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Manuale D200
gu.ru
Inviato il: Oct 21 2006, 11:28 AM
Parlando ad unico ed esclusivo titolo personale debbo dire che, sia per la D70 che per la successiva D200, io sono rimasto soddisfatto del tipo di manualistica in dotazione.

La trovo compatta, su buona carta e tutto sommato ben stampata. Personalmente uso il manuale come riferimento per le singole funzioni, e non tendo a leggerlo tutto di fila come un romanzo giallo; forse per questo non ho notato difficoltà ed affaticamenti nella lettura. Personalmente inoltre non apprezzo molto quei prodotti che hanno la manualistica unicamente su CD; detesto leggere al computer, e le stampe A4 rilegate a spirale le trovo un pò tristi.............

Per quanto riguarda la scelta di non rendere disponibile a tutti il manuale italiano in formato elettronico, la trovo una piccineria, un dispettuccio quasi gratuito ed inutile a chi non compra Nital. Padronissimi per carità, però a parer mio non ci fanno una bella figura. Non credo che sia un particolare che possa far acquistare o perdere i clienti; io ho comprato tutto Nital, ma per ben altri vantaggi (non ultime le estensioni di garanzia).

Credete comunque che questa scelta porti un vero vantaggio a Nital? Pensate che in rete non ci sia nessuno che abbia provveduto a trasportare il manuale in formato elettronico ed a renderlo disponibile? Che cosa ha risolto Nital facendo così, se non a dare la possibilità a qualcuno di cercare di lucrare (cercate con google e troverete) rendendo disponibile a pagamento la copia elettronica fatta in casa del manuale in questione?

Se a loro piace così, padroni............ ma l'effetto pratico della scelta (ricca offerta di manuali elettronici fatti in casa ed a pagamento da parte di soggetti con dubbia intraprendenza) non mi pare condivisibile ed apprezzabile.

Un saluto
Guido


  Forum: NIKON SUSHI BAR · Anteprima Messaggio: #713814 · Risposte: 59 · Visite: 6.210

Banding o isolato Striping ?
gu.ru
Inviato il: Jun 12 2006, 01:03 PM
Per lcmsrl:

Se guardi a pagina 5 di questa discussione, troverai la situazione corrispondente che è capitata a me, con il mio punto di vista.

Mi sento di una categoria 3bis.......... più che distaccato, realista. E tutto sommato soddisfatto del rapporto qualità/prezzo del nostro oggetto. Anche io l'ho comprata.

I lati subottimali ci sono, ma a mio avviso sono l'altra faccia della medaglia dei tanti plus che ha questo prodotto, "costretto" a rimanere sotto i 2.000 euro.

Io non condivido l'opinione di chi dice in assoluto "dopo aver speso ben 2.000 euro voglio un oggetto perfetto"; anche se in privato per i singoli una tale cifra può essere tanto o poco in assoluto, sul mercato va comunque rapportata al bene che si compra:

- Per una cena con 2.000 euro si può certamente pretendere la perfezione.........
- Per uno scooter con 2.000 euro forse ti danno qualcosa che cammina........
- Per una DLSR semipro con 2.000 euro ti puoi aspettare un buon prodotto, ma non puoi pretendere la luna.

Quindi una categoria 3, ma senza aspettare che "il problema" si risolva. Il "difetto" è il pedaggio per non dover pagare i 4.000 euro di una D2......, ovviamente pretendendo di ricevere in ogni caso un oggetto almeno perfettamente tarato (come in effetti nel mio caso sembra sia avvenuto) !!!

Un saluto
Guido

  Forum: NIKON DIGITAL REFLEX · Anteprima Messaggio: #573684 · Risposte: 166 · Visite: 22.486

Banding o isolato Striping ?
gu.ru
Inviato il: May 29 2006, 01:06 PM
Ciao a tutti,
eccomi qui, con i primi scatti della mia D200 appena ritirata! Non ho cercato lampadine, ma ho effettuato qualche scatto in condizioni di normale utilizzazione. ISO 320, inquadratura bruttissima ma perfidamente voluta, uno stop di sottoesposizione rispetto a quanto suggerito dal matrix in modalità program.

