tonalità appare più scura di quella che avevate in mente, per esempio se il cielo azzurro chiaro risulta nella diapositiva finale un azzurro intenso, o addirittura blu scuro. In questo caso avete sottoesposto la pellicola.
[...]
Avrete forse notato che non ho ancora accennato all'esposizione della fotocamera. L'ottenere una corretta esposizione non ha nulla a che vedere, di per sè, con la lettura esposimetrica, o con altri valori scelti da una fotocamere impostata in automatico. Scattando con la regolazione suggerita dall'apparecchio fotografico potrete ottenere un'immagine esposta nel modo desiderato, oppure no. Ma perché lasciare tutto al caso? Se permettete che sia la fotocamera a valutare l'esposizione, senza che voi interveniate sulle decisioni, allora quando qualcuno dice di apprezzare le vostre fotografie, potrete rispondere: "Sì, la mia fotocamera scatta ottime immagini, ma io sono solo la persona che la porta in giro. Spero solo che non le spuntino le gambe e che se ne vada in giro da sola a fotografare al posto mio".
In realtà ciò che fa di una persona un buon fotografo non è l'obiettivo speciale, o una pellicola a tiratura limitata, o un raro filtro che nessuno conosce; è invece la padronanza di una buona tecnica fotografica unita a una approfondita conoscenza del controllo dell'esposizione. Il vostro scopo è quello di arrivare ogni volta a delle esposizioni corrette, a prescindere dalle situazioni di illuminazione e dalle condizioni che trovat sul campo. Dovrete esser capaci di ottenere sempre il miglior livello tecnico possibile, senza lasciare che sia il caso a governare il procedimento fotografico.
Il controllo dell'esposizione è a mio avviso l'elemento base della fotografia. Potreste, dopo tutto, possedere la miglior attrezzatura possibile, viaggiare nei posti più belli della terra, trovarvi al posto giusto e al momento giusto e con la luce perfetta, ma se sbagliate a esporre la pellicola cosa avrete ottenuto? Immagini buone per il cestino. Certo, ammetto che l'apprendimento avviene per gradi - quelle che una persona per esempio considera immagini riuscite, per per un'altra potrebbero essere scarti - ma qualunque sia il vostro livello di abilità, dovete pur sempre controllare l'esposizione al meglio. Man mano che diventerete più esperti anche l'esposizione si farà più precisa.
Tutti gli esposimetri TTL (trought-the-lens), ossia che misurano la luce che attraversa effettivamente l'obiettivo, sono esposimetri a luce riflessa. Essi misurano la luce che si riflette da qualsiasi soggetto su cui vengono puntati e gli assegnano un tono: il tono è quello per cui sono stati tarati. In altre parole, se avete tarato l'esposimetro su un tono medio, e scattate la fotografia con l'esposizione suggerita dall'esposimetro, quello che misurate sarà reso nella pellicola come un tono medio.
Questo accade con tutti i modi di esposizione e con tutti i metodi di misurazione. Le fotocamere attuali dispongono solitamente di diversi metodi di misurazione: media a prevalenza centrale, matrix, detta anche a settori, oppure spot. Ma se misurate con ognuno di essi la stessa zona otterrete lo stesso risultato. Tutti gli esposimetri a luce riflessa fanno una cosa sola: vi dicono con quale esposizione scattare se volete che i risultati si accordino al modo in cui l'esposimetro è tarato. Poichè voi avete tarato il vostro esposimetro sul tono medio, esso è programmato per dirvi una cosa sola: "Così è un tono medio, così è un tono medio, così è un tono medio".
Individuate quindi una zona dell'immagine che sia di tono medio, e illuminata dalla stessa luce che cade sul soggetto, e misuratela. Riportatevi sul soggetto originale e rifate l'inquadratura, ma scattate con i valori dell'esposizione ricavati misurando la zona di tono medio. Fino a che la luce che cade sul vostro soggetto è la stessa che illumina la zona misurata , questo è il modo più facile per ottenere una esposizione corretta.
Se invece non c'è una zona di tono medio da misurare, potete sempre portarne una con voi proprio per questo scopo. Un cartoncino grigio neutro al 18%, che per definizione riflette il tono medio fotografico, può essere acquistato presso qualunque buon negozio di fotografia. E' però facile immaginare il problemi di una soluzione del genere nella fotografia di paesaggio. Come ho già detto, ogni zona di misurazione alternativa deve essere illuminata dalla stessa luce che cade sul soggetto da fotografare. Che cosa accadrà se voi vi trovate all'ombra di una montagna e cercate di fotografare dall'altra parte della vallata una catena di monti illuminata dal sole? Il vostro cartoncino grigio si troverebbe nella luce sbagliata. E che dire della fotografia di un tramonto?
Anche un cartoncino grigio neutro di buona qualità può dare certi riflessi, per cui, per ottenere una misurazione esatta, va impugnato con una precisa angolazione. il mio consiglio è di acquistarne uno come riferimento visivo ma non di usarlo per misurare. Esiste un modo migliore di procedere.
Secondo me, il modo migliore di procedere, è misurare una qualsiasi parte della scena che state fotografando e poi ragionare in termini di stop sui due lati della gamma tonale che il tono medio divide a metà. Questo è ciò che io faccio con tutte le mie fotografie. Una volta che ne conoscete il tono, potete misurare qualsiasi soggetto il che equivale a stabilire quanti stop lo separano dal tono medio.
Preso in sé un fotogramma di pellicola per diapositive ha una latitudine di posa, ossia una gamma di esposizioni possibili che spazia nell'ambito di cinque diaframmi, dal bianco senza dettagli al nero pieno. Il tono medio cade nel mezzo, giusto a metà strada tra questo due estremi. Uno stop in più rispetto al tono medio - ossia uno stop in più rispetto alla lettura dell'esposimetro - fa sì che un colore appaia chiaro, mentre due stop in più rispetto al tono medio fanno sì che un colore appaia chiarissimo. Uno stop in meno fa sì che il colore appaia scuro, mentre due stop in meno fanno sì che appaia scurissimo. I valori di mezzo stop sono intermedi a questi toni. Naturalmente gli stop possono aumentare o diminuire sia intervenendo sul diaframma sia sul tempo di posa; si tratta solo di aumentare la luce che illumina una zona del soggetto oppure diminuirla.
Quando sarete sul campo osservate il soggetto e sceglietene un tono e poi scegliete come esso sia reso sulla pellicola. Volete forse che esso appaia chiaro, scuro, oppure chiarissimo? Fate caso che non vi ho chiesto di quale tono sia realmente quella data zona del soggetto. Preoccupatevi invece di come volete che essa appaia sulla diapositiva.
Questo metodo funziona sia che impostiate la fotocamera sull'esposizione manuale, sia sia su qualsiasi modo di esposizione automatica

