ho letto su una nota rivista che l'asserito miglioramento delle prestazioni ottiche della nuova versione di un teleobiettivo 300 2.8 ha consentito di ridurre la minima distanza di messa a fuoco, che sul nuovo modello passa da 2,5 metri ad appena 2 metri. Sempre secondo cià che riporta l'articolo tecnico, dal confronto dei test MTF di entrambe le versioni ne consegue un incremento medio di qualità alla massima apertura, sulle fotocamere a formato pieno, di 0,7 punti del Fattore di Qualità. MI chiedevo se queste affermazioni possano essere considerate corrette o se, in assoluto, i due obbiettivi si equivalgono dato che sul modello più recente è diminuita la distanza di messa a fuoco. I chiarimenti di qualche esperto potrebbero servire a noi profani ad assumere un'atteggiamento più critico nei confronti di quello che si legge sulle riviste di fotografia
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