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Fotografare Senza Aiuto Esposimetro
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Emmol
Messaggio: #1
Amici, come alcuni sanno, uso il 50mm series E di mio padre, abbinato alla mia 3200. Chiaramente oltre al focus ho perso l'esposimetro. QUindi tutto in manuale e ad intuito.
Vi chiedo: ha senso questo tipo di esercizio? Cioe, alla lunga, raggionando, riflettendo, cercando di tarare l'occhio, possibile arrivare solo con un occhiata attorno alle giuste regolazioni?
Inoltre, questa domanda in funzione di un 24 che bramo da qualche tempo. L'ultima idea appunto quella di prendere il 24 AIS, volontariamente, in maniera da costringermi ad andare in giro e ragionare foto su foto. Chiaramente, il 24 sarebbe scopo didattico, e per abbinare la voglia di fisso a 24 che da tempo ho.
QUindi, concludendo amici, come tecnica fotografica puo, alla lunga, portare a risultati interessanti il fotografare sempre e solo senza esposimetro? grazie.gif
Qualcuno mi rispondera che una volta si faceva ad occhio, eppure io ho visto alcuni vecchi modelli che hanno dentro una piccola asticella col rosso e nero che ti aiuta, quindi non del tutto ad occhio... hmmm.gif


Ps. Forse vi in me un po di masochismo.
Geromix
Messaggio: #2
QUOTE(Emmol @ Feb 13 2014, 08:18 PM) *
Amici, come alcuni sanno, uso il 50mm series E di mio padre, abbinato alla mia 3200. Chiaramente oltre al focus ho perso l'esposimetro. QUindi tutto in manuale e ad intuito.
Vi chiedo: ha senso questo tipo di esercizio? Cioe, alla lunga, raggionando, riflettendo, cercando di tarare l'occhio, possibile arrivare solo con un occhiata attorno alle giuste regolazioni?
Inoltre, questa domanda in funzione di un 24 che bramo da qualche tempo. L'ultima idea appunto quella di prendere il 24 AIS, volontariamente, in maniera da costringermi ad andare in giro e ragionare foto su foto. Chiaramente, il 24 sarebbe scopo didattico, e per abbinare la voglia di fisso a 24 che da tempo ho.
QUindi, concludendo amici, come tecnica fotografica puo, alla lunga, portare a risultati interessanti il fotografare sempre e solo senza esposimetro? grazie.gif
Qualcuno mi rispondera che una volta si faceva ad occhio, eppure io ho visto alcuni vecchi modelli che hanno dentro una piccola asticella col rosso e nero che ti aiuta, quindi non del tutto ad occhio... hmmm.gif
Ps. Forse vi in me un po di masochismo.

Una volta si faceva proprio come fai tu, ti assicuro che alla lunga nella tua mente impari a impostare automaticamente l'accoppiata tempo/diaframma idonea per quella situazione e quello che vuoi ottenere.
D'altronde le medio formato 6x6 non avevano nessun tipo di esposimetro, io ho iniziato con una Elioflex biottrica che fregavo a mio padre e per giunta le diapositive (che costavano meno) con la scarsa latitudine di posa ti assicuro che facevano da nave scuola!!!
Antonio Canetti
Messaggio: #3
una vota si usava anche la tecnica della "regola del 16" e questa poi era riportata nel retro della scatolina di cartone dove era conteuto il rullino, questa regola basata su questi parametri 100 ISO tempo 1/100 e diaframma f/16 con sole pieno:per ulteriori informazioni ti consiglio di fare una ricerca su internet avrai informazioni pi esaurienti di me.


