Ciao a tutti
sto approfondendo il sistema AF della D700 ma ho qualche dubbio e dovrete avere la pazienza di seguirmi un pò nel ragionamento ..
Dunque se ho ben capito, impostando la selezione del punto di messa a fuoco su
AF singolo
l'utente seleziona manualmente un punto e la macchina cercherà il fuoco SOLO di quel punto, mentre selezionando il punto di m.a.f. su
AF ad Area Dinamica in combinazione con il modo AF continuo
l'utente seleziona sempre un singolo punto di m.a.f. ma se il soggetto esce dal punto scelto, la macchina tenterà la m.a.f. in base alle informazioni dei punti circostanti (il cui numero può essere scelto tramite la personalizzazione a3 )
Tuttavia se la combinazione è :
AF ad Area Dinamica + modo AF singolo
le informazioni dei punti circostanti non vengono utilizzate, e la macchina cercherà di mettere a fuoco solo nel punto selzionato
Ma allora che differenza c'è tra
punto AF singolo + modo AF singolo
e
punto AF ad Area Dinamica + modo AF singolo
???
Grazie dell'aiuto
Stefano
sto approfondendo il sistema AF della D700 ma ho qualche dubbio e dovrete avere la pazienza di seguirmi un pò nel ragionamento ..
Dunque se ho ben capito, impostando la selezione del punto di messa a fuoco su
AF singolo
l'utente seleziona manualmente un punto e la macchina cercherà il fuoco SOLO di quel punto, mentre selezionando il punto di m.a.f. su
AF ad Area Dinamica in combinazione con il modo AF continuo
l'utente seleziona sempre un singolo punto di m.a.f. ma se il soggetto esce dal punto scelto, la macchina tenterà la m.a.f. in base alle informazioni dei punti circostanti (il cui numero può essere scelto tramite la personalizzazione a3 )
Tuttavia se la combinazione è :
AF ad Area Dinamica + modo AF singolo
le informazioni dei punti circostanti non vengono utilizzate, e la macchina cercherà di mettere a fuoco solo nel punto selzionato
Ma allora che differenza c'è tra
punto AF singolo + modo AF singolo
e
punto AF ad Area Dinamica + modo AF singolo
???
Grazie dell'aiuto
Stefano
Ti rispondo con un trattato del grande NIPPOKID:
Mi sa che c'è un po' di confusione, eh?!
In AF-Continuo, come in AF-Singolo il punto AF attivo è sempre visibile, purché il selettore di Modo AF sia su "Punto Singolo" o "Area Dinamica".
In "AF ad Area Dinamica" e AF-Continuo sarà sempre visualizzato il punto AF selezionato dall'utente. Non saranno evidenziati a mirino gli eventuali punti AF che entreranno in funzione dinamicamente per mantenere la MaF sul soggetto, ma sempre e solo il punto AF selezionato, come detto.
Fa eccezione la modalità ad inseguimento 3D a 51 punti in cui saranno visibili i punti AF di volta in volta (uno alla volta) utilizzati per il focus tracking.
Altra cosa è l'utilizzo (a sproposito?) della modalità AutoArea AF che prevede che il/i punti AF utilizzati per la MaF sul soggetto (individuato arbitrariamente dal sistema AF secondo dei parametri di riconoscibilità del soggetto..) siano evidenziati e visibili a mirino solo in AF-Singolo.
Con AutoArea AF e AF-Continuo non ci sarà evidenza del/dei punti AF utilizzati.
Ricapitolando: per "mettere a fuoco un soggetto che prende una parte piccola dell'inquadratura nei suoi movimenti rapidi" si può utilizzare AF-C e modo AF ad Area Dinamica, con un numero di punti dinamici (9-21-51) adeguato alle dimensioni del soggetto e alla (im)prevedibilità del suo movimento, avendo cura di agganciare per bene il soggetto con il punto AF attivo ee evidenziato a mirino.
