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Precisione Di Maf Con Ottiche Luminose F/1.4
Qual'è la vostra percentuale (a spanne) con autofocus e a ta?
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darietto84
Messaggio: #1
Come da titolo, volevo chiederVi quanto affidamento fate sull'autofocus con ottiche luminose (nel mio caso possiedo un Nikon 85 1.4g, al quale presto affiancherò il Nikon 28 1.608g) usate a ta o al massimo chiuse di poco, ad esempio f/2.
Mi interessa sapere le Vostre esperienze sia con luce ideale che con luce scarsa e, magari, qualche accorgimento/consiglio per migliorarne l'affidabilità.
Come reflex uso D700 e da poco D3S. Con l'85 1.4 su D700 ho dovuto regolare la taratura fine a +12 e ora i risultati sono più che soddisfacenti anche se qualche errore capita ancora...e sto parlando si soggetti "fermi" (persone in posa,ecc).
Grazie in anticipo!
federico777
Messaggio: #2
Io onestamente non è che sia mai stato contentissimo della "ripetibilità" dei risultati AF a grandi aperture. Diciamo che ad usare il metodo barbaro AFC+raffica spesso te ne esci, però non è che sia il massimo della "pulizia", come soluzione laugh.gif

F.
pes084k1
Messaggio: #3
QUOTE(darietto84 @ Mar 5 2013, 07:16 PM) *
Come da titolo, volevo chiederVi quanto affidamento fate sull'autofocus con ottiche luminose (nel mio caso possiedo un Nikon 85 1.4g, al quale presto affiancherò il Nikon 28 1.608g) usate a ta o al massimo chiuse di poco, ad esempio f/2.
Mi interessa sapere le Vostre esperienze sia con luce ideale che con luce scarsa e, magari, qualche accorgimento/consiglio per migliorarne l'affidabilità.
Come reflex uso D700 e da poco D3S. Con l'85 1.4 su D700 ho dovuto regolare la taratura fine a +12 e ora i risultati sono più che soddisfacenti anche se qualche errore capita ancora...e sto parlando si soggetti "fermi" (persone in posa,ecc).
Grazie in anticipo!


La taratura fine dell'AF non serve a nulla tecnicamente (come avvisa opportunamente il manuale), se non per tacitare il popolino di Internet: se correggo per un'apertura e una distanza, in un'altra l'errore aumenta .Poi bisogna vedere con quale qualità si corregge e quale errore correggo (bias, accuratezza,...). Il bias o errore statico deve essere tarato in luce forte, con bersaglio fermo e informativo, al diaframma di lavoro. Campa cavallo!
Se faccio questo con la mia D700, TUTTI i sistemi di MAF si allineano con un 85 1.4 AFD a TA, perché il focus shift è minimo con questa lente. Lo stesso con lo ZF 50 attorno ai 3 m, ecc. Fanno parzialmente eccezione i grandangoli, ma dal 25 in giù una reflex è molto peggiore oltre 1 m circa dell'occhio umano e di una scala tarata e ci sono curvature di campo, filtri AA, coma flare, ecc....
Quando vado a scattare, però, l'AF vede l'ottica chiusa fra f/4 e f/5.6 (e sta a f/1.4-2), legge come uno stigmometro l'aberrazione sferica, il focus shift e fa UNA MEDIA sull'area esaminata, che è disco di 10 mm circa di raggio, NON oltre le 30-40 lp/mm. Magari il bersaglio non è informativo, a righe, magari il punto di MAF che preferiamo (non è unico nella teoria delle onde) è ad alta risoluzione o rafforza l'edge e quindi non ci becchiamo.
E poi c'è l'accuratezza, che dipende dall'apertura telemetrica, sempre minore di quella assoluta focale/f X l'ingrandimento del mirino. Qui esiste un confine assoluto di incertezza e uno operativo, spesso molto maggiore. Solo in MEDIA la distanza di MAF è esatta, ma tra uno scatto e l'altro oscilla entro una certa fascia, che non possiamo restringere. Ora questa fascia è 3-5 volte la PDC effettiva a f/1.4. Quindi, a conti fatti, possiamo beccarci a TA nel 30% dei casi con l'AF. I fatti confermano il tutto, almeno ai miei livelli di accuratezza. Sul viso di una modella non conta poi tanto se becchiamo di lato il primo o il terzo ciglio a fuoco...
Morale della favola: taratura AF a zero (per bersagli facili in buona luce), visita oculistica, taratura diottrica (avessi visto uno che ce l'ha esatta...) e MIRINO SMERIGLIATO con Live View come coperta di Linus per i soggetti tosti, con MAF manuale o A/M. Lo stigmometro lavora come l'AF quindi... e poi i mirini di oggi hanno solo 0.72x e devo comprare ingranditori, come DG-2 e DR 5-6.
Ne guadagnano gli scatti, la salute e il portafoglio.

