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Digital DEE su Bianconero
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Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #1
Scusate se posto qui le domande sullo scanner, ma non c'è una sezione apposita e questo è il forum più seguito.

1) Leggendo il manuale mi pare di intuire (e le prove fatte me ne danno conferma) che per le pellicole BN tradizionali all'argento la funzione Digital ICE funziona male. Le prove fatte mettono in luce un comportamento strano con molte pellicole, specie con quelle ad alta sensibilità (Kodak TMY e Ilford HP5+) per le quali le scansioni risultano come all'uscita di un filtro emboss, mentre tutto funziona con le Technical Pan, ad esempio. Che voi sappiate è solo un problema di emulsione? Per le cromogeniche invece (T400CN e XP2) nessun problema...

2) Per digitalizzare fotogrammi negativi singoli è indispensabile la mascherina FH-3 (introvabile qui a Roma, sono in attesa che arrivi al mio "spacciatore" di fiducia, uno dei Nikon Digital Center della capitale) oppure si può "barare" intelaiandole come normali dia? Non vorrei che l'adattatore per telaietti ingannasse il sistema di messa a fuoco.
Giuseppe Maio
Nital
Messaggio: #2
QUOTE (maufirma@tin.it @ Apr 7 2004, 02:18 PM)
1- Scusate se posto qui le domande sullo scanner, ma non c'è una sezione apposita e questo è il forum più seguito...

2- ...per le pellicole BN tradizionali all'argento la funzione Digital ICE funziona male...

3- ...oppure si può "barare" intelaiandole come normali dia? Non vorrei che l'adattatore per telaietti ingannasse il sistema di messa a fuoco.

Ottimo argomento !!!

1- La Sezione scanner presente nelle precedenti versioni forum,

è stata rimossa perchè di assoluto disinteresse. In un anno circa di online ha movimentato un centinaio di interventi su una quantità "assurda" di sequenze. Con la strutturazione del nuovo forum è stata dunque rimossa. Ricordo che il forum è fatto dai frequentatori. Valuteremo future integrazioni e stili nel prossimo inverno.

la tecnologia hardware Digital ICE sviluppata e brevettatata dalla Applied Science Fiction,

http://www.asf.com/

si basa sulla lettura in trasparenza del supporto pellicola anche con luce esterna allo spettro visibile e più precisamente infrarossa sugli scanner. In altre parole viene effettuata una scansione con luce infrarossa generando un canale con le imperfezioni del supporto. Le pellicole a colori risultano assolutamente trasparenti se viste all'infrarosso. Guardando infatti una diapositiva con quegli occhialini da "film" o binocoli notturni "Night Search" (retroilluminando con luce infrarossa), si vedrà un supporto trasparente con le "righe" più chiare a causa del minor assorbimento e la polvere o impronte più scure per l'assorbimento apportato. Se si potesse vedere il canale monocromatico di correzione vedremmo una immagine bianconero prevalentemente grigia con le righe bianche e le impurità più scure. Queso canale viene poi "sottratto" (tipo la tecnica della sottrazione del Dark Frame) matematicamente al canale della luminanza della scansione fatta nel visibile in RGB.

2- L'immagine scansionata sarà dunque amplificata in gamma di densità su quei singoli pixel oscurati ed abbassata in luminosità nelle precise porzioni sovraesposte dalle righe basandosi sul canale delle correzioni sopra citato. Ecco perchè offre risultati incredibili e NON interpolati. Agisce sui singoli distinti pixel variandone solo la luminosità e senza inventare nulla. Non fa miracoli... e dunque lascerà senza dettaglio eventuali porzioni "grattate" fino all'emulsione e lascerà "nere" eventuali porzioni coperte da nero intenso non trapassabile dall'illuminazione. Tutto il resto sarà ripristinato con perfezione da non credere.

Per le ragioni sopra spiegate, questa tecnologia NON può essere utilizzata su pellicole non trasparenti all'infrarosso . Le pellicole bianconero non sono trasparenti all'infrarosso ad eccezione di quelle cromogene sviluppate con il classico C41. Quindi non è che funziona male ma NON può funzionare. Il deterioramento percepito sarà direttamente proporzionale alla mancata trasparenza infrarossa legata alla pellicola, al processo di sviluppo ed alla lunghezza d'onda infrarossa.

2- Eventuali spezzoni potranno essere intelaiati su telaietti senza vetro senza problema alcuno per la messa a fuoco.
Preferisco sconsigliare l'impiego di telaietti con vetro per l'inevitabile decadimento qualitativo e per escludere la possibilità di mettere a fuoco la superficie del vetro invece dell'emulsione.
La messa a fuoco viene fatta elettronicamente a contrasto di fase misurando otticamente l'area selezionata centrale di default ma impostabile dall'utente. Io preferisco sempre consigliare una posizione qualunque ma intermedia tra bordo e centro. Ciò per compensare con la profondità di campo la sempre presente "imbarcatura" tra centro e bordo.
Gli unici problemi AF possono verificarsi se il punto di misurazione non offre adeguato contrasto (su tinte unite o su porzioni molto dense) oppure se si è raggiunto il limite fisico di spostamento meccanico/ottico dell'escursione Autofocus. L'escursione AF è visibile dall'apposita finestra manual focus che rappresenta graficamente e numericamente lo spostamento corrispondente al carrello AF. Se il cursore è agli estremi, il limite è stato raggiunto.

Spero di aver chiarito ogni dubbio.

Allego un documento che sintetizza lo schema interno con illuminazione infrarossa fatta da Nikon sempre grazie all'illuminazione LED esclusiva. La schematizzazione si riferisce alle precedenti versioni che operavano, comunque, nello stesso modo. Le nuove generazioni di scanner hanno ottimizzato la lunghezza d'onda infrarossa impiegata da una parte e dall'altra, l'algoritmo di sottrazione del canale di "disturbo" da quello di luminanza immagine.

Giuseppe Maio
www.nital.it
File allegati
File Allegato  Digital_ICE.pdf ( 346.93k ) Numero di download: 309
 
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #3
QUOTE (Giuseppe Maio @ Apr 7 2004, 05:42 PM)
Ottimo argomento !!!
...
Spero di aver chiarito ogni dubbio.

Caspita, più di così non si poteva essere esaustivi! rolleyes.gif
La ringrazio infinitamente, e approfitto per segnalare a coloro che possiedono questi scanner che le uniche pellicole all'argento con cui finora non ho avuto problemi ad usare il Digital ICE sono le Kodak Technical Pan: evidentemente il supporto per le emulsioni (trasparente, invece che violaceo come tutte le altre) non presenta "opacità" per il sistema. Spero che questa informazione possa essere utile a qualche altro utente del forum.
Giuseppe Maio
Nital
Messaggio: #4
Grazie,

per la preziosa informazione.

Giuseppe Maio
www.nital.it
bergat@tiscali.it
Messaggio: #5
provero ad utilizzare ICE con le pellicole technical pan sviluppate in technidol liquido.

Grazie

Bergat
 
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