Ecco lo scatto ed un suo crop:


Insomma, mi sono fatto questa opinione: la macchina ha una lunga lista di caratteristiche che la pongono al top nel rapporto qualità/prezzo. L'alchimia per ottenere tutto questo non è facile, e da qualche parte occorre scendere a compromessi. Uno di questi evidentemente è quello che fa apparire, in condizioni di forte contrasto di luci (ma non così al di fuori di inquadrature "possibili" nell'uso normale, e senza lampadine nella notte), con sensibilità superiori ad ISO 200, dei piccoli artefatti nella zona di demarcazione fra alte luci e nero profondo.

Non mi sembra una cosa al di fuori del mondo, inoltre l'ampiezza del fenomeno (in una macchina tarata, ovviamente) non è tale da penalizzare l'impiego della fotocamera. In fondo anche la mia D70 fra le alte luci e le ombre spesso mi regala un bell'alone viola..........

Senza voler enfatizzare il prodotto, direi semplicemente che la D200 è un attrezzo decente per il prezzo a cui viene offerto, forse il miglior compromesso oggi reperibile sul mercato.

Un saluto
Guido
  Forum: NIKON DIGITAL REFLEX · Anteprima Messaggio: #557040 · Risposte: 166 · Visite: 22.486

Banding Manifestato?
gu.ru
Inviato il: May 25 2006, 02:49 PM
Dopo una attesa di circa un mese, la settimana scorsa ho ritirato la mia D200. Ho proceduto all'acquisto dopo aver aspettato un certo tempo, proprio per il comunicato ufficiale Nikon:

"......Ciò si verifica soltanto con un limitato numero di D200 di inizio produzione......"

Comunicato che ho archiviato con cura. Sottolineo il fatto che la mia decisione all' acquisto è dipesa, nella fase finale, ESCLUSIVAMENTE da questa informazione, dato che la D200 già mi aveva pienamente convinto sotto ogni altro aspetto pratico e funzionale (io ho già una D70).

Essendo la mia una macchina arrivata fresca fresca dagli stock a maggio, come si evince anche dal numero seriale, chiaramente non rientra negli esemplari indicati dal supporto europeo.

Nei prossimi giorni inizierò a fotografare, astenendomi dalle lampadine, certo di non dovermi preoccupare del fenomeno.

Augurando a me, ma soprattutto a NIKON, di non dover riscontrare il banding in un uso normale.

Un saluto
Guido
  Forum: NIKON DIGITAL REFLEX · Anteprima Messaggio: #552968 · Risposte: 45 · Visite: 3.802

Rumore D200
gu.ru
Inviato il: Mar 10 2006, 04:28 PM
Il problema principale infatti non è tanto il braccio dell'arciere, ma la mano del fotografo!!

Il problema sta nel fatto che fra spettatori ed attrezzatura sparsa, non è facile muoversi in maniera discreta fra gli atleti, specie con un treppiede o monopiede (questo ovviamente dipende molto da caso a caso, ma a volte le gare interregionali indoor si svolgono in palestre veramente anguste, dove spesso le possibilità di disporre di angoli di ripresa decenti sono veramente misere).

Io di solito cerco di appoggiarmi da qualche parte, ma non sempre ci riesco. Mediamente uno scatto in una gara di questo tipo ha caratteristiche del genere:

- focale fra gli 80 ed i 100 mm (riportati in equivalente 35mm. La distanza minima di ripresa che si può ottenere senza essere cacciati, stando proprio dietro l' arciere è di 4 metri; generalmente si riesce a scattare da una distanza compresa fra i 6 ed i 10 metri, solo in casi rarissimi davanti la linea di tiro o lateralmente, in genere si è sempre costretti a stare dietro)
- tempi non inferiori ad 1/60 (meglio 1/100 data la mano del fotografo, e non sempre basta)
- diaframma aperto a palla (io ho il 18-70 del kit D70)
- ISO 1600 sempre

Con questi parametri di solito mi ritrovo scatti leggermente sottoesposti, di 1/2 o uno stop. Poi recupero tutto in postproduzione, eventualmente con Neat Image. Rinunciando alla massima dimensione della foto, ho visto che mediamente applicando un passaggio con NeatImage dopo la compensazione dell' esposizione, riducendo la dimensione della foto al 50% ed applicando per ultimo un pò di contrasto, il risultato può essere accettabile.

Guido

  Forum: NIKON DIGITAL REFLEX · Anteprima Messaggio: #468127 · Risposte: 169 · Visite: 16.844

Rumore D200
gu.ru
Inviato il: Mar 10 2006, 03:22 PM
Ed ecco un mio risultato medio, ottenuto "attaccandomi" a tutti gli strumenti possibili.