Antonio

Messaggio modificato da Antonio Canetti il Feb 13 2014, 11:08 PM
Antonio Canetti
Messaggio: #4
ecco un link:

http://www.nadir.it/tecnica/REGOLA_DEL_16.htm


Antonio
Emmol
Messaggio: #5
QUOTE(Antonio Canetti @ Feb 14 2014, 12:06 AM) *
una vota si usava anche la tecnica della "regola del 16" e questa poi era riportata nel retro della scatolina di cartone dove era conteuto il rullino, questa regola basata su questi parametri 100 ISO tempo 1/100 e diaframma f/16 con sole pieno:per ulteriori informazioni ti consiglio di fare una ricerca su internet avrai informazioni pi esaurienti di me.
Antonio



Caro antonio grazie per il tuo intervento.
Conosco laregola di cui parli, pero un po limitante. Cioe, sole a parte, se voglio lavorare di diaframma, diciamo un uso piu artistico, quei valori "sballano". Di certo una regola che ti permette di portare a casa il risultato con logica e meno tentavi. e per iniziare va bene, ma secondo te , nel tempo, lavorando sempre senza esposimetro posso arrivare al punto di capirenal volo cosa e come usare?
Ringrazio anche a l amico che mi ha risposto precedentemente,che cio sia posibile...
Cutcow
Messaggio: #6
Data la mia pigrizia...non ti invidio! biggrin.gif

Proprio perch pigro ma voglioso di fare sempre meglio, mi sono scaricato tempo f una app sul telefonino che, sfruttando le telecamerine del telefono, calcolano la luce come un esposimetro, riflessa e incidente. Su Iphone, FotometerPro.

Ciao
Marco
Antonio Canetti
Messaggio: #7
QUOTE(Emmol @ Feb 14 2014, 09:38 AM) *
Caro antonio grazie per il tuo intervento.
Conosco laregola di cui parli, pero un po limitante....


,.... nel tempo, lavorando sempre senza esposimetro posso arrivare al punto di capire nal volo cosa e come usare?



la regola del 16 sono dell'idea che il punto di partenza a cui vuoi arrivare, se non hai dei metri paragoni non ci arriverai mai, quand'ero ragazzo calcolavo ad occhio lo spessore delle lamiere, chiavi, dadi, viti, il calibro non mi serviva pi ma per arrivare a quello ho dovuto usare per parecchio tempo il calibro.


per arrivare alla tua indipendenza dovrai usare molto la regola del 16 e qualche volta l'esposimetro per costruirti i metri di paragone, e ti auguro di riuscirci, ma sinceramente tutta queta fatica di apprendimento al'atto pratico non ne vale la pena specialmente col digitale che vedi subito il risultato, l'esposimetro e i vari automatismi A,S,P, ti fanno il velocemente il 90% del lavoro "sporco", il lavoro di lite o di creativit sta nel decidere quanto sia da sovra/sottoesporre un determinato scatto, quindi mi concentrerei pi su queste decisioni che azzecare un esposizione.

ritornando a quand'ero ragazzo si le valutazione le facevo ad occhio, ma nei riscontri serie e decisivi usavo il calibro.

comunque ti auguro di accumulare una interessante esperienza.


Antonio

Lutz!
Messaggio: #8
Diciamo che in mancanza di mezzi migliori e' ottimo il tuo esercizio. Siamo stati tutti studenti squattrinati, e ogni pezzo di vetro che potesse esser montato sulla bainoetta io l' ho provato. Ti accorgerai ben presto perche' ci siamo innamorati dell'autofocus e delle fotocamere automatiche :-)

Certamente arrivarai a beccare a brecchio l'esposizione, al sole e' facile, con il nuvoloso o in interni e' gia piu complicato.

Tieni presente una cosa, una volta si faceva tutto a occhio (Vittorio Sella scattava in mezzo ai ghiacciai con lastre di vetro al collodio 30x40 sensibilizzate al momento, e doveva pure tirare a naso su quanti fossero gli ISO)...
ma il segreto del successo del metodo manuale, era dato sia dalla bravura a indovinare la luce combinato alle ENORMI tolleranze esposimetriche che una pellicola o una lastra bianco e nero in grande formato ti danno.

Il bello della fotografia e' anche quello... e' democratica, f/8 e 1/125 qualcosa viene sempre :-) (segreto delle compattine usa e getta)
Emmol
Messaggio: #9
Fantastici i vostri racconti...grazie!

