ieri sera alla manifestazione della UISP(non è un sindacato ) è questa cosa qui
mi sono divertito a fare qualche foto a questo vecchio gioco.dalle mie parti si dovrebbe chiamare cirull ma non ne sono sicuro...da voi come si chiama?
un saluto,Gigi
mi sono divertito a fare qualche foto a questo vecchio gioco.dalle mie parti si dovrebbe chiamare cirull ma non ne sono sicuro...da voi come si chiama?
un saluto,Gigi
Io lo conosco come "lippa"... Se é lo stesso gioco, col colpo ritratto ci fa volare in alto il "fuso" (la lippa, appunto), e poi la si colpisce di nuovo, al volo, in modo da mandarla più lontano possibile... sempre che mi ricordi correttamente le regole: sono passati tanti di quegli anni!
Ma direi di sì: guarda un po' QUI!
Ciao!
(A proposito... auguri! )
Ma direi di sì: guarda un po' QUI!
Ciao!
(A proposito... auguri! )
l'ho appena intravisto quand'ero ero alle elementari. Qua in Lombardia veniva chiamata "LIPPA"
Antonio
Messaggio modificato da Antonio Canetti il Jun 29 2008, 08:19 PM
Antonio
Messaggio modificato da Antonio Canetti il Jun 29 2008, 08:19 PM
Mazzapicchio... a Perugia mi sembra si chiamasse così.
Siccome il picchio finiva sempre tra i frutteti di guerra del vicino Borghetto, quando s'andava a recuperarlo si facevano delle scorpacciate di uva rigorosamente acerba...
Cos'è il regalo di compleanno GG?
Siccome il picchio finiva sempre tra i frutteti di guerra del vicino Borghetto, quando s'andava a recuperarlo si facevano delle scorpacciate di uva rigorosamente acerba...
Cos'è il regalo di compleanno GG?
Io lo conosco come "lippa"... Se é lo stesso gioco, col colpo ritratto ci fa volare in alto il "fuso" (la lippa, appunto), e poi la si colpisce di nuovo, al volo, in modo da mandarla più lontano possibile...
si è quello ,c'era anche nel film altrimenti ci arrabbiamo
se a qualcuno interessa a fine settembre a Verona c'è il Tocatì (festival internazionale dei giochi in strada) http://www.tocati.it/home.php
A Verona si chiama S'ciànco .
Ogni anno da noi c'è un torneo provinciale, la finale si è svolta il 1° giugno.
In pratica si gioca nelle piazze, è conosciuto in Italia col nome di "LIPPA", ma è giocato in varie parti del mondo con regolamenti diversi ma il succo del gioco è far alzare la Lippa (o S'cianco) con un bastone e colpirlo.
Dopo tre colpi il battitore dichiara a quanti "maneghi" (bastoni) di distanza si trova lo s'cianco dalla "mare" la pietra base di partenza.
sul sito dell' Associazione giochi antichi di Verona trovi le regole e molti altri giochi di una volta.
http://www.agaverona.it/
Ciao,
Andrea
Messaggio modificato da phoenix_vr il Jun 29 2008, 08:38 PM
Ogni anno da noi c'è un torneo provinciale, la finale si è svolta il 1° giugno.
In pratica si gioca nelle piazze, è conosciuto in Italia col nome di "LIPPA", ma è giocato in varie parti del mondo con regolamenti diversi ma il succo del gioco è far alzare la Lippa (o S'cianco) con un bastone e colpirlo.
Dopo tre colpi il battitore dichiara a quanti "maneghi" (bastoni) di distanza si trova lo s'cianco dalla "mare" la pietra base di partenza.
sul sito dell' Associazione giochi antichi di Verona trovi le regole e molti altri giochi di una volta.
http://www.agaverona.it/
Ciao,
Andrea
Messaggio modificato da phoenix_vr il Jun 29 2008, 08:38 PM
Mi ricordo ci ho giocato da piccolo, a Firenze lo chiamavamo ciribè.
A Chieti mazz' e cuzz'.
Ma parliamo di roba anni '50.
Ma parliamo di roba anni '50.
Ciao ,
io lo conosco come "Lippa" e qualche volta ho giocato anche (avevo 8-10 anni...ora ne ho 46! )
ah, io sono Collegno (TO)
buone cose.
Filippo
io lo conosco come "Lippa" e qualche volta ho giocato anche (avevo 8-10 anni...ora ne ho 46! )
ah, io sono Collegno (TO)
buone cose.
Filippo
A Montorio al Vomano (Teramo) "ZIC E BAC"
Le regole qui sono queste:
1) Si gioca in due l'uno contro l'altro
2) Il giocatore-battitore deve alzare lo "ZIC" colpendolo con il "BAC" (così ho spiegato anche la nomenclatura degli attrezzi ) e poi colpirlo di nuovo al volo.