Scatto con ISO a manetta, mano libera e focale media, scatti multipli fatti a razzo con esposizione in manuale sfruttando i pochi secondi in cui l' ultimo atleta era sulla linea di tiro, aggancio degli scatti con The Panorama Factory, bilanciamento dell'esposizione in NC, ripassata furibonda con NeatImage, riduzione di dimensioni, ed una toccatina di contrasto ed enfatizzazione dei colori.

Rende bene l' idea sulla disposizione delle luci in una situazione del genere.

Guido

  Forum: NIKON DIGITAL REFLEX · Anteprima Messaggio: #468033 · Risposte: 169 · Visite: 16.844

Rumore D200
gu.ru
Inviato il: Mar 10 2006, 03:10 PM
Ecco un altro esempio, però "a lieto fine".

Sempre ISO sparati, medio tele e mano libera. Mi ha salvato una illuminazione che di fondo era più uniforme.

Guido

  Forum: NIKON DIGITAL REFLEX · Anteprima Messaggio: #468019 · Risposte: 169 · Visite: 16.844

Rumore D200
gu.ru
Inviato il: Mar 10 2006, 03:03 PM
Allego uno scatto a scopo di esempio.

E' una situazione limite, tanto per rendere l' idea del problema (per fortuna non è sempre così). Mano libera, in piedi, focale media, ISO a più non posso........... In assoluto era abbastanza buio, con la luce "sparata" sui bersagli.

Se sovraesponevo ancora, mi "sparava" il bianco dei bersagli e mi cominciavo a perdere il giallo dei centri. Ho dovuto recuperare in NC ma il risultato è stato questo, irrecuperabile anche usando NeatImage.

Se avessi avuto un rumore inferiore, forse avrei potuto recuperare di più le zone scure senza essere costretto a bruciare le alte luci.

Guido



  Forum: NIKON DIGITAL REFLEX · Anteprima Messaggio: #468007 · Risposte: 169 · Visite: 16.844

Rumore D200
gu.ru
Inviato il: Mar 10 2006, 02:16 PM
Nella stalla no, però non mi sembra costruttivo cercare di argomentare in tutti i modi per evitare di ammettere che il rumore non è una delle carte migliori della Nikon..... Le macchine Nikon hanno tante belle qualità, ma per questa particolare caratteristica ci sta chi è riuscito a fare meglio. Pace, succede, mica è l'unica discriminante su cui scegliere, no? Quanto poi questa caratteristica sia importante rispetto alle tante altre, lasciate ognuno decidere per sè. Se poi con la pellicola era peggio, questo non sposta quanto sopra.

Io posseggo una D70 e sto per acquistare una D200; ma comunque sono fra quelli che avrebbero gradito una migliore prestazione sul rumore ad alti ISO.

Fotografo spesso gare di tiro con l'arco indoor. In quella situazione la luce, fotograficamente parlando, è sfavorevole. Bersagli illuminati, tiratori in ombra. Luce in assoluto scarsa per fotografare, ed in più:

- impossibilità di utilizzare flash o faretti per non disturbare i tiratori.
- necessità spesso di usare focali medio-lunghe perchè non è consentito avvicinarsi ai tiratori.
- impossibilità di muoversi liberamente, ed ancor peggio se aggravati da appendici come un treppiede aperto, sia per ovvie questioni di sicurezza che di disturbo.

Qualsiasi disturbo, vero o presunto, lamentato da un atleta (che magari dice di aver "percepito" un movimento alle sue spalle che lo ha deconcentrato) ha come effetto quello di essere immediatamente allontanato dal campo di gara.

Se la mia D70 arrivasse "bene" a ISO 12000 credo che li userei..................

Un saluto
Guido
  Forum: NIKON DIGITAL REFLEX · Anteprima Messaggio: #467936 · Risposte: 169 · Visite: 16.844

Chiese
gu.ru
Inviato il: Mar 10 2006, 01:52 PM
Ultima di San Galgano, notturno interno


  Forum: Paesaggio · Anteprima Messaggio: #467892 · Risposte: 939 · Visite: 39.414

Chiese
gu.ru
Inviato il: Mar 10 2006, 01:50 PM
Sempre San Galgano, interno diurno


  Forum: Paesaggio · Anteprima Messaggio: #467887 · Risposte: 939 · Visite: 39.414

Chiese
gu.ru
Inviato il: Mar 10 2006, 01:49 PM
Abbazia di San Galgano in Toscana, notturno esterno.

