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Ho fatto una prova velocemente, tutto senza andare ad alterare fisicamente i pixel dell'immagine:
dovrai fare una serie di livelli di regolazione come si vede nel file allegato per alterare il colore bianco della cipria e renderlo più simile al colore della pelle. Prima di fare questo ti consiglio comunque di usare il timbro o il pennello clone per sistemare le macchie più evidenti come quelle sulla mascella, sul mento e la fronte.
Una volta fatto questo procedi così:
1. menu seleziona > seleziona colore (ho PS cs3 in inglese, perdonami...)
2. seleziona una parte bianca del viso e imposta il selettore in alto su circa 25-30. Vedrai nella palette che una parte diventerà bianca, il resto sarà nero. La parte bianca corrisponde alla selezione. Dai OK
3. sfuma la selezione di 4-5 px (sempre dal menu seleziona)
4. crea un livello di regolazione su colore selettivo (menu livello > crea nuovo livello di regolazione > colore selettivo oppure c'è l'icona in basso alla palette dei liveli)
5. lavora sul bianco alzando il selettore del nero fino al 100% e regolando anche il selettore del giallo e del ciano per avvicinarti al colore della pelle.
6. eventualmente prova a modificare anche il grigio neutro se la pelle dovesse diventare troppo grigia.
7. ripeti i punti dall'uno al sei fino a quando la pelle risulta più o meno omogenea.

Nell'esempio allegato ho aggiunto anche un livello di regolazione dei livelli per ridurre l'appiattimento generale che deriva dai passaggi precedenti e un livello di riempimento per aggiustare leggermente il colore della pelle.

Per prima cosa bisogna fare una precisazione, i flash monotorcia sono quelli che vengono anche definiti flash da studio e per funzionare hanno bisogno di una presa di corrente, quindi non si usano in location esterne se non tramite appositi generatori a gasolio ingombranti e rumorosi.

Quello che si vede negli scatti behind the scenes sono invece torce flash collegate ad un generatore portatile.
Le torce flash (ma anche i monotorcia) oltre a montare il bulbo flash, montano anche una lampadina a luce continua detta luce pilota. E' una luce piuttosto debole (massimo 300W) che ha la funzione di 'pilotare' il fotografo nella disposizione delle luci e nel caso in cui la luce ambiente sia assente o troppo debole diventa la luce di supporto per la messa a fuoco. Solitamente quando si usa un generatore portatile e la luce ambiente è sufficiente, la luce pilota non si usa o si usa solo per disporre le luci e poi si spegne per evitare di sprecare la carica della batteria.

Negli scatti che hai visto è possibile che la fonte di luce provenga dalla luce pilota, ma è molto più probabile che in realtà sia la flashata della torcia proprio perchè come dicevo la luce pilota è piuttosto debole tanto che in pieno sole è praticamente ininfluente.

Avere degli agganci o qualche buona conoscenza aiuta e facilita l'avvio dell'attività, se non altro per iniziare a fare i primi lavori retribuiti, ma comunque non è indispensabile.

Il corso a cui ho partecipato io è iniziato a Febbraio ed è terminato in Giugno. Non ricordo esattamente quante fossero le ore in totale, ma più o meno si facevano 6-8 ore di lezioni/esercitazioni per 5 giorni la settimana, compatibilmente con gli impegni dei vari docenti.
Può sembrare un corso breve se paragonato ai vari corsi annuali che ci sono in giro, ma ripeto, non è un corso nozionistico, piuttosto è un corso pratico che ti prepara in tempi brevi ad affrontare il mondo del lavoro come fotografo professionista.

Se però la volontà è quella di andare in America allora potrebbe essere il caso di iniziare subito da là. Negli States ci sono molte più scuole e corsi di alto livello e soprattutto la fotografia ha molta più considerazione che qui in Italia.