Per cronaca a questo punto voglio dire come mi sto muovendo:

-Grandissima l'App consigliata da Marco, mi sta evitando di scattare foto inutilmente, e sopratutto ogni momento quello buono per tararsi..

-Parametri:senza dubbio Antonio ha usato una bella metafora e sopratutto il punto di dovermi costruire una sorta d'impalcatura importante.

-Cosa successo: intanto ho capito una cosa, ed ossia che probabilmente 90 per cento di persone che si avvicinano ad una reflex non capiamo nulla di luce, e che probabilmente ci limitiamo a guardare e non osservare con attenzione. E' troppo facile puntare una macchina e ruotare una ghiera. Sto avendo delle scoperte pazzesche e sopratutto mi sto dando un metodo. Paradossalmente sto tornando indietro piuttosto che andare avanti.

Ho scelto 3 situazioni tipo da approfondire: sole, nuvolo e interni. Il tutto partendo dalla regola del 16 e sopratutto lavorando di stop interi e classici, quindi senza mezzi o terzi di luce, cosi come di apertura e di ISO.

Ho bloccato l'ISO e ho bloccato il diaframma a 16 e da li inizio a ragionare in termini di stop di sola luce in relazione a cio che fotografo. E' bellissimo aver constatato come un ponte di un colore, o una casa di un altro colore, a parita di luce, necessitino di interventi diversi. Senza contare le ombre, senza contare il colore dell'acqua, i riflessi, il prato...Per non parlare del significato di stop in se...non pensavo che un semplice stop potesse realmente cambiare cosi tanto...Chi ci fa questo tipo di attenzione quando si va con l'esposimetro...???!?Quindi, intanto sto memorizzando un parametro base, e da li sto cercando di sensibilizzare il mio occhio. E' un gran lavoro, forse inutile, pero questione di carattere. Mi piace l'idea di andarci un po piu dentro alle cose.

Mi sto muovendo allo stesso modo per il nuvolo e per gli interni, con la differenza che devo aprire di piu il diaframma per non andare in tempi troppo lunghi.
Anche qui sto imparando il compromesso, in relazione al conoscere i propri obiettivi. Sapere che un obiettivo da il meglio di se intorno ad un apertura, trovare il giusto compromesso ISO, tempi...insomma, vero che si puo fare tutto con un qualsiasi obiettivo, pero, credermi che non aver light meter ti obbliga a pensare tanto, a ragionare e memorizzare (lo dico ai miei colleghi, nuovii e ruspanti)...

Insomma mi sono allungato un po, cosi da convidere il mio entusiasmo, e per farvi sapere la strategia...e se magari qualche altro masochista legge sa che di non essere da solo, ma che al mondo ci sono altri pazzi messicano.gif

Vi ringrazio tutti, mi avete dato ottime dritte...Spero possa avere altri consigli!!

Messaggio modificato da Emmol il Feb 18 2014, 03:33 PM
jackpirata
Messaggio: #10
QUOTE(Emmol @ Feb 13 2014, 09:18 PM) *
Amici, come alcuni sanno, uso il 50mm series E di mio padre, abbinato alla mia 3200. Chiaramente oltre al focus ho perso l'esposimetro. QUindi tutto in manuale e ad intuito.
Vi chiedo: ha senso questo tipo di esercizio? Cioe, alla lunga, raggionando, riflettendo, cercando di tarare l'occhio, possibile arrivare solo con un occhiata attorno alle giuste regolazioni?
Inoltre, questa domanda in funzione di un 24 che bramo da qualche tempo. L'ultima idea appunto quella di prendere il
QUindi, concludendo amici, come tecnica fotografica puo, alla lunga, portare a risultati interessanti il fotografare sempre e solo senza esposimetro? grazie.gif
Qualcuno mi rispondera che una volta si faceva ad occhio, eppure io ho visto alcuni vecchi modelli che hanno dentro una piccola asticella col rosso e nero che ti aiuta, quindi non del tutto ad occhio... hmmm.gif
Ps. Forse vi in me un po di masochismo.



