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speriamo invece che valga anche per i monitor manovi, il tuo approccio mi piace ed è proprio quello che volevo! Però - e qui scatta la deformazione professionale - finchè le osservazioni restano qualitative servono a poco. Se mi dai una mano a farle diventare quantitative, anche solo stimate, si riesce sicuramente ad affinare la cosa o a capire che non serve ad un tubo
Mi rileggo i tuoi commenti con in mente questa domanda: "cosa fa di diverso la sonda"?


Stessa cosa per la camera, in tensione, con grande linearità.


scusami ma non capisco cosa vuoi dire ...


Che siano collinette e che abbiano la stessa AREA era atteso. Però ogni variazioni di lettura di microlenti etc... viene mediata su milioni di pixel, quindi statisticamente scompare. E c'è anche il fatto che la sonda converte nel SUO spazio colore, che dipende dalla banda dei filtri cromatori, semplicemente non è a priori lo stesso spazio.


Questo sì che è un punto delicato! Chiaramente JPG era escluso a priori. Per il RAW invece è FONDAMENTALE capire come venga trattato. Da quel che ho capito la compressione avviene variando la QUANTIZZAZIONE e non la linearità. Inoltre, usando un solo tono di grigio, si lavora in un punto quindi, conoscendo la curvatura, si può calcolare l'errore commesso. Onestamente non ho i numeri, andrò a guardare i sorgenti di UFRaw per capire se l'approssimazione regge ... sospetto fortemente di sì


Io la interpreto come segue. Con cartoncino grigio ideale ed una bella lampada ideale a 6500k mi arrivano al sensore della camera un 60% di verde, 30% di rosso, 10% di blu (valori inventati di sana pianta). Se riesco a far emettere al monitor un "qualcosa" che, passato per bayer+ccd+software produce lo stesso file, e quindi lo stesso colore, qual'è la differenza?


circa l'obiettivo e le emissioni spurie ti stimo tranquillamente io che sono inferiori alla risoluzione dello strumento Anche qui la più grande incognita è cosa fa il software. E la luce ambiente! è giusta l'assunzione di calibrare per i 6500K? e perchè?


verissimo, infatti miro solo all'aggiustamento del primo ordine (offset e pendenza al centro curva)


guarda, lo sò già come andrà a finire perchè non sarebbe la prima volta: mi toccherà comprare (o farmi prestare) lo strumento top sul mercato per togliermi la curiosità se ci ho preso o meno ... e capita che ci prenda abbastanza

Grazie davvero per i commenti puntuali. Davide

no, infatti tutto è nato proprio perchè impostando il monitor a 6500K non ero convinto che il grigio fosse grigio
In questo coso che chiamo monitor ci sono solo 4 regolazioni: 9300K, 6500K, AUTO e USER. In USER puoi variare la luminosità dei 3 colori, e tanto devo farmi bastare

Giusta osservazione, per fare una cosa più accurata dovrei usare un paraluce in gomma appoggiato direttamente allo schermo. Non credo cambi molto perchè il riflesso sul grigio conta meno che sul nero, comunque stasera verifico.

Le prove le ho fatte nelle condizioni in cui uso il monitor di solito e che trovo confortevoli, ovvero con la luce indiretta delle finestre e di una lampada alogena. So che è importante, ma ho letto in altri post che conviene calibrare comunque per i 6500K ... o per dirla più onestamente: per calibrare in base alla luce ambiente avrei dovuto tarare il WB, e non volevo complicarmi troppo la vita

sì, è più perverso che fotografare la polvere sul sensore

L'idea nasce dalla constatazione che, entro certi limiti, le misure fatte con una sonda colorimetrica possono essere "emulate" da una fotocamera digitale.
Il punto chiave è semplice: se un monitor ben calibrato riproduce una tonalità che dovrebbe essere percepita come grigio neutro a 6500K, fotografando il monitor otterrò dei file contenenti un grigio neutro (impostando il WB a 6500K ovviamente).
L'intento non è quello di ottenere una curva di calibrazione perfetta ma semplicemente un buon bilanciamento del colore, eliminando dominanti indesiderate in modo meno empirico che con ... l'occhiometro
Meglio una taratura decente oggi che una perfetta mai!