Quando dico che il CeCoV è cambiato mi riferisco al fatto che il segretario che si occupava di tutta l'organizzazione non c'è più quindi non so se in linea generale sono cambiate anche altre cose.
Poi anche il direttore è piuttosto anziano e so che ha avuto qualche problema di salute quindi non ha potuto dedicarsi molto alla scuola.
Se ci vai fatti dire i nomi dei docenti così magari ti posso dire se sono rimasti gli stessi o se sono cambiati.
Comunque quando dico che è una scuola che privilegia il lato pratico non significa che il lato teorico non viene fatto, anzi, lezioni di storia dell'arte, storia della fotografia, fisica, marketing, ecc. vengono fatte, ma poi si passa in sala posa per tutto il resto.
Se la linea di insegnamento basata sull'uso del banco ottico è rimasta invariata ti posso dire che non esiste miglior modo per imparare la fotografia...
La scuola in sè per sè non è grande e conosciuta, ma le lezioni si svolgono nei teatri di posa di Vallina che invece sono grandi e attrezzatissimi.

Trovare lavoro non è facile, già trovare opportunità di fare l'assistente è difficile. In linea generale si diventa liberi professionisti e poi ci si deve arrangiare per trovare i propri clienti (la parte più difficile quando si inizia), e avere un sito internet ti assicuro che non è sufficiente.
E' un mestiere costoso, nel senso che servono parecchi investimenti iniziali e come hai già visto anche la scuola non è certo economica!

Altra cosa da considerare, lo dicono tutti, ma è meglio sempre ribadirlo: fare il fotografo da fotoamatore è diverso da fare il fotografo da professionista.

Farti gli "in bocca al lupo" è comunque d'obbligo. Si tratta di un mestiere fantastico, ma è assai difficile riuscire ad emergere, ci vuole tempo e pazienza oltre che capacità (non solo in ambito fotografico).

Io sono professionista e lo sono diventato dopo aver frequentato il Ce.Co.V. di Firenze (Vallina per la precisione) e aver fatto un anno circa di assistentato presso un fotografo della mia città.
Sono passati alcuni anni e so che al CeCoV sono cambiate un po' di cose, ma siccome sei a Firenze ti consiglierei di andare a fare una visita e vedere di persona il luogo per sentire cosa ti dicono.
Per quello che ho sentito dire durante il mio periodo di studi a Firenze, il Marangoni è una scuola più incentrata sulla storia della fotografia e sulla fotografia artistica, non insegna molto dal punto di vista pratico.
Il CeCoV invece si basa molto sulla pratica sul campo con tante esercitazioni per imparare ad usare tutti i tipi di luce e i vari formati di ripresa (all'epoca io ho lavorato quasi esclusivamente in banco ottico).

Non sono d'acordo con chi ti dice di decidere prima il genere di settore fotografico in cui vorrai specializzarti. Prima prova tutti i generi e poi cerca di capire (ti aiuteranno a capire) quale settore sia più consono alle tue caratteristiche. Inoltre quando lo si fa di professione bisogna anche valutare in quale area geografica si andrà ad esercitare per poi valutare in quali settori della fotografia ci possa essere richiesta di servizi di alto livello professionale.

Nel caso invece si decida di non frequentare una scuola, ma si voglia passare direttamente all'asssistentato allora sì, è meglio avere già le idee chiare sul genere fotografico che si vuole seguire...

Sul sito di un negozio rivenditore Nikon ufficiale ho trovato questa news:

Finanziamento Nikon dedicato alle reflex digitali Torino, 20 marzo 2008 – A seguito del grande successo ottenuto nell’ultima campagna, Nital è lieta di proporre la nuova operazione finanziamento “Nikon For You”, in grado di offrire una comoda soluzione di pagamento, studiata per chi desidera ampliare il proprio corredo fotografico od entrare "alla grande" nel mondo dell’imaging by Nikon. La gradita formula “12 mesi tasso 0” viene ora proposta con un’ulteriore agevolazione: pagamento della prima rata dopo 90 giorni, senza alcun anticipo. Coinvolti in questa nuova campagna finanziamento saranno i prodotti appartenenti al famosissimo Sistema Nikon: dall’intera gamma reflex digitale (dalla D40 alla D3) ai prestigiosi obiettivi Nikkor, dai performanti lampeggiatori Nikon agli scanner Coolscan. La nuova campagna – realizzata in collaborazione con Santander Banca – prevede l'opportunità di finanziare da un importo minimo di 300 euro fino ad un massimo di 5.000 euro in 12 mesi interessi zero (TAN 0, TAEG variabile) con pagamento della prima rata a 90 giorni. La campagna, valida dal 25 marzo al 15 luglio 2008, è attivabile presso i rivenditori Nital selezionati che partecipano all’iniziativa e presenti sul sito www.nital.it/rivenditori/

Bhè sì, forse più che applicare le gelatine ai flash è più semplice applicare un filtro nd all'obiettivo, ma potrebbe essere una soluzione più costosa se si ha intenzione di usare obiettivi con diametri differenti.