I punti dinamici, se non interrompiamo la procedura rilasciando il pulsante dedicato all'AF, si occuperanno di mantenere a fuoco il soggetto anche quando questi uscirà dall'area di competenza di suddetto punto AF, pur senza evidenza a mirino dell'utilizzo dei punti AF dinamici.
L'AutoArea AF - che sembra essere la modalità utilizzata da melek - non è adatta alla situazione specifica.
Come è già stato detto forse c'è un piccolo malinteso sulla funzionalità dell'AF.
La distanza di MaF è sempre una ed una sola, ovvero la massima nitidezza è sempre distribuita su un unico piano bidimensionale, parallelo all'elemento sensibile (salvo basculaggi) e posto ad una TOT distanza, indipendentemente dal "modo" in cui si è arrivati a determinarlo.
Intendo dire che un'area AF più grande, capace quindi di contenere pistilli e petali, non garantirebbe affatto una maggiore estensione della zona di nitidezza, ma solo una maggiore imprecisione nella collocazione del piano di MaF; avendo più "soggetti" posti a distanze diverse tra cui scegliere il sistema dovrebbe comunque determinare quale piano focheggiare ed in base alle condizioni di luce potrebbe arbitrariamente scegliere tanto il "soggetto" più vicino quanto l'elemento più contrastato ed appetibile.
L'estensione del piano di nitidezza resterebbe il medesimo.
Quindi nel caso proposto l'uso di un gruppo di punti AF anziché un punto singolo non darebbe alcun vantaggio, anzi, come detto aggiungerebbe alla naturale ed inevitabile ridotta estensione del piano di nitidezza anche l'imprevedibilità della collocazione del piano di MaF.
Il singolo punto AF garantisce maggiore precisione e "volontarietà" nella scelta del piano di MaF, tutto il resto sarà inevitabilmente "a carico" della Profondità di campo e quindi del diaframma e/o distanza di ripresa che potranno estendere la zona di nitidezza apparente, davanti e dietro il piano di MaF.
Alle brevi distanze la profondità di campo aumenta simmetricamente chiudendo il diaframma e si modifica al cambiare della distanza di ripresa, fino ad una distribuzione tipo 1/3 - 2/3 alle lunghe distanze..
Tutto questo, mi spiace sottolinearlo, ma non ha a che fare con Cagnon o Nikon, con FX o DX, ma sono i fondamentali della fotografia, nell'accezione più "ottica" del termine...
E' del tutto legittimo disconoscerle, intendiamoci, però...
ciao
Messaggio modificato da ombra30 il Apr 21 2010, 03:45 PM
Mi sa che c'è un po' di confusione, eh?!
In AF-Continuo, come in AF-Singolo il punto AF attivo è sempre visibile, purché il selettore di Modo AF sia su "Punto Singolo" o "Area Dinamica".
In "AF ad Area Dinamica" e AF-Continuo sarà sempre visualizzato il punto AF selezionato dall'utente. Non saranno evidenziati a mirino gli eventuali punti AF che entreranno in funzione dinamicamente per mantenere la MaF sul soggetto, ma sempre e solo il punto AF selezionato, come detto.
Fa eccezione la modalità ad inseguimento 3D a 51 punti in cui saranno visibili i punti AF di volta in volta (uno alla volta) utilizzati per il focus tracking.
Altra cosa è l'utilizzo (a sproposito?) della modalità AutoArea AF che prevede che il/i punti AF utilizzati per la MaF sul soggetto (individuato arbitrariamente dal sistema AF secondo dei parametri di riconoscibilità del soggetto..) siano evidenziati e visibili a mirino solo in AF-Singolo.
Con AutoArea AF e AF-Continuo non ci sarà evidenza del/dei punti AF utilizzati.
Ricapitolando: per "mettere a fuoco un soggetto che prende una parte piccola dell'inquadratura nei suoi movimenti rapidi" si può utilizzare AF-C e modo AF ad Area Dinamica, con un numero di punti dinamici (9-21-51) adeguato alle dimensioni del soggetto e alla (im)prevedibilità del suo movimento, avendo cura di agganciare per bene il soggetto con il punto AF attivo ee evidenziato a mirino.