1. La prima cosa da fare è la regolazione di luminosità e contrasto in modo che si distingua chiaramente tutta la gamma dal nero al bianco. Per quest'operazione ci si regola con delle scale di grigio (p.es. http://epaperpress.com/monitorcal/).
2. In PS si riempie lo schermo con del grigio neutro (128,128,128).
3. Si fotografa la zona centrale del monitor da 10-20 cm con MAF all'infinito (per sfuocarlo), impostando il WB della macchina a 6500K (daylight). In questo modo la macchina diventa il nostro sensore colorimetrico!
4. Utilizzando il menù "ritocco - bilanciamento colore" (sulla D40, sulle altre non saprei) si visualizza l'istogramma RGB dello scatto. Dovrebbero comparire 3 "picchi" piuttosto stretti: se il monitor è calibrato risulteranno allineati, altrimenti ci sarà uno scostamento più o meno marcato rispetto al verde (che fa da riferimento).
5. Agendo sulle regolazioni del monitor si regolano i soli canali rosso e blu in base alle indicazioni dell'istogramma. Per esempio, se il picco del rosso è alla sinistra del verde bisogna aumentare il rosso.
6. Si ripete dal punto 3 finchè, per tentativi, si ottiene l'allineamento.
7. Si ripete il punto 1 solo per verificare di non aver fatto disastri


Nel caso del mio monitor lo scostamento è risultato limitato (nonostante sia un modello economico) e me la sono cavata in 10 minuti. Probabilmente la procedura per tentativi si allunga parecchio in casi più difficili.
Invito chi conosce bene queste tematiche ad evidenziare errori o problemi di questa tecnica che, a priori, mi sembra sostanzialmente corretta.

Saluti a tutti. Davide

Condivido in pieno, anche se sulle focali più lunghe c'è da considerare il discorso VR.
Io trovavo molto valido, per il mio utilizzo tipico, il 28-105 f/2.8 che in digitale sarebbe appunto un 18-70. La cosa che più si avvicina in casa Nikon è il 17-55, a questa apertura, ma ovviamente c'è anche una bella differenza di qualità ... e di prezzo!

Piccolo annuncio: la Sigma ha "aggiornato" alla tecnologia HSM (motore interno) un'altro paio di lenti rendendole compatibili con la D40/D40X.
Nuove lenti Sigma
Diciamo che queste due lasciano il tempo che trovano, anche se dovessero venderle a due lire, comunque è un buon segno

P.S. non sarebbe male se rendessero HSM anche il 17-70 f/2.8, quella davvero mi farebbe gola

Mi è appena arrivato il telecomando ML-L3.
Mi tocca smentire chi ne ha già parlato ma la mia D40 si rifiuta di scattare finchè non ha messo a fuoco, ovvero si comporta esattamente come se si premesse a fondo il normale tasto di scatto.

L'unica differenza è in modalità BULB dove il primo scatto apre ed il secondo chiude l'otturatore ... e per fortuna, visto che è il motivo principale per cui l'ho preso

Pensavo che l'aberrazione dipendesse solo dalla focale, ma a pensarci bene c'entra pure la distanza di MAF ... e chissà cos'altro. Grazie per la delucidazione.

Finalmente ci siamo, ma a furia di allegarli i byte si sono sfuocati
Scherzo naturalmente ... ma davvero per i miei occhi è un po' fastidioso non vedere niente a fuoco.

Riguardo a PTlens non ho capito se corregge contemporaneamente sia la distorsione che l'aberrazione cromatica. Il dubbio mi viene perchè nella versione che ho provato le due operazioni erano impostabili in due pagine separate mentre, a rigor di logica, dovrebbe eseguirle contemporaneamente.

ricordati che dopo aver premuto "aggiungi questo allegato" devi anche premere "inserisci nel post", potrebbe essere questo il motivo ...

Semplicemente prendono come riferimento il verde e moltiplicano rosso e blu per dei fattori di correzione, che ovviamente ricalcano la differente forma della curva di emissione del corpo nero.
Per esempio, la D200 impostata per il WB a 5000K moltiplica il rosso per 1.746094 ed il blu per 1.425781; a 7100K questi valori diventano 2.105469 e 1.175781, e così via ...