+2 1/2 stop: bianco pieno
+2 stop: chiarissimo
+1 1/2 stop: molto chiaro
+1 stop: chiaro
+1/2 stop: poco più chiaro
Lettura dell'esposimetro
-1/2 stop: poco più scuro
-1 stop: scuro
-1 1/2 stop: molto scuro
-2 stop: scurissimo
-2 1/2 stop: nero pieno

Di fatto, se avete un apparecchio ad esposizione automatica, scoprirete che sul corpo macchina è presente un equivalente della tabella. Si tratta del selettore per la correzione manuale dell'esposizione.
Per scavalcare le decisioni della fotocamera, per prima cosa bisogna decidere in termini di stop di quale tono volete che una certa zona appaia sulla pellicola; una volta misurata la zona, agite sul selettore per la correzione automatica dell'esposizione; intervenite infine sul blocco manuale dell'esposizione fino a che non avete scattato. Non bloccando l'esposizione potreste incorrere in seri errori.
A prescindere che usiate la fotocamera regolando manualmente il diaframma e il tempo di scatto, oppure sfruttandone gli automatismi, avete bisogno di conoscere con precisione quale zona dell'immagine è letta effettivamente dall'esposimetro TTL. Misura l'intero campo inquadrato e vi fornisce una lettura media? Disponete di una lettura spot oppure la misurazione avviene in prevalenza su una certa zona?