I punti dinamici, se non interrompiamo la procedura rilasciando il pulsante dedicato all'AF, si occuperanno di mantenere a fuoco il soggetto anche quando questi uscirà dall'area di competenza di suddetto punto AF, pur senza evidenza a mirino dell'utilizzo dei punti AF dinamici.
L'AutoArea AF - che sembra essere la modalità utilizzata da melek - non è adatta alla situazione specifica.
Come è già stato detto forse c'è un piccolo malinteso sulla funzionalità dell'AF.
La distanza di MaF è sempre una ed una sola, ovvero la massima nitidezza è sempre distribuita su un unico piano bidimensionale, parallelo all'elemento sensibile (salvo basculaggi) e posto ad una TOT distanza, indipendentemente dal "modo" in cui si è arrivati a determinarlo.
Intendo dire che un'area AF più grande, capace quindi di contenere pistilli e petali, non garantirebbe affatto una maggiore estensione della zona di nitidezza, ma solo una maggiore imprecisione nella collocazione del piano di MaF; avendo più "soggetti" posti a distanze diverse tra cui scegliere il sistema dovrebbe comunque determinare quale piano focheggiare ed in base alle condizioni di luce potrebbe arbitrariamente scegliere tanto il "soggetto" più vicino quanto l'elemento più contrastato ed appetibile.
L'estensione del piano di nitidezza resterebbe il medesimo.
Quindi nel caso proposto l'uso di un gruppo di punti AF anziché un punto singolo non darebbe alcun vantaggio, anzi, come detto aggiungerebbe alla naturale ed inevitabile ridotta estensione del piano di nitidezza anche l'imprevedibilità della collocazione del piano di MaF.
Il singolo punto AF garantisce maggiore precisione e "volontarietà" nella scelta del piano di MaF, tutto il resto sarà inevitabilmente "a carico" della Profondità di campo e quindi del diaframma e/o distanza di ripresa che potranno estendere la zona di nitidezza apparente, davanti e dietro il piano di MaF.
Alle brevi distanze la profondità di campo aumenta simmetricamente chiudendo il diaframma e si modifica al cambiare della distanza di ripresa, fino ad una distribuzione tipo 1/3 - 2/3 alle lunghe distanze..
Tutto questo, mi spiace sottolinearlo, ma non ha a che fare con Cagnon o Nikon, con FX o DX, ma sono i fondamentali della fotografia, nell'accezione più "ottica" del termine...
E' del tutto legittimo disconoscerle, intendiamoci, però...
ciao
Messaggio modificato da ombra30 il Apr 21 2010, 03:45 PM
Ti rispondo con un trattato del grande NIPPOKID:
[...]
[...]
He he...ti ringrazio per l'epiteto, in effetti con quello che mangio divento sempre più...grande!
Forse però bastava un...
[...]
Ma allora che differenza c'è tra
punto AF singolo + modo AF singolo
e
punto AF ad Area Dinamica + modo AF singolo
???
[...]
Ma allora che differenza c'è tra
punto AF singolo + modo AF singolo
e
punto AF ad Area Dinamica + modo AF singolo
???
[...]
...nessuna.
Prima di postare un nuovo topic ho fatto uan ricerca e questo l'avevo gia letto, purtroppo non mi pare proprio che risponda alla mia domanda
Grazie lo stesso
Grazie lo stesso
Ti rispondo con un trattato del grande NIPPOKID:
Mi sa che c'è un po' di confusione, eh?!
In AF-Continuo, come in AF-Singolo il punto AF attivo è sempre visibile, purché il selettore di Modo AF sia su "Punto Singolo" o "Area Dinamica".
In "AF ad Area Dinamica" e AF-Continuo sarà sempre visualizzato il punto AF selezionato dall'utente. Non saranno evidenziati a mirino gli eventuali punti AF che entreranno in funzione dinamicamente per mantenere la MaF sul soggetto, ma sempre e solo il punto AF selezionato, come detto.
Fa eccezione la modalità ad inseguimento 3D a 51 punti in cui saranno visibili i punti AF di volta in volta (uno alla volta) utilizzati per il focus tracking.