Se guardi un foglio bianco illuminato da una lampada al sodio (luce monocromatica) vedrai un giallo caratteristico; ma posso stamparti una foto che ti apparirà dello stesso colore anche se in realtà riflette uno spettro del tutto differente.

Il solito mencoder (che fa parte del pacchetto di mplayer) dovrebbe farlo, però personalmente non ci ho mai provato.
Guarda se questo articolo ti può aiutare.
Ciao. Davide

Per allegarle al messaggio devi ridimensionarle (max 800 pixel lato lungo) in modo che non superino i 200-300k.

Per semplificarmi la vita con UFRaw ho buttato giù un paio di semplici script per automatizzare le operazioni di conversione da NEF, mantenendo una sorta di interfaccia grafica.

----------------------------------
Il primo script serve per elaborare un insieme di file con le stesse impostazioni con cui si è convertito il primo. La procedura è la seguente:

1. si apre e si elabora normalmente solo il primo file della serie con UFRaw; poi lo si salva con il tasto "save as" scegliendo "also" nell'opzione "create ID file" (basta farlo la prima volta)
2. si selezionano gli altri file da convertire in una normale finestra di windows (magari abilitando l'anteprima) e li si trascina sull'icona UFO_DRAG.BAT che avrete creato sul desktop (vedi sotto)
3. si crea un nuovo file di testo sul desktop contente lo script che riporto qui sotto, e lo si rinomina UFO_DRAG.BAT

------- script 1 --------
@echo off

REM (1) individua il file di configurazione nella stessa cartella dei .NEF
set CARTELLA=%~d1%~p1
for %%x in ("%CARTELLA%"*.ufraw) do set CONF=%%x


REM (2) processa i .NEF
c:\Programmi\GIMP-2.0\bin\ufraw-batch.exe --conf="%CONF%" %*


REM (3) elimina tutti i .UFRAW
del "%CARTELLA%"*.ufraw


pause
------- fine script 1 --------

NOTA: per una limitazione della shell comandi di Windows (veramente primitiva) si riescono a convertire solo 20-30 files alla volta




---------------------------------
Il secondo script serve a convertire un'intera cartella in base ad un set di impostazioni preparato in precedenza. Se si segue il punto 1 precedente ci si ritroverà un file .UFRAW contenente le impostazioni di conversione: basta salvarlo con un nome opportuno e richiamarlo all'occorrenza.
Allo stesso modo di prima si crea un UFO_FOLDER.BAT sul desktop sul quale poi trascinare intere cartelle.

------- script 2 --------
@echo off

cd /d %*
c:\Programmi\GIMP-2.0\bin\ufraw-batch.exe --conf="f:\impostazioni\jpg_saturi.ufraw" *.NEF

pause
------- fine script 2 --------

Naturalmente jpg_saturi.ufraw è solo un esempio, metteteci il file giusto



Sperando torni utile a qualcun'altro ... saluti. Davide

Un'informazione per chi utilizza UFRaw per elaborare i .NEF della D40: ho inviato all'autore del programma, Udi Fuchs, i dati per l'elaborazione del bilanciamento del bianco (per tutte le impostazioni, comprese le regolazioni fini -3/+3).
La versione CVS è già aggiornata (per chi sa come ricompilarsi il programma) mentre per la versione Windows bisogna aspettare che Udi rilasci la prossima release (siamo alla 0.11, non aggiornata).

Un saluto. Davide

beh, se la fotocamera mi facesse da decente colorimetro a costo zero (col solo aiuto di un po' di software) io non sarei mica tanto dispiaciuto
Io non mi aspetto che si possa fare miracoli, ma neanche sono tanto convinto che nelle sonde che vendono ci sia tecnologia migliore che in una dslr! L'importante sarebbe solo ottenere una precisione accettabile.

Circa i problemi di interferenza/luce dispersa/blooming/guadagno, mi sembra che siano trascurabili, anche perchè la cosa che più interessa è misurare i rapporti relativi tra i 3 colori RGB, come emessi dal monitor.
Per esempio l'effetto dela matrice bayer può essere "interpretato" come 3 filtri distinti che lavorano in parallelo su 3 distinti sensori, con aree del 25/50/25 percento del totale (visto che c'è quasi perfetta separazione ottica tra i pixel).

