« Fotografare è trattenere il respiro quando tutte le nostre facoltà di percezione
convergono davanti alla realtà che fugge.
In quell'istante, la cattura dell'immagine si rivela un grande piacere fisico e intellettuale.
Fotografare è mettere sulla stessa linea di mira la testa, l'occhio ed il cuore.
Fotografare è un grido, una liberazione.
Non si tratta di affermare la propria originalità: è un modo di vivere. »
Condivido.
Nato nel 1965. A 10 anni avevo ricevuto la mia prima macchina fotografica. Una compatta.
Ho dovuto attendere circa 8 anni per acquistare la mia prima reflex Nikon.
Ogni scatto è un condividere emozioni, vita, colori, sensazioni uniche che si congelano in quel click.
Ogni click è un istante della nostra vita. Un millesimo di secondo che racconta la storia, le emozioni, la cultura, la forza, le passioni. È un istante che racconta l’infinito.
Fondamentalmente sono un autodidatta.
Negli anni mi sono confrontato con tanti che della fotografia, ne hanno fatto un mezzo per raccontare e vivere.
Mi sono occupato di eventi, still life, food,moda, nulla di particolare. Ho provato a trasmettere quanto percepivo dai miei sensi.
Non ritocco quasi mai le foto, malgrado il digitale la faccia da padrone.
Una foto sbagliata è una foto sbagliata. Null’altro.
La drammaticità, la gioia, l’eccitazione, l’essenza del messaggio che percepisci e che vuoi trasmettere, lo crei prima del click.
Quello che si fa dopo è un modificare l’esperienza percepita. Un trasmettere altro.