Altra cosa è l'utilizzo (a sproposito?) della modalità AutoArea AF che prevede che il/i punti AF utilizzati per la MaF sul soggetto (individuato arbitrariamente dal sistema AF secondo dei parametri di riconoscibilità del soggetto..) siano evidenziati e visibili a mirino solo in AF-Singolo.
Con AutoArea AF e AF-Continuo non ci sarà evidenza del/dei punti AF utilizzati.
Ricapitolando: per "mettere a fuoco un soggetto che prende una parte piccola dell'inquadratura nei suoi movimenti rapidi" si può utilizzare AF-C e modo AF ad Area Dinamica, con un numero di punti dinamici (9-21-51) adeguato alle dimensioni del soggetto e alla (im)prevedibilità del suo movimento, avendo cura di agganciare per bene il soggetto con il punto AF attivo ee evidenziato a mirino.
I punti dinamici, se non interrompiamo la procedura rilasciando il pulsante dedicato all'AF, si occuperanno di mantenere a fuoco il soggetto anche quando questi uscirà dall'area di competenza di suddetto punto AF, pur senza evidenza a mirino dell'utilizzo dei punti AF dinamici.
L'AutoArea AF - che sembra essere la modalità utilizzata da melek - non è adatta alla situazione specifica.
Come è già stato detto forse c'è un piccolo malinteso sulla funzionalità dell'AF.
La distanza di MaF è sempre una ed una sola, ovvero la massima nitidezza è sempre distribuita su un unico piano bidimensionale, parallelo all'elemento sensibile (salvo basculaggi) e posto ad una TOT distanza, indipendentemente dal "modo" in cui si è arrivati a determinarlo.
Intendo dire che un'area AF più grande, capace quindi di contenere pistilli e petali, non garantirebbe affatto una maggiore estensione della zona di nitidezza, ma solo una maggiore imprecisione nella collocazione del piano di MaF; avendo più "soggetti" posti a distanze diverse tra cui scegliere il sistema dovrebbe comunque determinare quale piano focheggiare ed in base alle condizioni di luce potrebbe arbitrariamente scegliere tanto il "soggetto" più vicino quanto l'elemento più contrastato ed appetibile.
L'estensione del piano di nitidezza resterebbe il medesimo.
Quindi nel caso proposto l'uso di un gruppo di punti AF anziché un punto singolo non darebbe alcun vantaggio, anzi, come detto aggiungerebbe alla naturale ed inevitabile ridotta estensione del piano di nitidezza anche l'imprevedibilità della collocazione del piano di MaF.
Il singolo punto AF garantisce maggiore precisione e "volontarietà" nella scelta del piano di MaF, tutto il resto sarà inevitabilmente "a carico" della Profondità di campo e quindi del diaframma e/o distanza di ripresa che potranno estendere la zona di nitidezza apparente, davanti e dietro il piano di MaF.
Alle brevi distanze la profondità di campo aumenta simmetricamente chiudendo il diaframma e si modifica al cambiare della distanza di ripresa, fino ad una distribuzione tipo 1/3 - 2/3 alle lunghe distanze..
Tutto questo, mi spiace sottolinearlo, ma non ha a che fare con Cagnon o Nikon, con FX o DX, ma sono i fondamentali della fotografia, nell'accezione più "ottica" del termine...
E' del tutto legittimo disconoscerle, intendiamoci, però...
ciao
Mi sa che c'è un po' di confusione, eh?!
In AF-Continuo, come in AF-Singolo il punto AF attivo è sempre visibile, purché il selettore di Modo AF sia su "Punto Singolo" o "Area Dinamica".
In "AF ad Area Dinamica" e AF-Continuo sarà sempre visualizzato il punto AF selezionato dall'utente. Non saranno evidenziati a mirino gli eventuali punti AF che entreranno in funzione dinamicamente per mantenere la MaF sul soggetto, ma sempre e solo il punto AF selezionato, come detto.
