Ducea di Nelson Mi piace

Ai piedi dell'Etna, nel territorio di Bronte, si trova il feudo Nelson, concesso all'Ammiraglio inglese dal Re Ferdinano I delle due Sicilie, nel 1799. Non si sa se Nelson abbia mai avuto l'occasione di visitare il suo feudo, ma quello che sicuramente è noto, è che i suoi eredi lo hanno abitto, abbastanza costantemente, fino agli anni '60. Nel 1981 è stato venduto al Comune di Bronte che, dopo i necessari lavori di ristrutturazione e anche per colmare i danni dovuti a incuria e furti, lo ha reso fruibile al pubblico.

Viale principale

Il viale, lungo circa 200 metri, non è l'attuale via d'accesso alla Ducea, ma l'impatto visivo è notevole, se si osserva dal vecchio cancello di ingresso.

Facciata principale

Percorso il viale d'accesso si può osservare la facciata principale, con due platani secolari ai lati e due palme, più giovani, poste a guardia del portone.

Cortile interno

Il cortile interno (qui in visione dal fondo verso l'ingresso) è caratterizzato da una croce celtica in pietra lavica, e attraverso tale cortile si accede, successivamente, al parco e al granaio.

Portone dell'Abbazia

Appena a destra dell'ingresso vi è l'Abbazia di S. Maria di Maniace, risalente al XII Secolo. Fu fondata dalla Regina Margherita di Navarra, ed è il nucleo originario della Ducea. Originariamente una tipica chiesa a croce latina, abbandonata dopo il disastroso terremoto del 1693 (detto "della Val di Noto"), oggi è ridimensionata di circa la metà, mancando totalmente la parte absidale di cui si trovano resti nel granaio. All'interno è presente una statua lignea a stucco di S. Sebastiano, e una pala d'altrare composta da un trittico (originariamente in quattro parti) raffigurante l'allegoria della presenza cristiana nell'Isola. Il quarto pannello, invece, si trova sempre nella chiesa, ma in posizione distinta dall'Altare.

Facciata sud

Il versante sud della Ducea conduce presso il parco, equamente diviso tra giardino all'italiana e giardino inglese, con un piccolo pergolato e una fontanella con puttino centrale, che doveva essere luogo di riposo.

Cortile del granaio

Il cortile del granaio mostra chiaramente come l'Abbazia, nucleo originario del sito, sia stata tagliata in seguito al ridimensionamento resosi necessario per contenere i danni del terremoto.

Salone d'ingresso

Gli ambienti interni, utilizzati dagli eredi Nelson-Hood fino agli anni '60, sono stati lasciati il più possibile in cindizioni uguali all'ultimo utilizzo. In particolare, in ogni locale, è stato lasciato un riquadro originario di maioliche, mentre il resto è stato abilmente riprodotto da artigiani di Caltagirone.

Corridoio

Il lungo corridoio è quello che collega quasi tutte le stanze della Ducea. Fanno eccezione il soggiorno e la sala da pranzo (attualmente non ancora pubblicata) che appartengono alla stessa ala d'ingresso.

Soggiorno

Il soggiorno, appena alle spalle della sala di ingresso principale, in posizione opposta al corridoio, forma una sorta di disimpegno che successivamente conduce alla stanza da pranzo, comunque caratterizzata dal solo tavolo e dalle sedie. In ogni stanza (bagni compresi) è presente un caminetto con canna fumaria a sé stante.

Stanza da letto

Una delle stanze da letto che si affacciano sul corridoio. Ciascuna stanza aveva un bagno comunicante con quella adiacente. Anche in questo caso sono state preservate le pavimentazioni originali solo in un riquadro. Gli arredi, laddove possibile, sono rimasti immutati.
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