Però anche a me risulta strana tutta questa potenza... Sicuramente avrai fatto tutto per bene, ma per scrupolo controllerei il valore iso impostato sulla macchina, magari per sbaglio è stata attivata la funzione iso auto?

Contrasto, saturazione ecc. Anche questo rientra nelle abitudini e nelle scelte artistiche del fotografo. Personalmente preferisco non impostare questi parametri in fase di scatto. Meglio lavorare in raw e poi elaborare le immagini successivamente a computer.
L'unica cosa che puoi fare per avere uniformità tra i vari scatti è settare il bilanciamento del bianco. Setta la macchina su sole o flash, in linea di massima vanno bene entrambi. L'ideale però sarebbe fare il bilanciamento premisurato o usare una scala colore.

Foto erotiche, glamour, nudo artistico... Sono tre cose diverse, forse è il caso che chiedi alla tua amica cosa si aspetta esattamente. Sarebbe meglio evitare brutte figure che potrebbero spegnere l'entusiasmo del tuo soggetto proprio mentre devi scattare, non so se mi spiego...
In ogni caso il come settare la macchina fotografica non ha molta importanza, non servono settaggi particolari. Usando i flash da studio dovrai per forza impostare la macchina su manuale, tempo tra 1/125 e 1/250 (dipende anche dai flash) e poi regoli la potenza dei flash fino ad ottenere il diaframma desiderato (potrebbe essere utile un esposimetro).

http://www.ltr.it/main/asp/RIPARAZIONI.asp
http://www.ltr.it/main/asp/garanzia.asp

Qui si parla sempre di Nital card necessaria per ottenere riparazioni in garanzia. Da nessuna parte si parla di garanzia internazionale, quindi non saprei...
Sulla questione che se un prodotto è acquistato in Europa allora tutti i centri di assistenza europei sono obbligati a rispettare la garanzia ho dei dubbi. Ci sono paesi in cui l'aliquota IVA è inferiore a quella italiana quindi i loro prodotti ad un privato costano meno (vedi germania con iva al 19% o UK al 16%). Se davvero valesse quanto detto da mariomc2 allora tutti acquisterebbero all'estero e in caso di bisogno si rivolgerebbero a nital/ltr...

Comunque di una cosa sono sicuro, ed è che LTR non è così fiscale da non effettuare riparazioni nel caso in cui manchi scontrino/fattura o la Nital card (hanno comunque un database per poter risalire tramite matricola all'origine del prodotto), però questo non significa che le fanno passare buone tutte.

Ad ilioleone invece posso dire che scaricare l'iva è sempre vantaggioso, è inutile preoccuparsi della garanzia perchè se la tua macchina la tieni bene è molto molto probabile che non serviranno mai riparazioni.

Acquistare un prodotto con nital card significa avere la garanzia italiana su quel prodotto.
Quindi in caso di necessità durante il periodo di garanzia il prodotto può essere inviato al centro assistenza in Italia (LTR a Torino) e il difetto viene riparato gratuitamente. Fuori dal periodo di garanzia o in situazioni non coperte dalla garanzia, la nital card serve ad ottenre il 50% di sconto sulle riparazioni a pagamento.
Un prodotto non nital per riparazioni in garanzia deve essere inviato al centro assistenza del paese di origine, fuori garanzia può essere inviato a qualsiasi centro di assistenza, ma in questo caso inviandolo in LTR il 50% di sconto non viene applicato.
Non si tratta quindi solo di durata della garanzia, si tratta di vantaggi legati all'assistenza fornita in Italia da LTR.

Da professionista confermo che la durata della garanzia sui prodotti acquistati con P.IVA e regolare fattura è di 1 anno.