  Forum: Paesaggio · Anteprima Messaggio: #467884 · Risposte: 939 · Visite: 39.414

D200 ... D2x ... E Poi?!?
gu.ru
Inviato il: Feb 20 2006, 10:12 AM
Ciao a tutti,
anche io sono un possessore di D70 in cerca di "qualcosa di più". Sono un fotoamatore oramai "ristretto" nel tempo e nello spazio per via della famiglia. Ovviamente sono stato subito interessato dall' accoppiata D200 + 18-200 VR; una specie di "tutto in uno" di elevata qualità, compatibile con la mia attuale impossibilità di trasportare voluminose attrezzature.

Memore dei problemi accaduti alla D70 in giovane età (alcuni li ho "beccati" pure io), ho aspettato qualche mese per far "stabilizzare" la D200 e forse procederò all' acquisto fra marzo ed aprile. Sicuramente dopo aver valutato anche le presentazioni (anche della concorrenza) che saranno effettuate entro fine mese durante gli eventi specializzati.

Il discorso FF-DX è un aspetto che mi interessa molto in questo mio momento decisionale, e non solo per quanto riguarda gli aspetti tecnici trattati fin qui. Ammetto che al mio livello non ho problematiche di gamma tonale, latitudine di posa, rumore, che non possano essere soddisfatte da un sensore DX, nè necessità di ottiche che possano mettere in crisi il FF.

Allora perchè il mio interrogativo?

Perchè secondo me non basta che uno strumento abbia delle potenzialità notevoli; per poter attualizzare queste potenzialità, deve poter permettere al suo utilizzatore di sfruttarle al meglio. Ed uno strumento "difficile" da usare raramente si vedrà sfruttato al meglio. Per questo l' ergonomia è importante (ed in questo Nikon non prende lezioni da nessuno). Ma in questo discorso, per me, entra anche la dimensione del mirino. Prima ancora di trovarsi tutti i comandi "al posto giusto", per me è fondamentale vedere il mondo attraverso l'oculare, sentire l' inquadratura, intuire l' immagine che sarà resa nello scatto.

A che vale sapere che la mia fotocamera sarebbe stata in grado di cogliere al meglio una situazione, una emozione, un gioco di luci se poi IO mi fossi perso l'occasione per via della MIA incapacità di intuire il tutto attraverso il mirino? Per il fatto di aver guardato senza riuscire a vedere?

Ecco, è questo il mio limite, che mi rende pesante questa "ristrettezza" legata al DX. E che, come cliente, sarà una delle motivazioni di un acquisto piuttosto che di un altro insieme al rapporto qualità/prezzo, eccetera eccetera.........

Guido





  Forum: NIKON DIGITAL REFLEX · Anteprima Messaggio: #446641 · Risposte: 183 · Visite: 10.783

[DSLR] - Rumore, Segnale e Fotografia Digitale
gu.ru
Inviato il: Feb 14 2006, 01:58 PM

"Ci provo io: per contare da 0 a 9 hai bisogno di 4 bit...quindi tutto quello che per esempio sta in mezzo tra 10101010XXXX e 10101011XXXX non conta perché é rumore: i passi significativi non affetti da rumore restano 256 (8 bit)."

Sicuro, non ci piove.

Cerco di spiegare meglio la mia perplessità: quello che voglio dire è che non solo conta il numero di bit, ma anche la loro posizione. Rendere non significativi i 4 bit di sinistra non significa toglierli e "spostare" verso destra i rimanenti. Fare questo significherebbe dividere il numero iniziale per 2 alla quarta.

I passi significativi sono senza dubbio 256 perchè i bit significativi sono 8, ma il numero esprimibile dal convertitore rimane sempre di 4096.

Il rumore non riduce l' output a 256 tonalità, ma le tonalità rimangono sempre 4096, suddivisibili però in 256 "gruppi". Secondo me ci sta una grande differenza.

Scusate, ma non riesco ad esprimermi meglio.

Un saluto
Guido


  Forum: Tech Reference · Anteprima Messaggio: #440797 · Risposte: 191 · Visite: 376.347

[DSLR] - Rumore, Segnale e Fotografia Digitale
gu.ru
Inviato il: Feb 14 2006, 11:54 AM
Ciao Vincenzo,
è tutto molto interessante e istruttivo.