P.S.: sia io che un mio amico riteniamo correggere a mano l'AF verso TA su 85& C, perchéesiste una "quantizzazione" sulla ghiera non smorzata che talvolta non permette di fermarsi al fuoco esatto.

A presto telefono.gif

Elio
darietto84
Messaggio: #4
QUOTE(pes084k1 @ Mar 5 2013, 07:51 PM) *
La taratura fine dell'AF non serve a nulla tecnicamente (come avvisa opportunamente il manuale), se non per tacitare il popolino di Internet: se correggo per un'apertura e una distanza, in un'altra l'errore aumenta .Poi bisogna vedere con quale qualità si corregge e quale errore correggo (bias, accuratezza,...). Il bias o errore statico deve essere tarato in luce forte, con bersaglio fermo e informativo, al diaframma di lavoro. Campa cavallo!
Se faccio questo con la mia D700, TUTTI i sistemi di MAF si allineano con un 85 1.4 AFD a TA, perché il focus shift è minimo con questa lente. Lo stesso con lo ZF 50 attorno ai 3 m, ecc. Fanno parzialmente eccezione i grandangoli, ma dal 25 in giù una reflex è molto peggiore oltre 1 m circa dell'occhio umano e di una scala tarata e ci sono curvature di campo, filtri AA, coma flare, ecc....
Quando vado a scattare, però, l'AF vede l'ottica chiusa fra f/4 e f/5.6 (e sta a f/1.4-2), legge come uno stigmometro l'aberrazione sferica, il focus shift e fa UNA MEDIA sull'area esaminata, che è disco di 10 mm circa di raggio, NON oltre le 30-40 lp/mm. Magari il bersaglio non è informativo, a righe, magari il punto di MAF che preferiamo (non è unico nella teoria delle onde) è ad alta risoluzione o rafforza l'edge e quindi non ci becchiamo.
E poi c'è l'accuratezza, che dipende dall'apertura telemetrica, sempre minore di quella assoluta focale/f X l'ingrandimento del mirino. Qui esiste un confine assoluto di incertezza e uno operativo, spesso molto maggiore. Solo in MEDIA la distanza di MAF è esatta, ma tra uno scatto e l'altro oscilla entro una certa fascia, che non possiamo restringere. Ora questa fascia è 3-5 volte la PDC effettiva a f/1.4. Quindi, a conti fatti, possiamo beccarci a TA nel 30% dei casi con l'AF. I fatti confermano il tutto, almeno ai miei livelli di accuratezza. Sul viso di una modella non conta poi tanto se becchiamo di lato il primo o il terzo ciglio a fuoco...
Morale della favola: taratura AF a zero (per bersagli facili in buona luce), visita oculistica, taratura diottrica (avessi visto uno che ce l'ha esatta...) e MIRINO SMERIGLIATO con Live View come coperta di Linus per i soggetti tosti, con MAF manuale o A/M. Lo stigmometro lavora come l'AF quindi... e poi i mirini di oggi hanno solo 0.72x e devo comprare ingranditori, come DG-2 e DR 5-6.
Ne guadagnano gli scatti, la salute e il portafoglio.

P.S.: sia io che un mio amico riteniamo correggere a mano l'AF verso TA su 85& C, perchéesiste una "quantizzazione" sulla ghiera non smorzata che talvolta non permette di fermarsi al fuoco esatto.

A presto telefono.gif

Elio


Grazie ad entrambi!
Elio il tuo intervento é molto interessante. Quindi tu consigli, in condizioni non ottimali, per scattare a ta di focheggiare manualmente dotandosi di ingranditore e mirino smerigliato, giusto?
A proposito di questi ultimi accorgimenti, il mirino smerigliato è installabile solo da personale specializzato o sbaglio?
Mentre per l'ingranditore non dovrebbero esserci problemi...
Ps. Molto interessante anche il discorso della precisione dell'af con ottiche grandangolari al di sotto dei 25mm focheggiando oltre 1m di distanza...anch'io, empiricamente, avevo notato quello che dici tu.
 
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