Arrivo molto in ritardo, sono appena iscritto, ma intervengo anch'io.
Prima si faceva sia ad occhio, sia con esposimetri esterni, molte fotocamere, anche eccellenti, non erano dotate di esposimetro, come la gloriosa Rolleiflex.
Con l'esperienza si arriva ad essere degli esposimetri umani, ma difficile trovare sempre la sfumatura giusta nell'equilibrio dell'esposizione.
Il lungo esercizio con una manuale mi consent di scattare anche quando si scaric la pila e quindi rimasi senza esposimetro. La gran parte delle foto vennero grazie all'esperienza, qualcuna, specie in condizioni nuove rispetto alle mie abitudini, erano palesemente male esposte.
In esterni ci si mette poco ad imparare, diventa pi impegnativo negli interni se si cambia ogni volta ambiente e illuminazione interna.

Come citato se ben ricordo ne Il Negativo di Ansel Adams, con l'esposimetro esterno si pu essere molto precisi se si conosce la teoria, ma c' al contempo chi, come un conoscente di Adams, ad occhio individuava con precisione clinica la giusta esposizione, fenomeno dovuto ovviamente all'esperienza, e tanto pi vero quando si lavora da specializzati in determinati e precisi soggetti (paesaggio, ritratto, etc.).

La base per imparare in fretta sono le tabelle correttive del €œsunny 16€ esteso, cio tabelle della regola del 16 che verificano varie situazioni.

La Rollei e Zeiss Ikon spesso includevano questi preziosissimi insegnamenti nei loro manuali , Rollei (e talvolta Petri, se ben ricordo) non di rado stampava questa tabella sulle fotocamere stesse.
Se studi questo sistema ottieni risultati (almeno all'aperto) talvolta perfino migliori di quelli esposimetrici (perch l'esposimetro, se non compensi in certe situazioni, inganna).

In allegato due esempi delle tabelle Rollei per esporre ad occhio.

Messaggio modificato da jackpirata il Jun 27 2014, 04:59 PM
jackpirata
Messaggio: #11
QUOTE(Emmol @ Feb 13 2014, 09:18 PM) *
Amici, come alcuni sanno, uso il 50mm series E di mio padre, abbinato alla mia 3200. Chiaramente oltre al focus ho perso l'esposimetro. QUindi tutto in manuale e ad intuito.
Vi chiedo: ha senso questo tipo di esercizio? Cioe, alla lunga, raggionando, riflettendo, cercando di tarare l'occhio, possibile arrivare solo con un occhiata attorno alle giuste regolazioni?
Inoltre, questa domanda in funzione di un 24 che bramo da qualche tempo. L'ultima idea appunto quella di prendere il
QUindi, concludendo amici, come tecnica fotografica puo, alla lunga, portare a risultati interessanti il fotografare sempre e solo senza esposimetro? grazie.gif
Qualcuno mi rispondera che una volta si faceva ad occhio, eppure io ho visto alcuni vecchi modelli che hanno dentro una piccola asticella col rosso e nero che ti aiuta, quindi non del tutto ad occhio... hmmm.gif
Ps. Forse vi in me un po di masochismo.



Arrivo molto in ritardo, sono appena iscritto, ma intervengo anch'io.
Prima si faceva sia ad occhio, sia con esposimetri esterni, molte fotocamere, anche eccellenti, non erano dotate di esposimetro, come la gloriosa Rolleiflex.
Con l'esperienza si arriva ad essere degli esposimetri umani, ma difficile trovare sempre la sfumatura giusta nell'equilibrio dell'esposizione.
Il lungo esercizio con una manuale mi consent di scattare anche quando si scaric la pila e quindi rimasi senza esposimetro. La gran parte delle foto vennero bene grazie all'esperienza (Zenit 12XP), qualcuna, specie in condizioni nuove rispetto alle mie abitudini, erano palesemente male esposte.
In esterni ci si mette poco ad imparare, diventa pi impegnativo negli interni se si cambia ogni volta ambiente e illuminazione interna.