Fa eccezione la modalità ad inseguimento 3D a 51 punti in cui saranno visibili i punti AF di volta in volta (uno alla volta) utilizzati per il focus tracking.
Altra cosa è l'utilizzo (a sproposito?) della modalità AutoArea AF che prevede che il/i punti AF utilizzati per la MaF sul soggetto (individuato arbitrariamente dal sistema AF secondo dei parametri di riconoscibilità del soggetto..) siano evidenziati e visibili a mirino solo in AF-Singolo.
Con AutoArea AF e AF-Continuo non ci sarà evidenza del/dei punti AF utilizzati.
Ricapitolando: per "mettere a fuoco un soggetto che prende una parte piccola dell'inquadratura nei suoi movimenti rapidi" si può utilizzare AF-C e modo AF ad Area Dinamica, con un numero di punti dinamici (9-21-51) adeguato alle dimensioni del soggetto e alla (im)prevedibilità del suo movimento, avendo cura di agganciare per bene il soggetto con il punto AF attivo ee evidenziato a mirino.
I punti dinamici, se non interrompiamo la procedura rilasciando il pulsante dedicato all'AF, si occuperanno di mantenere a fuoco il soggetto anche quando questi uscirà dall'area di competenza di suddetto punto AF, pur senza evidenza a mirino dell'utilizzo dei punti AF dinamici.
L'AutoArea AF - che sembra essere la modalità utilizzata da melek - non è adatta alla situazione specifica.
Come è già stato detto forse c'è un piccolo malinteso sulla funzionalità dell'AF.
La distanza di MaF è sempre una ed una sola, ovvero la massima nitidezza è sempre distribuita su un unico piano bidimensionale, parallelo all'elemento sensibile (salvo basculaggi) e posto ad una TOT distanza, indipendentemente dal "modo" in cui si è arrivati a determinarlo.
Intendo dire che un'area AF più grande, capace quindi di contenere pistilli e petali, non garantirebbe affatto una maggiore estensione della zona di nitidezza, ma solo una maggiore imprecisione nella collocazione del piano di MaF; avendo più "soggetti" posti a distanze diverse tra cui scegliere il sistema dovrebbe comunque determinare quale piano focheggiare ed in base alle condizioni di luce potrebbe arbitrariamente scegliere tanto il "soggetto" più vicino quanto l'elemento più contrastato ed appetibile.
L'estensione del piano di nitidezza resterebbe il medesimo.
Quindi nel caso proposto l'uso di un gruppo di punti AF anziché un punto singolo non darebbe alcun vantaggio, anzi, come detto aggiungerebbe alla naturale ed inevitabile ridotta estensione del piano di nitidezza anche l'imprevedibilità della collocazione del piano di MaF.
Il singolo punto AF garantisce maggiore precisione e "volontarietà" nella scelta del piano di MaF, tutto il resto sarà inevitabilmente "a carico" della Profondità di campo e quindi del diaframma e/o distanza di ripresa che potranno estendere la zona di nitidezza apparente, davanti e dietro il piano di MaF.
Alle brevi distanze la profondità di campo aumenta simmetricamente chiudendo il diaframma e si modifica al cambiare della distanza di ripresa, fino ad una distribuzione tipo 1/3 - 2/3 alle lunghe distanze..
Tutto questo, mi spiace sottolinearlo, ma non ha a che fare con Cagnon o Nikon, con FX o DX, ma sono i fondamentali della fotografia, nell'accezione più "ottica" del termine...
E' del tutto legittimo disconoscerle, intendiamoci, però...
ciao
Ti chiedo scusa a te e a Nippokid per aver scomodato una sua riisposta.
Ciao
Messaggio modificato da ombra30 il Apr 21 2010, 04:04 PM
Ciao
Messaggio modificato da ombra30 il Apr 21 2010, 04:04 PM
Ti chiedo scusa a te e a Nippokid per aver scomodato una sua riisposta.
Ciao
Ciao
Ooops, hai editato...ti avrei risposto che era comodo anche per me e non c'era alcun problema.
Meglio però se la risposta...risponde alla domanda.
E' la conferma a quello che pensavo ..
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