Sia chiaro che non sto facendo tutti 'sti ragionamenti per dimostrare che sono più bravino ad argomentare ma perchè forse è una cosa che si può provare a mettere in piedi con un po' di fai-da-te.

L'ostacolo più grande mi sembra trasferire l'informazione ottenuta dalla camera al profilo colore del monitor (su questo aspetto non so NULLA). Se qualcuno se ne intente magari si può fare qualche prova ...

Complimenti! la seconda, blu+blu, è davvero fantastica!

Mi sa che non mi sono spiegato bene

Supponiamo di voler progettare una sonda colorimetrica. Com'è fatta? Immagino che ci siano dei sensori che misurano l'intensità della luce filtrata da opportuni filtri cromatori dalla risposta nota.

Questo è esattamente quello che fa la fotocamera, con sensori di elevata linearità come i CCD e con filtri (bayer) dalla caratteristiche ben note e stabili. Certo esistono le tolleranze, come in ogni strumento, ma credo siano molto molto limitate. Se fossero apprezzabili ad occhio qualcuno si troverebbe il cielo verde, qualcun'altro arancione

Quindi mi sembra proprio che la camera possa fare da riferimento e/o strumento di misura. Che poi sia facile costruirci attorno una procedura di calibrazione del monitor è un altro paio di maniche, la mia è solo un'idea di principio ...

e qui casca l'asino (si scherza neh) la calibrazione della camera l'ha già fatta Nikon!
Se la camera è impostata per la luce solare, per esempio, ed in quelle condizioni di illuminazione riprendi il solito cartoncino grigio, le 3 componenti RGB risulteranno automaticamente bilanciate dal processing in camera secondo certi dati di calibrazione.
Quindi se imposti il monitor per la stessa temperatura della luce solare, crei un'immagine rigorosamente grigia e scatti al monitor, qualunque sbilanciamento tra i colori deve dipendere solo dal monitor.
O mi sfugge qualcosa?

Sembrerebbe logico, e sarebbe così se l'occhio facesse solo un'analisi spettrale ... e invece un monitor con fosfori verdi, rossi e blu riesce a farti vedere anche il giallo! la realtà è più complessa, tanto per cambiare

Piuttosto mi chiedevo se non esiste un sistema di calibrazione che usi proprio la fotocamera come sonda. In fondo di questa si conosce bene la risposta spettrale (che dovrebbe coincidere con quella della matrice Bayer moltiplicata per l'efficienza), quindi dovrebbe essere un buono strumento ... o no?

No, il prezzo del giocattoletto col motore era ancora troppo alto, ed il prezzo è di gran lunga il parametro più importante in questo segmento di mercato (è spiegato bene qui). Come consumatori dobbiamo solo sperare che la concorrenza costringa Nikon a fare un D30 da 300 euro, non lamentarci perchè le cose costano sempre meno

Paolo, mi hai messo una pulce nell'orecchio e sono dovuto andare a verificare
Dunque, con un vecchio Techno, alto ben 8mm, NON ci sono problemi di vignettature a 18mm. Per vedere la vignettatura ho dovuto mettere in cascata altri 4mm di filtro UV
Quindi direi a muimax di non farsi problemi ...

Benvenuto!
E' la sezione giusta per tutto ciò che riguarda la D40 nello specifico. C'è anche un altro thread qui al bar per chiacchierare varie tra D40isti e non solo ... posta pure le tue prime immagini lì e nelle apposite sezioni "word no word".

tieni presente che il polarizzatore toglie come minimo uno stop per definizione anche dagli oggetti con riflessione non polarizzata, più una perdita addizionale che dipende dal materiale del filtro. Secondo me il sistema ha valutato il cielo come non troppo luminoso (perchè scurito dal pola), poi ha visto in primo piano un qualcosa di più luminoso del cielo (il torrente) ed in secondo piano ampie aree grigie (gli alberi) ... ed ha pensato ad una foto di gruppo sulla neve
Se non avessi avuto montato il polarizzatore la giudicherei un chiaro errore di esposizione, in questo caso diciamo che ha un'attenuante ... comunque sbaglia sempre in questa direzione anche senza filtri, però meno marcatamente.