Come citato se ben ricordo ne Il Negativo di Ansel Adams, con l'esposimetro esterno si pu essere molto precisi se si conosce la teoria, ma c' al contempo chi, come un conoscente di Adams, ad occhio individuava con precisione clinica la giusta esposizione, fenomeno dovuto ovviamente all'esperienza, e tanto pi vero quando si lavora da specializzati in determinati e precisi soggetti (paesaggio, ritratto, etc.).

La base per imparare in fretta sono le tabelle correttive del sunny 16 esteso, cio tabelle della regola del 16 che verificano varie situazioni.

La Rollei e Zeiss Ikon spesso includevano questi preziosissimi insegnamenti nei loro manuali , Rollei (e talvolta Petri, se ben ricordo) non di rado stampava questa tabella sulle fotocamere stesse.
Se studi questo sistema ottieni risultati (almeno all'aperto) talvolta perfino migliori di quelli esposimetrici (perch l'esposimetro, se non compensi in certe situazioni, inganna).







Scusate, cercando di correggere un po' la risposta l'ho inserita una seconda volta, non mi riesce di cancellare la prima (speriamo lo faccia un amministratore o moderatore).
Anteprima(e) allegate
Immagine Allegata


Immagine Allegata

 
mario bollani
Messaggio: #12
La regola del 16 mi ha sempre interessato anche perch, venendo dall'analogico non Nikon, ho alcune vecchie lenti che pensavo di usare giusto per provare.
Gironzolando per la rete ho trovato questo splendido regolo (da autocostruire) per applicare comodamente la regola del 16, spero possa servire a te o ad altri. http://www.squit.co.uk/photo/exposurecalc.html
Nello stesso sito trovi anche delle tabelle per la profondit di campo, per verificare la precisione dell'autofocus (da autocostruire) e tabelle per la determinazione degli scatti per una panoramica (vedi downloads).
ciao
Zio Susanno
Iscritto
Messaggio: #13
QUOTE(Emmol @ Feb 13 2014, 09:18 PM) *
Amici, come alcuni sanno, uso il 50mm series E di mio padre, abbinato alla mia 3200. Chiaramente oltre al focus ho perso l'esposimetro. QUindi tutto in manuale e ad intuito.
Vi chiedo: ha senso questo tipo di esercizio? Cioe, alla lunga, raggionando, riflettendo, cercando di tarare l'occhio, possibile arrivare solo con un occhiata attorno alle giuste regolazioni?


Nessun professionista lavora a mano, ad intuito. A meno che non sia un artista iperpagato che ha molto tempo da spendere. Uno che non vende le foto: le espone in galleria. Roba grossa.

E non scriverei "raggionando" con due 'g'.

Questo per dire che meglio fare buone foto che smazzettarsi in inutili esercizi, specie quando questi sarebbero, leggendo un buon libro di teoria, ampiamente evitabili.

Non che hai tutta la vita per fare foto. Hai solo qualche tempo.

Mia opinione.
Lutz!
Messaggio: #14
Beh e' tutta didattica, sicuramente metter da canto gli automatismi per esercizio e' il modo migliore per capire e apprendere... E per apprezzare a fondo gli automatismi e la loro efficacia!

HO apprezzato molto una cosa quando hai detto... "non capiamo nulla di luce". E' verissimo, io ho capito la mia profonda ignoranza quando mi son messo in studio... ci ho messo anni a capire la luce e a ottenere la luce che volevo io...

Ho imparato osservando quelli bravi, che specie in studio, capita la luce, si scatta e non si toccano praticamente mai le impostazioni.... mentre effettivamente quando ero principiante, passavo piu tempo a settare i parametri della fotocamera e la potenza luce flash che a scattare...!

La cosa che mi ha fatto veramente fare il salto nel capire la luce e' stato padroneggiare la distanza e la dimensione della sorgente della luce...

Come ottenere luce dura o morbida, e come giocare con la distanza tra sorgente di luce e soggetto per variare il contrasto delle luci sul soggetto stesso...
Emmol
Messaggio: #15
QUOTE(Zio Susanno @ Jun 28 2014, 08:31 PM) *
Nessun professionista lavora a mano, ad intuito. A meno che non sia un artista iperpagato che ha molto tempo da spendere. Uno che non vende le foto: le espone in galleria. Roba grossa.

