ll manicomio "Ferri" di Volterra.
Luogo ormai famoso grazie anche a trasmissioni tv come "Mistero".
In molti si sono cimentati nella sua interpretazione fotografica e inizialmente mi ero detto che era inutile postare queste foto.
Poi ho pensato che avrei commesso un errore a non mostrare le mie foto. Avrei tradito lo spirito che ci spinge a fare click sulle nostre amate fotocamere. Sarei venuto meno alla vocazione di ogni fotografo di raccontare la personale visione di un oggetto, una persona, un luogo.
Il posto che potete vedere in foto è un ex manicomio ormai in stato di abbandono (la visita nasconde non poche insidie!).
E' incredibile come una volta all'interno io mi sia sentito permeato da una profonda tristezza. E' stato quasi come entrare in contatto con tutte quelle persone, quelle menti "particolari" che per decenni vi hanno soggiornato.
Io non credo ai fantasmi o altre entità ma là dentro un brivido è corso sulla mia schiena. Una simile sensazione l'ho provata solo quando ho visitato Auschwitz....
Suggestione, aumentata percezione? Chi lo sa? Mi sono fatto comunque coraggio ed ho cercato di mettere in "macchina" ciò che provavo in quel momento.
A questo punto credo di aver scritto anche troppo. La "parola" ai miei scatti. Se le emozioni che ho provato io arriveranno anche a chi guarda le mie foto allora avrò fatto un buon lavoro. In caso contrario....pazienza! E' stata comunque un' occasione per esplorare il mondo che circonda me e la mia inseparabile Nikon!
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Messaggio modificato da mirko_nk il Feb 2 2012, 09:05 AM
Luogo ormai famoso grazie anche a trasmissioni tv come "Mistero".
In molti si sono cimentati nella sua interpretazione fotografica e inizialmente mi ero detto che era inutile postare queste foto.
Poi ho pensato che avrei commesso un errore a non mostrare le mie foto. Avrei tradito lo spirito che ci spinge a fare click sulle nostre amate fotocamere. Sarei venuto meno alla vocazione di ogni fotografo di raccontare la personale visione di un oggetto, una persona, un luogo.
Il posto che potete vedere in foto è un ex manicomio ormai in stato di abbandono (la visita nasconde non poche insidie!).
E' incredibile come una volta all'interno io mi sia sentito permeato da una profonda tristezza. E' stato quasi come entrare in contatto con tutte quelle persone, quelle menti "particolari" che per decenni vi hanno soggiornato.
Io non credo ai fantasmi o altre entità ma là dentro un brivido è corso sulla mia schiena. Una simile sensazione l'ho provata solo quando ho visitato Auschwitz....
Suggestione, aumentata percezione? Chi lo sa? Mi sono fatto comunque coraggio ed ho cercato di mettere in "macchina" ciò che provavo in quel momento.
A questo punto credo di aver scritto anche troppo. La "parola" ai miei scatti. Se le emozioni che ho provato io arriveranno anche a chi guarda le mie foto allora avrò fatto un buon lavoro. In caso contrario....pazienza! E' stata comunque un' occasione per esplorare il mondo che circonda me e la mia inseparabile Nikon!
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Messaggio modificato da mirko_nk il Feb 2 2012, 09:05 AM
Motivo della modifica: Eliminati due doppioni su richiesta dell'autore del thread
Ciao in questi lavori così presentati ci starebbe bene una numerazione delle foto, sarebbe più semplice commentarle singolarmente.
Personalmente non mi piace la presenza umana, in queste foto con questo tema.
Luoghi, ai tempi in cui i manicomi erano in funzione rigurgitanti di uomini, storie, anime e sofferenze
ma oggi luoghi di silenzio, ma che urlano lo stesso lamenti, dannazioni e affanni che nel tempo si sono spalmati sui muri ,finestre e porte. Ed entrandovi, te ne sarai accorto, il dolore appare ed è palpabile, ecco secondo me è un modo enfatico e teatrale fare uso, in questo caso, della figura umana.