3) L'avversario deve dichiarare scendo lui che distanza ha coperto lo "ZIC" in numero di "BAC" (ovvero quante volte entra la lunghezza del "BAC" nella distanza coperta)
4) Se il giocatore-battitore è soddisfatto della valutazione l'accetta, sommando il numero dei BAC ricevuti a quelli già accumulati. Se pensa che il numero di "BAC" sia minore di quello che lui pensa può misurare la distanza. Se questa è effettivamente superiore al punteggio assegnato viene sommato l'effettivo numero di "BAC", se invece è minore vengono detratti dal punteggio totale il numero di BAC di differenza.
5) Si cambia quindi turno di battuta e si riparte dal punto 2)
6) Vince chi arriva per primo al numero di BAC stabiliti al'inizio (in genere dai 250 in su)
Spero di aver contribuito a questa "interessante "indagine" conoscitiva.
Purtroppo anche io devo dire che ormai qui i bambini non giocano più a questo gioco che ha rasserenato gran parte dei miei pomerigi estivi da ragazzino.
E' ormai roba di 40-50 annifa.
Franco
Le regole qui sono queste:
1) Si gioca in due l'uno contro l'altro
2) Il giocatore-battitore deve alzare lo "ZIC" colpendolo con il "BAC" (così ho spiegato anche la nomenclatura degli attrezzi ) e poi colpirlo di nuovo al volo.
3) L'avversario deve dichiarare scendo lui che distanza ha coperto lo "ZIC" in numero di "BAC" (ovvero quante volte entra la lunghezza del "BAC" nella distanza coperta)
4) Se il giocatore-battitore è soddisfatto della valutazione l'accetta, sommando il numero dei BAC ricevuti a quelli già accumulati. Se pensa che il numero di "BAC" sia minore di quello che lui pensa può misurare la distanza. Se questa è effettivamente superiore al punteggio assegnato viene sommato l'effettivo numero di "BAC", se invece è minore vengono detratti dal punteggio totale il numero di BAC di differenza.
5) Si cambia quindi turno di battuta e si riparte dal punto 2)
6) Vince chi arriva per primo al numero di BAC stabiliti al'inizio (in genere dai 250 in su)
Spero di aver contribuito a questa "interessante "indagine" conoscitiva.
Purtroppo anche io devo dire che ormai qui i bambini non giocano più a questo gioco che ha rasserenato gran parte dei miei pomerigi estivi da ragazzino.
E' ormai roba di 40-50 annifa.
Franco
" Mazza e Pivuzu" da noi
...a chi non viene in mente la mitica scena di "Altrimenti ci arrabbiamo..." con Terence Hill che con un colpo sposta una delle lettere dell'insegna...e Bud Spencer....che la rimette a posto!
Messaggio modificato da barbatrukko il Jun 30 2008, 01:06 PM
...a chi non viene in mente la mitica scena di "Altrimenti ci arrabbiamo..." con Terence Hill che con un colpo sposta una delle lettere dell'insegna...e Bud Spencer....che la rimette a posto!
Messaggio modificato da barbatrukko il Jun 30 2008, 01:06 PM
" Mazza e Pivuzu" da noi
...a chi non viene in mente la mitica scena di "Altrimenti ci arrabbiamo..." con Terence Hill che con un colpo sposta una delle lettere dell'insegna...e Bud Spencer....che la rimette a posto!
...a chi non viene in mente la mitica scena di "Altrimenti ci arrabbiamo..." con Terence Hill che con un colpo sposta una delle lettere dell'insegna...e Bud Spencer....che la rimette a posto!
Anche noi lo chiamavamo cosi (nel napoletano) significa la mazza e il pezzetto
Max
a guardiagrele in provincia di chieti si chiamava la curz
era molto praticato da mio padre e i suoi amici
un saluto
alex
era molto praticato da mio padre e i suoi amici
un saluto
alex
A Taranto, mia città di nascita credo si chiami "spezzìdde" (o spizzìdde, in entrambi i casi senza pronunciare la "e" finale").
Non ci ho mai giocato e non credo si possa fare più, almeno in città, considerando la cronica carenza di spazi ampi che necessita questo gioco. Di questo gioco me ne ha sempre parlato mio padre (ora quasi settantenne) e faceva il trittico con altri due giochi: 'u currùchele (la trottola, che viene fatta girare dopo averla arrotolata ad un pezzo di spago e lanciata contro la trottola avversaria) e 'a livòrije, dove bisogna, a turno, far andare una palla di ferro dentro un anello piantato nel terreno, usando solamente una racchetta lunga e piatta da un lato, e a cuneo dall'altro.
R.
Non ci ho mai giocato e non credo si possa fare più, almeno in città, considerando la cronica carenza di spazi ampi che necessita questo gioco. Di questo gioco me ne ha sempre parlato mio padre (ora quasi settantenne) e faceva il trittico con altri due giochi: 'u currùchele (la trottola, che viene fatta girare dopo averla arrotolata ad un pezzo di spago e lanciata contro la trottola avversaria) e 'a livòrije, dove bisogna, a turno, far andare una palla di ferro dentro un anello piantato nel terreno, usando solamente una racchetta lunga e piatta da un lato, e a cuneo dall'altro.
R.
A Roma lo chiamavamo Nizza
Anche da noi a Genova si chiama lippa.
Qui, invece, non lo sò!
Qui, invece, non lo sò!