Parto dalla fine.
QUOTE(Seba_F80 @ Mar 6 2019, 05:12 PM)
Il rumore è per fotosito; se l'immagine è ricampionata o cmq è visualizzata alla dimensione dell'immagine nitida da D700 si osserverà meno rumore perché la post elaborazione del NEF si avvantaggerà del poter "appiattire" la "visualizzazione del rumore" nell'immagine finale.
Corretto?
Da questo punto di vista, quindi, a parità di rumore per fotosito, più Mpxl sono un vantaggio, perché portano ad immagini in cui il rumore si nota meno.
Mettiamola così.
La D700 ha 12mpx, la D750 ne ha 24mpx
Questo vuol dire che per ogni singolo pixel della D700, ovvero per ogni singola
unità d'informazione, la D750 ha 2 pixel, ovvero il
doppio delle informazioni.
Il rumore digitale è un errore sistematico, ovvero un'incertezza sul valore reale di una certa grandezza.
L'abbattimento del rumore non è altro che una funzione di media matematica tra i valori della "base statistica" che è l'intera immagine... o nel nostro caso
del singolo pixel.
Più è ampia la base dati, migliore sarà la media e più preciso il valore finale.
Per questo esiste, e funziona molto bene, una tecnica di abbattimento del rumore che si basa sulla fusione (stacking) di più immagini della stessa scena scattate in sequenza.
Il rumore di ogni singolo pixel è sempre casuale, quindi se fotografo la stessa scena più volte, al netto dei micro spostamenti, ogni pixel avrà un rumore diverso dallo stesso pixel dello scatto successivo, e di quello dopo ancora. Fondendo i vari scatti e facendo la media, il colore di ogni pixel dell'immagine finale non sarà più determinato dal valore del pixel corrispondente di un singolo scatto, ma dalla media dei valori di tutti i pixel di pari posizione in tutti gli scatti.
Aumentando il numero di scatti, il rumore scende di un ordine di grandezza ad ogni scatto aggiuntivo.
I file della D750 avendo a disposizione il doppio delle informazioni della D700, per ogni singolo scatto, a parità di dimensione finale dell'immagine (intesa come risoluzione) avrà un rumore inferiore, perché la funzione di interpolazione dovuta al ridimensionamento si baserà su un maggior numero di unità d'informazione per eseguire la media.
Per quanto riguarda l'aberrazione.
QUOTE(Seba_F80 @ Mar 6 2019, 05:12 PM)
Per come l'ho capito io, l'aberrazione è "uno sparpagliamento a mo' di arcobaleno" di ogni raggio luminoso
Ci sono tanti tipi di aberrazione, la più comune è detta forse impropriamente "purple fringing".
Questo ne è un esempio estremo.
Clicca per vedere gli allegatiE' un frame quadrato, ovviamente, ma non è importante che sia rettangolare.
Innanzitutto lo "spargimento ad arcobaleno" non è casuale.
Se lo fosse, ogni singolo raggio di luce si spargerebbe in modo casuale... e la somma di tutti i raggi sparsi casualmente darebbe solo una foschia biancastra generale ed indefinita.
No.
Lo spargimento è sì "ad arcobaleno" ma non è casuale, segue delle regole ben precise, infatti di solito è
radiale rispetto al centro della lente e
proporzionale alla distanza da questo punto.
Vale a dire che al centro avrai sempre aberrazione zero, o quasi e ai bordi massima aberrazione.
Inoltre maggiore la lunghezza d'onda della luce (il rosso), maggiore la sua aberrazione, minore lunghezza (blu) minore l'aberrazione. Per questo le zone di contrasto da scuro a chiaro hanno sempre un bordo rossastro verso l'esterno della lente e uno bluastro verso il centro della lente.
Ora, veniamo alla questione risoluzione.
Immagina di fotografare lo scatto di esempio di prima, con quella forte aberrazione cromatica.
Dato che l'aberrazione è indotta
dall'obbiettivo e non
dal sensore, avresti lo stesso identico risultato, sia con la D700 che con la D750.
Se poi quei due scatti li stampassi alla stessa dimensione (ad esempio 20x20), le due stampe sarebbero identiche al 100% con la stessa aberrazione cromatica e la risoluzione in più della D750
non avrebbe fatto alcuna differenza.
Non sarebbe né un vantaggio né uno svantaggio, perché le aberrazioni cromatiche
dipendono dall'obbiettivo e non dal sensore.