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Possiedo come te una D90 e relativamente a quanto già riportato nei precedenti post ti confermo che Alessandro ha ragione nel suggerirti di rivedere le impostazioni di area, inoltre Giuseppe ha centrato il problema. Pochi giorni fa avendo impostato l'autofocus in modo singolo avevo difficoltà nel mettere a fuoco soggetti relativamente distanti utilizzando invece l'autofocus in modo dinamico non ha perso un colpo.
Credo, inoltre, che comunque si imposti la macchina in condizioni di scarsa luce è necessario l'ausilio di un faretto puntatore.

Saluti
Fabrizio

Complimenti eccellente lavoro spero di riuscire ad emularlo.
Un caro saluto.

Gentilissimo,

ho comprato i rivestimenti per tubi da te descritti e mi accingo a tagliarli per adattarli ai miei braccetti. Non mi è ancora chiaro la parte relativa al rivestimento.
Hai utilizzato del neoprene, di quale spessore? Hai trovato il neoprene in fogli oppure trattasi di materiale recuperato tipo vecchie mute o altro? Come hai fissato i rivestimenti ai braccetti per evitare che scivolino?

per l'aiuto.
Fabrizio

Condivido pienamente le critiche di Giuseppe ed Alessandro che faccio mie.
Devo premettere che il ruolo della modella non era in programma e la cara amica che accompagnava il gruppo è stata maldestramente sorpresa dai miei scatti.
Questo può diventare oggetto di fomazione a dimostrazione che le buone foto richiedono un minimo di coordinazione e di programmazione quando queste non ci sono e la foto riesce si chiama C..lo.

In questa stagione 2011 sono pochissime le occasioni che ho avuto per scattare e pertanto pur di esserci mi accontento.

Fabrizio

Mi trovo proprio in questi giorni ad affrontare il problema.
In preparazione del campionato di Safari Fotosub sto provando varie soluzioni per ottenere un assetto congeniale alla gestione delle attrezzature in apnea.
La differenza rispetto all'ARA sta nell'esigenza di brandire la custodia anche con una sola mano e se la stessa non ha i pesi in equilibrio dopo un paio d'ore il polso e l'avambraccio cominciano a risentirne.
Ho al momento applicata sotto la costodia una base di poliuretano preformata (Alex docet), però anche questa soluzione non è ideale in quanto la custodia tende a capovolgersi.
Ho comprato un paio di galleggianti a forma di uovo del tipo utilizzato nelle reti da pesca da applicare ai braccetti e verificare se sono sufficienti a sostituire la base di cui sopra il cui materiale produce una notevole spinta positiva.
Comunque la soluzione di Giuseppe mi sembra la più equilibrata sia come efficacia che come risultato estetico.

Fabrizio.

Temo proprio di si.

Per quanto concerne il ritardo sembra rientrato, possibile mio errore ??? mentre smanettavo nel menu' sott'acqua nel tentativo di capire cosa accadeva eseguendo il reset ho con molta probabilità normalizzato il funzionamento mi ripropongo comunque di riprovare l'assetto fotosub per esserne certo.

Ho forzato con molta attenzione a non rompere nulla l'apertura del flash incorporato, anche aperto non da segni di vita.

Con il flash esterno sia che questo sia spento che acceso i tempi non vanno comunque oltre 1/200.

Alcune "poche" immagini realizzate a luglio presso il Capo di Capomurro all'interno dell'AMP del Plemmirio a Siracusa.

Cari saluti

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Basta un crop verticale che pone al centro i pagliaccio. Secondo me valorizzeresti i soggetti. Prova e fammi sapere.

Domando scusa ma ieri ho dovuto interrompere bruscamente. Innanzi tutto ti ringrazio per aver preso acuore il mio problema. Le tue indicazioni mi sono utilissime e pertanto rilancio con un'altra considerazione. Ho provato ad utilizzare la fotocamera con un altro flash esterno non nikon (per intenderci uno dei miei flash subacquei) sino alla volta precedente tutto ok a parte il problema del blocco dei tempi a 1/200 la novità che mi ha colto di sorpresa è il fenomeno del ritardo nella ripresa come accade nelle compatte di vecchia generazione ovvero premendo il pulsante di scatto lo stesso interviene dopo circa un secondo. Pensi che possa essere dovuto al malfunzionamento di cui stiamo parlando? Uscita la fotocamera dalla custodia ha proseguito nel fenomeno per qualche scatto ed al momento pare che il ritardo sia scomparso devo però riprovare se l'inserimento del flash possa riproporre il problema.