Questo è il mio personale pensiero..................................
Le foto sono molto belle e ben fatte. Complimenti
ciao Mauro
Personalmente non mi piace la presenza umana, in queste foto con questo tema.
Luoghi, ai tempi in cui i manicomi erano in funzione rigurgitanti di uomini, storie, anime e sofferenze
ma oggi luoghi di silenzio, ma che urlano lo stesso lamenti, dannazioni e affanni che nel tempo si sono spalmati sui muri ,finestre e porte. Ed entrandovi, te ne sarai accorto, il dolore appare ed è palpabile, ecco secondo me è un modo enfatico e teatrale fare uso, in questo caso, della figura umana.
Questo è il mio personale pensiero..................................
Le foto sono molto belle e ben fatte. Complimenti
ciao Mauro
A vedere queste immagini confesso che ho provato una profonda angoscia e tristezza.
Credo proprio che tu sia riuscito a trasmettermi le sensazioni che anche te hai provato e che tu abbia rappresentato benissimo questo mondo.
I miei complimenti!
La figura umana invece a me piace, rappresenta ed interpreta molto bene una sorta di fantasma di un poveretto un tempo recluso la dentro.
Credo proprio che tu sia riuscito a trasmettermi le sensazioni che anche te hai provato e che tu abbia rappresentato benissimo questo mondo.
I miei complimenti!
La figura umana invece a me piace, rappresenta ed interpreta molto bene una sorta di fantasma di un poveretto un tempo recluso la dentro.
QUOTE(Mauro Va @ Feb 2 2012, 04:21 PM) 
Ciao in questi lavori così presentati ci starebbe bene una numerazione delle foto, sarebbe più semplice commentarle singolarmente.
Personalmente non mi piace la presenza umana, in queste foto con questo tema.
Luoghi, ai tempi in cui i manicomi erano in funzione rigurgitanti di uomini, storie, anime e sofferenze
ma oggi luoghi di silenzio, ma che urlano lo stesso lamenti, dannazioni e affanni che nel tempo si sono spalmati sui muri ,finestre e porte. Ed entrandovi, te ne sarai accorto, il dolore appare ed è palpabile, ecco secondo me è un modo enfatico e teatrale fare uso, in questo caso, della figura umana.
Questo è il mio personale pensiero..................................
Le foto sono molto belle e ben fatte. Complimenti
ciao Mauro
Personalmente non mi piace la presenza umana, in queste foto con questo tema.
Luoghi, ai tempi in cui i manicomi erano in funzione rigurgitanti di uomini, storie, anime e sofferenze
ma oggi luoghi di silenzio, ma che urlano lo stesso lamenti, dannazioni e affanni che nel tempo si sono spalmati sui muri ,finestre e porte. Ed entrandovi, te ne sarai accorto, il dolore appare ed è palpabile, ecco secondo me è un modo enfatico e teatrale fare uso, in questo caso, della figura umana.
Questo è il mio personale pensiero..................................
Le foto sono molto belle e ben fatte. Complimenti
ciao Mauro
ciao Mauro, grazie innanzitutto per gli apprezzamenti! per quanto riguarda la presenza della figura umana ti confesso che sono stato incerto fino alla fine se inserirla o meno proprio per il motivo che hai detto tu. Poi alla fine le ho messe anche per cercare di presentare un po' tutto il mio lavoro (ansia da prestazione ?!?)
Per quanto riguarda la numerazione è che mi sono incasinato con la composizione del post e una volta pubblicato mi sono accorto che non posso modificarlo se non rivolgendomi ad un moderatore quindi a questo punto le lascio così!
Chiedo venia. Questo è il mio primo post. Ero molto emozionato !!