E non scriverei "raggionando" con due 'g'.

Questo per dire che meglio fare buone foto che smazzettarsi in inutili esercizi, specie quando questi sarebbero, leggendo un buon libro di teoria, ampiamente evitabili.

Non che hai tutta la vita per fare foto. Hai solo qualche tempo.

Mia opinione.


Zio susanno il tuo intervento, con tutto rispetto parlando, mi sembra abbastanza fuori luogo oltre che personalmente antipatico.

Il topic parla di altro ma evidentemente hai un punto di vista diverso oltre che essere fuori luogo: parli del fatto che leggendo un buon libro di teoria gli esercizi sarebbero evitabili. Beh, non lo credo proprio. Gli errori di cui parli, si evitano soltanto imparando a memoria le tabelle di proporzione. E anche quelle sono relative, sempre in base a cio che tu vuoi ottenere. La mia sensazione, da cio, che scrivi che tu non abbia mai sperimentato, neanche per gioco, lo scattare senza light meter.
Ed il lavorare di cui parli non per niente ad intuito. E te lo posso garantire ad oggi, a mesi di pratica dall apertura del topic, con circa 5000 foto fatte senza light meter, che sono quasi diventato un cecchino. Ovviamente, nessun premio per nessuno o nessuna bravura in piu, semplicemente nello spirito del topic si voleva approfondire questo.
Anzi, ad oggi, rilancio dicendoti che anche trovandomi a scattare con un fisso con esposimetro i migliori e soddisfacenti risultati, per me, li ottengo quando non sono in piena regola con la famosa asticella. Andando con quello che tu chiami intuito, ma che io chiamo abitudine nel catalogare la luce, mi avvicino molto di piu. E in generale, anche parlando di professionisti e di tempo, io non ho visto quasi nessuno accontentarsi di uno scatto. Piuttosto ho visto scattare stessi soggetti nelle piu svariate varianti d'esposizione. E non ci vogliono secoli nel farlo. Certo, ad onor del vero non posso parlare di decine di professionisti, pero nel piccolo ho visto lavorare cosi.

Questo il mio raggionamento.


Emmol
Messaggio: #16
QUOTE(Lutz! @ Jun 30 2014, 09:48 AM) *
Beh e' tutta didattica, sicuramente metter da canto gli automatismi per esercizio e' il modo migliore per capire e apprendere... E per apprezzare a fondo gli automatismi e la loro efficacia!

HO apprezzato molto una cosa quando hai detto... "non capiamo nulla di luce". E' verissimo, io ho capito la mia profonda ignoranza quando mi son messo in studio... ci ho messo anni a capire la luce e a ottenere la luce che volevo io...

Ho imparato osservando quelli bravi, che specie in studio, capita la luce, si scatta e non si toccano praticamente mai le impostazioni.... mentre effettivamente quando ero principiante, passavo piu tempo a settare i parametri della fotocamera e la potenza luce flash che a scattare...!

La cosa che mi ha fatto veramente fare il salto nel capire la luce e' stato padroneggiare la distanza e la dimensione della sorgente della luce...

Come ottenere luce dura o morbida, e come giocare con la distanza tra sorgente di luce e soggetto per variare il contrasto delle luci sul soggetto stesso...



Molto interessante ci che dici. Grazie.
In riferimento alla luce, posso dirti la mia esperienza. Da quando ho comprato il 24 mm 2.8 Ai-s non l ho praticamente piu staccato dalla mia macchina. Ho avuto modo di fare tantissime foto e sono arrivato a risultati sorprendenti, in termini di "sintonia" con l'obiettivo stesso. Sono arrivato al livello che non ho piu dubbi su come impostare la macchina per ottenere una foto " corretta" ma sono riuscito a capire che in certi contesti di luce o situazioni meglio aprire uno stop di diaframma piuttosto ceh uno stop di luce, o viceversa, perche avro dei risultati diversi in termini di colori, o di saturazione, o di sharpness e altro. Cosa che, personalmente non ero riuscito a sviluppare col 35 G ad esempio, gia solo per il fatto che mi mancava l'approccio manuale stesso, ossia la rotazione dell'anello del diaframma. E' un traguardo che si puo raggiungere con tutti gli obiettivi, per carita, ma l'essere stato portato da questa lente totalmente manuale mi ha dato molta molta soddisfazione.