Grazie !000

La tua analisi mi sembra possibile, nei fatti il flash incorporato risulta bloccato chiuso pensi che forzandone l'apertura si possa sbloccare il problema oppure provo prima con un flash esterno (che mi devo procurare) e quindi rinviare la prova.

Per Winner81
Ho provato a togliere la batteria per un intero ciclo di ricarica, nessun cambiamento.

Grazie ad entrambe per i suggerimenti.

Grazie del suggerimento, se per reset intendi il ripristino dei valori predefiniti ho già provato senza esito.
Ho cercato un reset più determinante ma non ho trovato suggerimenti.

Hai qualche altro consiglio?

Possiedo una D90 da oltre 2 anni che ho utilizzato prevalentemente per la mia prima passione che è la fotografia subacquea.
Dopo un breve periodo di inutilizzo, rilevo che il controllo dei tempi in qualunque modalità funziona soltanto sino ad una velocità max di 1/200.
Contemporaneamente, rilevo la totale interdizione del flash incorporato.
La macchina non ha subito traumi visibili e non credo di aver impostato funzioni personalizzate che possono aver determinato tali problemi.
In attesa di rivolgermi all'assistenza, desideravo chiedervi se di analoghi problemi si sono già verificati nei modelli della serie D della Nikon.

Grazie

Si Gennaro solo aria, il diving aveva predisposto la bombola di rispetto in quota deco.

Il gruppo eterogeneo anche se contenuto (4 sommozzatori ) non era tutto preparato ad immersioni in nitrox o trimix.

Comunque il relitto come nella magior parte dei casi merita diverse immersioni per apprezzarlo a pieno.

Fabrizio

BELLE, BELLE, BELLE.....Sardine BELLISSIMA!

Complimenti.

Fabrizio

Vi racconto una immersione che inizia ancora prima di immergere la testa con lo studio della storia di questo relitto certamente particolare ed affascinante.

A causa delle intense piogge che hanno imperversato sulla costa ligure nelle giornate immediatamente precedenti l'acqua era torbida già dai primi metri.

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Destinazione quota -62 discesa lungo la cima di riferimento per i diving.

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Come capita spesso in condizioni di scarsa visibilità la discesa sino alla nostra meta sembra non finire mai.

La cima saldamente ancorata al traliccio posto a prua è il primo elemento visibile della nave.

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Raggiungiamo il ponte a prua dove fa sfoggio di se una batteria con due cannoncini fortemente concrezionati.

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Velocemente raggiungo il gruppo alla base del relitto che rappresenta la quota max raggiunta troppa la sospensione per tentare di riprendere dal basso la chiglia mi limito a riprendere il particolare della prua non dimentico che mi trovo di fronte ad una imbarcazione nata come yacht di lusso e trasformato dopo il sequestro in caccia sommergibili dalla marina militare tedesca.

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Durante la risalita lungo le fiancate risulta evidente lo stato di degrado delle strutture in gran parte composte da legno pregiato che un tempo costituivano i ponti e le passeggiate della nave.
Torno sul doppio cannone per qualche ripresa con altra angolazione.

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Il tempo è tiranno seguo, con ritardo, i miei compagni che già hanno raggiunto il punto di incontro per il rientro, sono già trascorsi 13 dei 15 minuti che le rigide regole della subacquea ci impongono.
Uno scatto al fumaiolo e ad una mitragliera completamente ricoperta da reti da pesca.

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Torno al punto di riferimerimento che è sempre il traliccio che dal basso appare come una gabbia che vuole contenere migliaia di Anthias.

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Un ultimo scatto prima di perdere di vista le strutture del KT di Sestri Levante.

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La foto di rito in deco completa la piccola avventura e scusandomi con voi per la non eccezionale qualità dell'acqua vi invito sin da ora ad organizzarvi una settimana alla scoperta dei relitti della Liguria ne vale veramente la pena.

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Buone acque limpide a tutti.