Vorrei solo una conferma sul calcolo delle conseguenze dei bit "mangiati" dal rumore. Prendendo i valori dell' esempio, ovvero un rumore di 104 elettroni, con un convertitore a 12 bit (e conseguentemente responsabile di una discretizzazione in 4096 passi) che nel sensore dell' esempio "apprezza" 12 elettroni a passo. Va tutto bene finchè affermiamo che 104 elettroni ovviamente "occupano" 9 passi.

Cerchiamo di capire come solo 9 passi su 4096 possano far precipitare 4096 tonalità a sole 256 !!!

Sono riuscito a seguirti solo fino a un certo punto, ovvero: alla fine della fiera il numero di elettroni "contati" ha una incertezza di 104, ovvero potrà essere 10000 +/- 104, che in passi si traduce in 4096 +/- 9. Questo, tradotto in binario, farà "ballare" gli ultimi 4 bit dei 12 del convertitore, in quanto il +/-9 sulle unità decimali è espresso dagli ultimi 4 dei 12 bit.

Fin qui tutto bene.

Ma a questo punto tu, dicendo che allora i bit significativi da 12 diventavano 8, quegli ultimi 4 bit li hai disintegrati, "shiftando", come si dice in gergo, i rimanenti bit verso destra di quattro posizioni; hai di fatto diviso per 2 alla quarta (16) il numero iniziale (4096).

Perchè?

Perchè adesso io mi ritroverei con sole 256 tonalità sul pixel, piuttosto che con le mie 4096 iniziali, e semplicemente una lettura che mi lascerebbe una incertezza di 18 (+/-9) tonalità su 4096?

Un saluto
Guido

  Forum: Tech Reference · Anteprima Messaggio: #440627 · Risposte: 191 · Visite: 376.347

[DSLR] - Rumore, Segnale e Fotografia Digitale
gu.ru
Inviato il: Feb 13 2006, 04:30 PM
Ciao,
una prosecuzione di questa discussione interesserebbe molto anche a me.

Grazie fin da ora per l' impegno.
Guido
  Forum: Tech Reference · Anteprima Messaggio: #439776 · Risposte: 191 · Visite: 376.347

[DSLR] - Rumore, Segnale e Fotografia Digitale
gu.ru
Inviato il: Feb 13 2006, 10:00 AM
Dimenticavo.......

rimane anche il secondo aspetto, ovvero che comunque la quantità di segnale raccolto da un pixel si superficie inferiore è in valore assoluto minore, e quindi necessita di una amplificazione maggiore per avere una lettura al livello voluto.

Quindi, a parità di megapixel (e di tecnologia), un sensore di dimensioni maggiori avrà:

- un rumore di segnale inferiore in quanto le dimensioni dei suoi frammenti sono di dimensioni maggiori - SOLO e SOLTANTO per quello.
- un rumore di lettura inferiore perchè alla lettura del singolo pixel si dovrà applicare una amplificazione minore.

Sempre se non mi sfugge ancora qualcosa.

Ciao a tutti
Guido
  Forum: Tech Reference · Anteprima Messaggio: #439316 · Risposte: 191 · Visite: 376.347

[DSLR] - Rumore, Segnale e Fotografia Digitale
gu.ru
Inviato il: Feb 13 2006, 09:50 AM
Ciao Vincenzo,
grazie per la convincente spiegazione. Quindi la vera responsabile della quantità di rumore del segnale è la superficie del singolo pixel, non tanto perchè riceva - in percentuale alla sua capienza - meno segnale, quanto SOLTANTO per il fatto che la quantità assoluta di segnale ricevuto sarebbe minore.

Anche se il rumore raccolto dal pixel più piccolo è in quantità assoluta minore, la sua percentuale rispetto alla quantità di segnale totale ricevuto dal pixel stesso risulta comunque sfavorevole rispetto all' analoga percentuale calcolata sui parametri di un pixel più grande.

La responsabilità è quindi della dimensione della tegola, non della tettoia nel suo insieme, giusto?

Un saluto
Guido
  Forum: Tech Reference · Anteprima Messaggio: #439298 · Risposte: 191 · Visite: 376.347

[DSLR] - Rumore, Segnale e Fotografia Digitale
gu.ru
Inviato il: Feb 11 2006, 09:48 AM
Ciao a tutti,
vorrei esprimere un parere prima che questa interessantissima discussione parta per la tangente trasformandosi in una guerra di religione.

