FORUM NIKONCLUB

Ciao a tutti
Qualcuno sa spiegarmi in parole comprensibili cosa sia il pinpoint e Che differenza ci sia con afs a punto singolo?
Io ho letto 3 volte il manuale di istruzioni, ma sembra scritto per non far capire la differenza.

Grazie

Marco

Grazie Mirko, come ho scritto e' una prima esperienza e certamente mi manca conoscenza.

Alcuni scatti da un unica sessione...

Considerando che sono assolutamente inesperto sul tema, commeti e critiche ben accetti

grazie

Marco

Qualsiasi materiale rigido scegli, forex, policarbonato, plexiglass... hai il problema di come incollare le foto.
La soluzione professionale e' la calandra, ma certamente non e' una soluzione fai da te.

Le indicazioni che ti hanno dato sono tutte corrette, ma con un po' di imprecisni sui prezzi... Pero non cambia la sostanza.

Se vuoi fare dei pannelli secondomla mia esperienza la soluzione migliore sono i pannelli Kmount con un lato gia' adesiviizzato: montare la foto e' semplicissimo e la resa e buona? Quelli di sottomarca invece lasciali perdere, le foto staccano.
Per il bordo trovi in commercio bordi gia' adesivizzati da applicare a freddo o a caldo (ferro da stiro).

Se vuoi solo ub supporto rigido la soluzione piu' bella e' il dibond, ma non lo tagli con un cutter e ti serve una xxx circolare o un pantografo.

Se pero' hai stampe di valore, con caratteristiche museali ( fibra cotone ....) l'unico montaggio e' ilmpass partout con cartoncino e nastro acid free. Per everlo rigido un cartone con il foro e uno dietro intero. Cartone ianco museum acid free...

Ciao

Marco

Le xxx indicano un utensile con lama circolare con denti che serve a tagliare... Ma nel forum nital se scrivi questo nome ti compaiono automaticamente 3 x...

avevo il 14-24 e sono passato al 16-35.

il vantaggio maggiore per me è relativo a ingombro e peso, eccessivo secondo me sul 14-24.
Il 16-35 è un ottima lente, unico aspetto dove la differenza si vede molto è la distorsione a 16mm, dove il 14-24 è davvero incredibile...
Per il resto secondo me le differenze sono davvero minime (ci sono, ma per vederele ci vuole un occhio davvero allenato...)

qundi se devi fare architettura o foto dove la distorsione è importante vai sul 14-24, per street e paesaggio secondo me vai tranquillo sul 16 (dove puoi montare anche i filtri).

Io ho fatto questa scelta, abbinadolo a un 24 PC per architettura... e non ho rimpianti!

marco

Di recente ho letto un articolo, ma non ricordo dove (sic) su come le grandi riviste di architettura, Domus, Casabella,.... Con le loro fotgrafie abbiano influenzato il modo di vedere e quindi di progettare.
E' certo che alcune visioni fotografiche hanno certamente creato delle "mode" in architettura. A mio giudizio specialmante per alcune visioni fortemente frontali e bidimensionali, dove la lettura delle linee e delle simmetrie cancella la spazialita'.

Comunque complimenti, bel tema per una tesi.

Marco

Ps: unico riferimento che ti posso consigliare a memoria, ma certamente gia' lo conosci e' il libro della contrasto con le interviste ai fotografi di architettura... Non ho il titolo sotto man ma se ti serve mandami un mp (sono in farie 3 giorni, ma al rientro te lo posso girare)

Con M e auto iso scatterai rispettando al 100% la lettura dell'esposimetro, quindi e' un totale automatismo. Personalmente lo ritengo un modo per non avere nessun controllo di quello che sto facendo...

Ma come e' gia' stato scritto e' solo questione di abitudine... Solo che non sono d'accordo che scattare in M + auto iso voglua dire avere il controllo della fotocamera...
Marco

Usare M con iso auto e' la piu bella di tutte... A questo punto diventa un automatismo pieno, in quanto la fotocamera esporra comunque secondo l'esposimetro!
Da sempre c'e' questo mito che i pro usino solo M, ma se fosse cosi perche in tutte le reflex professionali ci sono PASM? Vengono tolti tutti i controlli per principianti, ma questi 4 ci sno sempre, su tutte... Forse, dico forse, perche servono tutti e 4... E chi non e' capace di usarne uno forse dovrebbe imparare invede di mettere in M...
Per me non c'e' una regola, dipende da cosa devi fare.

Ho continuato a fare test, cambiando i profili di partenza e di arrivo, ma nel passaggio da rgb a scala di grigio il mio istogramma continua a spostarsi a sinistra... Bo, non so piu' che dire.
Ma son l'unico a cui succede o capita anche a voi?

Marco

Grazie, il problema potrebbe essere proprio questo. Verifico e vi faccio sapere.