Fabrizio

Voto per la n° 5 e la n° 7. Questa è Sharm ragazzi.
Complimenti, bravo.

Fabrizio

Un paio di domeniche fà raggiungo un gruppo di Amici presso la ridente cittadina di Sciacca.
In previsione, un'immersione da urlo ma... Nettuno, si sa, ama cogliere di sorpresa gli avventurosi e grazie ad un bel vento di Maestrale crea non poche complicazioni ai miai accompagnatori.
Punto di immersione a pochi minuti di navigazione in direzione ovest dove, individuato il punto con gli strumenti e dopo qualche manovra che ha messo in difficoltà l'equilibrio del sottoscritto, finalmente ci immergiamo.
Giunti sul fondo a -25 la visibilità è veramente penosa ma tra le nuvole di sabbia sollevata dal movimento ondoso e da una lieve corrente scorgo i primi ventagli di paramuricea rossa e gialla inutile i tentativi di riprenderle per intero e pertanto mi concentro sui dettagli dei rami.
Il rumore della catena ci accompagna per tutto il tempo che con quella visibilità sembra non passare mai, ma il mio accompagnatore con cui mi ero "ovviamente" perso di vista richiama la mia attenzione con lo sceker (credo si scriva così...) e mi fa cenno di seguirlo.
Arrivo in vista di una voluminosa spugna a forma di calice al cui interno si trova depositata la mia prima stella gorgone (mai incontrata prima) insomma è bastato questo incontro per ripagarmi di tutte le sofferenze. In barca mi mordo le dita ascoltando tutto ciò che, a causa della visibilità, mi ero perso stelle gorgone sulle paramuricee, alcionari mediterranei di differenti colori e altro ancora , insomma un posto dove devo assolutamente tornare.

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Infine rientrando al porto un paio di fortunati ci mostrano il risultato della loro battuta alla traina.

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Buone acque limpide
Fabrizio

Personalmente ho fatto la scelta di far modificare la mia Underwave per F90X dove oggi trova posto una D90, e mi trovo benissimo. Costo dell'operazione circa 900€.

Ciao e BENVENUTO!
Fabrizio

Un "vecchio" lupo sa affrontare le situazioni imprevedibili e tornare a casa con il meglio che la situazione consentiva.
Dietro la tua semplice considerazione "non usare i flash" una grande lezione per quanti credono che con una adeguata tecnologia si possano mettere da parte intuito ed intelligenza.

Per le immagini, che conservano il fascino dovuto nonostante la "folla", forse possono anche trovare maggiore forza convertendole in B/N e lavorando ancora un poco sui livelli di grigio. Così, tanto per provare.

Saluti
Fabrizio

Un MARE di soddisfazioni caro Amico. Ancora complimenti.

Fabrizio

In effetti trovare le giuste parole per esprimere l'entusiasmo alla fine di una immersione come questa di Punta Nigra viene complicato anche a fotosub "vecchiacci" come me e Alex.



Lungo la discesa a circa -30

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Ambienti esaltanti come ha mostrato Alex attraverso le sue immagini invidiabili per la perfetta illuminazione.
Come ogni buon fotografo cerco sempre l'immagine particolare e qualche volta ci riesco.

-45

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-52

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-40

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Durante la risalita approfitto dei miei inconsapevoli compagni per comporre qualche immagine più classica.

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Anche una operazione di manovra come lo svolgere una boa di rispetto può rivelarsi una immagine interessante.

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Ancora più interessante sfruttare i riflessi della barca d'appoggio se questi fanno da contrappunto ai colori del fondo in un mare limpido e brulicante di vita.

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Certi che il migliore modo di valorizzare un territorio nascosto al turismo di massa, di cui forse sono inconsapevoli anche chi in questi luoghi vi abita, siano le immagini, abbiamo provato a mostrarvi alcuni gioielli di questo meraviglioso scrigno che è il mare di S.Vito Lo Capo consapevoli di aver intravisto solo una piccola parte del tesoro che potrà regalarci ancora 1000 sorprese.

Buone acque limpide.
Fabrizio

Bene, temevo la solita sagra di pasta corta con il pesce.

Complimenti e Auguroni.

Fabrizio

Sottoscrivo quanto sopra.

A Gennà ma poi coi Polpi com'è finita?

Saluti
Fabrizio