Il fatto è che a prima vista le affermazioni molto ben argomentate di Vincenzo parrebbero contraddire uno dei capisaldi popolari, ovvero che


- un sensore grande funziona meglio di uno piccolo (a parità di tecnologia e di costruzione)



scatenando le perplessità di molti. Quando si ragiona per formule, anche se tradotte in tettoie et similia, non sempre l' intuitività è salvaguardata.

In realtà secondo me le affermazioni di Vincenzo non vanno affatto contro questo principio; quando si afferma che il rumore del segnale "non dipende dalla superficie ma solo dalla quantità di segnale" ci si potrebbe chiedere: ma allora fra una superficie piccola o grande, che differenza c'è? C'è, in quanto, a parità di "densità" di segnale (ovvero di intensità della pioggia sulla tettoia, o di luce che entra nella fotocamera), in un dato intervallo di tempo una tettoia grande raccoglierà come quantità assoluta più segnale (più acqua) di una tettoia piccola. Quindi il segnale raccolto dalla tettoia grande sarà affetto da un rumore (di segnale) inferiore.

Anche nel caso della amplificazione, stessa storia: a parità di numero di pixel (numero di tegole della tettoia) una tettoia più grande avrà tegole più grandi che potranno raccogliere un quantitativo (assoluto) superiore di pioggia (che cada con una stessa intensità). Quindi potremo permetterci una "amplificazione" inferiore per poter misurare la quantità di acqua raccolta. Avremo quindi un minor disturbo nella lettura.

Anche per il tempo, credo che si possa fare una analoga considerazione; la quantità di pioggia raccolta da una tegola su cui piova con una data intensità è proporzionale alla durata della pioggia stessa. Quindi è vero che alcuni parametri non dipendono dal tempo ma solo dalla quantità di acqua raccolta, ma ricordiamoci che se fissiamo l' intensità della pioggia, la quantità d' acqua raccolta dipenderà a sua volta dalla durata della pioggia stessa.

Quindi, a mio avviso, possiamo comunque stare tranquilli che, a parità di tecnologia e di costruzione, un sensore di una compattina avrà degli svantaggi architetturali rispetto ad un sensore DX, e che quest' ultimo avrà degli svantaggi architetturali rispetto ad un sensore FF. Se poi questi svantaggi siano compensati o addirittura annullati (o tramutati in vantaggi) da una superiore tecnologia di implementazione, è tutta un' altra religione....... ehm, storia.

Se ho mal interpretato i concetti, prego Vincenzo di correggermi.

In ogni caso mi piacerebbe che, quando sorgano perplessità su alcune affermazioni, si pongano gli appropriati quesiti a chi tali affermazioni ha fatto, in modo da appurarne la consistenza, evitando però di limitarsi a contrapporre (spesso con dubbia cortesia) una negazione ad una affermazione.

Un saluto
Guido
  Forum: Tech Reference · Anteprima Messaggio: #437567 · Risposte: 191 · Visite: 376.347

Fotografia E Fotomontaggio
gu.ru
Inviato il: Jun 24 2004, 07:20 PM
QUOTE
Come fare a capire se la realtà è quella che vediamo o quella che riporta la macchina


Già, e prendendo atto appunto di questo, io penso che per un fotografo sia fondamentale aver chiaro a priori cosa si vuole ottenere fotografando, ovvero se si vuole usare la fotografia

- come mezzo per "raccontare" il mondo
- come mezzo per trasferire emozioni

Nel primo caso in effetti chiedersi cosa sia corretto fare in postproduzione e cosa no è un dilemma ben lecito (che rischia di diventare veramente amletico). Nel secondo non assume poi tutta questa importanza.

Debbo dire che a me piacciono quelle foto che cercano di colpire interiormente, e che per questa caratteristica sono senza spazio e senza tempo; potrebbero essere state scattate ovunque e in qualsiasi epoca, e continuerebbero sempre a farti muovere qualcosa dentro.

Mi sono piaciuti molto alcuni scatti pubblicati da Gabriele Lopez (NPU) in "Fotografia di strada": anche se in apparenza estremamente "realistiche", molte di quelle foto trasmettono situazioni di così forte umanità da farle trascendere con forza il contesto in cui sono state scattate. Sarebbero le stesse dovunque. Un bon sistema per prendere tutti e due i "piccioni" con una fava.