Lightroom di suo consiglia di lasciare come profilo il profoto, io invece abitualmente setto PS in adobe rgb. Mi viene il forte dubbio che quando apro file da LR mantenga il profilo nativo profoto e non LR e questo potrebbe causare lo spostamento dell'istogramma.

Non sapevo che profoto avesse un gamma di 1.8... Non si finisce mai di imparare.

Grazie

Marco

Grazie dei consigli, ma io non ho chiesto ne come devo calibrare il monitor ne come devo fare la conversione, sulle 2 cose ho le idee sufficientemente chiare... e comunque le due cose non rispondono assolutamente alla domanda.

La domanda e': qualcuno ha idea del perché' l'istogramma si sposta nella conversione rgb - scala di grigio?

Che lo faccia all'inizio o alla fine non mi interessa, comunque parto da un raw rgb e devo arrivare a una scala di grigio... E virrei che l'istogramma stesse fermo!

Profili: adobe rgb - grigio gamma 2.2
Il problema puo' essere legato al fatto che LR usa di standard il profilo profoto? Pero' perche nel cambio di profilol'istogramma non si comprime ma si sposta decisamente a sinistra?

Grazie

Marco

ciao a tutti

Converto quasi tutti gli scatti che "scelgo" in BN da molto tempo e ultimamente con Lightroom utilizzo questo workflow:
- sviluppo del raw in LR per gestire ombre luci e toni
- passaggio in PS per la conversione in BN (in LR non ci riesco...) utilizzando un livello BN
- applico una curva per correggere contrasto

premetto che nonostante abbia un monitor decente (nec 2070) calibrato con i1display della xrite ho imparato per quanto riguarda i toni del bianco e nero a non fidarmi molto di quello che vedo ma molto più dell'istogramma.
La mia esperienza è che con monitor LCD di fascia abbordabile (non ho mai provato un eizo...) i neri sembrano sempre "aperti", diciamo che una zona 0 sembra sempre una zona II...
L'istogramma invece da una chiara idea di come sono i neri...

Il problema nasce quando decido di aver ottenuto il risultato che cercavo e converto l'immagine in scala di grigio (16 bit) per stamparla con QTR.
Nell'operazione di passaggio da RGB a scala di grigio l'istogramma si sposta sensibilmente a sinistra, e la mia taratura dei neri se ne va...

qualcuno sa spiegarmi perchè?

Grazie

Marco

niente da dire sulla tecnica, ineccepibile.

Però la prima va oltre... bravo

Marco

lascia perdere lestrattore, molto meglio riavvolgere direttamente senza far entrare la coda. Vedi il consiglio del post precedente.

Comunque se si ferma a 3/4 che parti con estrattore o senza non cambia nulla. Probabilmente hai qualcosa che blocca la pellicola nella spirale. Sporco o un segmento rotto/crepato.

Considera che i rulli 120 sono più corti, quindi potrebbero non arrivare al punto dove si blocca.
O una bella lavata con lo spazzolino oppure una spirale nuova.

Marco

Domenica ci ho provato anch'io... ma temo di aver sbagliato giorno!

Comunque visto che c'ero qualche scatto dalla riva l'ho provato. Per essere la prima volta che affrontavo il mondo della vela mi sono divertito!

Le carico qui perchè non riesco ad accedere a clikon.

Marco

La correzione è sempre un artificio, se parti da un file pulito avrai sempre risultati migliori.
quindi dipende per cosa e come lo devi usare. se pensi di usarlo molto sotto i 20 mm in situazioni dove la deformazione non è accettabile il 14-24 è un'altra cosa. S lo utilizzi in street o reportage certamente il 16-35 ti può dare grandi soddisfazioni.

Per me le dimensioni sono state determinanti, per altri magari non sono importanti.
Da parte mia ho deciso di rinunaciare al top per avere un ottica più usabile in reportage abbinata a una specialistica (il 24 pc-e è ancora nei miei pensieri, ma arriverà...)

Marco

avevo il 14-24, eccezioanle come qualità. Ma enorme, pesante... L'ho usato con soddisfazione per quasi 4 anni.
sono passato al 16-35. la defifferenza è notevole nella deformazione tra i 16 e i 20 mm, dopo no.
Comuqnue è un otticca ottima. Non rimpiango lo zoomone. E comunque anche questo è abbastanza imponente, ma non esagerato melle dimensioni...

Marco

certo che per essere il club D800 su 62 pagine di discussione, 1547 post, di foto se ne sono viste pochine...

Marco

alcune semplici considerazioni:

- per stabilire cosa significhi fotografo è sufficente un buon vocabolario
- Non esiste nessuna relazione tra la qualità dei lavori prodotti e la partita iva...
- il professionista deve vivere con il suo lavoro, e questo fa ipotizzare che sia portato a metterci una maggiore competenza di chi non ha questo problemino...
- visti i dati sui redditi medi dei fotografi in italia penso si possa affermare che il fotografo professionista è rappresentato in moltissimi casi da un soggetto con partita iva, che preferisce però non emettere le fatture...