Non ti preoccupare, i numeri sulle foto sono solo una comodità per chi osserva e poi deve commentare, contano di più buone foto come le tue, e poi sarà per il prossimo...........
Ho rilevato la presenza/non presenza della figura umana, in quanto conosco bene come stanno le cose, nel senso che ci ho vissuto, quasi quotidianamente per 20 anni e continuo, anche se ora
da molti anni per fortuna fuori, ma gli amici (per non usare la brutta parola di pazienti) sono
i soliti.
Anche io avevo intenzione di fare un lavoro del genere, e ci sono andato con una mia amica, proprio con l'intenzione di usarla come modella per riempire alcune scene, ma dopo la prima foto con lei nello sfondo di una camerata capii subito che il soggetto era anacronistico e fuori luogo.
Continuai a scattare, feci un centinaio di foto, ma senza animo e cuore, era un soggeto troppo inflazionato per me, era come fotografare le stanze di casa mia, arrivato a casa formattai la scheda senza neanche riguardarle.
Scusa se sono stato lungo e noioso, ma volevo ulteriormente chiarire, le motivazioni per cui non mi piaceva la figura umana nelle tue foto, con cognizione di causa, voglio dire, non per partito preso.
Chi non ha conosciuto quelle realtà se gli riempi uno stanzone di persone e lo fotografi, lo gradisce anche.!!!!!
A rivedere presto le tue belle foto Max
ciao Mauro
Ho rilevato la presenza/non presenza della figura umana, in quanto conosco bene come stanno le cose, nel senso che ci ho vissuto, quasi quotidianamente per 20 anni e continuo, anche se ora
da molti anni per fortuna fuori, ma gli amici (per non usare la brutta parola di pazienti) sono
i soliti.
Anche io avevo intenzione di fare un lavoro del genere, e ci sono andato con una mia amica, proprio con l'intenzione di usarla come modella per riempire alcune scene, ma dopo la prima foto con lei nello sfondo di una camerata capii subito che il soggetto era anacronistico e fuori luogo.
Continuai a scattare, feci un centinaio di foto, ma senza animo e cuore, era un soggeto troppo inflazionato per me, era come fotografare le stanze di casa mia, arrivato a casa formattai la scheda senza neanche riguardarle.
Scusa se sono stato lungo e noioso, ma volevo ulteriormente chiarire, le motivazioni per cui non mi piaceva la figura umana nelle tue foto, con cognizione di causa, voglio dire, non per partito preso.
Chi non ha conosciuto quelle realtà se gli riempi uno stanzone di persone e lo fotografi, lo gradisce anche.!!!!!
A rivedere presto le tue belle foto Max
ciao Mauro
Ciao,
indubbiamente queste foto trasmetto tutta l'angoscia e la tristezza del luogo, per cui il tuo messaggio è stato colto.
sulla presenza della figura umana, anche io l'ho vista come una specie di "spirito" atto a trasmettere ulteriore significato alle tue foto, solo che l'ho trovato fuori luogo in alcune.
Hai fatto un bel reportage.
Marco
indubbiamente queste foto trasmetto tutta l'angoscia e la tristezza del luogo, per cui il tuo messaggio è stato colto.
sulla presenza della figura umana, anche io l'ho vista come una specie di "spirito" atto a trasmettere ulteriore significato alle tue foto, solo che l'ho trovato fuori luogo in alcune.
Hai fatto un bel reportage.
Marco
Ciao Max bel lavoro, quando sei stato al manicomio? se scorri nelle pagine troverai "lo spirito del manicomio" una tua foto,quella del corridoio con le porte, sembra proprio come le ho lasciate io. Saluti
Beh; che dire!!! Il messaggio è bello forte, le sensazioni "oscure" che hai provato entrando in quel posto si percepiscono dalle foto che hai postato, quindi bel lavoro, anche se, come già detto da chi mi precede,non piace la presenza della figura umana, concordo pienamente Mauro Va, ottima analisi.