Come dovrebbe essere scritto nel sito, gli unici momenti uguali per tutti sono i 3 pasti e lo slideshow degli insegnati dopo cena. Il resto della giornata è gestito dall'insegnate.
La domenica sera, quando si arriva c'è la presentazione generale dello staff e poi ci si riunisce con il proprio gruppo e l'insegnante spiega come si svolgeranno i giorni successivi. Visto il tipo di workshop a cui parteciperai probabilmente lunedì, il primo giorno, ci sarà una valutazione dei portfoli personali e poi verrà mostrata parte della produzione di Kashi con possibilità ovviamente di fare domande all'autore. Nei giorni successivi immagino andrete in giro a scattare per realizzare il materiale da preparare per lo slideshow degli studenti che si tiene venerdì, l'ultima serata, con successiva festa finale.
Le mie però sono supposizioni, non posso sapere esattamente quello che farete anche perchè io ho partecipato ad un workshop di altro genere.

Eccomi!
Ho frequentato un workshop al TPW la scorsa estate. E' sicuramente un'esperienza che consiglierei, si vive una settimana (5 giorni in realtà) totalmente immersi nella fotografia. Ci si confronta con persone che hanno i nostri stessi interessi, ma con differente background e provenienza, e la cosa è molto utile e stimolante. L'inglese è praticamente obbligatorio, sono forse più numerosi gli stranieri degli italiani...
Ora i commenti meno positivi... Il vitto e l'alloggio sono piuttosto scarsi. Mi spiego meglio: non che io sia un fighetto che frequenta hotel di lusso, ho viaggiato parecchio e in condizioni ben peggiori, ma per quello che si paga ci si aspetterebbe un trattamento diverso (a conti fatti parliamo di più di 100 euro al giorno!).
La questione laboratorio, almeno lo scorso anno, è quasi inesistente. Il laboratorio con computer e stampante c'è, ma io non ci sono mai entrato e non ho ricevuto nessuna stampa, credo non ci sia stato il tempo per soddisfare tutti. E' assolutamente necessario lavorare con macchina digitale (non c'è il laboratorio per il trattamento della pellicola, ma questo lo scopri solo quando sei là...) e consiglio di portare il proprio computer portatile.
Canon è uno degli sponsor, ma anche in questo caso è solo di facciata, a disposizione ci saranno 3-4 corpi macchina non professionali che bisogna prenotare (ma tanto noi siamo nikonisti!).

In che posizione eri rispetto al soggetto quando hai preso l'esposizione?
E' possibile che con il tuo corpo al momento della misurazione tu abbia tolto al soggetto parte della luce che si riflette sulle pareti.
Dovresti provare abbassandoti ai piedi del soggetto e misurando l'esposizione solamente alzando il braccio verso il viso del soggetto lasciando liberi tutti gli spazi attorno per non bloccare eventuali riflessi.
L'altra possibilità è che se sei vestito di bianco o di un colore chiaro, il tuo corpo possa fungere da riflettente se al momento dello scatto sei particolarmente vicino al soggetto.

Ripsondo anche qua...

Mi vengono in mente due cose per supportare il mio punto di vista.
Per prima cosa molti grandi fotografi sono cresciuti con in mano hasselblad e rullini 120, quindi niente elettronica, niente autofocus e soprattutto niente digitale e fotoritocco per correggere i vari errori...
Secondo me è più difficle così che con una D70. Io fotografo con una D70, ma so anche usare una hasselblad e se dovessi fare adesso un lavoro con una hasselblad mi tremerebbero le gambe perchè non sarei tanto sicuro di quello che sto facendo come invece sarei e sono quando lavoro con la mia reflex digitale.
La seconda cosa è che la ragazza in questione fotografa ciò che vuole, come vuole e quando vuole, non è chiaramente una professionista. Questo ovviamente non la rende meno brava o di una categoria scadente, però ha una forte importanza quando la si paragona a fotografi di altro tipo che magari invece hanno scadenze da rispettare, devono operare su idee di altri e devono portare a casa un risultato ineccepibile sempre e comunque. A volte essere supportati da grandi risorse e mezzi non significa avere vita più facile.

Non ho ben capito a quali immagini tu ti riferisca, non vedo da nessuna parte ombre al posto sbagliato, anzi vedo una gestione della luce praticamente ineccepibile sia in interni che in esterni. Questi sono fotografi che le cose non le fanno in modo casuale...
Comunque se qualcosa non ti piace non è che posso convincerti del contrario


Se da un lato quello che dici è condivisibile, dall'altro bisogna pensare che se un fotografo è bravo, resta bravo anche dopo tanti anni, anzi, lo è ancora di più se ha avuto l'accortezza di continuare a rinnovarsi nel tempo.
Per dovere di cronaca (e per la precisione che fa parte di me ) la biografia di Maifredi testimonia come non sia uno dei "dinosauri" e dimostra che al momento è uno dei fotografi di moda italiani più apprezzati al mondo.