Dal libro di John Shaw: "Fotografia di paesaggio"


Ciao a tutti

Messaggio modificato da maxbunny il Feb 4 2013, 10:58 PM
Utente cancellato
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Messaggio: #2220
QUOTE(Giacomo Sardi @ Feb 4 2013, 10:42 PM) *
emergent secondo me ti sei fatto un'idea molto sbagliata di max.... per me oltre ad essere un eccellente fotografo è anche espertissimo di camera raw , e di post produzione in genere... non so ma leggendo il tuo intervento penso che tu faccia passare per complesse delle nozioni davvero banali che in questi ultimi 8 anni sono state sviscerate , studiate a fondo da chi come max partecipa attivamente a questo forum da tanti e tanti anni... ho quasi sorriso, davvero, quando parli dell'esistenza dello slider per il recupero delle alte luci in camera raw....oppure quando chiedi se max conosce camera raw... probabilmente la recente partecipazione al forum nital non ti permette di conoscere bene i tanti utenti del forum, ma proprio per questo converrebbe muoversi con un po' più di cautela con affermazioni come quelle sopra.
Detto questo invito anche a farsi un giro nelle gallerie dei paesaggi di Max, un vero capolavoro , anche come "rifinitura" in post produzione.

detto ciò state sereni e mettete un po' di fotopellicola sennò arriva scimmiaz (che se non lo sai è un gorilla di 2 metri con i peli sulla schiena, da qui il nickname...)e vi cazzia ......e ha pure ragione!!!! messicano.gif


Scusami, ma anche io sorrido quando mi sento dire che col file raw non si possono recuperare le alte luci bruciate.
Sarà banale parlare di slide in camera raw, ma è così che funziona quello strumento e chi dice il contrario mi da l'impressione di non averne molta esperienza.
La mia affermazione non deve guardare con chi parlo e come sono le sue foto, perchè è un'affermazione puramente tecnica.
Non so dove siano state sviscerate certe nozioni, ma forse non sono state sviscerate per bene?
Te cosa dici in merito al recupero delle alte luci?
Non capisco se col il tuo intervento vuoi difendere la posizione di max oppure no.

maxbunny
Messaggio: #2221
QUOTE(Max Lucotti @ Feb 4 2013, 03:19 PM) *
mmm, scusami ma non è così. Le alte luci nel digitale non si possono recuperare, quando le hai bruciate non c'è più informazione e nulla al mondo lo tirerà fuori e ti uscira fuori una macchia intensa bianchissima (che diventa grigia se esageri con il recupero, peggiorando la cosa).

Se si esagera nella sovraesposizione non recuperi nulla, altrimenti è meglio recuperare da una leggera sovraesposizione che il contrario. I sensori digitali registrano le informazioni in modo lineare dal nero ( 0 ) al bianco ( 255 ), se l'esposizione è sottoesposta, il raw converter deve inventarsi le altre informazioni più chiare non presenti, in questo caso la comparsa del rumore è inevitabile. Se invece la foto è leggermente sovraesposta il raw converter non dovrà far altro che eliminare le informazioni in più. Motivo per cui si può parlare di espsizione a destra.

Succede anche nell'analogico ma... e qui stà la differenza, una alta luce bruciata su una emulsione spara di meno, è più contenuto l'affetto e per questo più gradevole.Sopratutto si nota sui visi, sulla pelle e sul pelo animale ripresi con la luce del sole ancora alta.

Con i negativi, perchè si riesce a recuperare tanto, con le diapositive no. Se ben esposte le diapositive con luce dura rendono, a mio avviso, meglio del digitale, ma l'esposizione deve essere perfetta.


E' per quello che nel digitale è cosi importante e determinate scattare con una luce che sia il più morbido possibile, con le pellicole lo è sentita meno questa esigenza.
Quello che si diceva con Giacomo è questo, alla mostra di Mccurry a Genova nei ritratti sono esposte mischiate foto a pellicola e digitali e si notano al primo colpo sopratutto per questo effetto sulla pelle, tipico sulla fronte.. aggiungo notevolissimo se la persona ritratta ha la pelle scura.