Marco

Onestamente non capisco...
prima si dice che la foto di architettura non si può fare con il 35 mm e dopo 20 post si dice che oggi il mercato va in tutt'altra direzione...

Ovviamente il tutto condito da affermazioni che nessuno deve parlare perche qui nessuno sa quello che dice...

Vebbe, il mondo è grande e ognuno è libero di pensare quello che vuole.

Ritornando sull'argomento il MF oggi non mi risulta presenti alternative al 35mm per avere possibilità di movimenti tilt e shift (se no l'avrei già preso...). Unica possibilità e cercare una hasselblad flexbody usata e caricarla con la tri X...

Nel recente libro edito da contrasto, "la misura dello spazio" si scopre che quasi tutti gli autori intervistati lavorano ancora si con banco ottico ma rigidamente a pellicola...

Ovvio che la D800 non può essere paragonata a una sinar P con il 20x25, ma può essere un grande aiuto in situazione intermedie.

quanto al discorso sui Mpixel del duomo di Milano se letto così non centra nulla il formato del sensore ma solo la risoluzione... sappiamo bene che non è così perchè entra in gioco anche il potere risolvente dell'ottica, ma la capacità di leggere dettaglio si lega solo alla risoluzione.

Diverso, completamente diverso il discorso sulla "qualità"...

Marco



si, sempre a condizione di trovare il modo di montare la macchina sul trepiede...

Marco

Se sono pochi mm sarebbe corretto da parte di nikon indicare esattamente quanti, dopo ognuno fara la sua valutazione se sono tanti o pochi...

Quanto all'affermazione che con il 35mm non si fa architettura mi devo essere perso qualcosa, perchè a questo punto non ho capito a cosa serve il 24 pc-e... credo che quest'ottica, a difefrenza delle altre sorelle pc-e abbia un solo utilizzo.

Nikon sforna un corpo macchina da 36 mpx, che darà il meglio certamente a bassi iso e per forti ingrandimenti e dopo 1 mese ci si accorge che uno dei migliori obiettivi con cui lo si può accoppiare non può essere usato completamente, anche limitando i movemineti solo di pochi mm.
Beh, se spendo 5.000 eurini anche un mm mi da fastidio...

Marco

stavo pensando di passare alla d800 proprio per questa accoppiata... un clomoroso autogol di Nikon!

ridisegneranno il 24 PC-E? è un ottica da 2.000 euro e non credo sia accetabile non possa essere usato nell'ultima nata....

Marco

ti faccio una domanda diversa...
è normale che in Italia ci siano centinaia di fotografi che continuano a fare matrimoni a 700 o 1200 euro completamente in nero, senza pagare un euro di tasse?

Questa è la prima domanda, alla base di tutto.
Rispondiamo seriamente a questa e risolverai anche il problema dei prezzi, che spariranno da soli.

Marco

Grazie a tuti delle risposte. Ci ho mediatto una settimana, e sono ancora molto indeciso...

Circa i vostri consigli, il 14-24 l'ho cambiato con il 16-35 perchè lo trovavo eccessivo nelle dimensioni e nel peso, anche se di qulità strepitosa. Comunque mi ero reso conto che usato a 14 mm la prospettiva era esagerata in architettura (non se si parla di interni, ma io inquadro quasi esclusivamente spazi esterni). il 16-35 a 16 mm è inusabile per architettura, ma a 20 mm è ok.

Lo schneider per quello che costa è solo shift, a questo punto prenderei il nikon, per avere 2 movimenti. Nulla da dire sulla qualità di quest'ottica.

Il 6x6 mi fa un po' paura per la complessità del processo che dovrei gestire (scatto, sviluppo, scansione, stampa...)

Continuo a mediate, comunque grazie

Marco

ciao a tutti

ho un buon parco ottiche che utilizzo su D700 (16-35 f4, 24-70 f 2.8, 70-200 VR1, 50 f1.8, 85 f1.8).

Visto che l'architettura è una delle mie passioni vorrei provare a cimentarmi con un decentrabile... ovviamente ho individuato il 24 pc-e, sul quale non ho nessuna perplessità, se non per il prezzo.
So che la qualità si paga, come per tutte le altre ottiche che ho in corredo, ma non so quante volte effettivamente utilizzerò quest'ottica e quindi sono molto indeciso su cosa fare.

Esistono alternative?

E secondo voi vale la pena investire una cifra così importante su un decentrabile per una reflef 24x36 o invece conviene abbandonare il digitale per trovare sul mondo dell'usato un MF a pellicola (con 2.000 euro si trovano arc body Hasselblad...). Certo, dovrei tornare allo scanner ma avrei un negativo 6x6 da cui partire...

Grazie a tutti

Marco