Saluti.
  Forum: NIKON DIGITAL REFLEX · Anteprima Messaggio: #55776 · Risposte: 16 · Visite: 1.788

Fotografia E Fotomontaggio
gu.ru
Inviato il: Jun 24 2004, 05:17 PM
Per "ricostruzione nel cervello" intendo dire che in realtà tutto quello che vediamo, sentiamo, percepiamo, è una proiezione del mondo esterno che prende forma nella nostra testa.

Quello che i miei occhi captano (uso apposta questo verbo e non "vedono") viene trasmesso al cervello che li elabora, poi li concettualizza..... ed io allora vedo !!! Ma sono sicuro che un altro "veda" quello che vedo io? Secondo me posso essere ragionevolmente sicuro solo che i suoi occhi "captino" più o meno le stesse cose, ma cosa veda è un altro paio di maniche.............

Cosa vede un daltonico? Quello che cerca di comunicarci a parole, per saperlo con certezza bisognerebbe stare nella sua testa, occorrerebbe "vederlo" al suo posto. Allora, è più "reale" quello che vede lui o quello che vedo io? Oppure le due visioni sono solo rappresentazioni di una terza cosa (la cosiddetta realtà), e quindi sostanzialmente equivalenti? Per questo dico che, a mio avviso, quello che tu dici del bianco e nero in sostanza vale anche per il colore.

C' è chi porta all' estremo tale ragionamento teorizzando una effettiva "incomunicabilità" sia verso il mondo che verso gli altri (io dico una cosa intendendo in un certo modo, come posso essere certo che il mio interlocutore, pur udendo esattamente tutte le parole, la recepisca ricostruendo esattamente il significato che io ho voluto trasmettere?), ma francamente a questo livello mi sembra una forzatura. Però in una certa misura a mio parere il ragionamento si può trasporre anche alle immagini.

Salutoni.

  Forum: NIKON DIGITAL REFLEX · Anteprima Messaggio: #55736 · Risposte: 16 · Visite: 1.788

Fotografia E Fotomontaggio
gu.ru
Inviato il: Jun 24 2004, 05:02 PM
Assolutamente vero. Io infatti come prima cosa provvedo a masterizzare quello che esce dalla fotocamera "as is".

Per quanto riguarda gli errori anche nel mio caso ce ne sono, eccome!!! In un certo senso l' evoluzione tecnologica mi ha un pò impigrito, oramai è raro che io scatti direttamente in manuale. Un pò mi dispiace. E pensare che in altri tempi mi sono venduto un corpo macchina perchè era "reo" di avere l' automatismo a priorità dei diaframmi e l' otturatore elettronico, il tutto a favore di un corpo rigorosamente tutto meccanico e manuale.

Sono solamente contento di aver ritrovato nel postprocessing digitale un pò di quella soddisfazione che prima ricavavo dallo sviluppo e stampa B&W in camera oscura, e che ora per motivi logistici non posso più fare.

Solarizzazioni, pellicole pancromatiche, ortocromatiche, mascherature sotto l' ingranditore, pacchi di carta lucida, semilucida di tutte le gradazioni (a me piaceva la 3 lucida, formato 18x24, il mio preferito) bacinelle e acidi che andavano da tutte le parti; che tempi !!!

Un saluto a tutti
  Forum: NIKON DIGITAL REFLEX · Anteprima Messaggio: #55730 · Risposte: 16 · Visite: 1.788

Fotografia E Fotomontaggio
gu.ru
Inviato il: Jun 24 2004, 04:35 PM
Io mi chiedo: quale è la discriminante fra "cambiare" e "migliorare" i colori? L' immagine fotografica è comunque concettualizzata, e dare dei parametri che ne determinino il grado di fedeltà al "reale" potrebbe portare in direzioni pericolose.

Una foto in bianco e nero è forse più distante dalla raltà di una a colori? Il lavoro di correlazione delle immagini è sempre mentale, nessuna foto è di fatto realmente rappresentativa della realtà. La realtà viene ricostruita nel cervello.

Fare due foto con diverse esposizioni e poi unirle con un effetto di correzione percettiva è un' alterazione oppure una avvicinamento al reale? E' quindi più "corretto" manipolare le immagini per ottenere un effetto più "naturale" oppure rispettare una presunta oggettività della ripresa? E quali sono i parametri su cui prendere la decisione?

Forse inconsciamente ci piace credere che quello che vediamo sia "oggettivo", sia rappresentativo, altrimenti si insinua un fastidiosa sensazione di inganno, un disagio. Ma a mio parere così non potrà mai essere.