Naturalmente se parliamo di latitudine di posa sono d'accordo con te che le dia ne abbiano pochissima e che bisogna a quel punto scegliere se vuoi salvare le luci o le ombre, il digitale tutt'oggi ha maggior gamma dinamica rispetto alla pellicola anche se i primi bit all'estremo a sn dell'istogramma nelle ombre sono irrilevanti tanto hanno poche informazioni wink.gif



Ho fatto un pò di casino con le risposte.

Giacomo Sardi
Messaggio: #2222
maxbunny se continui a mettere benzina sul fuoco per queste cose...

Max dice:

Naturalmente se parliamo di latitudine di posa sono d'accordo con te che le dia ne abbiano pochissima e che bisogna a quel punto scegliere se vuoi salvare le luci o le ombre, il digitale tutt'oggi ha maggior gamma dinamica rispetto alla pellicola anche se i primi bit all'estremo a sn dell'istogramma nelle ombre sono irrilevanti tanto hanno poche informazioni ...

e emergent dice:

I dettagli sono più recuperabili nelle luci che non nelle ombre, dove viene fuori il rumore.
Quando ci sono delle alte luci bruciate non significa che non c'è dettaglio.
Ovvio bisogna vedere quanto bruciate, ma entro certi limiti le informazioni ci sono tutte.

ma non ti sembra che alla fine si stia facendo solo fumo? Non scomoderei testi e papiri vari.... se dopo 8 anni che uno maneggia file raw non conoscesse la quantità di alte luci che si recuperano.... io ho usato per 5 anni le fuji S5 .... le alte luci erano il mio cavallo di battaglia biggrin.gif

state bboni.........
maxbunny
Messaggio: #2223
texano.gif
QUOTE(Giacomo Sardi @ Feb 4 2013, 11:25 PM) *
maxbunny se continui a mettere benzina sul fuoco per queste cose...

Max dice:

Naturalmente se parliamo di latitudine di posa sono d'accordo con te che le dia ne abbiano pochissima e che bisogna a quel punto scegliere se vuoi salvare le luci o le ombre, il digitale tutt'oggi ha maggior gamma dinamica rispetto alla pellicola anche se i primi bit all'estremo a sn dell'istogramma nelle ombre sono irrilevanti tanto hanno poche informazioni ...

e emergent dice:

I dettagli sono più recuperabili nelle luci che non nelle ombre, dove viene fuori il rumore.
Quando ci sono delle alte luci bruciate non significa che non c'è dettaglio.
Ovvio bisogna vedere quanto bruciate, ma entro certi limiti le informazioni ci sono tutte.

ma lui ha detto "nei limiti"

ma non ti sembra che alla fine si stia facendo solo fumo? Non scomoderei testi e papiri vari.... se dopo 8 anni che uno maneggia file raw non conoscesse la quantità di alte luci che si recuperano.... io ho usato per 5 anni le fuji S5 .... le alte luci erano il mio cavallo di battaglia biggrin.gif

state bboni.........


Dai, un pò di ripasso fa bene a tutti e illumina di certo chi scatta solo in digitale e per caso si trova a passare di qua texano.gif
Giacomo Sardi
Messaggio: #2224
QUOTE(Emergent @ Feb 4 2013, 11:14 PM) *
Scusami, ma anche io sorrido quando mi sento dire che col file raw non si possono recuperare le alte luci bruciate.
Sarà banale parlare di slide in camera raw, ma è così che funziona quello strumento e chi dice il contrario mi da l'impressione di non averne molta esperienza.
La mia affermazione non deve guardare con chi parlo e come sono le sue foto, perchè è un'affermazione puramente tecnica.
Non so dove siano state sviscerate certe nozioni, ma forse non sono state sviscerate per bene?
Te cosa dici in merito al recupero delle alte luci?
Non capisco se col il tuo intervento vuoi difendere la posizione di max oppure no.


per quanto riguarda le alte luci con la fuji s5 avevo più latitudine di posa di ogni pellicola o altra digitale in commercio di qualsiasi marca.