Non voglio, pero, adesso passare per estremista o per colui che chiede a gran voce un ritorno indietro. Assolutamente dici bene " apprezzare l'efficacia degli automatismi"..
Come da topic, chiedevo quanto valore didattico potesse avere un lavoro del genere, subordinato chiaramente ad una sfida personale oltre che un divertimento.
Oggi posso dire che tutti noi amatori che hanno piacere a capirci qualcosina in piu, dovrebbero fare esperienza su un obiettivo senza light meter. L'inizio sconvolgente. Pero, con un po di insistenza, diventa davvero un piacere.
mario bollani
Messaggio: #17
l'esercizio di tentare di capire l'esposizione utilizzando la regola del 16 o un esposimetro esterno non mai controproducente, anzi, di allena ad intuire ed a fare alcune scelte tempi/diaframma/ISO finalizzate ad uno scatto specifico e particolare.
Consideriamo, poi, casi specifici come quello di usare lenti che perdono la MAF e l'esposizione, non tutti possono permettersi una D7000 che ha l'apposita funzione per lenti senza PIN o l'uso di vecchie fotocamere analogiche.
Impostare manualmente una moderna DSLR non poi cos semplice, l'esposimetro l'hai sempre sott'occhio e volente o nolente ti condiziona.
Ben venga il capire le cose in questo modo, fare della fotografia, anche amatoriale, presuppone sempre uno studio della tecnica e della macchina di cui si dispone, se vuoi evolverti devi togliere dalle funzioni della macchina i veri P, Auto, Scene, ecc. e, solo a volte e per casi specifici, S ed A e lavorare in M, non ha caso, le professionali dispongono solo di funzioni limitate tipo S-A-P ed M senza altri fronzoli per amatori all'inizio del loro percorso.
E' vero che non hai tutta la vita per fare foto ma altrettanto vero che se riesci a far fare alla macchina ci che vuoi e non a lasciare che la macchina facci quello che vuole lei fonte di rendi soddisfazioni per cui, a mio modesto modo di vedere, meglio poche foto studiate come le vuoi che tante foto fatte per come dice la macchina.
Penso infine che occorra fare una ulteriore considerazione, non sempre quello che vuoi realizzare lo puoi sempre fare poi in post produzione, anzi, meno intervieni in tale senso meglio , purtroppo in molti, invalsa l'idea che tutto si rimedia in p.p. dall'esposizione alla lente di focale errata (crop), tanto c' Lightroom ed un sensore da N mp. per cui posso tagliare senza perdere nulla.
ciao
lancer
Messaggio: #18
QUOTE(Emmol @ Feb 13 2014, 09:18 PM) *
Amici, come alcuni sanno, uso il 50mm series E di mio padre, abbinato alla mia 3200. Chiaramente oltre al focus ho perso l'esposimetro. QUindi tutto in manuale e ad intuito.
Vi chiedo: ha senso questo tipo di esercizio? Cioe, alla lunga, raggionando, riflettendo, cercando di tarare l'occhio, possibile arrivare solo con un occhiata attorno alle giuste regolazioni?

ciao
la mia risposta no, il semplice motivo che il nostro occhio compensa alla grande variazioni anche consistenti di luminosit per cui non ci possibile fare una valutazione oggettiva, possiamo avvicinarci con la regola del 16, possiamo per esperienza sapere che se nuvoloso c' meno luce rispetto a quando sereno quindi impostare un valore diverso per la coppia tempo/diaframma, ma non possiamo valutare ad occhio quanta luce c'.
inutile sperare di esercitarsi in questo senso.
Buona giornata
 
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