Allego un altro scatto fatto ad un albero in una giornata di pioggia e nebbia. Il colore, come potrete facilmente desumere, è stato modificato (forse "alterato"? Ma alterato rispetto a quale? Quale sarebbe quello vero?). E' un' immagine; può piacere o no, può dire qualcosa o no. E' vera, è falsa? E' più vera o più falsa di quella che la fotocamera ha prodotto?

Non lo sarebbero state nessuna delle due.

Ciao a tutti
  Forum: NIKON DIGITAL REFLEX · Anteprima Messaggio: #55715 · Risposte: 16 · Visite: 1.788

Fotografia E Fotomontaggio
gu.ru
Inviato il: Jun 24 2004, 03:28 PM
Bellissima riflessione.

Secondo me la faccenda è soprattutto filosofica, non tanto tecnica nè fisiologica. A mio avviso non si tratta di "correzioni" o di "adattamenti alla percezione", occorre riflettere prima su COSA ci si prefigge quando si fotografa.

Si cerca di dare una rappresentazione della realtà, più o meno fedele, ma comunque contestualizzata (e quindi si usa la foto con finalità sostanzialmente rappresentative), oppure si utilizza lo satto come mezzo per trasferire nell' osservatore delle emozioni, delle sensazioni, delle riflessioni?

Nel primo caso, come ho detto, la rappresentazione è contestualizzata (ovvero ho effettuato il ritratto di QUELLA persona, ho fotografato QUEL luogo o QUELL' evento); in questo caso le modifiche allo scatto a mio avviso sono ammissibili ma solo nella misura strettamente limitata alla correzione di alcuni parametri non ottimali "sfuggiti" in fase di ripresa. Correzioni alla percezione incluse.

Nel secondo caso la foto è esclusivamente un mezzo per trasferire una sensazione, decontestualizzata, e quindi suscettibile di qualsiasi tipo di modifica (io non ho effettuato il ritratto di QUELLA persona, ma ho utilizzato un volto, un' espressione, un gioco di luci per trasferire un' emozione. Non importa CHI sia il soggetto fotografato, il QUANDO, il DOVE). Non sto utilizzando la fotografia in una azione rappresentativa.

Onestamente io mi riconosco più nel secondo caso. Mi piace effettuare ritratti, paesaggi non tanto per rappresentare il soggetto stesso, quanto per utilizzare il soggetto come veicolo emozionale. E quando questo mi riesce, per inciso, la foto stessa risulta anche esseere un bel ritratto od un bel paesaggio. E di solito anche il soggetto apprezza il fatto di riuscire (tramite la bravura del fotografo, ovviamente...... eh eh me lo dico da solo) ad essere mezzo per tale tipo di comunicazione. Ovviamente non mi piace eccedere, ma in questo campo è ben arduo (e le opinioni sono svariate) decidere dove finisce la fotografia comunemente intesa e dove inizia la computer grafica (o la grafica in genere).

Vi allego tanto per condividere un pò la mia visione uno scatto fatto a mia figlia, novella arciera, durante un raduno di tiro di campagna (non allego ritratti per un ovvio rispetto alla privacy dei soggetti fotografati).

Salutoni
  Forum: NIKON DIGITAL REFLEX · Anteprima Messaggio: #55678 · Risposte: 16 · Visite: 1.788

Tele
gu.ru
Inviato il: Jun 21 2004, 04:59 PM
Sono appena uscito da questo dubbio amletico. Ho comprato il Nikon 70-300 G. La differenza con il D sta nel fatto che il G è un obbiettivo di tipo "consumer", mentre l' altro è più professionale. In pratica la costruzione del G è un pò più "leggera", la mancanza della ghiera dei diaframmi è una semplificazione costruttiva, sostanzialmente il tutto è più economico.

Se non sei un professionista che richieda robustezza superiore per impieghi in condizioni gravose, e tutti i comandi a portata di mano, va bene anche il G. Io ho cominciato ad usarlo e sono soddisfatto. E' nitido e focheggia in un attimo.

Da un punto di vista della filosofia costruttiva, se mi si passa il paragone, è un pò come il corpo della D100 rispetto a quello della D70. Ottimi entrambi ma su due livelli differenti.

Saluti
  Forum: OBIETTIVI Nikkor · Anteprima Messaggio: #54335 · Risposte: 3 · Visite: 1.117

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