Con le nikon dx si soffriva di più... meglio con la d3-d700... gran recupero con quei sensori,mi hanno stupito e ci ho lavorato bene per 3 anni ma non a livello della s5 e dei suoi RAF...

Però c'è forse la parola che potrebbe tirare una linea a questa discussione che andrebbe definita meglio..

"bruciata"

cosa intendete voi per bruciata? Abbrostolita ben bene? Dorata? Carbonizzata? Forse bruciata per uno vuol dire che nonostante l'uso dello slider del recupero delle alte luci ci rimane una macchia bianca? Forse per un altro vuol dire che il segnalatore del clipping alte luci si accende? Poi si spenge abbassando i bianchi...?
Forse sta nella gradazione della cottura dei bianchi che sta il fulcro di questa discussione...

state bboniiiiiiii e tirate fuori le foto!
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #2225
Qui non mi sembra che si parli solo di fumo.

Max ha scritto: " Le alte luci nel digitale non si possono recuperare, quando le hai bruciate non c'è più informazione e nulla al mondo lo tirerà fuori e ti uscirà fuori una macchia intensa bianchissima (che diventa grigia se esageri con il recupero, peggiorando la cosa). "

Ha espresso qualcosa in maniera molto chiara, ma dicendo qualcosa di assolutamente sbagliato.
Io ho provato a dire il contrario, ma mi ha detto di rimanere pure nelle mie convinzione che tanto lui rimane nelle sue.

Se vogliamo parlare seriamente prendiamo le affermazioni come vengono scritte e le confrontiamo con la realtà.
I dettagli nelle luci bruciate si possono recuperare e se Max pensa il contrario non dimostra di essere molto esperto di camera raw.
Si sorride se parlo di slide in camera raw, ma proprio perchè è uno slide allora dovrebbe essere estremamente semplice capire come funziona un certo strumento, ma forse non è così.
Non voglio offendere nessuno o portare poco rispetto, ma il modo in cui si vuole chiudere una discussione dicendo che tanto si rimane sulla propria idea o dicendomi di fare un giro nella gallery per rendermi conto dell'esperienza di un fotografo lo vedo come un modo semplice per non portare contributi utili alla discussione.


QUOTE(Giacomo Sardi @ Feb 4 2013, 11:40 PM) *
per quanto riguarda le alte luci con la fuji s5 avevo più latitudine di posa di ogni pellicola o altra digitale in commercio di qualsiasi marca.

Con le nikon dx si soffriva di più... meglio con la d3-d700... gran recupero con quei sensori,mi hanno stupito e ci ho lavorato bene per 3 anni ma non a livello della s5 e dei suoi RAF...

Però c'è forse la parola che potrebbe tirare una linea a questa discussione che andrebbe definita meglio..

"bruciata"

cosa intendete voi per bruciata? Abbrostolita ben bene? Dorata? Carbonizzata? Forse bruciata per uno vuol dire che nonostante l'uso dello slider del recupero delle alte luci ci rimane una macchia bianca? Forse per un altro vuol dire che il segnalatore del clipping alte luci si accende? Poi si spenge abbassando i bianchi...?
Forse sta nella gradazione della cottura dei bianchi che sta il fulcro di questa discussione...

state bboniiiiiiii e tirate fuori le foto!


Il tuo discorso è un pò fumoso.
Perchè se parliamo di camera raw allora parliamo di uno strumento tecnico.
In camera raw le luci sono bruciate quando nell'immagine certe porzioni vengono segnalate in rosso.
Inutile stare a dirlo dato che tutti conosciamo camera raw, ma se si parla di questo allora bisogna tenere fermi certi paletti.
In ACR quelle sono le luci bruciate e infatti è in quelle zone che non c'è, apparentemente, dettaglio, dettaglio tuttavia recuperabile.
Se poi per te, in alcuni casi, non c'è bruciatura in quelle zone allora è una sfumatura tua e totalmente arbitraria.

Messaggio modificato da Emergent il Feb 4 2013, 11:52 PM
 
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