Per carità, belle immagini, non c'è dubbio.

Però c'è qualcosa che non mi torna: questa ragazza è un talento e Rennio Maifredi non è molto bravo???

Scusami, senza offesa, ma non sai da dove partire e ti poni il problema di quanti soldi chiedere?
Secondo me prima dovresti cercare di portare a termine il lavoro in modo accettabile e se il cliente resterà soddisfatto ti chiederà delle stampe. A quel punto potrai pensare di guadagnarci qualche soldino da questo incarico...
Per quel che riguarda le tua domande tecniche credo che il consiglio di chi mi ha preceduto sia il più valido che si possa dare al momento.

Grazie a tutti coloro che hanno voluto lasciare un commento e grazie anche per i complimenti ricevuti.

In questi giorni a Modena al parco Novi Sad si svolgono i campionati mondiali Under 21 di Beach Volley.
Ieri sono andato a scattare dalle tribune e oggi fatta la selezione dei migliori scatti, ho provato una cosa insolita per le immagini di sport, ho provato a convertire alcuni scatti in bianco e nero.
Vi propongo risultati con la speranza di ricevere anche critiche e commenti su questo esperimento.
Per chi volesse vedere anche altre immagini a colori vi rimando QUI

Non ho fotografato spesso lo sport in passato, le poche volte che mi sono cimentato in questo genere ho avuto le classiche difficoltà nel seguire l'azione e nel mettere a fuoco il soggetto. Sotto questi aspetti l'ippica non è così difficile da fotografare, sai che il cavallo avrà un percorso preciso quindi messa a fuoco e inquadrature possono essere studiate con una discreta precisione.
Nel mio caso il problema era più che altro la distanza dal campo di gara, solo pochi ostacoli erano abbastanza vicini, mentre gli altri ripresi con la focale 200 mi portavano ad avere comunque il fuoco all'infinito impedendomi di sfuocare lo sfondo come avrei voluto.

All'interno del campo di gara invece c'era il fotografo ufficiale. Era un nikonista, chissà se bazzica anche su questo forum...



Sì, sono di Modena città.
Per il beach volley a Modena l'appuntamento è a settembre con i mondiali under 21 maschili e femminili...

In questi giorni a Modena è stato allestito un maneggio al Parco Novi Sad (famoso per i concerti di Pavarotti & Friends) dove si sono susseguite alcune competizioni ippiche di salto ostacoli con cavalli e fantini (o cavalieri??? Non sono un esperto quindi non so esattamente come si chiamino in questo tipo di competizioni...) provenienti da tutto il mondo.
Ieri mattina sono andato per fare alcuni scatti, per divertirmi e per mettermi un po' alla prova con un genere fotografico che non pratico spesso e con uno sport che non conoscevo.
Sono ben accetti commenti e critiche.



un altro salto
anche un particolare in bianco nero

Le altre le trovate QUI

per l'attenzione

Oltre all'uso del flash sulla slitta o quello integrato della macchina, come è già stato suggerito, esistono i radiocomandi o l'infrarosso.
Il radiocomando è molto più efficace, ma anche più costoso (anche se esistono come per tutte le cose le versioni cinesi a prezzo stracciato...) perchè necessita di un ricevitore da collegare al flash.
Per l'infrarosso invece mi pare che la stessa Bowens ne produca uno suo.

Stefano

Scusa, ma a cosa ti riferisci? Cosa c'è di più realistico di qualcosa di reale?

Oltre ai Pocket Wizard e a quelli cinesi di cui ti hanno detto, esiste anche quello della Microsync che costa poco meno dei PW, ma ha un tempo sincro più lento.
Comunque ormai tutte le marche di flash da studio stanno mettendo sul mercato i propri radio sincro.
Hensel dovrebbe aver presentato qualcosa all'ultimo Photokina e poi c'è quello della Elinchrom di cui esiste anche la versione universale che dovrebbe costare circa la metà dei PW, ma che per ora non sembra ancora disponibile per il mercato italiano.
Poi credo ci sia qualcosa anche marcato Bowens.